Fondo Trasferimento Tecnologico 2023: cos’è, a chi è rivolto, come funziona

Tutte le informazioni sul Fondo Trasferimento Tecnologico: cos’è, a chi è rivolto, come funziona e quali sono le regole

enea tech

Il Fondo per il Trasferimento Tecnologico nasce per sostenere lo sviluppo di tecnologie strategiche per la crescita della competitività del Paese.

Rivolto alle imprese italiane, con particolare riferimento a start up e PMI innovative, prevede risorse per 500 milioni di euro destinate a progetti a sostegno di innovazione e ricerca scientifica. Il Fondo è gestito dal MiSE, tramite la Fondazione ENEA Tech.

In questa guida dettagliata vi spieghiamo in modo dettagliato in cosa consiste il Fondo Trasferimento Tecnologico, quali interventi finanzia e quali imprese possono beneficiarne.

COS’È IL FONDO TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

Il Fondo per il Trasferimento Tecnologico è finalizzato a supportare ed accelerare i processi di innovazione, crescita e ripartenza del sistema produttivo italiano. Rappresenta una misura di sostegno alle imprese attive nel campo dell’innovazione tecnologica ed è volto a potenziare legami e sinergie tra i sistemi della tecnologia e della ricerca applicata.

Il Trasferimento Tecnologico configura, infatti, un processo attraverso cui conoscenze, tecnologie, metodi, procedure e risultati derivanti dalla ricerca scientifica e tecnologica sono resi disponibili ad un’ampia gamma di attori del mercato e, più in generale, della società nel suo complesso, affinché possano essere utilizzati o sviluppati per creare ulteriore innovazione. Il Fondo, che sostiene ed incentiva tale processo, è stato introdotto nel 2020 dal Decreto Rilancio (articolo 42) con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro, fatti salvi stanziamenti aggiuntivi nel corso degli anni.

È gestito dalla Fondazione ENEA Tech e Biomedical, istituita dal Decreto Rilancio e costituita dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile), che opera sotto la vigilanza del MiSE. Per disciplinarne modalità di funzionamento ed intervento, il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha provveduto ad emettere il Decreto Interministeriale del 4 dicembre 2020.

A CHI È RIVOLTO IL FONDO

Beneficiarie del Fondo Trasferimento Tecnologico sono le aziende italiane. In particolare, gli investimenti sono rivolti alle seguenti tipologie di imprese:

  • PMI innovative con elevato potenziale di crescita, non quotate e operanti su tutto il territorio nazionale. Tra queste, in particolare, sono interessate dall’intervento:
  1. le start up innovative di cui all’articolo 25 del Decreto Legge 179 del 18 ottobre 2012, convertito, con modificazioni, dalla Legge 221 del 17 dicembre 2012;
  2. le PMI innovative di cui all’articolo 4 del Decreto Legge 3 del 24 gennaio 2015, convertito, con modificazioni, dalla Legge 33 del 24 marzo 2015;
  3. spin off e spin out di università, centri e istituti di ricerca pubblici e privati, parchi scientifici e tecnologici.

  • PMI in via di costituzione o costituite da non più di 60 mesi e che si trovano nella fase di avvio dell’attività imprenditoriale e, comunque, in un ambito di intervento pre-commerciale e pre-competitivo;

  • PMI che operano o prevedono di operare in ambiti tecnologici di interesse strategico nazionale, con priorità per tecnologie healthcare, information technology, settore green economy e deep tech (additive manufacturing, nanotecnologie, nuovi materiali, robotica, intelligenza artificiale).

REQUISITI

Le PMI, per poter beneficiare delle agevolazioni previste dal Fondo per il Trasferimento Tecnologico, come imprese devono rispettare i seguenti requisiti:

  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;

  • non essere in liquidazione volontaria, né sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;

  • rispettare le condizioni di ammissibilità previste dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato di riferimento, anche in relazione alla condizione di “imprese in difficoltà”, definita all’articolo 2, punto 18, del Regolamento di esenzione.

SOGGETTI ESCLUSI

Sono invece escluse dall’intervento le imprese:

  • nei cui confronti sia stata applicata sanzione interdittiva;

  • i cui amministratori o legali rappresentanti siano stati condannati – con sentenza definitiva, decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del c.p.p. – per i reati che costituiscono motivo di esclusione dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione, ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, vigente alla data di presentazione della domanda.

OBIETTIVI DEL FONDO TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

Le iniziative attuabili attraverso le risorse rese disponibili dal Fondo Trasferimento Tecnologico sono volte a favorire la collaborazione di soggetti pubblici e privati nella realizzazione di progetti di innovazione e spin-off. Possono prevedere lo svolgimento, da parte del soggetto attuatore, di attività di progettazione, coordinamento, promozione, stimolo alla ricerca e allo sviluppo, attraverso:

  • l’offerta di soluzioni tecnologicamente avanzate, processi o prodotti innovativi;

  • attività di rafforzamento delle strutture e diffusione dei risultati della ricerca;

  • attività di consulenza tecnico-scientifica;

  • formazione;

  • attività di supporto alla crescita di PMI e start up ad alto potenziale di innovazione.

ULTERIORI ATTIVITÀ DI SOSTEGNO

Interventi di promozione delle iniziative e degli investimenti mirati alla valorizzazione e all’impiego dei risultati della ricerca presso le imprese possono essere attuati anche mediante le seguenti azioni:

  • promozione e diffusione delle opportunità offerte dal Fondo per il Trasferimento Tecnologico;

  • creazione di database per favorire la ricerca di figure professionali, tra cui ricercatori e imprenditori, dotati delle competenze necessarie a progetti di trasferimento tecnologico;

  • allestimento di piattaforme o altri strumenti per agevolare la conoscenza dello stato dell’arte dei diritti di proprietà intellettuale negli ambiti tecnologici sostenuti dal Fondo o nelle iniziative promosse dalla Fondazione ENEA Tech;

  • attività formative e seminari per la preparazione di figure professionali idonee ad operare nel campo dell’innovazione e del Trasferimento Tecnologico;

  • predisposizione di studi e ricerche in ambiti di interesse per il settore dell’innovazione, della ricerca e del Trasferimento Tecnologico;

  • ulteriori progettualità mirate a favorire il Trasferimento Tecnologico, promosse dal soggetto attuatore in collaborazione con università, enti di ricerca e altre istituzioni o enti competenti nel settore.

TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI

Tramite il Fondo Trasferimento Tecnologico è possibile effettuare interventi di diversa tipologia. Questi si definiscono, infatti, in base alle caratteristiche dei singoli progetti e delle imprese beneficiarie. In particolare, possono assumere la forma di:

  • interventi in equity e quasi equity;

  • prestiti convertibili;

  • strumenti finanziari di partecipazione;

  • contratti e grant contenenti opzioni convertibili.

Tali forme di intervento possono essere attuate nel rispetto di uno o più dei seguenti riferimenti normativi:

  • Regolamento di esenzione;

  • Regolamento de minimis;

  • Orientamenti della Commissione europea in materia di aiuti di Stato;

  • Quadro temporaneo Covid19;

  • Comunicazione 2014/C198/01.

IMPORTO INCENTIVI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

Gli interventi attuabili tramite il Fondo per il Trasferimento Tecnologico possono avere un valore compreso tra 100.000 euro e 15.000.000 di euro per ciascuna impresa beneficiaria. L’entità degli incentivi varia a seconda delle caratteristiche e dell’ambito tecnologico in cui opera l’azienda.

COME ACCEDERE AL FONDO

Non sono ancora state rese note le modalità di accesso alle risorse del Fondo Trasferimento Tecnologiche che saranno diverse in base agli interventi richiesti. Non appena sarà operativo e si potrà fare domanda vi aggiorneremo in questo stesso articolo.

COME FUNZIONA

Il soggetto attuatore può effettuare gli interventi nelle seguenti modalità:

  • in modo autonomo, in qualità di unico investitore;

  • aggregando proprie risorse, in aggiunta a quelle del Fondo per il Trasferimento Tecnologico;

  • in coordinamento o co-investimento con imprese, fondi istituzionali o privati, organismi e enti pubblici, anche territoriali, nonché attraverso l’utilizzo di risorse dell’UE.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Decreto Rilancio (pdf 653kb) – che ha istituito il Fondo;
Decreto Interministeriale del 4 dicembre 2020 (pdf 1MB) – che ha reso note le modalità di funzionamento del Fondo;

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche la nostra guida sui contributi a fondo perduto e l’approfondimento su tutti finanziamenti agevolati per le imprese attivi, oltre al focus sugli Incubatori e acceleratori di start up. Può tornarvi utile inoltre la nostra guida ai Voucher Consulenza Innovazione PMI.

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di Tania A.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
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