Riforma accise 2025: cosa prevede in 6 punti, testo pdf e quando arriva

Cosa prevede la riforma sulle accise del 2025 e che novità introduce

Governo, Decreto
Photo credit: Marco Rubino / Shutterstock

A breve il Parlamento esprimerà il suo parere sulla Riforma delle accise 2025. 

Ricordiamo che per “accise” si intendono quei tributi indiretti (in quanto il produttore paga il tributo e si rivale sul consumatore) che lo Stato impone su singole produzioni e singoli consumi.

La riforma al vaglio, infatti, contiene delle disposizioni semplificate proprio in materia di accise su energia, alcol e gas naturale. 

In questo articolo vi illustriamo quali sono le principali previsioni della Riforma delle accise 2025 e chiariamo anche quando entrerà in vigore.

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COSA PREVEDE LA RIFORMA DELLE ACCISE 2025

La Riforma delle accise 2025, approvata in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 15 Ottobre 2024, prevede una serie di novità sulle regole di tassazione per l’energia, l’alcol e il gas naturale.

Lo schema di Decreto Legislativo, voluto su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, sarà a breve analizzato nelle Commissioni Parlamentare prima di ricevere l’ultimo ok dall’Esecutivo entro fine Dicembre 2024.

Scopriamo insieme cosa prevede il testo, tuttora in fase di analisi.

1) CAMBIA L’ACCISA SUL GAS NATURALE

Con la Riforma delle accise 2025, il sistema dell’accisa sul gas naturale cambia radicalmente per migliorare la gestione fiscale e ridurre i rischi economici per gli operatori. Il testo supera il meccanismo di acconto basato sui consumi storici. A partire dal 2025 in poi, l’accisa sarà calcolata mese per mese in base ai quantitativi effettivamente fatturati ai consumatori finali. Questo garantisce maggiore trasparenza e riduce le possibilità di evasione fiscale.

Viene abolita anche la distinzione tra “usi civili” e “usi industriali” a favore delle nuove categorie “usi domestici” e “usi non domestici”. La nuova definizione semplifica la classificazione e uniforma la tassazione. Inoltre, le miscele gassose contenenti almeno il 70% di metano saranno tassate come gas naturale. Invece, per le miscele con meno del 70% di metano l’accisa sarà proporzionale al contenuto.

I fornitori di gas avranno nuovi obblighi, come registrarsi presso l’Agenzia delle Dogane, presentare dichiarazioni semestrali e versare acconti mensili calcolati sui consumi effettivi. La trasparenza nelle bollette sarà obbligatoria. Queste dovranno riportare chiaramente le accise applicate e le aliquote in vigore.

La riforma introduce anche un sistema di cauzioni aggiornabile per garantire i pagamenti delle accise e rafforza la collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane, l’ARERA e la Guardia di Finanza per prevenire frodi.

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2) SEMPLIFICAZIONI PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALCOLICI

Con le nuove disposizioni, gli esercizi di vendita al minuto di alcolici, come i bar, beneficeranno di una semplificazione significativa. Infatti, a partire dal 2025, la denuncia all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) sarà sostituita dalla comunicazione di avvio delle attività già prevista per lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP). La licenza ADM sarà necessaria solo per alcune tipologie di depositi di alcolici e soltanto quando si superano specifici volumi minimi.

La normativa introduce anche delle regole per consentire ai produttori di vino, operanti in regime di deposito fiscale, di eseguire trattamenti per ridurre il titolo alcolometrico del vino. L’autorizzazione sarà rilasciata dall’ADM in base alle condizioni definite da un Decreto specifico e solo se il quantitativo di alcol etilico ottenuto non supera 50 ettolitri annui.

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3) CAMBIA IL SISTEMA DELLE ACCISE SULL’ENERGIA ELETTRICA

Il Governo ha modificato anche il sistema di accise sull’energia elettrica, uniformandolo a quello del gas naturale. La riforma garantisce un monitoraggio continuo dei volumi ceduti dai venditori a tutela dell’erario. Con le nuove disposizioni, l’accisa dal 2025 è dovuta al momento della fornitura al consumatore finale o del consumo per uso proprio, con aliquote aggiornate al momento della transazione. Sono esenti dall’accisa:

  • l’energia prodotta con fonti rinnovabili e consumata in impianti sotto i 20 kW per uso proprio e anche quella utilizzata per specifici scopi industriali, come processi elettrolitici, metallurgici o mineralogici;

  • l’energia destinata a trasporti ferroviari, urbani, interurbani o per abitazioni con consumi limitati (fino a 150 kWh mensili per potenze sotto i 3 kW).

Il Decreto introduce anche degli obblighi per i fornitori e i consumatori. Ossia, i fornitori devono registrarsi presso l’Agenzia delle Dogane e versare cauzioni proporzionali all’accisa dovuta, con obblighi di comunicazione e rendicontazione periodica. Chi produce o utilizza energia per uso proprio sopra determinate soglie deve, invece, dichiarare i consumi. L’ARERA e l’Agenzia delle Dogane saranno poi chiamate a raccogliere e analizzare i dati energetici, rendendoli disponibili anche alla Guardia di Finanza per verifiche fiscali.

4) INTRODUZIONE DEL SOAC

La riforma introduce, nel Testo unico delle accise (TUA) un sistema di qualificazione dei soggetti obbligati accreditati, chiamato SOAC, che mira a rafforzare la fiducia tra gli operatori e l’amministrazione finanziaria. Questo sistema consente agli operatori qualificati di ottenere vantaggi come:

  • l’esonero dalla cauzione a garanzia del pagamento dell’imposta;

  • la riduzione degli oneri amministrativi.

La qualifica SOAC, verificata dall’Agenzia delle Dogane, varia in base al settore e si chiama:

  • SOAC-PE, nel caso di prodotti energetici;
  • SOAC-BA, nel caso di bevande alcoliche;
  • SOAC-T, nel caso di tabacchi;
  • SOAC-GE, nel caso di gas naturale ed energia elettrica.

I depositari autorizzati devono prestare una cauzione pari al 10% dell’imposta sui prodotti stoccati. Tuttavia, gli enti pubblici e statali ne sono esonerati. Poi, gli importi devono essere adeguati annualmente. Se la cauzione è garantita da terzi, il depositario può ridurre la propria.

La qualifica SOAC ha una durata di 4 anni, è rinnovabile e si basa su criteri reputazionali, distinguendo gli operatori qualificati nel settore. Questo sistema sostituirà tutte le procedure precedenti per l’esonero cauzionale e prevede tre livelli di qualificazione (base, medio e avanzato), ognuno con benefici crescenti. Queste modifiche puntano a garantire maggiore trasparenza e semplificazione nella gestione delle accise.

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5) SEMPLIFICAZIONI PER LA VENDITA DI TABACCHI

Il Decreto voluto dal Governo prevede l’estensione, da 2 a 4 anni, della durata delle autorizzazioni per la vendita dei prodotti liquidi da inalazione e dei tabacchi lavorati.

QUANDO ENTRA IN VIGORE LA RIFORMA DELLE ACCISE 2025

La Riforma delle accise entrerà in vigore probabilmente entro la prima metà del 2025, ossia dopo che il testo definitivo sarà discusso in Parlamento, riapprovato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri e poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale. E noi, vi terremo informati sui prossimi passaggi che la norma dovrà seguire prima della sua entrata in vigore.

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TESTO PDF DELLA RIFORMA DELLE ACCISE 2025

Mettiamo a vostra disposizione il testo in versione bozza della riforma delle accise 2025 (Pdf 5 Mb), messa a disposizione dall’Agenzia di Stampa AGEEI. Parliamo cioè, dello schema di Decreto Legislativo “Revisione delle disposizioni in materia di accise” approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 15 Ottobre 2024, come descritto in questa nota. Non appena il testo definitivo della riforma sarà approvato, vi faremo sapere.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere anche la guida alla Riforma fiscale 2025 che contiene la spiegazione di tutte le novità introdotte dal Governo sul tema. Ricordiamo anche che le norme varate dalla riforma fiscale 2024 e da quella 2025 in corso di redazione, saranno inserite nel cosiddetto Testo Unico in materia di versamenti, riscossione e tasse. Il capitolato ingloberà anche le novità della riforma riscossione 2025 e quelle sulle cartelle esattoriali nel 2025.

Per altre novità, vi invitiamo a leggere poi, la nostra guida alla Legge di Bilancio 2025.

Se volete conoscere altre novità legislative, poi, vi invitiamo a leggere la nostra pagina dedicata alle Leggi e ai Decreti ministeriali.

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