FAQ decontribuzione mamme 2024: le risposte alle domande più frequenti

Ecco quali sono le FAQ sulla decontribuzione mamme nel 2024, ovvero le risposte del Ministero alle domande più frequenti sull’esonero per le donne lavoratrici con figli

mamma, mamme

L’INPS ha pubblicato le FAQ aggiornate sulla decontribuzione riconosciuta per le madri lavoratrici nel 2024.

Per risolvere problemi e scogliere i dubbi più diffusi sull’accesso alla misura, l’Istituto ha reso note le risposte alle domande più frequenti poste dalle contribuenti e dai datori di lavoro.

L’INPS ha, quindi, deciso di dare supporto con la pubblicazione delle FAQ ufficiali che rendiamo disponibili di seguito.

Indice:

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FAQ DECONTRIBUZIONE MAMME 2024

Ecco le FAQ rese note dall’INPS sul sul bonus mamme in busta paga, ossia sulla decontribuzione spettante per le mamme con almeno 3 o più figli.

1. Cos’è?

La Legge n. 213 del 30 Dicembre 2023, ossia la Legge di Bilancio 2024, all’articolo 1, commi 180 e 181, ha previsto un esonero dal versamento della quota di contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico delle lavoratrici madri di almeno 3 figli, titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo. In via sperimentale, ai sensi del comma 181, l’esonero è esteso, per i periodi di paga dal 1° Gennaio 2024 al 31 Dicembre 2024, anche alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

2. A chi spetta?

Spetta alle lavoratrici madri di 3 o più figli, dipendenti a tempo indeterminato – anche part-time o con contratto di somministrazione – del settore pubblico, privato (anche se il datore di lavoro non è imprenditore), agricolo o delle cooperative di lavoro ai sensi della L. n. 142/2001. Sono esclusi i soli rapporti di lavoro domestico. Del beneficio possono usufruire anche le lavoratrici con bambini in adozione o in affido, in virtù della parificazione alla filiazione degli istituti di adozione e affidamento (ex d.lgs n. 151/2001, cd Testo unico della maternità e paternità). In via sperimentale, per il 2024, alla decontribuzione possono accedere anche le lavoratrici madri di 2 figli, di cui il più piccolo di età inferiore ai 10 anni e fino al compimento della suddetta età.

3. Quanto spetta?

L’esonero dalla contribuzione è pari al 100% della quota di contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti posta a carico della lavoratrice, nel limite massimo annuo di 3.000 euro, riparametrato su base mensile.

4. Fino a quando spetta?

Il beneficio spetta:

  • fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, per le madri di 3 o più figli;
  • fino al mese di compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo, per le madri di 2 figli.
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5. Cosa succede se ho un solo figlio minorenne, mentre gli altri sono maggiorenni e non vivono con me?

Il diritto sorge e si cristallizza al momento della nascita del secondo o terzo figlio, pertanto non rileva l’eventuale decesso di uno o più figli, né la loro fuoriuscita dal nucleo familiare e neppure la circostanza che gli stessi non convivono più con la madre o siano in affidamento esclusivo al padre.

6. Come posso richiederlo?

Le lavoratrici pubbliche e private, titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, comunicano al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero, rendendo noti il numero dei figli e i relativi codici fiscali. Conseguentemente, i datori di lavoro espongono nelle denunce retributive l’esonero spettante alla lavoratrice. Resta fermo che, qualora la lavoratrice volesse comunicare direttamente all’INPS le informazioni relative ai codici fiscali dei figli, tale possibilità è consentita mediante predisposizione di un apposito applicativo che la lavoratrice può compilare inserendo i codici fiscali dei figli. A tal proposito INPS precisa che l’applicativo non è ancora disponibile, della sua entrata in funzione sarà data comunicazione con apposito messaggio. In sostanza, alla luce di quanto chiarito, la lavoratrice deve comunicare al datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero, nel farlo può fornire i codici fiscali o solo il numero dei figli; se comunica solo il numero dei figli al datore di lavoro, dovrà poi inserire nell’applicativo Inps che sarà rilasciato i codici fiscali dei figli. L’applicativo ha una mera funzione di recepimento delle informazioni.

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7. Da chi viene erogato e come?

Trattandosi di un esonero contributivo, il beneficio sarà visibile direttamente in busta paga.

8. Il mio datore di lavoro deve essere in possesso del DURC?

No, perché la misura non costituisce aiuto in capo al datore di lavoro.

9. Per quanto tempo mi spetta?

L’esonero contributivo è riconosciuto dal 1° Gennaio 2024 al 31 Dicembre 2026:

  • fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, per le madri di 3 figli;
  • fino al compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo, per le madri di 2 figli (solo per il 2024).

10. Da quando mi spetta il beneficio?

L’esonero spetta dal 1° Gennaio 2024 se i requisiti sussistono già a tale data; altrimenti:

  • dal mese di nascita del secondo o terzo figlio;
  • dal mese di instaurazione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, nel caso la donna fosse già madre di due o tre figli, ma non avesse ancora un lavoro dipendente o lo avesse a tempo determinato.

11. Ho fatto domanda in corso d’anno, posso recuperare le mensilità da Gennaio 2024 in poi o la decontribuzione mi spetta dalla data della domanda?

L’esonero spetta a decorrere da Gennaio 2024, laddove la madre in tale data sia già in possesso dei requisiti legittimanti, o, per le ipotesi in cui il presupposto legittimante (nascita del secondo o di ulteriore figlio) si concretizzi in corso d’anno, dal mese di realizzazione dell’evento.

12. Soddisfo tutti i requisiti, ma verso i contributi ad una cassa diversa da INPS, mi spetta?

Si, perché possono accedere all’esonero in trattazione tutte le lavoratrici madri, dipendenti di datori di lavoro sia pubblici che privati, anche non imprenditori, ivi compresi quelli appartenenti al settore agricolo, con l’esclusione dei soli rapporti di lavoro domestico.

13. I contributi che non avrò versato saranno coperti da contribuzione figurativa o verrò penalizzata sull’assegno pensionistico?

Come precisato nel comma 182 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2024, l’applicazione dell’esonero lascia, comunque, ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

14. Il maggiore importo che percepirò in busta paga per effetto della decontribuzione concorre alla formazione del reddito?

Si, il maggiore importo che la lavoratrice percepirà in busta paga per effetto della decontribuzione concorrerà alla formazione del reddito.

15. Posso richiedere l’esonero anche se sono in congedo straordinario?

Durante il congedo straordinario è versato alla lavoratrice un indennizzo e non una vera e propria retribuzione. Tuttavia, nelle ipotesi in cui sia prevista un’integrazione dell’indennità da parte del datore di lavoro per il congedo straordinario fruito, l’esonero spetta limitatamente a tale integrazione e comunque a partire dal mese di perfezionamento del requisito richiesto dalla norma.

16. Posso richiedere l’esonero anche se sono in congedo di maternità o parentale?

Durante il congedo di maternità o parentale al genitore è versato un indennizzo e non una vera e propria retribuzione, tuttavia qualora in virtù del proprio contratto di lavoro, sia previsto il versamento di un’integrazione da parte del datore di lavoro, limitatamente a tale contribuzione è possibile usufruire dell’agevolazione.

17. Sono mamma di 2 figli, il più piccolo ha già 10 anni ma è disabile, posso usufruirne?

No. La norma non prevede tale ipotesi ma si basa esclusivamente sull’età del minore. In questa pagina, invece, trovate la guida agli aiuti per disabili.

18. Nel computo dei figli sono inclusi anche i minori in affidamento preadottivo o temporaneo?

Si, tenuto conto della parificazione tra la filiazione naturale e gli istituti dell’adozione e dell’affidamento operata dal Testo unico della maternità e paternità, ai fini dell’applicazione della disciplina ivi prevista, a tutela e sostegno della maternità e della paternità, deve ritenersi che la riduzione contributiva in esame spetti anche alle lavoratrici che hanno bambini in adozione o in affidamento, pur preadottivo o temporaneo.

19. Come viene contabilizzato il beneficio in busta paga se nel 2024 ho usufruito del congedo di maternità?

Il beneficio sarà riconosciuto solo per i mesi non coperti da congedo di maternità.

20. La decontribuzione è compatibile con l’esonero previsto dalla L. n. 197/2022?

Si, l’esonero previsto dalla Legge di Bilancio 2024, risulta cumulabile con gli altri esoneri riguardanti la contribuzione dovuta dal datore di lavoro, previsti a legislazione vigente, mentre è strutturalmente alternativo all’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (quota IVS) a carico del lavoratore.

21. La decontribuzione è cumulabile con l’esonero del 50% della quota dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice madre rientrata in servizio entro il 31 Dicembre 2022?

Come precisato con il messaggio n. 4042/2022, l’agevolazione in argomento trova applicazione a partire dalla data del rientro effettivo al lavoro della lavoratrice, purché lo stesso sia avvenuto tra il 1° Gennaio 2022 e il 31 Dicembre 2022 ed ha una durata massima di un anno. Al riguardo, le possibili cause che possono posticipare il rientro effettivo al lavoro (quali, a titolo esemplificativo, le ferie, la malattia e i permessi retribuiti), purché collocate senza soluzione di continuità rispetto al congedo obbligatorio, determinano lo slittamento in avanti del dies a quo di decorrenza dell’esonero, sempre a condizione che il rientro a lavoro si sia verificato entro il 31 Dicembre 2022. Fermo restando tale principio e in considerazione che l’esenzione prevista dalla Legge di Bilancio 2024 decorre dal 1° Gennaio 2024, le due agevolazioni non si sovrappongono nei periodi in cui possono essere usufruiti.

22. La decontribuzione è compatibile con l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (quota IVS) previsto dall’art. 1, co. 15 della medesima Legge di Bilancio 2024?

Con particolare riferimento all’eventuale regime di cumulo con altre riduzioni sulla quota contributiva a carico del lavoratore, si precisa che l’esonero di cui all’articolo 1, commi 180 e 181, della Legge di Bilancio 2024, risulta strutturalmente alternativo all’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (quota IVS) a carico del lavoratore previsto dall’articolo 1, comma 15, della medesima legge.

23. Ho comunicato al mio datore di lavoro di voler beneficiare dell’esonero ed ho fornito i codici fiscali dei miei figli. Cosa deve fare ora il mio datore di lavoro?

I datori di lavoro riportano nelle denunce mensili l’esonero spettante alla lavoratrice. Le indicazioni sui codici da inserire nei flussi Uniemens da Febbraio 2024 sono fornite nella Circolare INPS n. 27 del 31 Gennaio 2024.

LA GUIDA AL BONUS MAMME IN BUSTA PAGA

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cos’è, come funziona, a chi spetta e a quanto ammonta il bonus mamme 2024 in busta paga previsto dalla nuova Legge di Bilancio.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione anche la guida ai bonus per le mamme nel 2024 aggiornata con l’elenco completo di tutte le forme di agevolazioni e sussidi che aiutano le donne con figli. Vi consigliamo l’articolo sugli incentivi assunzioni neo mamme, aggiornati alle regole 2024.

Poi, vi invitiamo a leggere come funzionano la proposta sul bonus mamme per le partite IVA e autonome nel 2025.

A vostra disposizione anche il nostro approfondimento su tutti i bonus 2024, e gli elenchi aggiornati sui bonus figli attivi nel 2024 e i bonus famiglia 2024. Potrebbe interessarvi anche quello sui bonus 2025 già confermati e in dubbio.

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di Valeria Cozzolino
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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