Fondo PMI creative: contributi a fondo perduto e agevolazioni 2024

La guida dettagliata al nuovo fondo MIMIT destinato alle micro, piccole e medie imprese che svolgono attività nei settori creativi

imprenditoria, creativi

Anche nel 2024 è possibile accedere al Fondo PMI creative, la misura nazionale, gestita da Invitalia, che finanzia progetti in ambito culturale e creativo proposti da micro, piccole e medie imprese, nuove o già avviate, tramite concessione di contributi a fondo perduto e altre agevolazioni.

Anche se al momento gli sportelli per presentare domanda sono chiusi, bisogna chiarire subito che l’incentivo è stato rifinanziato per il 2024 con nuove risorse.

Quindi si attende a breve l’apertura dei nuovi sportelli del Fondo PMI creative 2024, di cui vi daremo notizia in questo stesso articolo.

Intanto, però, vediamo quali sono gli aiuti previsti dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT) per le PMI creative, a chi spettano, come funzionano e come presentare la domanda.

COS’È IL FONDO PMI CREATIVE

Il Fondo per le piccole e medie imprese creative è un’iniziativa governativa creata per promuovere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese operanti nel settore creativo, attraverso la concessione di contributi, l’agevolazione nell’accesso al credito e la promozione di strumenti innovativi di finanziamento, nonché altre iniziative per lo sviluppo del settore.

L’intervento è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2021 (articolo 1 commi dal 109 al 116) e reso operativo dal MIMIT (ex MISE) e dal Ministero della Cultura tramite il Decreto Interministeriale 19 novembre 2021.

Per il biennio 2023 2024 sono state stanziate ulteriori risorse per finanziare lo strumento. Nello specifico, la Legge di Bilancio 2023 (articolo 1 comma 634) ha stabilito nuovi finanziamenti dal valore complessivo di 8 milioni di euro, di cui 5 milioni di euro per il 2024.

Si prevede, pertanto, la prossima riapertura dello sportello e non appena ci saranno novità noi vi aggiorneremo.

Obiettivo della nuova dotazione finanziaria disposta per il Fondo è continuare a favorire, anche nel nel 2024, il potenziamento e la qualificazione dell’offerta culturale sul territorio nazionale, intesa come strumento di crescita sostenibile e inclusiva e di creazione di nuove forme di imprenditorialità e di occupazione, mediante il sostegno ad imprese culturali e creative.

Vediamo nel dettaglio come funziona il Fondo PMI Creative, a cosa serve, a chi spettano le agevolazioni e come richiederle.

A COSA SERVE IL FONDO PMI CREATIVE

Il bando PMI Creative serve a incentivare iniziative imprenditoriali e attività volte allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione di beni e servizi consistenti in espressioni culturali, artistiche e della creatività.

Tali attività possono riguardare, ad esempio, l’architettura, gli archivi, i musei e le biblioteche, l’artigianato artistico, l’audiovisivo e il cinema, software e videogiochi, il design, la musica, le arti letterarie e dello spettacolo, la radio e l’editoria.

COME FUNZIONA IL NUOVO FONDO PER I CONTRIBUTI ALLE PMI CREATIVE

Le risorse del Fondo per le piccole e medie imprese creative sono gestite dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia. Termini e modalità di presentazione delle domande sono disciplinate dal Decreto Direttoriale 30 maggio 2022 dell’ex MISE e dovrebbero essere confermate anche nel 2024.

L’intervento permette l’erogazione di contributi a fondo perduto e altre agevolazioni nell’ambito delle seguenti linee di azione:

  • programmi di investimento realizzati da singole imprese creative;

  • programmi di investimento realizzati da imprese creative con una prospettiva di collaborazione rispetto ad altre imprese creative o a imprese anche non operanti nel settore creativo;

  • investimenti nel capitale di rischio delle imprese creative, a beneficio esclusivo di quelle che costituiscono start up innovative e PMI innovative.

Infine, per massimizzarne l’efficacia e l’aderenza alle caratteristiche dei territori, il MiSE promuoverà la collaborazione con le Regioni. Potranno essere previste forme di cofinanziamento tra i rispettivi programmi in materia.

A CHI SPETTANO LE AGEVOLAZIONI E I CONTRIBUTI PMI CREATIVE

Il Fondo è rivolto a micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa situata sul territorio italiano, operanti nel settore creativo e non solo. Le agevolazioni sono accessibili sia alle realtà in fase di costituzione sia a quelle già costituite alla data di presentazione della domanda.

Per verificare se la propria impresa rientra tra i beneficiari delle agevolazioni è possibile controllare se il codice ATECO della propria attività è ricompreso tra quelli delle “imprese creative”. I codici ATECO ammessi sono elencati in questo allegato I al regolamento GBER, parte integrante del Decreto Interministeriale 19 novembre 2021. Questo ovviamente non basta, è indispensabile possedere anche specifici requisiti che presentiamo di seguito.

Il Fondo si rivolge anche alle imprese di micro, piccola e media dimensione operanti in qualunque settore, fatte salve le esclusioni derivanti dalla normativa in materia di aiuti di Stato applicabile, che intendono acquisire un supporto specialistico nel settore creativo.

Possono richiedere le agevolazioni anche le persone fisiche che intendono costituire una impresa creativa, purché esse, entro 60 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovare l’avvenuta costituzione dell’impresa e il possesso dei requisiti richiesti.

REQUISITI ACCESSO CONTRIBUTI PMI CREATIVE

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni del fondo PMI creative, le imprese creative, devono rispettare i seguenti requisiti:

  • essere classificabili come di micro, piccola e media dimensione, secondo la classificazione contenuta nell’allegato I al regolamento GBER;

  • essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese. Le imprese che non dispongono di una sede legale o operativa nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nel relativo registro delle imprese. Per tali soggetti la disponibilità di almeno una sede sul territorio italiano deve essere dimostrata alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione, pena la decadenza dal beneficio;

  • svolgere almeno una delle attività economiche previste dal Decreto 19 novembre 2021, risultante dal Registro delle imprese. Le imprese che non dispongono di una sede legale o operativa nel territorio italiano devono svolgere almeno una corrispondente attività, secondo le classificazioni dello Stato di residenza. In tal caso, lo svolgimento di attività deve comunque, risultare dal registro delle imprese;

  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria, non essere sottoposte a procedure concorsuali;

  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;

  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;

Le imprese diverse dalle imprese creative, partecipanti a progetti integrati invece, devono essere in possesso di tutti i requisiti citati ad eccezione del terzo punto. Il possesso dei requisiti deve essere dimostrato alla data di presentazione della domanda.

CHI È ESCLUSO DAI CONTRIBUTI PMI CREATIVE

Sono escluse dalle agevolazioni le imprese:

  • i cui legali rappresentanti o amministratori siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;

  • nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva;

  • che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni pubbliche o comunque a ciò ostative.

ATTIVITÁ AMMESSE AI CONTRIBUTI PMI CREATIVE

I contributi a fondo perduto e le agevolazioni previste per le PMI creative permettono di ottenere degli aiuti o finanziamenti da destinare:

  • all’acquisto di macchinari innovativi;

  • ai servizi specialistici, finalizzati inoltre alla valorizzazione di brevetti;

  • programmi di investimento volti a promuovere nuova imprenditorialità, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese creative. Ovvero, per interventi che prevedano la collaborazione delle imprese del settore creativo con le imprese di altri settori produttivi, in particolare quelli tradizionali. Ma anche per le collaborazioni con le università e gli enti di ricerca per l’acquisizione di servizi specialistici offerti dalle stesse imprese creative.

SPESE AMMESSE

Più precisamente, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese creative, costituiscono spese ammissibili quelle relative a:

  • immobilizzazioni materiali e immateriali, necessarie, coerenti e funzionali all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;

  • opere murarie (nel limite del 10% del programma complessivamente considerato ammissibile);

  • esigenze di capitale circolante (nel limite del 50% delle spese complessivamente ritenute ammissibili).

Per l’acquisizione di servizi specialistici erogati da imprese creative di micro, piccola e media dimensione ovvero da università o enti di ricerca sono ammissibili le spese inerenti a:

  • azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand;

  • design e design industriale;

  • incremento del valore identitario del company profile;

  • innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore storico, artistico e culturale.

In aggiunta a tali agevolazioni, il Fondo sostiene attività di analisi, studio, promozione e valorizzazione del sistema imprenditoriale del settore creativo.

REQUISITI DEGLI INVESTIMENTI

Le iniziative volte a promuovere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese creative devono:

  • essere realizzate entro 24 mesi decorrenti dalla data di sottoscrizione del provvedimento di concessione;

  • prevedere spese ammissibili non superiore a 500.000 euro, al netto di IVA;

  • riguardare, per le imprese costituite da non più di 5 anni al momento della presentazione della domanda di agevolazione l’avvio o lo sviluppo dell’impresa creativa. Ovvero, per le imprese costituite da più di 5 anni al momento della presentazione della domanda, deve esserci l’ampliamento o la diversificazione della propria offerta di prodotti e servizi. Inoltre, deve cambiare anche il proprio mercato di riferimento. L’aiuto vale anche nel caso dell’introduzione di innovazioni ed efficientamento del processo produttivo.

I servizi specialistici oggetto degli interventi che prevedano la collaborazione delle imprese del settore creativo con le imprese di altri settori produttivi devono:

  • essere erogati da imprese creative di micro, piccola e media dimensione;

  • essere oggetto di un contratto sottoscritto dopo la presentazione della domanda di agevolazione ed entro 3 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

IMPORTI DEGLI INCENTIVI

Le agevolazioni del fondo PMI creative cambiano a seconda dell’ambito finanziato:

  • per gli interventi volti alla creazione, allo sviluppo e al consolidamento delle imprese creative, le agevolazioni sono concesse fino a una percentuale massima di copertura delle spese ammissibili pari all’80%. Di tale 80% una quota massima è pari al 40% delle spese ammissibili nella forma del contributo a fondo perduto. Poi, una quota massima è pari al 40% delle spese ammissibili nella forma del finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero e della durata massima di 10 anni. Inoltre, è prevista la possibilità per le beneficiarie delle agevolazioni, che si qualificano come start up innovative o come PMI innovative, di richiedere la conversione di una quota del finanziamento agevolato concesso in contributo a fondo perduto a fronte di investimenti nel relativo capitale di rischio;

  • per interventi volti a promuovere la collaborazione tra imprese creative e soggetti operanti in altri settori, sostenendo l’acquisizione di servizi specialistici, le agevolazioni concedibili assumono la forma del contributo a fondo perduto (voucher), fino a copertura del 80% delle spese per l’acquisizione dei servizi specialistici nel settore creativo e, comunque, per un importo massimo pari a 10.000 euro.

COME PRESENTARE LA DOMANDA

Nell’attesa dell’avvio delle domande 2024, si precisa che queste devono essere compilate esclusivamente online, da questa pagina, sul sito internet del Soggetto gestore, ossia Invitalia. L’accesso alla piattaforma:


  • è riservato al rappresentante legale dell’impresa richiedente, come risultante dal relativo certificato camerale ovvero dalla persona fisica proponente per conto della impresa creativa costituenda.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Per le imprese non residenti nel territorio italiano, in quanto prive di sede legale o sede secondaria, o amministrate da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla piattaforma informatica può avvenire solo previo accreditamento degli stessi soggetti e previa verifica dei poteri di firma in capo al legale rappresentante dell’impresa.

COME COMPILARE LA DOMANDA

Le domande di agevolazione, complete del piano d’impresa devono essere formulate secondo le modalità e gli schemi che saranno resi disponibili nel sito Invitalia, firmate digitalmente, pena l’improcedibilità delle stesse. La domanda di agevolazione deve contenere, tra l’altro:

  • dati anagrafici dell’impresa richiedente e dati principali del piano d’impresa proposto;

  • programma di spesa oggetto dell’iniziativa, con l’indicazione degli importi corrispondenti a ciascuna delle voci di spesa ammissibili;

  • agevolazioni richieste.

Le domande di agevolazione saranno valutate da Invitalia secondo l’ordine cronologico di presentazione, sulla base della data e dell’orario di invio telematico, entro sessanta giorni dalla stessa data, fatti salvi i maggiori termini fissati per specifici casi o per verifica dell’istruttoria.

Le agevolazioni saranno poi erogate in non più di quattro stati di avanzamento lavori. Il soggetto beneficiario può anche richiedere l’erogazione di una prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione, svincolata dall’avanzamento del programma degli investimenti, di importo no superiore al 40% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, previa presentazione di fideiussione o polizza fideiussoria.

MODULISTICA

La domanda va compilata tramite i moduli disponibili a questa pagina, che devono essere scaricati, compilati offline e poi caricati sulla piattaforma web.

La documentazione da allegare alla domanda è suscettibile di aggiornamenti e deve considerarsi definitiva solo al momento dell’apertura dello sportello. Nel caso di modifiche per il 2024, vi aggiorneremo.

RIFERIMENTI NORMATIVI E APPROFONDIMENTI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere l’approfondimento dedicato alla misura Resto al Sud 2024 e la nostra guida sui contributi a fondo perduto disponibili nel 2024.

Interessante anche il nostro articolo sui finanziamenti agevolati per le imprese attivi. Da consultare anche l’elenco degli incentivi alle assunzioni disponibili e quello sui bonus e le agevolazioni lavoratori, imprese e famiglie nel 2024.

Se volete conoscere anche gli altri incentivi per le imprese visitate la nostra sezione, mentre in questa pagina potete scoprire gli aiuti per le persone.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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