Contributi a fondo perduto per imprese, contrasto impatto Brexit

Cosa sono, come funzionano, a chi si rivolgono e come richiedere i contributi a fondo perduto per le imprese per arginare l’impatto della Brexit

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Fino al 12 luglio 2023 è possibile presentare domanda per i contributi a fondo perduto rivolti alle imprese, per garantire il contrasto dell’impatto Brexit.

L’incentivo prevede il 100% del rimborso delle spese effettivamente sostenute, a partire dal 1° gennaio 2020, dalle imprese proponenti per contrastare gli impatti negativi della Brexit.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cosa sono, come funzionano e a chi si rivolgono i contributi a fondo perduto per le imprese, per garantire il contrasto dell’impatto Brexit.

COSA SONO I CONTRIBUTI FONDO PERDUTO IMPRESE CONTRASTO IMPATTO BREXIT

I contributi a fondo perduto per le imprese, in contrasto all’impatto Brexit, sono rimborsi economici del 100% delle spese sostenute dalle aziende italiane. Il limite è di 200.000 euro, al netto dell’IVA. Scopo della misura è mitigare gli effetti della Brexit (ovvero dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea) per le imprese interessate.

È possibile presentare domanda a partire dalle ore 12:00 del giorno 13 aprile 2023 e fino al 12 luglio 2023. A definire la misura, prevista dal Regolamento (UE) n. 2021/1755 e dalla Decisione di esecuzione della Commissione C (2021) 8922 del 9 dicembre 2021, è l’Agenzia per la coesione territoriale, mediante il Decreto Direttore generale n. 54 del 2023. Le risorse per l’incentivo sono pari a 112 milioni di euro. Vediamo a chi si rivolge la misura, i requisiti e tutte le informazioni utili.

A CHI SI RIVOLGONO

I contributi a fondo perduto per le imprese in contrasto all’impatto Brexit si rivolgono ad aziende private iscritte nel Registro delle Imprese, danneggiate dal recesso del Regno Unito dall’Unione europea. La misura si rivolge a tutti i settori ATECO ed è valida per tutto il territorio nazionale.

REQUISITI

Possono ottenere i contributi a fondo perduto, le “grandi imprese” (come definite dal Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n. 102) o PMI – piccole e medie imprese (come definite dal Regolamento (UE) n. 2014/651) in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere in regola con gli adempimenti contributivi;

  • non trovarsi in una delle cause ostative, ai sensi della disciplina antimafia vigente;

  • non avere a carico sanzioni interdittive;

  • non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione, anche volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;

  • non aver ricevuto altri aiuti pubblici per le medesime spese inserite nella Proposta di finanziamento con riguardo alla quota parte delle stesse per la quale si richiede il rimborso;

  • non aver superato l’importo complessivo degli aiuti de minimis, concessi nell’esercizio finanziario in cui viene ammesso l’aiuto e nei due esercizi finanziari precedenti.

COME FUNZIONANO I CONTRIBUTI FONDO PERDUTO IMPRESE

L’incentivo prevede dei contributi a fondo perduto per le imprese. Ovvero, il rimborso delle spese effettivamente sostenute a partire dal 1° gennaio 2020 dalle imprese proponenti per contrastare gli impatti negativi della Brexit.

Il contributo concesso è:

  • a fondo perduto fino al 100% delle spese sostenute nei limiti del regolamento “De Minimis”;

  • erogato secondo una procedura a sportello, in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande ritenute ammissibili e a seguito di un procedimento istruttorio finalizzato a verificare la regolarità dei requisiti.

A QUANTO AMMONTANO I CONTRIBUTI

L’importo complessivo dei contributi non può essere inferiore a 10.000 euro e può arrivare fino ad un massimo di 200.000 euro, al netto dell’IVA.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese riconducibili alle attività che l’impresa ha realizzato per contrastare l’impatto negativo della Brexit. Per capire nel dettaglio quali sono le spese effettuate in contrasto all’impatto Brexit, vi consigliamo di leggere questo documento che le indica una per una e l’articolo 6, comma 4, del bando che le spiega nel dettaglio.

Sono escluse dalle spese ammissibili:

  • i costi relativi all’IVA;
  • le spese a sostegno della delocalizzazione, come definita dall’articolo 2, punto 61-bis), del Regolamento (UE) n. 2014/651.

SCADENZA DOMANDE

È possibile presentare domanda a partire dalle ore 12:00 del giorno 13 aprile 2023 e fino al 12 luglio 2023.

COME PRESENTARE DOMANDA

La domanda di contributi a fondo perduto per le imprese in contrasto all’impatto Brexit dovrà essere:

  • compilata in tutte le sue parti e sottoscritta con firma digitale dal legale rappresentante o procuratore del proponente;

  • inviata mediante la piattaforma informatica raggiungibile a questo indirizzo entro la scadenza del 12 luglio 2023.

ASSISTENZA ALLA DOMANDA

Per avere ulteriori informazioni su come presentare domanda, vi invitiamo a leggere questa guida (Pdf 162 Kb). In alternativa è possibile:


  • telefonare al numero 06.96517 515.

IL BANDO

Mettiamo a vostra disposizione il Bando (Pdf 4,3 Mb) con tutte le informazioni per chiedere i contributi a fondo perduto per le imprese in contrasto all’impatto Brexit.

RIFERIMENTI NORMATIVI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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