Obbligo pubblicazione concorsi pubblici: da Gazzetta Ufficiale a inPA

Scatta l’obbligo per tutte le PA, centrali e locali, di pubblicare i concorsi pubblici sul portale inPA

inpa, portale concorsi

Arriva l’obbligo di pubblicazione dei concorsi su inPA. Dal 14 luglio 2023 entra in vigore la nuova riforma dei concorsi e tutte le Pubbliche Amministrazioni, comprese quelle locali, devono pubblicare i bandi di concorso sul portale di reclutamento inPA.

Decade l’obbligo di pubblicazione dei concorsi pubblici sulla Gazzetta Ufficiale 4a serie concorsi ed esami, e viene introdotto l’obbligo di pubblicazione su inPA e sul sito web dell’Ente che bandisce il concorso (questa doppia pubblicazione è obbligatoria per legge).

In questa guida vi spieghiamo nel dettaglio cosa cambia con l’obbligo di pubblicazione dei concorsi su inPA e non più sulla Gazzetta Ufficiale.

OBBLIGO PUBBLICAZIONE CONCORSI SU IN PA

L’obbligo di pubblicazione dei concorsi sul sito web www.InPA.gov.it è già attivo e operativo da novembre 2022 per le Amministrazioni Centrali (es. Ministeri, Presidenza del Consiglio ecc.) in quanto previsto dal Decreto PNRR2 convertito, ossia la Legge n. 79 del 29 giugno 2022, di conversione del Decreto Legge 36 del 2022  pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 del 29 giugno 2022.

Lo stesso Decreto aveva previsto da inizio 2023 la possibilità per tutte le altre Amministrazioni Pubbliche (Enti locali e territoriali come Comuni, Province, Regioni ma anche Università, Enti di ricerca, ASL ecc.) di pubblicare i bandi sul portale inPA e sul sito web dell’Ente che bandisce il concorso (con una doppia pubblicazione che è obbligatoria per legge) evitando quindi la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 4a serie concorsi ed esami.

A sancire la vera deadline rispetto all’addio alla Gazzetta Ufficiale è l’entrata in vigore, il 14 luglio 2023, della riforma dei concorsi pubblici, ossia il Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023.

Vediamo i dettagli su cosa prevede il nuovo obbligo di pubblicazione dei concorsi sul portale inPA al posto della Gazzetta Ufficiale e cosa cambia con questa nuova regola.

IL PASSAGGIO DALLA GAZZETTA UFFICIALE A INPA

Con l’entrata in vigore il 14 luglio 2023 del nuovo regolamento concorsi pubblici si prevede il passaggio integrale (anche per tutti gli enti locali e territoriali come Comuni, Province, Regioni) della pubblicazione dei bandi e delle procedure di selezione pubblica sul portale del reclutamento “inPA”.

Infatti il nuovo regolamento modifica l’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 che viene sostituito con: “il bando di concorso è pubblicato nel Portale unico del reclutamento, di cui all’articolo 35-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. La pubblicazione delle procedure di reclutamento nei siti istituzionali e sul Portale unico del reclutamento esonera le amministrazioni pubbliche, inclusi gli enti locali, dall’obbligo di pubblicazione delle selezioni pubbliche nella Gazzetta Ufficiale”.

COSA CAMBIA CON L’OBBLIGO PUBBLICAZIONE CONCORSI SUL PORTALE INPA

Il passaggio dalla Gazzetta Ufficiale al portale inPA è una rivoluzione epocale per il mondo dei concorsi pubblici. Ma cosa cambia con il nuovo obbligo di pubblicazione sul portale (e sui siti istituzionali), invece che sulla GU?

I cambiamenti sono tanti, vediamoli nel dettaglio.

  • La Gazzetta Ufficiale prevedeva una pubblicazione il martedì e una il venerdì, invece la pubblicazione su inPA, può avvenire in qualsiasi momento, nel corso di ogni giorno.

  • Il termine entro il quale presentare la domanda di ammissione al concorso non viene calcolato più dal giorno di pubblicazione in GU ma parte dal giorno di pubblicazione su inPA. La scadenza può variare da un minimo di 10 giorni ad un massimo di 30 giorni dalla data di pubblicazione su inPA.

  • Il sistema è completamente digitalizzato, dunque non vi è una versione cartacea dei bandi come era previsto per la Gazzetta Ufficiale 4a serie concorsi ed esami.

  • Su inPA vengono pubblicati bandi e avvisi relativi ai concorsi per il reclutamento di personale a tempo determinato e indeterminato, ma anche gli avvisi per la mobilità dei dipendenti pubblici e gli avvisi di selezione per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo.

  • Il portale inPA diventa l’unico mezzo attraverso il quale inviare la domanda di ammissione ai concorsi pubblici. Ciò significa che la candidatura può essere inviata esclusivamente online e non è più previsto un modello di domanda cartaceo. Tutto avviene in forma digitale.

  • Per poter inviare la domanda di partecipazione al concorso è obbligatorio essere registrati sul portale inPA. La registrazione allo stesso è gratuita e può essere realizzata mediante i sistemi di identificazione SPID, CIE e CNS.

  • In caso di malfunzionamento, parziale o totale della piattaforma digitale inPA, accertato dall’amministrazione che bandisce il concorso, che impedisca l’utilizzazione della stessa per la presentazione della domanda di partecipazione o dei relativi allegati, il bando deve prevedere una proroga del termine di scadenza per la presentazione della domanda corrispondente a quello della durata del malfunzionamento.

  • Ogni comunicazione ai candidati concernente il concorso, compreso il calendario delle relative prove d’esame e del loro esito viene effettuata attraverso il Portale inPA. Le date e i luoghi di svolgimento delle prove sono resi disponibili sul Portale, con accesso da remoto attraverso l’identificazione del candidato, almeno quindici giorni prima della data stabilita per lo svolgimento delle stesse.

  • Sul portale inPA vengono pubblicate anche le graduatorie finali di merito, ossia gli esiti delle procedure selettive che permettono di individuare i vincitori dei concorsi, contestualmente alla pubblicazione sul portale dell’amministrazione che ha bandito in concorso.

  • la pubblicazione del bando o avviso e degli esiti delle procedure, vale come notifica, salvo diverse disposizioni del disciplinare di selezione. A differenza del passato, però, tramite il portale, le PA potranno anche effettuare comunicazioni dirette ai candidati mediante PEC e contatti usati in fase di registrazione.

GLI STEP DELL’OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE CONCORSI SU INPA

Il sito ministeriale, che vi illustriamo in questo focus, rappresenta il punto di riferimento della digitalizzazione dei concorsi pubblici. Questo passaggio a inPA è iniziato per fasi. Ovvero, in due step:

  • dal 1° novembre 2022, così come stabilito dal Decreto PNRR 2 convertito in Legge, la piattaforma è diventata l’unico strumento per l’accesso ai concorsi per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato nelle amministrazioni pubbliche centrali (es. Ministeri);

  • dal 1° gennaio 2023 anche a tutti gli altri Enti pubblici sono stati invitati ad utilizzare il portale InPA per la pubblicazione del bando e la presentazione della domanda come disciplinato dal Decreto 15 settembre 2022 e previsto dal Decreto PNRR 2 convertito in Legge. In questa fase transitoria la maggior parte dei concorsi pubblici (anche quelli di “interesse regionale”) sono stati pubblicati in GU oppure sia in GU che sul portale inPA.

  • Dal 14 luglio 2023 con l’entrata in vigore del DPR 16 giugno 2023, n. 82, invece, il Portale inPA diventa l’unico modo per presentare la domanda di ammissione ai concorsi pubblici delle PA italiane e decade l’obbligo di pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale – serie concorsi ed esami.

Per tutti i dettagli su che cos’è e come funziona il portale www.InPA.gov.it sviluppato dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ne cura la gestione, rimandiamo alla guida dedicata al portale del reclutamento inPA.

COME LE PA POSSONO USARE IL PORTALE RECLUTAMENTO

Come chiarito dal vademecum presente nel Decreto 15 settembre 2022, mediante il portale gli Enti possono, una volta pubblicati bandi e avvisi, ricevere e monitorare le candidature. Poi, possono anche:

  • ricercare professionisti ed esperti a cui conferire incarichi di collaborazione con contratto di lavoro autonomo;

  • effettuare comunicazioni dirette ai candidati;

  • pubblicare l’avviso selettivo per individuare i componenti degli organismi indipendenti di valutazione;

Per maggiori dettagli su come funziona il portale reclutamento per le PA, vi consigliamo di leggere la nostra guida.

PORTALE INPA, NODI ANCORA APERTI

A oggi, non sono chiari ancora molti passaggi circa il funzionamento pratico del portale inPA. Tra i dubbi aperti vi sono i seguenti:

  • che fine farà la Gazzetta Ufficiale 4a serie concorsi ed esami? Ovvero, non è chiaro se sarà ancora disponibile in modalità cartacea e quali informazioni conterrà eventualmente. Non è noto neppure se resterà disponibile la versione “storica” della GU sui bandi usciti finora e la versione online. Vi aggiorneremo non appena questo dubbio sarà chiarito;

  • è assicurata la validità legale delle notifiche del portale inPA? Secondo quanto disposto dal Decreto 15 settembre 2022, gli Enti erogatori dei bandi potranno comunicare con i candidati mediante i canali che questi ultimi hanno usato in fase di registrazione su inPA. Una procedura che ha comportato l’invio da parte di diversi dirigenti, a numerosi interpelli al Ministero. In attesa di una risposta certa, ciò che è confermato circa la comunicazione, è che sarà ogni bando a chiarire quali saranno i canali di notifica e di avviso circa le novità sul concorso in oggetto;

  • le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome dovranno adeguarsi all’obbligo di pubblicazione sul portale inPA oppure no? Stando al Decreto 15 settembre 2022, al fine di garantire il pieno rispetto dei principi di autonomia costituzionalmente garantiti alle Regioni a statuto speciale ed alle Province autonome di Trento e Bolzano e relativi enti locali, il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri stipulerà con esse specifici protocolli. Tali protocolli serviranno per garantire l’applicazione del Decreto, prevedendo misure speciali per il pieno rispetto delle specificità statutarie e del principio del bilinguismo. A tal proposito, vale la pena specificare che i bollettini regionali (ordinari e quelli delle Regioni a statuto speciale) continueranno ad esistere perché assolvono agli obblighi comunicativi previsti dalla normativa vigente per tali Enti anche su altri aspetti;

  • gli Enti parastatali, Enti pubblici non economici, aziende a partecipazione statale e assimilati che non hanno l’obbligo di pubblicazione in GU, useranno il portale inPA? Tali Enti non hanno l’obbligo di pubblicazione dei bandi di selezione sul portale di reclutamento, ma solo sul loro sito istituzionale. Non erano obbligati neanche a pubblicare il bando in GU.  Quindi tali enti continueranno a definire in autonomia criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità e imparzialità. Così, come stabilito dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133.

LA GUIDA ALLA RIFORMA CONCORSI PUBBLICI

Vi invitiamo a leggere la nostra guida sulla riforma concorsi pubblici 2023 che vi chiarisce tutte le nuove regole per l’accesso al pubblico impiego nelle PA. Se, infine, volete sapere come funziona il portale reclutamento per le PA, vi consigliamo di leggere il nostro approfondimento.

RIFERIMENTI NORMATIVI

INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI

Per approfondire vi consigliamo la lettura delle guide su:

CANDIDATURE AI CONCORSI E AGGIORNAMENTI

Per tutte le informazioni sulle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni potete visitare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici aperti, che viene costantemente aggiornata con le nuove selezioni attive alle quali è possibile candidarsi. È disponibile anche la nostra pagina dedicata ai prossimi concorsi pubblici in uscita che offre anticipazioni sui bandi che usciranno nei prossimi mesi.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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