Incentivi imprese commercio equosolidale: requisiti e domanda

Il MIMIT ha stanziato 800.000 euro per concedere rimborsi alle imprese che utilizzano prodotti equo solidali nell’ambito di forniture alla PA

Commercio equosolidale
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In arrivo nuovi incentivi per le imprese vincitrici di bandi di gara pubblici che prevedono la fornitura di prodotti del commercio equosolidale.

Il bonus rimborsa alle imprese fino al 15% dei costi sostenuti per l’acquisto dei prodotti e può avere un valore di massimo 10.000 euro per ogni azienda beneficiaria. 

Lo sportello per presentare domanda sarà aperto dal 4 all’11 settembre 2023. Ecco tutte le informazioni utili sull’incentivo, a chi spetta, i requisiti necessari e come richiederlo.

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COSA SONO GLI INCENTIVI IMPRESE COMMERCIO EQUOSOLIDALE

Il MIMIT, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, rende disponibili sotto forma di rimborsi nuovi incentivi per imprese che si aggiudicano gare di appalto bandite da amministrazioni pubbliche e che utilizzano prodotti equosolidali nell’ambito di tali forniture alla PA.

Lo fa tramite il Fondo per i prodotti del commercio equo e solidale, istituito dalla Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (articolo 1, comma 1089),

La concessione delle agevolazioni, erogate alle imprese, è disciplinata dal Decreto Ministeriale 23 agosto 2022, che individua criteri e modalità per la definizione dei prodotti del commercio equosolidale. L’operatività della misura è invece disciplinata dal Decreto Direttoriale 518 del 31 luglio 2023, che definisce termini e modalità di presentazione delle domande di contributo da parte delle imprese.

Il MIMIT ha affidato la gestione dell’intervento all’Agenzia Invitalia e ha stanziato, per il 2023, una dotazione complessiva di 800.000 euro. I bonus previsti rimborsano fino al 15% dei maggiori costi supportati dalle imprese per l’acquisto di beni del commercio equo e solidale che riguardino materie prime, semilavorati e materiali di consumo.

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QUALI SONO I PRODOTTI EQUOSOLIDALI

Ai fini del riconoscimento degli incentivi alle imprese previsti dal Fondo, si considerano “prodotti del commercio equo e solidale”, quelli derivanti da processi produttivi che assicurino:

  • il pagamento al produttore di un prezzo equo e concordato, che garantisca un salario equo e copra i costi di una produzione sostenibile, il miglioramento della qualità del prodotto e dei processi produttivi in ottica di miglioramento dell’impatto ambientale;

  • il pagamento al produttore di una parte del prezzo al momento dell’ordine, qualora richiesto;

  • la tutela dei diritti dei lavoratori (condizioni di lavoro, salute e sicurezza, retribuzione, assenza di discriminazioni di genere e di ricorso allo sfruttamento del lavoro minorile);

  • un rapporto continuativo tra produttore ed acquirente con, a carico di quest’ultimo, iniziative per il graduale miglioramento della qualità di prodotti e servizi (tramite l’assistenza al produttore) e delle condizioni di vita della comunità locale;

  • il rispetto dell’ambiente;

  • informazioni ai consumatori utili ad assicurare la possibilità di scelta con buona cognizione di causa relativamente alla disponibilità dei prodotti e al significato dei marchi;

  • la trasparenza delle strutture organizzative;

  • tutela del produttore in condizione di svantaggio nell’accesso al mercato in ragione dell’area geografica e di condizioni eventualmente restrittive.
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A CHI SPETTANO GLI INCENTIVI

I bonus spettano alle imprese aggiudicatarie di gare di appalto bandite da pubbliche , qualora richiesto, che, in conformità a quanto previsto nei relativi capitolati di gara, abbiano fornito prodotti del commercio equo e solidale, in virtù di un rapporto contrattuale in essere alla data Decreto Direttoriale 518 del 31 luglio 2023.

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REQUISITI

Le imprese beneficiarie possono presentare domanda di rimborso purché in possesso dei seguenti requisiti, alla data di presentazione dell’istanza:

  • essere in attività e regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;

  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in situazione di liquidazione volontaria, procedura concorsuale o a qualsiasi altra situazione equivalente;


  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;

  • essere in regola con gli adempimenti fiscali;

  • aver restituito le somme eventualmente dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero a vario titolo;

  • essere iscritte ad INPS o INAIL;

  • avere regolare posizione contributiva, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC).

VALORE DELLE AGEVOLAZIONI

Le agevolazioni sono concesse alle imprese in forma di rimborso, che potrà coprire fino al 15% dei maggiori costi sostenuti per acquistare i prodotti del commercio equo e solidale previsti nel bando di gara aggiudicato e che prevede la fornitura di tali beni. In ogni caso, l’importo dell’agevolazione concedibile a ciascuna azienda beneficiaria non potrà superare la cifra di 10.000 euro.

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SPESE AMMISSIBILI

Le spese ammissibili sono esclusivamente quelle riguardanti i prodotti del commercio equosolidale, inerenti l’acquisto di:

  • materie prime;
  • semilavorati;
  • materiali di consumo.

Ai fini dell’ammissibilità delle spese, i costi sostenuti sono determinati sulla base degli importi di fattura e, in caso di fattura elettronica, occorrerà esplicitare il riferimento al costo unitario del bene fornito, più eventuali dazi doganali, trasporto e imballo.

CUMULO

Gli incentivi per le imprese che utilizzano prodotti del commercio equosolidale nell’ambito di forniture alla Pubblica Amministrazione sono cumulabili con altri aiuti previsti a titolo di “de minimis”. Sono inoltre cumulabili con altre misure di aiuto in esenzione da notifica, aventi ad oggetto le medesime spese ammissibili entro i limiti dell’intensità di aiuto superiore più elevata prevista dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato.

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SCADENZA

Le imprese beneficiarie degli aiuti economici per il commercio equosolidale possono essere presentate in questa finestra temporale: dalle ore 12:00 del giorno 4 settembre 2023 alle ore 12:00 del giorno 11 settembre 2023.

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COME RICHIEDERE GLI INCENTIVI

Le istanze devono essere inviate, esclusivamente e a pena di improcedibilità, all’indirizzo PEC commercioequo@postacert.invitalia.it.

La domanda di rimborso deve essere redatta in forma di DSAN (dichiarazione sostitutiva atto notorietà), secondo l’apposito Modulo (pdf 736kb, Allegato 1 del Decreto) e firmata in digitale dal rappresentante legale dell’impresa. Inoltre dovrà presentare, in allegato i seguenti documenti:

  • copia del bando di gara, del disciplinare di gara e del capitolato tecnico di gara;

  • copia dell’offerta tecnica presentata dall’impresa aggiudicataria del bando di gara;

  • copia del provvedimento di aggiudicazione della gara di appalto;

  • copia del contratto d’appalto stipulato con l’Amministrazione aggiudicatrice e del certificato di regolare esecuzione rilasciato dall’Amministrazione aggiudicatrice;

  • attestazione, ovvero dichiarazione rilasciata all’impresa beneficiaria dall’Amministrazione che ha bandito la gara di appalto, che attesti la sussistenza di tutti i requisiti e i maggiori costi sostenuti dall’impresa beneficiaria derivanti dal vincolo di gara relativo all’utilizzo dei prodotti del commercio equo e solidale;

  • copia delle fatture elettroniche di acquisto dei beni oggetto dell’agevolazione;

  • copia della documentazione attestante l’effettivo pagamento delle fatture tramite e copia del relativo estratto conto;

  • DSAN del titolare effettivo e dei carichi pendenti e casellari;

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VERIFICA RICHIESTE ED EROGAZIONI AIUTI

A seguito della chiusura dello sportello per la presentazione delle domande, Invitalia verificherà le istanze pervenute. Per le domande non accolte, l’Agenzia adotterà apposito provvedimento di diniego. Invece, per le richieste di contributo approvate concederà il rimborso, stabilendone l’importo entro i limiti previsti.

L’erogazione della somma riconosciuta verrà effettuata direttamente sul conto corrente indicato dall’impresa beneficiaria, entro 50 giorni dalla ricezione dell’istanza.

NORMATIVA

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di Clara R.
Redattrice, esperta di lavoro, impiego estero e formazione.
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