Decreto sicurezza 2025: testo pdf e cosa prevede in 19 punti

Tutte le novità del Decreto sicurezza, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ecco cosa prevede e cosa cambia con la nuova normativa

Decreto, Legge
Photo credit: Salvatore Micillo / Shutterstock

Dal 12 Aprile 2025 è entrato in vigore il Decreto sicurezza.

Il provvedimento voluto dal Governo prevede delle disposizioni urgenti in materia di ordine pubblico e tutela del personale in servizio, nonché novità sull’ordinamento penitenziario.

In questo articolo vi spieghiamo quali sono le novità e mettiamo anche a vostra disposizione il testo PDF del decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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COSA PREVEDE IL DECRETO SICUREZZA 2025

Il Decreto Sicurezza 2025 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.85 del 11-04-2025 prevede una serie di misure legate alla sicurezza pubblica.

Scopriamo insieme quali sono.

1) NUOVE REGOLE SULLA REVOCA DELLA CITTADINANZA

Il testo modifica le condizioni per la revoca della cittadinanza italiana. Ossia:

  • la cittadinanza può essere revocata solo se la persona possiede o può ottenere un’altra cittadinanza, evitando così situazioni di apolidia (ossia persone senza nazionalità);

  • il termine entro cui lo Stato può revocare la cittadinanza dopo la condanna per determinati reati passa da tre anni a dieci anni, ampliando il tempo a disposizione delle autorità per prendere provvedimenti.
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2) PENE PIÙ SEVERE PER L’OCCUPAZIONE ABUSIVA DI CASE

Il Decreto sicurezza 2025 introduce nuove disposizioni per contrastare l’occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui. Arrivano pene più severe per chi occupa abusivamente una casa con violenza, minaccia, inganno o cessione a terzi. Ossia, la pena prevista è la reclusione da due a sette anni.

La legge prevede, inoltre, una procedura rapida per la reintegrazione nel possesso dell’immobile. Cioè, se ci sono fondati motivi, le forze di polizia possono ordinare l’immediato rilascio dell’immobile e reintegrare il proprietario. Se l’occupante resiste o si rifiuta di lasciare la casa, la liberazione può avvenire coattivamente, previa autorizzazione del pubblico ministero.

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3) NUOVE NORME PER LE MANIFESTAZIONI E LA SICUREZZA PUBBLICA

Il Governo ha aggiunto delle novità per la garanzia della sicurezza pubblica, specie su strada e durante le manifestazioni. In particolare, la norma introduce:

  • una nuova circostanza aggravante per i reati commessi in stazioni ferroviarie, metropolitane o nei convogli passeggeri;

  • l’aumento delle pene per il reato di danneggiamento, se il fatto viene commesso con violenza o minaccia durante una manifestazione. In questi casi, la sanzione è la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni e una multa fino a 15.000 euro;

  • la possibilità di arresto in flagranza differita estesa anche per il reato di lesioni personali gravi commesso durante manifestazioni pubbliche;

  • novità per quanto riguarda l’accesso alle aree di trasporto. Il Questore potrà vietarlo non solo a chi ha già ricevuto condanne definitive, ma anche a chi è stato denunciato o condannato, anche non definitivamente, per reati contro la persona o il patrimonio nei cinque anni precedenti;

  • in caso di circolazione su strada, pene aggravate per chi ostacola la mobilità pubblica. Ora, chi impedisce il traffico su strade ordinarie o ferrate (come binari ferroviari) non riceverà più solo una multa, ma potrà essere punito con reclusione fino a un mese o una multa fino a 300 euro. Se a commettere il reato è un gruppo di persone, la pena sale a sei mesi fino a due anni di carcere.

4) PIÙ TUTELA PER LE MADRI DETENUTE

Il Decreto sicurezza 2025 impedisce che le donne incinte siano detenute in condizioni inadeguate e rafforza la lotta contro lo sfruttamento dei minori nell’accattonaggio.

Per quanto riguarda la pena e le misure cautelari, vengono ridefinite le condizioni per il differimento dell’esecuzione della pena per donne incinte e madri con figli di età inferiore a un anno o tre anni. Se la sospensione della pena mette a rischio la sicurezza pubblica o c’è pericolo di nuovi reati, la detenzione avviene in istituti a custodia attenuata per madri, evitando il carcere tradizionale.

Inoltre, se una detenuta madre commette violazioni gravi della misura cautelare o evade, la custodia cautelare viene trasferita in carcere, e la permanenza del minore con la madre sarà valutata in base al suo interesse.

Per l’accattonaggio, viene alzata l’età minima per la tutela dei minori coinvolti in questa pratica da 14 a 16 anni. Anche le pene per chi sfrutta o organizza l’accattonaggio aumentano. Ora la reclusione può andare da due a sei anni e in caso di minacce, violenza o coinvolgimento di minori non imputabili, la pena è ulteriormente aggravata.

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5) NUOVE MISURE PER LA TUTELA DELLE FORZE DELL’ORDINE

Il provvedimento rafforza la tutela del personale delle Forze di polizia, delle Forze armate, dei Vigili del fuoco e degli organismi di sicurezza. Nel dettaglio:

  • aggrava le pene per violenza o resistenza a pubblico ufficiale, con un aumento fino alla metà. Inoltre, la stessa aggravante viene applicata se la violenza è finalizzata a impedire la costruzione di infrastrutture essenziali, come trasporti, energia e telecomunicazioni;

  • inasprisce le pene per lesioni personali ai danni di agenti di polizia, con una reclusione da due a cinque anni e pene maggiori per lesioni gravi o gravissime, fino a sedici anni di carcere. La stessa tutela viene estesa al personale sanitario e socio-sanitario, oltre a chi svolge attività ausiliarie a questi settori;

  • via all’introduzione di videocamere indossabili per le Forze di polizia nei servizi di ordine pubblico, controllo del territorio e vigilanza di siti sensibili, nonché in ambito ferroviario e a bordo dei treni;

  • gli agenti e ufficiali indagati o imputati per motivi inerenti alle loro funzioni, così come i loro congiunti superstiti, potranno ottenere un rimborso fino a 10.000 euro per ciascuna fase del procedimento, se decidono di affidarsi a un avvocato di fiducia. Le stesse garanzie si estendono anche ai procedimenti civili e amministrativi nei confronti del personale coinvolto per motivi di servizio;

  • aumentano le pene per chi danneggia beni mobili e immobili utilizzati per funzioni pubbliche. In questi casi, il testo prevede a una reclusione da sei mesi a un anno e sei mesi, con una multa fino a 3.000 euro, e in caso di recidiva, la pena può arrivare fino a tre anni di carcere e 12.000 euro di multa;

  • aumenta le sanzioni per chi non rispetta le prescrizioni impartite dalle forze di polizia stradale;

  • aumenta la pena per chi incita o partecipa a rivolte all’interno degli istituti penitenziari.

6) NORME PIÙ SEVERE NEI CENTRI DI TRATTENIMENTO PER MIGRANTI

La norma interviene sulla gestione e sicurezza dei centri di trattenimento per migranti, introducendo pene più severe per chi partecipa a rivolte all’interno di queste strutture e semplificando le procedure per la loro realizzazione e ampliamento.

Viene introdotta una pena fino a quattro anni di reclusione per chi partecipa a rivolte nei centri di accoglienza o trattenimento, utilizzando violenza, minacce o resistenza alle autorità. Chi promuove, organizza o dirige tali rivolte può essere condannato a fino a cinque anni di carcere.

Se durante la rivolta vengono usate armi, la pena aumenta fino a sette anni. Nel caso in cui la rivolta causi lesioni gravi o la morte, le condanne possono arrivare fino a venti anni di reclusione, a seconda della gravità delle conseguenze.

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7) STOP ALLA DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI SU COME FARE ARMI

Il Decreto sicurezza 2025 introduce nuove disposizioni per contrastare il terrorismo e proteggere la sicurezza pubblica. In particolare:

  • punisce chiunque consapevolmente acquisisca o possieda materiale con istruzioni su come preparare armi, esplosivi o sostanze pericolose con fini terroristici. La pena prevista è la reclusione da due a sei anni;

  • stabilisce che chi diffonde, anche online, materiale con istruzioni su armi o tecniche per compiere atti di violenza o sabotaggio, può essere condannato a sei mesi fino a quattro anni di carcere.

8) NUOVE REGOLE SUL NOLEGGIO DI AUTOVEICOLI

La norma introduce modifiche alle norme sul noleggio di autoveicoli per rafforzare la prevenzione del terrorismo e di altri reati gravi. Con il testo, infatti, i dati identificativi del veicolo (tra cui targa, telaio e passaggi di proprietà), devono essere registrati per garantire maggiore tracciabilità.

Previste anche pene per chi non rispetta le regole. Cioè, chi non segue le prescrizioni può essere punito con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro.

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9) CONTROLLI ANTI MAFIA PER LE IMPRESE

Il provvedimento modifica la normativa antimafia per rafforzare i controlli sulle imprese e offrire maggiore flessibilità ai piccoli imprenditori. Il Governo amplia la documentazione antimafia, includendo i contratti di rete tra le entità sottoposte a verifica.

Inoltre, introduce una nuova norma per le imprese individuali. Se un’informazione antimafia interdittiva rischia di privare un imprenditore e la sua famiglia dei mezzi di sostentamento, il Prefetto può limitarne gli effetti per un anno, con possibilità di proroga. Tuttavia, chi ha ricevuto condanne per reati gravi non può usufruire di questa misura.

10) STRETTA SULLA CANAPA E LA CANNABIS

Il Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale modifica la legge sulla filiera agroindustriale della canapa, imponendo nuove restrizioni sull’uso e la commercializzazione delle sue infiorescenze per prevenire rischi alla sicurezza pubblica e stradale.

La norma stabilisce che la coltivazione sia permessa esclusivamente per scopi industriali, escludendo la vendita e il consumo di prodotti derivati dalle infiorescenze, come estratti, resine e oli. Inoltre, vieta la commercializzazione, importazione, distribuzione e detenzione di questi prodotti, facendoli rientrare nelle norme più rigide del Testo Unico sugli stupefacenti.

L’unico utilizzo consentito delle infiorescenze è la loro lavorazione per produrre semi agricoli, con livelli di contaminazione regolati dal Ministero della Salute. Il controllo su coltivazione e produzione di semi passa ai Carabinieri forestali, che sostituiscono il Corpo Forestale dello Stato.

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11) CAMBIANO LE REGOLE PER L’AVVISO ORALE

Il Decreto interviene anche sulla procedura dell’avviso orale, uno strumento di prevenzione usato contro soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica. Con il provvedimento, il Questore può proporre la misura non solo al Tribunale per i minorenni, ma anche al Tribunale monocratico, a seconda dei casi specifici. L’obiettivo è rendere più efficace l’applicazione dell’avviso orale, garantendo che venga gestito dall’autorità giudiziaria più adeguata in base alla situazione.

12) AIUTI PER I SUPERSTITI DELLE VITTIME DELLE MAFIE

L’articolo 5 stabilisce nuove condizioni per l’accesso ai benefici per i superstiti delle vittime della criminalità organizzata. L’obiettivo è garantire che gli aiuti vadano a chi non ha legami con la criminalità, tutelando chi ha subito gravi perdite.

Per ottenere i bonus, il beneficiario deve essere estraneo a ambienti criminali o, se in passato ne faceva parte, deve essersi già dissociato al momento dell’evento. Inoltre, non può essere parente stretto di persone soggette a procedimenti per reati gravi, a meno che abbia interrotto ogni legame con loro prima dell’evento.

Per tali aiuti il Governo ha stanziato 908.888 euro per l’anno 2025, 1.017.775 euro per l’anno 2026, 1.126.662 euro per l’anno 2027 e 1.235.549 euro annui a decorrere dall’anno 2028.

13) PIÙ TUTELE PER I COLLABORATORI DI GIUSTIZIA

La norma introduce modifiche alle norme per la protezione dei collaboratori e testimoni di giustizia, migliorando le misure di sicurezza e riservatezza. Grazie al Decreto i collaboratori di giustizia e i loro familiari possono utilizzare documenti di copertura anche se sono agli arresti domiciliari. Inoltre, il Servizio centrale di protezione può generare identità fiscali, anche societarie, per garantire maggiore riservatezza e sicurezza nelle operazioni di protezione.

14) NOVITÀ SULLA GESTIONE DEI BENI SEQUESTRATI ALLE MAFIE

Il testo introduce modifiche alle procedure antimafia per migliorare la gestione e l’impugnazione dei beni sequestrati e confiscati. Gli amministratori giudiziari devono controllare gli abusi edilizi negli immobili sequestrati e, se non sanabili, il giudice ordina la demolizione, trasferendo l’area al Comune. Le imprese senza prospettive vengono cancellate dal registro. Poi, i parenti del soggetto colpito dalla confisca non possono essere impiegati nell’azienda sequestrata.

15) CAMBIANO LE SANZIONI PER LA TRUFFA

Arrivano dei cambiamenti alle sanzioni per la truffa. Se il reato viene commesso con abuso di qualità personali del truffatore (come l’abuso di autorità o fiducia), la pena minima viene aumentata. Il Decreto prevede la reclusione da due a sei anni e una multa tra 700 e 3.000 euro. Anche il Codice di procedura penale viene modificato, includendo la truffa aggravata tra i reati per cui è obbligatorio l’arresto in flagranza.

16) NUOVE REGOLE SU PORTO E DETENZIONE DI ARMI PER GLI AGENTI

La norma modifica le regole sul porto e detenzione di armi per gli agenti di pubblica sicurezza. Gli è consentito portare armi senza licenza anche quando non sono in servizio. La disposizione si applica agli agenti previsti dalle leggi in vigore e riguarda le armi indicate nel Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Inoltre, entro un anno dall’entrata in vigore della legge di conversione, verranno aggiornate le norme contenute nel regolamento del Regio Decreto del 1940, per adeguarle a questa nuova disposizione.

17) NOVITÀ PER CHI COMPRA SIM CARD

Il Decreto prevede nuove regole per l’identificazione degli utenti che acquistano SIM card e rafforza le sanzioni per chi non rispetta tali obblighi.

Le imprese che vendono SIM devono verificare l’identità dei clienti seguendo le procedure previste e, in caso di mancato rispetto, possono subire la chiusura dell’attività per un periodo compreso tra cinque e trenta giorni.

Per i cittadini extra-UE, l’acquisto di una SIM richiede la presentazione del titolo di soggiorno, del passaporto o di un altro documento di identità valido. Se il cliente ha smarrito o subito il furto dei documenti, può fornire una copia della denuncia per comprovare la propria identità.

Il Decreto interviene anche contro l’uso di false identità nei contratti di telefonia mobile. Chi riceve una condanna per questo reato non può sottoscrivere nuovi contratti con operatori telefonici per un periodo compreso tra sei mesi e due anni.

18) MAGGIORI TUTELE PER LE VITTIME DI USURA

Il testo pubblicato in Gazzetta introduce un sistema di supporto per gli operatori economici vittime di usura, garantendo loro assistenza nella gestione dei fondi ricevuti e nel reinserimento nel circuito economico legale.

Per farlo, ogni beneficiario di mutui previsti dalla legge avrà a disposizione un esperto, incaricato di fornire consulenza e assistenza. Questi esperti saranno selezionati da un albo gestito dall’Ufficio del Commissario straordinario per le iniziative antiracket e antiusura e potranno essere revisori legali, esperti contabili, avvocati, commercialisti o altri professionisti con competenze specifiche nella gestione aziendale.

19) NOVITÀ PER L’ORDINAMENTO PENITENZIARIO

Il Governo ha introdotto anche delle novità sull’ordinamento penitenziario, con l’obiettivo di migliorare la concessione dei benefici ai detenuti e internati, incentivare il lavoro e favorire il reinserimento sociale. Ecco quali sono:

  • ok alla concessione di benefici ai detenuti;

  • si amplia poi la possibilità per i detenuti di lavorare anche all’esterno delle carceri, favorendo l’inserimento nel tessuto economico;

  • il contratto di apprendistato professionalizzante viene esteso ai detenuti che usufruiscono di misure alternative alla detenzione o lavorano all’esterno, con un stanziamento progressivo di fondi per sostenere questa iniziativa fino al 2033;

  • cambiano le regole sul lavoro penitenziario, con la promozione dell’interazione tra carceri e aziende private. Si incentivano anche le collaborazioni con organismi professionali per diffondere le opportunità di reinserimento lavorativo.

QUANDO ENTRA IN VIGORE

Il testo del Decreto è entrato in vigore il 12 Aprile 2025. Ossia il giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Dal 17 Aprile 2025 ha iniziato il suo iter di conversione in Legge in Parlamento. Appena sarà convertito, vi aggiorneremo.

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IL TESTO PDF DEL DECRETO SICUREZZA 2025

Mettiamo a vostra disposizione il testo ufficiale (Pdf 129 Kb) del Decreto 11 Aprile 2025, n. 48, ossia il Decreto sicurezza 2025 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.85 del 11-04-2025

ALTRI AIUTI E AGGORNAMENTI

Da leggere, sempre a proposito del tema sicurezza, anche l’articolo sul Decreto cittadinanza italiana 2025 e quello sul Decreto immigrazione 2025.

Per restare informati sulle novità legislative, infine, vi consigliamo di seguire la sezione leggi, dove sono presenti tutte le news normative.

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