Dal 12 Aprile 2025 è entrato in vigore il Decreto sicurezza.
Il provvedimento voluto dal Governo prevede delle disposizioni urgenti in materia di ordine pubblico e tutela del personale in servizio, nonché novità sull’ordinamento penitenziario.
In questo articolo vi spieghiamo quali sono le novità e mettiamo anche a vostra disposizione il testo PDF del decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Indice:
COSA PREVEDE IL DECRETO SICUREZZA 2025
Il Decreto Sicurezza 2025 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.85 del 11-04-2025 prevede una serie di misure legate alla sicurezza pubblica.
Scopriamo insieme quali sono.
1) NUOVE REGOLE SULLA REVOCA DELLA CITTADINANZA
Il testo modifica le condizioni per la revoca della cittadinanza italiana. Ossia:
- la cittadinanza può essere revocata solo se la persona possiede o può ottenere un’altra cittadinanza, evitando così situazioni di apolidia (ossia persone senza nazionalità);
- il termine entro cui lo Stato può revocare la cittadinanza dopo la condanna per determinati reati passa da tre anni a dieci anni, ampliando il tempo a disposizione delle autorità per prendere provvedimenti.
2) PENE PIÙ SEVERE PER L’OCCUPAZIONE ABUSIVA DI CASE
Il Decreto sicurezza 2025 introduce nuove disposizioni per contrastare l’occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui. Arrivano pene più severe per chi occupa abusivamente una casa con violenza, minaccia, inganno o cessione a terzi. Ossia, la pena prevista è la reclusione da due a sette anni.
La legge prevede, inoltre, una procedura rapida per la reintegrazione nel possesso dell’immobile. Cioè, se ci sono fondati motivi, le forze di polizia possono ordinare l’immediato rilascio dell’immobile e reintegrare il proprietario. Se l’occupante resiste o si rifiuta di lasciare la casa, la liberazione può avvenire coattivamente, previa autorizzazione del pubblico ministero.
7) STOP ALLA DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI SU COME FARE ARMI
Il Decreto sicurezza 2025 introduce nuove disposizioni per contrastare il terrorismo e proteggere la sicurezza pubblica. In particolare:
- punisce chiunque consapevolmente acquisisca o possieda materiale con istruzioni su come preparare armi, esplosivi o sostanze pericolose con fini terroristici. La pena prevista è la reclusione da due a sei anni;
- stabilisce che chi diffonde, anche online, materiale con istruzioni su armi o tecniche per compiere atti di violenza o sabotaggio, può essere condannato a sei mesi fino a quattro anni di carcere.
8) NUOVE REGOLE SUL NOLEGGIO DI AUTOVEICOLI
La norma introduce modifiche alle norme sul noleggio di autoveicoli per rafforzare la prevenzione del terrorismo e di altri reati gravi. Con il testo, infatti, i dati identificativi del veicolo (tra cui targa, telaio e passaggi di proprietà), devono essere registrati per garantire maggiore tracciabilità.
Previste anche pene per chi non rispetta le regole. Cioè, chi non segue le prescrizioni può essere punito con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro.
9) CONTROLLI ANTI MAFIA PER LE IMPRESE
Il provvedimento modifica la normativa antimafia per rafforzare i controlli sulle imprese e offrire maggiore flessibilità ai piccoli imprenditori. Il Governo amplia la documentazione antimafia, includendo i contratti di rete tra le entità sottoposte a verifica.
Inoltre, introduce una nuova norma per le imprese individuali. Se un’informazione antimafia interdittiva rischia di privare un imprenditore e la sua famiglia dei mezzi di sostentamento, il Prefetto può limitarne gli effetti per un anno, con possibilità di proroga. Tuttavia, chi ha ricevuto condanne per reati gravi non può usufruire di questa misura.
10) STRETTA SULLA CANAPA E LA CANNABIS
Il Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale modifica la legge sulla filiera agroindustriale della canapa, imponendo nuove restrizioni sull’uso e la commercializzazione delle sue infiorescenze per prevenire rischi alla sicurezza pubblica e stradale.
La norma stabilisce che la coltivazione sia permessa esclusivamente per scopi industriali, escludendo la vendita e il consumo di prodotti derivati dalle infiorescenze, come estratti, resine e oli. Inoltre, vieta la commercializzazione, importazione, distribuzione e detenzione di questi prodotti, facendoli rientrare nelle norme più rigide del Testo Unico sugli stupefacenti.
L’unico utilizzo consentito delle infiorescenze è la loro lavorazione per produrre semi agricoli, con livelli di contaminazione regolati dal Ministero della Salute. Il controllo su coltivazione e produzione di semi passa ai Carabinieri forestali, che sostituiscono il Corpo Forestale dello Stato.
11) CAMBIANO LE REGOLE PER L’AVVISO ORALE
Il Decreto interviene anche sulla procedura dell’avviso orale, uno strumento di prevenzione usato contro soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica. Con il provvedimento, il Questore può proporre la misura non solo al Tribunale per i minorenni, ma anche al Tribunale monocratico, a seconda dei casi specifici. L’obiettivo è rendere più efficace l’applicazione dell’avviso orale, garantendo che venga gestito dall’autorità giudiziaria più adeguata in base alla situazione.
12) AIUTI PER I SUPERSTITI DELLE VITTIME DELLE MAFIE
L’articolo 5 stabilisce nuove condizioni per l’accesso ai benefici per i superstiti delle vittime della criminalità organizzata. L’obiettivo è garantire che gli aiuti vadano a chi non ha legami con la criminalità, tutelando chi ha subito gravi perdite.
Per ottenere i bonus, il beneficiario deve essere estraneo a ambienti criminali o, se in passato ne faceva parte, deve essersi già dissociato al momento dell’evento. Inoltre, non può essere parente stretto di persone soggette a procedimenti per reati gravi, a meno che abbia interrotto ogni legame con loro prima dell’evento.
Per tali aiuti il Governo ha stanziato 908.888 euro per l’anno 2025, 1.017.775 euro per l’anno 2026, 1.126.662 euro per l’anno 2027 e 1.235.549 euro annui a decorrere dall’anno 2028.
13) PIÙ TUTELE PER I COLLABORATORI DI GIUSTIZIA
La norma introduce modifiche alle norme per la protezione dei collaboratori e testimoni di giustizia, migliorando le misure di sicurezza e riservatezza. Grazie al Decreto i collaboratori di giustizia e i loro familiari possono utilizzare documenti di copertura anche se sono agli arresti domiciliari. Inoltre, il Servizio centrale di protezione può generare identità fiscali, anche societarie, per garantire maggiore riservatezza e sicurezza nelle operazioni di protezione.
14) NOVITÀ SULLA GESTIONE DEI BENI SEQUESTRATI ALLE MAFIE
Il testo introduce modifiche alle procedure antimafia per migliorare la gestione e l’impugnazione dei beni sequestrati e confiscati. Gli amministratori giudiziari devono controllare gli abusi edilizi negli immobili sequestrati e, se non sanabili, il giudice ordina la demolizione, trasferendo l’area al Comune. Le imprese senza prospettive vengono cancellate dal registro. Poi, i parenti del soggetto colpito dalla confisca non possono essere impiegati nell’azienda sequestrata.
15) CAMBIANO LE SANZIONI PER LA TRUFFA
Arrivano dei cambiamenti alle sanzioni per la truffa. Se il reato viene commesso con abuso di qualità personali del truffatore (come l’abuso di autorità o fiducia), la pena minima viene aumentata. Il Decreto prevede la reclusione da due a sei anni e una multa tra 700 e 3.000 euro. Anche il Codice di procedura penale viene modificato, includendo la truffa aggravata tra i reati per cui è obbligatorio l’arresto in flagranza.
16) NUOVE REGOLE SU PORTO E DETENZIONE DI ARMI PER GLI AGENTI
La norma modifica le regole sul porto e detenzione di armi per gli agenti di pubblica sicurezza. Gli è consentito portare armi senza licenza anche quando non sono in servizio. La disposizione si applica agli agenti previsti dalle leggi in vigore e riguarda le armi indicate nel Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Inoltre, entro un anno dall’entrata in vigore della legge di conversione, verranno aggiornate le norme contenute nel regolamento del Regio Decreto del 1940, per adeguarle a questa nuova disposizione.
17) NOVITÀ PER CHI COMPRA SIM CARD
Il Decreto prevede nuove regole per l’identificazione degli utenti che acquistano SIM card e rafforza le sanzioni per chi non rispetta tali obblighi.
Le imprese che vendono SIM devono verificare l’identità dei clienti seguendo le procedure previste e, in caso di mancato rispetto, possono subire la chiusura dell’attività per un periodo compreso tra cinque e trenta giorni.
Per i cittadini extra-UE, l’acquisto di una SIM richiede la presentazione del titolo di soggiorno, del passaporto o di un altro documento di identità valido. Se il cliente ha smarrito o subito il furto dei documenti, può fornire una copia della denuncia per comprovare la propria identità.
Il Decreto interviene anche contro l’uso di false identità nei contratti di telefonia mobile. Chi riceve una condanna per questo reato non può sottoscrivere nuovi contratti con operatori telefonici per un periodo compreso tra sei mesi e due anni.
18) MAGGIORI TUTELE PER LE VITTIME DI USURA
Il testo pubblicato in Gazzetta introduce un sistema di supporto per gli operatori economici vittime di usura, garantendo loro assistenza nella gestione dei fondi ricevuti e nel reinserimento nel circuito economico legale.
Per farlo, ogni beneficiario di mutui previsti dalla legge avrà a disposizione un esperto, incaricato di fornire consulenza e assistenza. Questi esperti saranno selezionati da un albo gestito dall’Ufficio del Commissario straordinario per le iniziative antiracket e antiusura e potranno essere revisori legali, esperti contabili, avvocati, commercialisti o altri professionisti con competenze specifiche nella gestione aziendale.
19) NOVITÀ PER L’ORDINAMENTO PENITENZIARIO
Il Governo ha introdotto anche delle novità sull’ordinamento penitenziario, con l’obiettivo di migliorare la concessione dei benefici ai detenuti e internati, incentivare il lavoro e favorire il reinserimento sociale. Ecco quali sono:
- ok alla concessione di benefici ai detenuti;
- si amplia poi la possibilità per i detenuti di lavorare anche all’esterno delle carceri, favorendo l’inserimento nel tessuto economico;
- il contratto di apprendistato professionalizzante viene esteso ai detenuti che usufruiscono di misure alternative alla detenzione o lavorano all’esterno, con un stanziamento progressivo di fondi per sostenere questa iniziativa fino al 2033;
- cambiano le regole sul lavoro penitenziario, con la promozione dell’interazione tra carceri e aziende private. Si incentivano anche le collaborazioni con organismi professionali per diffondere le opportunità di reinserimento lavorativo.
QUANDO ENTRA IN VIGORE
Il testo del Decreto è entrato in vigore il 12 Aprile 2025. Ossia il giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Dal 17 Aprile 2025 ha iniziato il suo iter di conversione in Legge in Parlamento. Appena sarà convertito, vi aggiorneremo.
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IL TESTO PDF DEL DECRETO SICUREZZA 2025
Mettiamo a vostra disposizione il testo ufficiale (Pdf 129 Kb) del Decreto 11 Aprile 2025, n. 48, ossia il Decreto sicurezza 2025 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.85 del 11-04-2025.
ALTRI AIUTI E AGGORNAMENTI
Da leggere, sempre a proposito del tema sicurezza, anche l’articolo sul Decreto cittadinanza italiana 2025 e quello sul Decreto immigrazione 2025.
Per restare informati sulle novità legislative, infine, vi consigliamo di seguire la sezione leggi, dove sono presenti tutte le news normative.
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