Bonus ristrutturazione nel 2025: cosa comprende, come richiederlo, novità

Ecco come funziona il bonus ristrutturazione nel 2025, quali sono le novità e i requisiti per ottenere l’agevolazione

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L’Agenzia delle Entrate ha spiegato quali sono le regole per il bonus ristrutturazione nel 2025.

L’agevolazione consiste in una detrazione al 50% per interventi di restyling nelle prime case e al 36% per le seconde case.

L’importo massimo di spesa detraibile è pari a 96.000 euro per le prime case e a 48.000 euro per le seconde case.

In questo articolo, spieghiamo quali sono le novità del bonus, nonché i dettagli sulle nuove condizioni, sui requisiti e i limiti della misura per l’anno in corso.

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COS’È IL BONUS RISTRUTTURAZIONE

Il bonus ristrutturazione è una detrazione dall’IRPEF delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria su abitazioni principali.

Previsto dall’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986, negli anni tale aiuto è stato modificato a più riprese e ora, è stato prorogato con importanti novità dalla Legge di Bilancio 2025. All’articolo 1, commi 54-56, la Manovra ha stabilito che dal 1° Gennaio la detrazione è pari al:

  • 50% delle spese sostenute per gli interventi effettuati per le prime case;

  • 36% delle spese sostenute per gli interventi effettuati per le seconde case.

Poi, nei due anni successivi, 2026 e 2027, le aliquote saranno progressivamente ridotte al 36% e al 30%, rispettivamente. Dal 2025, inoltre, è prevista anche l’esclusione dalla detrazione degli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.

Infine, il limite massimo di spesa detraibile nel 2025 è pari a 96.000 euro per le prime case e a 48.000 euro per le seconde case, per ciascuna unità immobiliare.

Adesso vediamo a chi spetta.

CHI HA DIRITTO AL BONUS RISTRUTTURAZIONE

Hanno diritto al bonus tutti i contribuenti in possesso di determinati requisiti che sostengono le spese per lavori di ristrutturazione su immobili a uso residenziale. Ossia, spetta ai contribuenti che rientrano in una di queste categorie:

  • proprietario o nudo proprietario;

  • titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);

  • inquilino o comodatario;

  • soci di cooperative divise e indivise (i primi in qualità di possessori i secondi in qualità di detentori);

  • soci delle società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati;

  • imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce (e le imprese familiari alle stesse condizioni).

Avranno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture, i seguenti soggetti:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;

  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;

  • un convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° Gennaio 2016.

In questi ultimi tre casi, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comuni sono intestate al proprietario dell’immobile. La condizione di convivente o comodatario dovrà sussistere al momento dell’invio della comunicazione d’inizio lavori.

Infine, è bene precisare che per usufruire della detrazione completa per le prime case, non sono previsti limiti ISEE.

Vediamo come si richiede questo bonus.

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COME AVERE IL BONUS 50% DI RISTRUTTURAZIONE

Per avere il bonus ristrutturazione nel 2025 non è necessario fare una vera e propria domanda, poiché la misura potrà essere fruita semplicemente in fase di dichiarazione dei redditi. Cioè, con la presentazione del modello 730. Lo sconto detraibile andrà suddiviso in 10 quote annuali di pari importo.

Per i lavori rientranti in quelli con obiettivi di risparmio energetico, è poi necessario inviare la comunicazione ENEA per ottenere il bonus. L’obbligo è rivolto soltanto ad alcune tipologie di lavori (sul sito dell’ENEA è specificato quali sono). Ci sono 90 giorni di tempo per inviare la comunicazione ENEA in questa sezione del sito.

La Circolare n.8/E del 19 Giugno 2025 ha spiegato nel dettaglio come ottenere il bonus e come funziona. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.

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COME FUNZIONA IL BONUS RISTRUTTURAZIONE

Il bonus funziona mediante una detrazione fiscale dall’IRPEF riconosciuta nella dichiarazione dei redditi, pari al 50% o al 36% delle spese sostenute per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali. La detrazione è ammessa solo per i seguenti tipi di lavori, come definiti alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del D.P.R. 380 del 2001:

  • manutenzione straordinaria;

  • restauro e risanamento conservativo;

  • ristrutturazione edilizia;

  • manutenzione ordinaria.

Invece, gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili sono esclusi dalla detrazione prevista per le spese sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027.

L’incentivo prevede un limite massimo di spesa detraibile di 96.000 euro per le prime case e 48.000 euro per le seconde case, per ciascuna unità immobiliare. Questa detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, iniziando dall’anno in cui è stata sostenuta la spesa e continuando per i nove anni successivi.

QUALI LAVORI EDILI POSSONO USUFRUIRE DELLA DETRAZIONE 50%

I lavori edili che danno diritto al bonus sono quelli previsti dall’articolo 16-bis del TUIR. Ovvero, le tipologie di interventi ammessi:

  • manutenzione ordinaria e straordinaria su parti comuni di edifici residenziali;

  • ristrutturazioni su singole unità abitative;

  • ricostruzione dopo eventi calamitosi;

  • eliminazione di barriere architettoniche;

  • realizzazione di autorimesse pertinenziali;

  • installazione di impianti per il risparmio energetico o per la sicurezza.

L’aiuto non è cumulabile con altre detrazioni per gli stessi interventi, come quella per la riqualificazione energetica (ecobonus).

QUANDO SCADE

Il bonus è valido fino al 31 Dicembre 2025. Dal 2026, subirà delle riduzioni, con una detrazione che passerà al 36% sulle prime case e al 30% per le seconde case. Nel caso di ulteriori proroghe, vi faremo sapere.

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GUIDA AI BONUS EDILIZI

Mettiamo a vostra disposizione anche la guida sui bonus edilizi 2025, che presenta tutte le informazioni sugli incentivi disponibili.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere l’articolo sui nuovi bonus edilizi per le case green nel 2025. Da consultare anche la guida ai bonus prima casa, il bonus barriere architettoniche o il bonus mobili, confermato nel 2025.

Mettiamo a vostra disposizione anche la guida ai bonus casa.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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