Bonus affitto Lombardia 2023: a chi spetta e come funziona

Tutti i dettagli sull’agevolazione che sostiene le famiglie in difficoltà che non riescono a pagare i canoni d’affitto in Lombardia

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Disponibile per tutto l’anno 2023 il bonus affitto in Lombardia, il contributo economico concesso dai Comuni lombardi per i proprietari di case che hanno come inquilini, famiglie in condizione di fragilità economica a causa degli effetti del Covid 19. Ciascun Ambito territoriale avrà tempo fino al 31 dicembre 2023 per pubblicare i rispettivi bandi.

Il bonus per i proprietari arriva fino a 3.600 euro e ha come destinatari indiretti coloro che hanno un contratto di affitto privato (compreso il canone concordato), che abitano in alloggi in godimento o in alloggi definiti Servizi Abitativi Sociali.

In questa guida vi spieghiamo come funziona il bonus affitto in Lombardia, a chi spetta, chi sono i destinatari finali, come richiederlo e quando scade.

BONUS AFFITTO IN LOMBARDIA 2023, COS’È

Il bonus affitto in Lombardia è contributo economico erogato dalla Regione ai proprietari di abitazioni per sostenere indirettamente le famiglie lombarde in affitto sul libero mercato. La misura è gestita dagli Ambiti territoriali regionali, ossia gli Enti sovracomunali che gestiscono i servizi sociali dei Comuni lombardi. Il sussidio economico che arriva nelle tasche dei proprietari serve a sostenere in via indiretta le famiglie in affitto che sono in difficoltà a causa degli effetti del Covid 19.

Il contributo è destinato a chi è titolare di un contratto di affitto privato, anche in caso di canone concordato, o a chi abita in alloggi in godimento o in alloggi definiti Servizi Abitativi Sociali ai sensi della Legge Regionale 16 del 2016, articolo 1 comma 6. L’iniziativa ha lo scopo di intervenire preventivamente per contenere il fenomeno degli sfratti per morosità incolpevole. Comuni e Ambiti territoriali hanno tempo fino al 31 dicembre 2023 per l’attivazione dei bandi rivolti ai cittadini destinatari del bonus.

LE RISORSE

Il bonus affitto Lombardia è stato introdotto dalla Delibera di Giunta Regionale n.4678 del 10 maggio 2021 che stanziava 4 milioni di euro in totale da destinare agli Ambiti territoriali che materialmente erogano il bonus alle famiglie. La misura è stata rafforzata successivamente in questo modo:


La Regione specifica che per l’erogazione delle risorse del bonus non sono ammesse le spese di gestione. Inoltre, gli stanziamenti assegnati possono essere utilizzati per lo scorrimento di graduatorie vigenti inevase, previa verifica del permanere dei requisiti dei destinatari. Vediamo insieme a chi si rivolge il bonus e come richiederlo.

A CHI SI RIVOLGE IL BONUS AFFITTO LOMBARDIA

Il bonus si rivolge ai proprietari di case che hanno inquilini in condizione di fragilità economica come conseguenza della crisi dovuta al Covid 19 che non riescono a pagare l’affitto. I requisiti specifici verranno stabiliti negli appositi bandi pubblicati dai Comuni lombardi. Si ricorda, però, che i destinatari “indiretti” di questo aiuto sono le famiglie in difficoltà che non dovranno pagare le rate dell’affitto nel periodo interessato dal beneficio.

I SOGGETTI ATTUATORI

I soggetti attuatori della iniziativa bonus affitto Lombardia sono i 90 capofila degli Ambiti territoriali (o in alternativa un altro Comune di ambito indicato a tale scopo, o altro ente strumentale).Più precisamente tutti Ambiti territoriali che pubblicheranno i relativi bandi per i propri residenti sono consultabili in questo file (Pdf 113 Kb).

COME FUNZIONA IL BONUS AFFITTO LOMBARDIA

Il bonus affitti viene riconosciuto in forza dello specifico bando pubblicato da ciascun Ambito territoriale di competenza che gestisce le domande, la loro valutazione e la finale erogazione del contributo. In particolare, ciascun bando si occuperà di due tipologie di agevolazione, ossia:

  • la misura unica (quella primaria del bando) destinata all’erogazione di un contributo al proprietario, anche in più rate, per sostenere il pagamento di canoni di locazione non versati o da versare;

  • misura complementare (facoltativa), che prevede un finanziamento di una misura aggiuntiva di libera progettualità degli Ambiti, per il sostegno alla locazione di determinate categorie di cittadini particolarmente svantaggiati. L’erogazione del contributo, anche in questo caso, deve sempre avvenire al proprietario.

Ma andiamo a vedere, più nel dettaglio, di cosa si tratta.

1) MISURA UNICA

La misura unica del bonus affitti in Lombardia prevede l’erogazione di un contributo al proprietario (anche in più tranche) per sostenere il pagamento di canoni di locazione non versati o da versare. Il contributo è pari fino a 10 mensilità di canone e comunque non oltre 3.600 euro ad alloggio o contratto. La misura va concessa tramite bandi o avvisi pubblici emessi dagli Ambiti territoriali che potranno essere a scadenza o a sportello, a seconda del fabbisogno. È possibile stabilire anche graduatorie sovracomunali.

Obiettivo di questa misura è sostenere nuclei familiari in locazione sul libero mercato (compreso canone concordato), in alloggi in godimento, in alloggi definiti Servizi Abitativi Sociali in disagio economico o in condizione di particolare vulnerabilità. È compatibile con la quota affitto prevista con il Reddito di Cittadinanza o pensione di cittadinanza ed è accessibile a chi ha avuto contributi regionali o statali simili nel corso degli ultimi anni.

A CHI SPETTA IL BONUS AFFITTO – MISURA UNICA

Per quanto riguarda l’agevolazione primaria i nuclei familiari supportati, i destinatari indiretti per cui il comune si sobbarca l’onere del pagamento dell’affitto – devono possedere i seguenti requisiti:

  • non essere sottoposti a procedure di rilascio dell’abitazione;
  • non essere proprietari di alloggio adeguato in Regione Lombardia;
  • avere un ISEE massima di 26.000 euro;
  • avere la residenza nell’alloggio in locazione, con regolare contratto di affitto registrato, da almeno 6 mesi alla data di presentazione della domanda.

Può costituire criterio preferenziale per la concessione del contributo, a titolo esemplificativo ma non esaustivo:

  • perdita del posto di lavoro;
  • consistente riduzione dell’orario di lavoro, che comporti una riduzione di reddito (il calo reddito è rilevabile dall’ISEE CORRENTE);
  • mancato rinnovo dei contratti a termine;
  • cessazione di attività libero-professionali;
  • malattia grave, decesso di un componente del nucleo familiare;
  • età al di sotto dei 35 anni di tutti i componenti del nucleo familiare anagrafico;
  • il verificarsi di una o più condizioni collegate all’emergenza conseguente all’aumento dei prezzi del gas e dell’elettricità e del suo impatto sulle famiglie e sull’economi.

2) MISURA COMPLEMENTARE

Come abbiamo visto la misura complementare del bonus affitto in Lombardia è un’agevolazione aggiuntiva che ciascun Ambito territoriale può prevedere in favore di soggetti in particolare difficoltà. In particolare, gli Ambiti possono destinare un massimo del 50% delle risorse a loro assegnate per interventi volti alle seguenti finalità:

  • incrementare il reperimento di nuove soluzioni abitative temporanee per emergenze abitative;
  • alleviare il disagio delle famiglie che si trovano in situazione di morosità incolpevole iniziale nel pagamento del canone di locazione, a rischio sfratto;
  • sostenere temporaneamente nuclei familiari che sono proprietari di alloggio “all’asta”, a seguito di pignoramento per mancato pagamento delle rate di mutuo, o spese condominiali, per nuove soluzioni abitative in locazione;
  • andare a sostenere nuclei familiari per il mantenimento dell’alloggio in locazione, il cui reddito provenga esclusivamente da pensione;
  • sostenere giovani under 35;
  • introdurre contaminazioni con misure già in atto.

A CHI SPETTA IL BONUS AFFITTO – MISURA COMPLEMENTARE

Anche nel caso della misura complementare l’erogazione del contributo deve avvenire al proprietario. Sono esclusi gli interventi che assegnano contributi direttamente agli inquilini e le misure per gli alloggi rientranti nei Servizi Abitativi Pubblici. I nuclei familiari supportati attraverso questa misura, a titolo esemplificativo e non esaustivo, possono appartenere alle seguenti categorie:

  • nuclei familiari il cui reddito provenga esclusivamente da pensione da lavoro, di vecchiaia, di anzianità o assimilabili;
  • nuclei familiari con alloggio all’asta;
  • nuclei familiari morosi incolpevoli sottoposti a procedura di sfratto in qualunque fase del procedimento.

COME PRESENTARE DOMANDA

I cittadini interessati alla Misura Unica Affitto che vogliono ottenere il bonus in Lombardia devono rivolgersi al proprio Comune di residenza per informazioni sull’attivazione del bando e sulle modalità di partecipazione. Come accennato, la Misura Unica Affitto è attiva fino al 31 dicembre 2023, ma per conoscere i tempi di attivazione dei bandi è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza per informazioni. Noi vi terremo comunque informati in questo stesso articolo.

RIFERIMENTI UTILI

Delibera di Giunta Regionale n.4678 del 10 maggio 2021 (Pdf 115 Kb);
Delibera di Giunta Regionale n. 6491 del 13 giugno 2022 (Pdf 134 Kb);
Delibera di Giunta Regionale n.6970 del 19 settembre 2022 (Pdf 535 Kb).

A questo indirizzo, invece, potete trovare tutti i file utili da scaricare inerenti al Bonus affitto Lombardia.

APPROFONDIMENTI, ALTRI AIUTI E COME RESTARE INFORMATI

Se volete sapere come funziona il bonus affitto giovani under 31 vi consigliamo di leggere questa guida. Nel caso di acquisto di casa, vi consigliamo di leggere l’approfondimento sul bonus prima casa per under 36. Inoltre vi segnaliamo la guida per comprare casa dell’Agenzia delle Entrate aggiornata.

Per conoscere tutte le altre agevolazioni a favore delle famiglie è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone. Per restare sempre aggiornati sulle novità è possibile iscriversi alla nostra newsletter gratuita e al canale Telegram per ricevere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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