No tax area per pensionati e dipendenti: cos’è, come funziona, novità 2025

La guida su quali sono le regole, i limiti e come funziona la “no tax area” per pensionati e dipendenti confermata dalla riforma fiscale 2025

tax area, tasse

La riforma fiscale 2025 ha confermato la cosiddetta “no tax area” per pensionati e dipendenti.

Si tratta di una fascia di esenzione fiscale che permette a determinate categorie di non pagare tasse, in quanto l’imposta non è dovuta. Nel 2025 valgono i limiti fissati dalla riforma IRPEF 2024, per cui tale soglia rimane pari a 8.500 euro.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è la “no tax area” per dipendenti e pensionati, come funziona, a chi spetta e come funziona nel 2025.

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COS’È LA NO TAX AREA PER PENSIONATI E DIPENDENTI

La “no tax area” è un’unica fascia di esenzione fiscale, ossia una fascia dedicata ai contribuenti che percepiscono redditi fino al limite di 8.500 euro. Chi rientra in questa soglia non dovrà pagare le tasse, in quanto l’imposta non è dovuta.

La riforma fiscale 2025, nel dettaglio, conferma quanto stabilito dalla riforma fiscale 2024 per attuare:

  • una graduale equiparazione tra i redditi di lavoro alle dipendenze e quelli della pensione, con l’istituzione di tale fascia unica di esenzione che man mano ingloba anche i pensionati;

  • il principio di equità orizzontale, secondo cui i contribuenti che si trovano in condizioni analoghe devono essere sottoposti al medesimo carico fiscale.

Sarà un Decreto attuativo ad hoc che il Governo è chiamato ad adottare entro il prossimo anno, a chiarire i limiti e termini della nuova “no tax area” per pensionati e dipendenti.

Intanto, vediamo insieme a chi si rivolge e come funziona la “no tax area” secondo le regole attive nel 2024.

CHI SONO I SOGGETTI CHE RIENTRANO NELLA NO TAX AREA

Rientrano nella “no tax area” i lavoratori autonomi, i dipendenti e anche i pensionati che appartengono a determinate fasce di reddito.

La no tax area non si applica invece agli altri redditi sottoposti a IRPEF indicati all’articolo 6 del TUIR. Ossia, fondiari, dei fabbricati e dei terreni, di capitale, di impresa, redditi diversi.

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COME FUNZIONA LA NO TAX AREA PER PENSIONATI E DIPENDENTI

La no tax area si applica automaticamente a coloro che hanno un reddito complessivo annuo non superiore a 8.500 euro. Non è necessario presentare alcuna domanda, in quanto il datore di lavoro applica direttamente l’esenzione dalle imposte attraverso il meccanismo della dichiarazione dei redditi. Anche i pensionati che non superano la soglia di 8.500 euro sono esentati dal pagamento delle imposte sul reddito. In genere, questo viene gestito dall’INPS, che applica l’esenzione direttamente sulla pensione.

In tali casi, l‘abolizione dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) comporta automaticamente l’eliminazione delle relative addizionali regionali e comunali.

In sostanza, viene confermato il cambiamento di rotta rispetto al 2023 e deciso lo scorso anno. Infatti, la “no tax area” per pensionati e dipendenti nel 2025 rimane invariata rispetto al 2024, come stabilito dalla riforma fiscale 2025.

Ricordiamo che, mentre nel 2025 chi ha redditi fino a 8.500 euro è esente dal pagamento delle tasse, fino al 2023 le soglie di esenzione variavano a seconda delle diverse categorie di contribuenti, con importi che lo scorso anno erano pari a circa:

  •  8.174 euro per i lavoratori dipendenti;

  • 8.500 euro per i pensionati;

  • 5.500 euro per i lavoratori autonomi;

  • 16.500 euro per una famiglia monoreddito formata da due genitori e due figli, tenendo conto anche delle detrazioni per familiari a carico.

Se è vero che la legge delega fiscale, che vi illustriamo in questa guida, prevedeva già la progressiva applicazione della medesima area di esenzione fiscale e dello stesso carico impositivo IRPEF, indipendentemente dalla natura del reddito prodotto, solo dal 2024 questa novità viene davvero attuata.

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COME SONO CAMBIATE IRPEF E “NO TAX AREA”

La riforma IRPEF 2025 e la riforma fiscale 2025 hanno confermato quanto stabilito con la riforma IRPEF 2024, inserita nel testo della riforma fiscale 2024, che ha cambiato gli scaglioni in vigore stabilendo – come conseguenza – un’unica “no tax area” per tutti i tipi di reddito che rientrano nella soglia di 8.500 euro.

Ma è cambiata l’IRPEF per i pensionati? E per gli altri? C’è stata di fatto una riduzione del numero di scaglioni da 5 a 4. Per cui la suddivisione delle aliquote nel 2025 è la seguente:

  • 23% per i redditi fino a 15.000 euro;
  • 25% per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro;
  • 35% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro;
  • 43% per i redditi oltre 50.000 euro.

Ovvero, rispetto al 2023:

  • gli scaglioni con aliquota del 27% (da 15.001 a 28.000 euro) e del 38% (da 28.001 a 55.000 euro) sono stati accorpati in un unico scaglione al 25% per i redditi tra 15.001 e 28.000 euro e un altro scaglione al 35% per i redditi tra 28.001 e 50.000 euro;

  • lo scaglione al 41% (da 55.001 a 75.000 euro) è stato eliminato e i redditi superiori a 50.000 euro ora sono tassati al 43%.

GUIDA RIFORMA FISCALE E AL BILANCIO 2025

Vi invitiamo a leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2025 con il testo definitivo della Manovra. Mettiamo a vostra disposizione anche gli approfondimenti sulla riforma IRPEF 2025 e la riforma fiscale 2025.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di consultare anche il nostro articolo sul Taglio del Cuneo fiscale nel 2025.

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