Tutele per candidati con DSA nei concorsi pubblici

La riforma dei concorsi pubblici introduce tutele per i candidati con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)

dsa, Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Con la riforma dei concorsi pubblici vengono introdotte tutele per i candidati con DSA, ovvero con disturbi specifici dell’apprendimento.

La norma introduce delle misure per assicurare che le persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) possano ottenere aiuti e tutele nello svolgimento delle prove scritte dei concorsi, proprio come già avviene per i soggetti con disabilità.

In questo articolo vi spieghiamo quali sono e come funzionano le tutele per i candidati con DSA nei concorsi pubblici.

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NUOVE TUTELE PER I CANDIDATI CON DSA NEI CONCORSI PUBBLICI

La riforma dei concorsi pubblici, introdotta con il Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82, prevede nuove tutele per i partecipanti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) al fine di garantire pari opportunità e condizioni di equità durante le prove selettive.

In particolare, le nuove disposizioni consentono ai candidati con DSA di:

  • sostituire le prove scritte con un colloquio (prova orale), in presenza di gravi e documentate difficoltà di scrittura e ortografia;

  • utilizzare strumenti compensativi adeguati alle specifiche difficoltà, come software di lettura vocale per la dislessia, programmi di videoscrittura con correttore ortografico o dettatura vocale per la disortografia e disgrafia, calcolatrice per la discalculia;

  • beneficiare di un prolungamento dei tempi previsti per lo svolgimento delle prove.

Per accedere a queste misure, i candidati devono presentare una richiesta specifica nella domanda di partecipazione al concorso, allegando una certificazione diagnostica rilasciata da una commissione medico-legale dell’ASL o da una struttura pubblica equivalente, come previsto dalla Legge 8 ottobre 2010, n. 170.

Ogni bando disciplina nel dettaglio come accedere alle tutele per le persone con DSA, quali documenti servono e come compilare la domanda. Inoltre nell’Avviso con il diario delle prove d’esame vengono generalmente spiegate le modalità di svolgimento delle prove per i soggetti con disabilità e con DSA.

Queste tutele rappresentano un passo significativo verso l’inclusione e l’equità nei concorsi pubblici, assicurando che i candidati con DSA possano affrontare le prove selettive in condizioni paritarie rispetto agli altri partecipanti.

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QUALI SONO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

Per disturbi specifici di apprendimento (abbreviato con DSA), si intendono i deficit specifici nelle capacità di apprendimento della lettura (dislessia), grafia (disgrafia), ortografia (disortografia) e calcolo (discalculia o disaritmia) che si presentano generalmente nei primi anni scolastici.

Questi disturbi risultano un ostacolo nello sviluppo dell’individuo attraverso l’istruzione, e più in generale nella trasmissione della cultura. È stata la Legge 8 ottobre 2010, n. 170 a riconoscere i DSA in Italia definendo le “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico“. La legge si è rifatta in gran parte alla Classificazione Internazionale ICD-10 dell’Organizzazione mondiale della sanità, dove vengono definiti anche con la sigla F81.

È importante sottolineare che la diagnosi dei DSA (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio Sanitario Nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente.

Le Regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio Sanitario Nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate.

Viene immediato pensare che chi in età adulta non ha avuto in precedenza una diagnosi dei DSA, dovrà ottenere una certificazione che attesti la sussistenza del disturbo per poter usufruire delle agevolazioni previste.

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RIFERIMENTI NORMATIVI

E’ utile precisare che il Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82 prevede che la tutela, già operativa per chi detiene una disabilità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, venga estesa ai candidati con Disturbi Specifici di Apprendimento.

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Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
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