I titoli di preferenza nei concorsi pubblici stabiliscono l’ordine di accesso ai posti disponibili quando i candidati che hanno sostenuto e superato le prove hanno ottenuto lo stesso punteggio.
In pratica, quando due o più candidati hanno lo stesso punteggio, si utilizzano i titoli di preferenza per decidere chi ha la precedenza in graduatoria e nell’eventuale assegnazione del posto di lavoro.
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio qual è l’ordine seguito per i titoli di preferenza e cosa dice la normativa sui concorsi pubblici al riguardo, anche alla luce delle recenti modifiche introdotte dal legislatore, che hanno cambiato le regole di accesso prioritario al pubblico impiego.
QUALI SONO I TITOLI DI PREFERENZA NEI CONCORSI PUBBLICI
I titoli di preferenza sono criteri stabiliti dalla legge che vengono applicati nei concorsi pubblici per determinare l’ordine in graduatoria tra candidati con lo stesso punteggio e risultati idonei. La commissione li utilizza per stabilire l’ordine della graduatoria finale.
Nel dettaglio, a parità di titoli e merito, e in assenza di altri benefici previsti dalla legge, l’ordine di preferenza segue questa sequenza:
1. insigniti di medaglia al valor militare e al valor civile, se cessati dal servizio;
2. invalidi di guerra, con precedenza rispetto agli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
3. mutilati e invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
4. orfani di guerra e figli degli invalidi di guerra, con precedenza rispetto agli orfani dei caduti e ai figli dei mutilati, invalidi e inabili permanenti al lavoro per ragioni di servizio;
5. orfani dei caduti e figli dei mutilati, invalidi e inabili permanenti al lavoro per ragioni di servizio nel settore pubblico e privato, inclusi i figli degli esercenti le professioni sanitarie, degli assistenti sociali e degli operatori socio-sanitari deceduti per infezione da SarsCov-2;
6. coloro che abbiano prestato lodevole servizio per almeno un anno nell’Amministrazione che ha indetto il concorso;
7. maggior numero di figli a carico;
8. invalidi e mutilati civili che non rientrano nella categoria degli invalidi per servizio;
9. militari volontari delle Forze armate, congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma;
10. atleti che hanno intrattenuto rapporti di lavoro sportivo con i gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato;
11. aver svolto, con esito positivo, l’ulteriore periodo di perfezionamento presso l’ufficio per il processo;
12. aver completato, con esito positivo, il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari;
13. aver svolto, con esito positivo, uno stage presso gli uffici giudiziari;
14. essere titolare o aver svolto incarichi di collaborazione conferiti da ANPAL Servizi S.p.A.;
15. appartenenza al genere meno rappresentato nell’Amministrazione che bandisce la procedura (per genere si intende maschile o femminile, quindi si valuta se presso l’ente sono assunti più uomini o più donne e il genere meno rappresentato ha la precedenza);
16. minore età anagrafica.
Attenzione a non confondere le preferenze nei concorsi pubblici, di cui stiamo parlando, con le riserve nei concorsi pubblici, poiché le prime intervengono solo in caso di parità di punteggio tra candidati idonei, mentre le seconde attribuiscono una quota di posti a favore di determinate categorie, a condizione che i candidati riservatari risultino idonei, ossia abbiano ottenuto almeno il punteggio minimo richiesto per superare le prove.
A stabilire l’ordine dei titoli di preferenza sono il DPR 487/1994, la riforma dei concorsi pubblici prevista dal DPR 16 Giugno 2023, n. 82 e le modifiche apportate dal Decreto PA 2025 convertito in Legge, che ha introdotto importanti novità. Vediamo quali.
NOVITÀ ORDINE DI PREFERENZE NEI CONCORSI PUBBLICI DAL 2025
Il comma 9-bis dell’articolo 4 del Decreto PA 2025 convertito in Legge ha introdotto una modifica all’articolo 5, comma 4 del regolamento contenuto nel DPR 487/1994, che disciplina l’ordine di preferenza nei concorsi pubblici.
Questa modifica mira a dare maggiore priorità a specifiche categorie di candidati, in particolare gli invalidi di guerra, gli orfani di guerra e i figli degli invalidi di guerra.
In sostanza, ecco quali sono le novità:
- gli invalidi di guerra sono stati inclusi nella categoria di preferenza relativa agli invalidi per servizio, ma con precedenza rispetto agli altri invalidi;
- gli orfani di guerra e i figli degli invalidi di guerra sono stati inclusi nella categoria degli orfani e figli di mutilati o invalidi per servizio, con un’ulteriore priorità rispetto agli altri appartenenti a questa categoria.
La modifica mira a garantire una maggiore tutela per chi ha subito danni a causa di conflitti bellici, riconoscendo il sacrificio fatto per il Paese.
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