Nessuna proroga per Quota 102 nel 2023, ma arriva Quota 103: tutte le novità

pensionati, pensione

Accantonata definitivamente l’ipotesi proroga Quota 102. Dopo l’ok nel Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2022 al testo preliminare della Legge di Bilancio 2023 prende piede Quota 103, un sistema di pensionamento anticipato accessibile a chi ha almeno 62 anni d’età e 41 di contributi.

Questa misura approvata dall’Esecutivo si affianca ad “una finestra di transizione” per uscire da Quota 102, accessibile, invece, a chi ha 64 anni di età compiuti e 38 anni di contributi.

Ma in cosa consistono esattamente queste novità? In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio quali sono le ipotesi al vaglio del Governo circa la fine di Quota 102 e l’introduzione della nuova Quota 103, con tutte le informazioni utili.

SALTA LA PROROGA DI QUOTA 102, LE NOVITÁ

A discapito di quanto precedentemente annunciato dal Governo, non ci sarà l’attesa proroga di Quota 102. La Legge di Bilancio 2023 introduce un nuovo prepensionamento sempre con il sistema delle quote, Quota 103, per scongiurare il rischio di ritorno tout court alla Legge Fornero (con la sola pensione a 67 anni). Si tratta di un intervento necessario se si pensa che entro il 31 dicembre 2022, come da Legge di Bilancio 2022, erano in scadenza diversi strumenti pensionistici temporanei, quali l’Ape sociale, Opzione Donna e, appunto, Quota 102. Proprio per questa ragione pensione Quota 103, in sostituzione alla proroga di Quota 102, si affianca al rinnovo dell’APE sociale nel 2023 e alla proroga di Opzione donna (entrambe misure incluse nella Legge di Bilancio 2023).

QUOTA 103 L POSTO DI QUOTA 102, COS’È

Se da una parte Quota 102 è arrivata alla sua conclusione, il Governo non ha voluto abbandonare il sistema delle quote nel 2023. Nel testo della Legge di Bilancio, come anticipato, arriva infatti Quota 103 che permette un prepensionamento con 41 anni di versamenti e 62 anni d’età. La scadenza per la maturazione dei requisiti è stata fissata al 31 dicembre 2023.

Ecco, quindi, che Quota 103 funziona allo stesso modo di come era previsto per Quota 100 prima e per Quota 102 poi. In pratica, il diritto alla pensione si raggiungerebbe al momento in cui la somma tra età anagrafica e contributi previdenziali risulti 103. Questa soluzione risulta meno “confusionaria” nella sua applicazione rispetto a Quota 102 flessibile inizialmente annunciata, piace ai sindacati e rientra nelle risorse finanziarie a disposizione di Palazzo Chigi.

IL TESTO DELLA LEGGE DI BILANCIO 2023

Mettiamo a disposizione il testo integrale della Legge di Bilancio 2023 (Pdf 1 Mb) – Legge 29 dicembre 2022, n. 197- pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 19-12-2022.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche il nostro focus su Opzione donna nel 2023 e quello su Quota 103, oltre all’approfondimento sull’APE Sociale 2023. Per conoscere quali sono gli aiuti economici e le agevolazioni che il Governo mette a disposizione di famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone. In questa pagina invece trovate le novità legislative spiegate in modo preciso e chiaro. Infine, per restare sempre aggiornati è possibile iscriversi alla nostra newsletter gratuita e al nostro canale Telegram per scoprire le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

7 Commenti

Scrivi un commento
  1. Oh 59 anni..
    41anni e 8 mesi…precoci e usuranti…sono in questa fascia …vorrei sapere che fine farei…siate chiari per favore

  2. Una vergogna loro come i governi precedenti non toglieranno mai la legge fornero una volta tanto che avrebbero fatto qualcosa di veramente buono inserendo quota 41 X TUTTI x quelli come me che hanno cominciato negli anni 80 A LAVORARE e versando contributi nella speranza che poi avresti trovato con facilita il momento di ritirarti BUFFONI…

  3. Invece che continuare a dare i numeri assurdi per agevolare gli “amici” di salvini et altri compagni di merende oltre i 62 anni.. e con meno contributi di altri per esempio 38 anni, come fatto con Quota100
    Pensione per anzianità contributiva (anni e mesi di contributi versati all’INPS)
    42 ANNI per UOMINI.
    41 ANNI e SEI MESI per Donne.
    Senza se e senza ma… e non accampate, problemi di risorse… è un minimo sconto finale.
    E’ un minimo segnale di rispetto verso coloro che hanno reso possibile.. 16 milioni di pensionati, indennità di malattia, indennità di maternità, rei ora reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione, prepensionamenti dall’industria (non solo dalla Fiat) informate Bonomi, baby pensioni negli ultimi 41/42 anni, e gli stessi precoci troppo normali o meno precoci sono quelli che hanno pagato di più di tutti.
    senza se e senza ma, parametro oggettivo uguale per tutti i lavoratori quasi normali precoci e non
    QUOTA41 per precoci più o meno sfortunati.. c’è già… e dietro questi hanno nascosto categorie solo meglio rappresentate ed agevolate.

  4. le donne nonostante vivano più degli uomini possono con Opzione donna andare in pensione a 58 anni.
    Gli uomini invece minimo a 62 anni, se non è discriminazione questa!

  5. Mandateci in pensione con quota 41 non c’e la faccio piu a lavorare ho 62 anni pensione anticipata ordinaria e senza penalizazione non fate troppe polemiche ok

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *