Misure per le Imprese previste dalla Legge di Bilancio 2022

Le novità della Legge di Bilancio 2022 sulle misure per le imprese tra accesso al credito, sgravi fiscali, internazionalizzazione, ricerca, investimenti digitali e green

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Nella Legge di Bilancio 2022 in vigore dal 1° gennaio 2022 sono state introdotte diverse misure per le imprese.

In particolare, a sostegno delle imprese sono state rifinanziate la Nuova Sabatini, i Contratti di Sviluppo, il Fondo di garanzia per le PMI e altri interessanti incentivi.

Ecco una guida, con la spiegazione semplice e chiara, su quali misure per le imprese sono state inserite nella Legge di Bilancio 2022.

MISURE PER LE IMPRESE, LE NOVITÀ 2022

Nel pacchetto di misure della nuova Legge di Bilancio 2022, vi è un capitolo consistente a favore delle imprese. Si tratta d’interventi che mirano a sostenere la crescita e che hanno l’obiettivo di favorire la competitività del sistema produttivo del Paese, ovvero:

  • confermate le risorse nel fondo Transizione 4.0;

  • la Nuova Sabatini 240 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026, 60 milioni per l’anno 2027;

  • i Contratti di Sviluppo con 400 milioni per il 2022;

  • istituito il Fondo per i lavoratori in crisi, con una dotazione complessiva di 550 milioni di euro (150 milioni per l’anno 2022, 200 milioni per l’anno 2023 e 200 milioni per l’anno 2024);

  • il Fondo di garanzia PMI con un incremento complessivo di ulteriori 3 miliardi fino al 2027;

  • istituito il Fondo per la transizione industriale, con una dotazione di 150 milioni di euro dal 2022;

  • esonero contributivo per alcuni datori di lavoro privati per oltre 15 milioni di euro;

  • nuove risorse anche per il Fondo rotativo 394 per le attività d’internazionalizzazione, incrementato di 1,5 miliardi per ciascuno degli anni 2022-2026;

  • rifinanziato il Fondo per la promozione dell’export (Decreto Cura Italia) con 150 milioni per ciascuno degli anni 2022-2026;

  • rinnovo decennale per le attività di R&S, innovazione e design ma con una riduzione delle aliquote.

Vediamo nel dettaglio cosa prevedono queste misure.

1) TRANSIZIONE 4.0

La Legge di Bilancio 2022 proroga per tre anni “Transizione 4.0” e le risorse per i beni strumentali e per le attività di ricerca, sviluppo, innovazione e design, ma prevede una drastica rimodulazione delle aliquote. Dal 1° gennaio 2023 il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 (gli incentivi per i beni non 4.0 non sono più previsti) viene dimezzato rispetto al bonus concesso nel 2022 ma prorogato fino al 2025. In alcuni casi è prevista la proroga fino a giugno 2026. Tale estensione si applica a condizione che, entro la data del 31 dicembre 2025, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Queste saranno le nuove aliquote:

  • 20% per investimenti fino a 2,5 milioni;
  • 10% per investimenti da 2,5 a 10 milioni;
  • 5% per investimenti da 10 a 20 milioni.

Questa misura dunque rientra in quelle riformulate tra i bonus 2022. Per i beni immateriali invece, si applicano queste nuove aliquote:

  • 20% per il 2023;
  • 15% per il 2024;
  • 10% per il 2025.

Anche in tal caso è prevista una proroga a giugno alle stesse motivazioni.

2) RIFINANZIAMENTO NUOVA SABATINI

Rinnovata nella Legge di Bilancio 2022 la Nuova Sabatini per gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese. Il Governo, su proposta del Ministero per lo Sviluppo Economico, l’ha rifinanziata fino al 2027 con 900 milioni di euro totali. Tale misura sostiene gli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese con un contributo per gli interessi pagati per il finanziamento contratto al fine di acquistare beni strumentali. Per maggiori informazioni, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.

3) CONTRATTI DI SVILUPPO 2022

Altri 450 milioni per il 2022 per i contratti di sviluppo. Si tratta di uno strumento di sostegno dedicato a dei programmi d’investimento produttivi, strategici e innovativi di grandi dimensioni.

4) VIA AL FONDO PER I LAVORATORI IN CRISI

Il Fondo per i lavoratori in crisi è stato istituito nella Legge di Bilancio 2022 con una dotazione complessiva di 550 milioni di euro. Si tratta di risorse destinate a favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di PMI in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni. Il cosiddetto “scivolo” che aiuterà le aziende in difficoltà.

5) CAMBIA IL FONDO DI GARANZIA PMI

Previsti altri 3 miliardi fino al 2027 per quanto riguarda il Fondo per le PMI. Ma le garanzie fornite ai prestiti dal vengono rimodulate e ridotte. In primis, al 31 dicembre 2021 finiranno del tutto le moratorie. Inoltre, a partire dal 1° aprile 2022, le garanzie non saranno più gratuite, ma dovranno essere pagate attraverso una commissione da versare al Fondo stesso. Vengono prorogate al 30 giugno 2022 le garanzie SACE (garanzie green) sulla liquidità senza revisioni. Prolungato per il 2022 l’innalzamento da 1 a 5 milioni della soglia massima di finanziamento garantito che ogni singola impresa può chiedere a tale Fondo.
La proroga delle garanzie del Fondo per le PMI viene prevista dal 31 dicembre 2021 fino al 30 giugno 2022 in queste modalità:

  • le garanzie per i finanziamenti oltre i 30.000 euro restano all’80%, ma solo se finalizzati a investimenti. Le coperture sui prestiti per la liquidità scendono al 60%;
  • tutte le garanzie sui prestiti entro i 30.000 euro, passano dal 90 all’80%; anche queste coperture si pagano dal 1° aprile 2022.

6) NASCE IL FONDO TRANSIZIONE INDUSTRIALE

Con la Legge di Bilancio 2022 nasce il Fondo per la transizione industriale. Avrà una dotazione di 150 milioni di euro dal 2022. Tali risorse hanno l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici. Puntano a garantire agevolazioni alle imprese per la realizzazione d’investimenti per l’efficientamento energetico. Inoltre, hanno come obiettivo anche il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate, nonché la cattura, il sequestro e il riutilizzo della CO2.

7) ESONERO CONTRIBUTIVO

Al via l’esonero contributivo per i datori di lavoro privati che assumono con contratto a tempo indeterminato lavoratori subordinati, indipendentemente dalla loro età anagrafica, che provengono da imprese in crisi. Nello specifico, vale per le “imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’articolo 1, comma 852, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296”. La Legge di Bilancio 2022 poi, riconosce, in via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, relativi ai rapporti di lavoro dipendente, un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità e la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore.

8) INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

Previsto anche un incremento delle risorse a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese, ovvero il “Fondo rotativo 394” gestito da Simest. Tale fondo assicura il sostegno delle attività d’internazionalizzazione. Viene incrementato di 1,5 miliardi per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026. Stabilito solo un milione in più per l’anno 2024. Prevista anche l’unificazione e stabilizzazione dei fondi ICE.

9) PIÙ RISORSE ALL’EXPORT

Nella Legge di Bilancio 2022 approvato dal Consiglio dei Ministri, il Governo ha aumentato le risorse a disposizione dei programmi legati alla cooperazione e all’export italiani. Per l’export, in particolare, è stato stabilito l’incremento di 1,5 miliardi per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026.

10) TAX CREDIT R&S, INNOVAZIONE E DESIGN

Rinnovo di 10 anni per il credito d’imposta per investimenti in ricerca, sviluppo, innovazione e design ma con una netta riduzione delle percentuali. Queste le nuove aliquote:

  • il credito per attività di ricerca e sviluppo sarà riconosciuto in misura pari al 20% dei costi, con un limite massimo di 4 milioni di euro, fino al 31 dicembre 2022. Dal periodo d’imposta successivo e fino al 31 dicembre 2031 sarà riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni;
  • un tax credit per attività d’innovazione tecnologica, design e ideazione estetica sarà riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo di 2 milioni, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023. Dal periodo d’imposta successivo e fino al 31 dicembre 2025 sarà riconosciuto in misura pari al 5%, nel limite massimo di 2 milioni;
  • passa al 10% il credito d’imposta nel 2023 per la spesa finalizzata a progetti di transizione ecologica o d’innovazione digitale 4.0. Fino al 2022 la spesa è agevolata al 15%.

11) TAGLIO CONTRIBUTI PER REDDITI BASSI DIPENDENTI

La Legge di Bilancio 2022 per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, i lavoratori dipendenti con redditi bassi (fino a 2.692 euro lordi al mese) potranno beneficiare di uno sconto dei contributi previdenziali di 0,8 punti percentuali.

12) STOP ALLE DELOCALIZZAZIONI

Disco verde anche alla norma anti delocalizzazioni. Il Parlamento ha approvato un emendamento volto a disincentivare la chiusura di attività in Italia. In particolare, i datori di lavoro che impiegano più di 250 dipendenti e che intendano procedere alla chiusura di una sede, con minimo 50 licenziamenti, dovranno, almeno 90 giorni prima, comunicare per iscritto l’avvio della procedura ai sindacati, alle regioni interessate, ai Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico e all’Anpal. L’azienda in seguito dovrà elaborare un piano (della durata massima di un anno) per limitare gli effetti derivanti dalla chiusura sui lavoratori. In caso di inadempienza, sono previste sanzioni.

13) SGRAVI 100% CONTRIBUTI PER APPRENDISTATO PMI

Approvato l’emendamento con lo sgravio contributivo al 100% a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello per i giovani under 25. Questo incentivo riguarda le aziende che hanno meno di 9 dipendenti. La misura è sui contratti di primo livello per ottenere la qualifica e il diploma professionale, il diploma delle superiori e il certificato di specializzazione tecnica superiore. Le risorse sono pari a 1,2 milioni nel 2022, 2,9 milioni nel 2023, 4 milioni nel 2024. Nella manovra spunta anche il riordino della disciplina dei tirocini con una stretta contro quelli falsi su cui potete leggere in questo articolo degli approfondimenti.

14) NASCE IL FONDO PER LO SPETTACOLO, AUTO E TURISMO

Arriva anche un fondo da 150 milioni per il 2022 per sostenere gli operatori economici e le aziende del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, colpiti dalla pandemia.

15) CAMBIA IL PATENT BOX

Riscritta la disciplina del Patent box contenuta nel Decreto Fiscale. La norma prevede che l’incentivo passi dal 90% al 110%, escludendo dall’ambito dei beni agevolabili i marchi di impresa e limitando pertanto l’ambito della norma ai brevetti o ai beni comunque giuridicamente tutelati. Inoltre, viene eliminato il divieto di cumulo tra il Patent box e il credito di imposta per ricerca e sviluppo e ridisegna il regime transitorio.

16) CREDITO D’IMPOSTA PER COLLOCAMENTO IN BORSA PMI

Prorogato a fine 2022 il credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza per le piccole e medie imprese che si collocano in Borsa in un paese dell’Unione europea. La norma riduce il massimale del beneficio da 500.000 e 200.000 euro.

17) RIFORMA IRPEF E CANCELLAZIONE IRAP PER AUTONOMI E PROFESSIONISTI

Oltre alla riforma dell’IRPEF (le aliquote passano da cinque a quattro), per cui sono stati messi in campo 8 miliardi di euro per il taglio delle tasse, è stata approvata nella Legge di Bilancio 2022 la cancellazione dell’IRAP per le ditte individuali, gli autonomi e i professionisti. La misura riguarda 835.000 autonomi e professionisti con partita IVA, pari al 41,2% della platea complessiva (2 milioni circa). Avrà un costo stimato di poco più di un miliardo nel 2022 e di 1,2 miliardi dal 2023.

18) RINVIO PAGAMENTO CARTELLE ESATTORIALI ED ESENZIONE TOSAP – COSAP

Rinvio fino a sei mesi per il pagamento, senza interessi di mora, delle cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022. Infine, è stata prorogata per tre mesi l’esenzione Tosap o Cosap per esercenti e ambulanti.

19) RINVIO IVA TERZO SETTORE

Viene rinviata di due anni l’entrata in vigore del regime Iva per il terzo settore e il mondo dello spettacolo.

20) RINVIO PLASTIC TAX E SUGAR TAX

Tra le altre misure previste per le imprese, vale la pena citare il rinvio al 1 gennaio 2023 dell’entrata in vigore della sugar e plastic tax. Secondo Coldiretti, il rinvio della sugar tax al 2023 salva oltre 5.000 posti di lavoro e 180 milioni di euro di fatturato che potevano avere un pesante effetto valanga sull’intera filiera.

BILANCIO 2022, ALTRE MISURE PER LE IMPRESE

Per Alitalia, il Governo ha prorogato fino al 2023 la cassa integrazione per i lavoratori coinvolti nella procedura di amministrazione straordinaria. Poi, il Parlamento ha esteso al 2022 il rimborso dei biglietti che i passeggeri non hanno potuto utilizzare per la cessazione dell’attività della compagnia aerea. Tale rimborso esisteva già con il fondo da 100 milioni in funzione per il 2021.

Definite anche nuove regole per gli incentivi per l’aggregazione tra imprese. Il Governo ha esteso il Fondo Gasparrini per i mutui sulla prima casa, anche alle partite Iva, fino alla fine del 2022. Infine, prevista una spesa di ulteriori 100 milioni di euro nel 2022 nel contrasto al rialzo dei prezzi delle materie prime nei contratti pubblici.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Testo definitivo della Legge di Bilancio 2022  (Pdf 2 Mb) pubblicato sulla Gazzetta Serie Generale n.310 del 31-12-2021 – Suppl. Ordinario n. 49

ULTERIORI INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI

Per tutti i dettagli su cosa prevede la Legge di Bilancio 2022 potete leggere questo approfondimento. Per conoscere tutte le altre agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti per le imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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