La riforma fiscale 2023 prevede la cosiddetta “no tax area” per pensionati e dipendenti.
Si tratta dell’introduzione di un’unica fascia di esenzione fiscale e chi rientra nella soglia di 8.174 euro, a prescindere dai tipi di redditi prodotti, non dovrà pagare tasse, in quanto l’imposta non è dovuta. La “no tax area” privilegia l’equiparazione tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione.
In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è la “no tax area” per dipendenti e pensionati, come funziona, a chi spetta e come cambia la soglia rispetto alla normativa attuale.
COS’È LA NO TAX AREA
La “no tax area” è un’unica fascia di esenzione fiscale, ossia una fascia dedicata ai contribuenti che percepiscono redditi fino al limite di 8.174 euro. Chi rientra in questa soglia non dovrà pagare le tasse, in quanto l’imposta non è dovuta.
La riforma fiscale 2023 prevede, infatti, una graduale equiparazione tra i redditi di lavoro alle dipendenze e quelli della pensione. L’istituzione di tale fascia unica di esenzione si basa sul principio di equità orizzontale, secondo cui i contribuenti che si trovano in condizioni analoghe devono essere sottoposti al medesimo carico fiscale.
Sarà un Decreto attuativo ad hoc che il Governo è chiamato ad adottare entro i prossimi 2 anni, a chiarire i limiti e termini della nuova “no tax area” per pensionati e dipendenti. Anche la soglia di 8.174 euro stabilita, non è ancora definitiva. Vi aggiorneremo non appena vi saranno certezze in merito.
Intanto, vediamo insieme come funziona la “no tax area” inserita nel testo della riforma fiscale 2023 al vaglio del Parlamento.
COME FUNZIONA LA NO TAX AREA 2023
La “no tax area” pensionati e dipendenti prevista dalla riforma fiscale 2023 in corso di definizione prevede che chi ha redditi fino a 8.174 euro non dovrà pagare le tasse. Il testo equipara anche i tipi di reddito. Ossia, prevede la progressiva applicazione della medesima area di esenzione fiscale e dello stesso carico impositivo IRPEF, indipendentemente dalla natura del reddito prodotto. La riforma sottolinea, a tal proposito, la priorità per l’equiparazione tra redditi di lavoro dipendente e redditi di pensione.
Al riguardo occorre ricordare che l’attuale sistema IRPEF ad aliquote e scaglioni, che vi abbiamo illustrato in questa guida, è integrato da un insieme di agevolazioni (come detrazioni e deduzioni) che non trovano applicazione per tutte le tipologie di reddito sottoposte a imposizione. Per esempio, alcune detrazioni sono applicabili ai soli redditi da lavoro.
Di conseguenza, a parità di aliquote e scaglioni, le tipologie di reddito sono sottoposte diversamente a imposizione, secondo la relativa natura. La modifica prevista dalla riforma fiscale 2023, cambierà questa situazione.
COME CAMBIA LA SOGLIA DELLA “NO TAX AREA”
La misura in via di definizione, inserita nel testo della riforma fiscale 2023 al vaglio del Parlamento, cambierà le soglie attualmente in vigore stabilendo un’unica “no tax area” per tutti i tipi di reddito che rientrano nella soglia di 8.174 euro.
Ma come funziona la “no tax area” oggi? Stando all’ordinamento vigente, dall’applicazione delle diverse detrazioni per lavoro dipendente, pensione o da lavoro autonomo, che sono decrescenti al crescere del reddito, deriva la “no tax area”. A oggi, tale soglia di reddito esente da imposizione, proprio come le detrazioni specifiche, varia a seconda delle diverse categorie di contribuenti.
In particolare:
- è pari a circa 8.145 euro per i lavoratori dipendenti;
- è pari a circa 8.130 euro per i pensionati;
- è pari a circa 4.800 euro per i lavoratori autonomi;
- è pari a circa 16.340 euro per una famiglia monoreddito formata da due genitori e due figli, tenendo conto anche delle detrazioni per familiari a carico.
L’azzeramento dell’IRPEF, in questi casi, porta con sé quello delle relative addizionali regionale e comunale.
In futuro, con l’applicazione delle novità previste dalla riforma fiscale 2023 la soglia sarà uguale per dipendenti e pensionati, a prescindere dal tipo di reddito. Per adesso – ma potrebbe cambiare – la soglia di reddito è stata fissata a 8.174 euro. Vi terremo aggiornati sulle novità passo dopo passo.
LA GUIDA SULLA RIFORMA FISCALE 2023 E L’ITER
Vi invitiamo a leggere la guida sulla riforma fiscale 2023 che spiega in modo chiaro tutte le novità che verranno introdotte. Nello stesso articolo è disponibile il testo integrale della riforma che contiene, tra le altre cose, l’introduzione della nuova “no tax area”.
Il Disegno di Legge delega sulla riforma fiscale 2023 ha iniziato il suo iter di approvazione il 16 marzo 2023 dopo l’ok del Consiglio dei Ministri. Il 23 marzo 2023 è arrivato alla Camera dei Deputati e dovrà essere approvato da entrambi i rami del Parlamento. Una volta ricevuto l’ok, con questo testo il Parlamento attribuisce al Governo la facoltà di disciplinare, tramite uno o più Decreti Legislativi da adottare entro 2 anni, una materia, in questo caso, quella fiscale.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Vi invitiamo a leggere l’approfondimento sulla riforma delle aliquote IRPEF 2023 la guida su come cambiano le detrazioni e deduzioni con la riforma fiscale e i nostri approfondimento sulla flat tax, sui bonus tasse e sul bonus IRES. Per approfondire vi rimandiamo anche alla nostra guida sulla riforma IVA 2023 e anche al nostro articolo su aumenti pensioni 2023 con Decreto lavoro e DEF.
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