Si può richiedere il social bonus per le donazioni agli Enti del Terzo settore.
Si tratta nel dettaglio di una misura che mira ad incentivare le erogazioni liberali, riconoscendo un credito d’imposta pari al 50% o al 65% a chi partecipa attivamente al miglioramento sociale.
In questa guida vi spieghiamo nel dettaglio cos’è il social bonus per il Terzo Settore, a chi spetta, come funziona e a quanto ammonta.
COS’È IL SOCIAL BONUS PER LE DONAZIONI AL TERZO SETTORE
Il social bonus per le donazioni al Terzo Settore, detto anche “bonus Terzo Settore”, è un credito d’imposta del 50% o del 65%, concesso a chi effettua donazioni in denaro, ossia “erogazioni liberali”, a favore di ETS (Enti del Terzo Settore appunto) che realizzano progetti di recupero di immobili pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.
Tali immobili e beni, però, non devono essere utilizzati per scopi commerciali ma per attività di interesse generale.
Questo bonus è stato istituito dall’articolo 81 del Decreto Legislativo 3 Luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore) e si può richiedere anche nel 2024, perché ancora attivo.
Come annunciato in questa nota, inoltre, dal 23 Settembre 2024 per facilitare l’accesso alla misura, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha reso operativa la Vetrina Social Bonus, uno spazio dove poter accedere alla visione e alle informazioni relative alle singole proposte progettuali, presentate dagli Enti del Terzo Settore e per le quali poter effettuare donazioni che riconoscono poi il credito di imposta.
Scopriamo insieme a chi spetta il bonus e come funziona.
A CHI SPETTA
Il social bonus Terzo Settore spetta a:
- persone fisiche o Enti non commerciali;
- Enti, società e tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato.
A QUANTO AMMONTA
L’ammontare del credito d’imposta riconosciuto dal social bonus varia in base al tipo di donatore, ed è pari al:
- 65% per le persone fisiche che effettuano donazioni in denaro;
- 50% per Enti, società e imprese che effettuano donazioni in denaro.
Inoltre, come chiarito dal Decreto Legislativo 3 Luglio 2017, n. 117, il credito d’imposta è riconosciuto entro i seguenti limiti:
- 15% del reddito imponibile per le persone fisiche e gli Enti non commerciali;
- 5 per 1000 dei ricavi annui per società e imprese.
PER QUALI DONAZIONI SPETTA
Secondo quanto previsto nel Codice del Terzo Settore (ovvero il Decreto Legislativo 3 Luglio 2017, n. 117) invece, rientrano tra gli Enti che possono ricevere donazioni che poi danno diritto al bonus:
- le organizzazioni di volontariato (Odv);
- le associazioni di promozione sociale (Aps);
- le ONLUS iscritte nei rispettivi registri;
- le cooperative sociali, in quanto Onlus di diritto.
Tali Enti devono essere iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo settore (Runts) ed essere in regola con pagamenti di tributi e contributi. Inoltre, per fruire delle erogazioni liberali, devono aver presentato al Ministero competente un progetto di recupero per sostenere:
- il recupero degli immobili pubblici inutilizzati;
- il recupero dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata e assegnati ai suddetti enti del terzo settore e da questi utilizzati esclusivamente per lo svolgimento di attività d’interesse generale.
COME FUNZIONA IL SOCIAL BONUS TERZO SETTORE
Il social bonus funziona come tax credit, ossia tramite il riconoscimento di credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni liberali effettuate ai progetti degli Enti del Terzo settore, solo se sono approvati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
I progetti devono essere finalizzati ad assicurare il riutilizzo dei beni interessati e funzionali allo svolgimento di una o più attività di interesse generale.
In sostanza, gli Enti del Terzo settore devono presentare progetti per il recupero e l’utilizzo di beni immobili pubblici inutilizzati o confiscati alla criminalità. Il Ministero li analizza e li ammette alle donazioni, se rispettano i requisiti previsti dal Decreto interministeriale del 23 Febbraio 2022 e dal Decreto interdirettoriale n. 118 del 7 Luglio 2023.
I progetti per cui è possibile effettuare una donazione nel 2024 che da diritto al social bonus sono quelli che si trovano nella Vetrina Social Bonus, approvati con il Decreto Direttoriale n. 190 del 4 Settembre 2024.
COME OTTENERLO
Per ottenere il social bonus, il primo passo è individuare un Ente del Terzo Settore che abbia presentato un progetto di recupero approvato dal Ministero, presenti e consultabili nella piattaforma Vetrina Social Bonus.
Gli Enti beneficiari delle donazioni sono obbligati a comunicare l’importo delle donazioni ricevute al Ministero e a renderle visibili sia sul proprio sito web che nella Vetrina Social Bonus, ma è importante che le donazioni siano tracciabili e documentate, poiché le ricevute saranno utilizzate per ottenere il credito d’imposta.
A questo punto:
- le persone fisiche che hanno effettuato la donazione possono recuperare il credito d’imposta direttamente tramite dichiarazione dei redditi. Questo, passaggio permette di ottenere un rimborso fiscale proporzionato all’importo donato;
- le imprese, invece, il credito d’imposta può essere utilizzato tramite compensazione tramite modello F24. In questa pagina dell’Agenzia delle entrate è possibile effettuare la ricerca codice tributo da inserire nel modello F24 per la fruizione del credito d’imposta.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Decreto Legislativo 3 Luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore) – (Pdf 666 Kb);
- Decreto interministeriale del 23 Febbraio 2022 (Pdf 138 Kb);
- Decreto interdirettoriale n. 118 del 7 Luglio 2023 (Pdf 1 Mb);
- Decreto Direttoriale n. 190 del 4 Settembre 2024 (Pdf 244 Kb).
ALTRE GUIDE, AIUTI E AGGIORNAMENTI
Per approfondire meglio come funzionano le detrazioni, vi consigliamo la lettura delle nostre guide sul modello 730 2024 e la dichiarazione dei redditi 2024 precompilata per le persone fisiche, ma anche l’approfondimento sul modello 770 2024 che sono tenuti a presentare le imprese.
Vi invitiamo di leggere inoltre le nostre guide sui finanziamenti agevolati per le imprese attivi in Italia e i contributi a fondo perduto disponibili.
Infine, per conoscere tutte le altre agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata gli aiuti per le imprese. Se volete restare aggiornati sugli aiuti alle persone, consultate invece questa sezione.
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