Decreto trasparenza prezzo carburante 2023: cosa prevede

Tutte le novità introdotte dal Decreto sulla trasparenza del prezzo carburante, dai nuovi obblighi per i commercianti alla proroga dei buoni benzina e del bonus trasporti al 31 dicembre 2023

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Approvato in due riprese il Decreto trasparenza sul prezzo del carburante per tenere sotto controllo le speculazioni e il rialzo dei costi da parte dei gestori.

Con questo provvedimento il Governo rinnova fino al 31 dicembre 2023 i buoni benzina da 200 euro per i lavoratori dipendenti, introduce disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e rafforza i poteri di controllo e sanzionatori del Garante.

In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede il Decreto trasparenza sul prezzo del carburante 2023 e vi illustriamo, in modo chiaro e per punti, quali novità introduce.

COSA PREVEDE IL DECRETO TRASPARENZA PREZZI CARBURANTE 2023

Il Decreto trasparenza sui prezzi del carburante introduce una serie di misure necessarie a contenere i rialzi registrati nell’ultimo periodo presso i distributori di benzina. È stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 10 gennaio, aggiornato, poi, nella seduta del 12 gennaio 2023 ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.11 del 14-1-2023. Il provvedimento interviene anche sui buoni benzina dal 200 euro di cui vi parliamo in questa guida, concessi dai datori di lavoro privati ai dipendenti e ne proroga la validità al 31 dicembre 2023.

Non rinnova, invece, il taglio accise sulla benzina scaduto lo scorso dicembre 2022, come vi abbiamo illustrato in questa guida. Nella seduta del 12 gennaio, però, l’Esecutivo ha preannunciato che, in presenza di un aumento eventuale del prezzo del greggio nel prossimo quadrimestre, il taglio delle accise sarà autorizzato (si attendono novità in questo senso). Il provvedimento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, cioè il 15 gennaio 2023. Intanto vediamo insieme, per punti, i dettagli del nuovo Decreto trasparenza 2023 sul prezzo del carburante.

PROROGA BUONI BENZINA

Innanzitutto il Decreto trasparenza sul prezzo del carburante rinnova per tutto il 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore. Come vi spieghiamo in questa guida dedicata, si tratta di voucher erogati come fringe benefit. I fringe benefit sono una forma di retribuzione concessa ai lavoratori dipendenti, non in denaro che si somma alla retribuzione e non è né tassabile, né sottoposta a contribuzione.

Nella seduta del 10 gennaio, il Consiglio dei Ministri aveva prorogato i voucher solo per il primo trimestre del 2023, ma poi il 12 gennaio l’Esecutivo ha esteso la loro validità fino al 31 dicembre 2022. Il Decreto ha ribadito, infine, la regola già in vigore secondo cui i buoni benzina da 200 euro non concorreranno alla formazione del reddito da lavoro dipendente.

PROROGA BONUS TRASPORTI

Il Decreto proroga per tutto il 2023 il bonus trasporti da 60 euro mensili già introdotto nel 2022 dal Decreto Aiuti. Il testo prevede anche nuovi requisiti. Ovvero, potranno richiedere il bonus le persone fisiche con reddito 2022 al di sotto di 20.000 euro, al posto del limite di 35.000 euro previsto per lo scorso anno. Per maggiori dettagli su come funziona il bonus trasporti nel 2023, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata.

OBBLIGO ESPOSIZIONE PREZZI CARBURANTI

Il testo del provvedimento, inoltre, rende giornaliero l’obbligo per gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione per uso civile di comunicare il prezzo di vendita praticato. Questo prezzo dovrà essere in linea con i dettami del mercato. Con le nuove disposizioni, infatti, il Ministero delle imprese calcola e pubblica il prezzo medio giornaliero nazionale del carburante. Il commerciante, quindi, dovrà esporre il prezzo calcolato dal Ministero in modo evidente, insieme al prezzo da questi praticato.

PIÙ SANZIONI PER CHI NON RISPETTA OBBLIGHI

Il Decreto trasparenza rafforza tra l’altro anche le sanzioni amministrative in caso di violazione, da parte degli esercenti, degli obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi del carburante. In caso di recidiva, la sanzione può giungere alla sospensione dell’attività per un periodo da 7 a 90 giorni. La misura è stata decisa dopo un summit, tenuto in data 10 gennaio 2023 presso Palazzo Chigi, tra gli esponenti di Governo competenti e i vertici della Guardia di Finanza (che è addetta al controllo finale del rispetto delle nuove norme).

CONTROLLI SERRATI CONTRO LE SPECULAZIONI

Il Governo ha deciso di rafforzare, insieme alle nuove disposizioni, i collegamenti tra il Garante prezzi e l’Antitrust per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative. Allo stesso fine, il Decreto trasparenza irrobustisce la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza. Ricordiamo che il Garante per la sorveglianza dei prezzi, detto anche “Mister Prezzi” è una figura istituzionale con funzione di controllo e verifica, su segnalazione dei cittadini, per arginare i fenomeni speculativi. È stato istituito, come ruolo, dalla Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 e con il Decreto trasparenza assume anche poteri sanzionatori. Attualmente a ricoprire questo ruolo è Benedetto Mineo.

NASCE LA COMMISSIONE DI SORVEGLIANZA

Con il Decreto trasparenza prezzi carburante, infine, il Governo ha istituito anche una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi. Tale Commissione ha il compito di analizzare – nel confronto con le parti – le ragioni dei turbamenti relative ai prezzi e definire le iniziative di intervento urgenti per contenere i rialzi.

NESSUNA PROROGA DEL TAGLIO ACCISE

Nella conferenza stampa post approvazione del Decreto trasparenza 2023 il Premier Giorgia Meloni ha specificato che l’Esecutivo ha scelto di non prorogare il taglio delle accise per ragioni economiche, ma rimanda la decisione finale ad aprile. La proroga della misura oggi – che vi abbiamo spiegato in questa guida – sarebbe stata troppo dispendiosa per le casse dello Stato. Infatti, se il Governo avesse tagliato le accise sulla benzina non avrebbe avuto le risorse per mettere in campo le misure stabilite dalla Legge di Bilancio 2023 e dagli ultimi Decreti Aiuti per andare incontro alle esigenze delle famiglie in difficoltà.

Per questi motivi, l’Esecutivo ha inizialmente optato per controlli più rigidi e nuove regole per tenere a bada i rialzi dei prezzi dei carburanti. Nella seduta del 12 gennaio 2023, tuttavia, il Consiglio dei Ministri ha fatto un parziale dietrofront: in presenza di un aumento eventuale del prezzo del greggio e, quindi del relativo incremento dell’IVA in un quadrimestre di riferimento, il maggiore introito incassato dallo Stato come imposta può essere utilizzato per finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa. Perciò, se il prezzo salirà ancora, alla fine il taglio accise dovrà essere autorizzato.

TESTO DECRETO TRASPARENZA PREZZI CARBURANTE

Mettiamo a vostra disposizione il testo del Decreto 14 gennaio 2023, n. 5 (Pdf 71 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.11 del 14-1-2023. Inoltre, vi consigliamo di leggere questo comunicato stampa del 10 gennaio 2023 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la nota stampa correttiva del 12 gennaio 2023 e queste slide dedicate alle nuove misure introdotte dal provvedimento.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere anche il nostro approfondimento sui buoni benzina e quello sui bonus bollette 2023. Se volete conoscere altri aiuti e novità previste per il settore energetico, vi consigliamo di leggere questo focus sulla Legge di Bilancio 2023.

Per conoscere altri aiuti, bonus e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone. Vi invitiamo anche ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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