Il 5 Aprile 2024 è entrata in vigore la Riforma delle accise.
Ricordiamo che per “accise” si intendono quei tributi indiretti (in quanto il produttore paga il tributo e si rivale sul consumatore) che lo Stato impone su singole produzioni e singoli consumi.
La riforma contiene delle novità e delle disposizioni semplificate proprio in materia di accise su energia, alcol e gas naturale.
In questo articolo vi illustriamo quali sono le principali previsioni della Riforma delle accise 2025.
COSA PREVEDE LA RIFORMA DELLE ACCISE 2025
La Riforma delle accise 2025, ossia il Decreto Legislativo 28 Marzo 2025, n. 43 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.79 del 04-04-2025, prevede una serie di nuove regole per la tassazione per l’energia, l’alcol e il gas naturale.
Scopriamo insieme tutte le novità entrate in vigore con la riforma.
1) CAMBIA L’ACCISA SUL GAS NATURALE
Con la Riforma delle accise 2025, il sistema dell’accisa sul gas naturale cambia radicalmente per migliorare la gestione fiscale e ridurre i rischi economici per gli operatori. Il testo supera il meccanismo di acconto basato sui consumi storici. A partire dal 2025 in poi, l’accisa sarà calcolata mese per mese in base ai quantitativi effettivamente fatturati ai consumatori finali. Questo garantisce maggiore trasparenza e riduce le possibilità di evasione fiscale.
Viene abolita anche la distinzione tra “usi civili” e “usi industriali” a favore delle nuove categorie “usi domestici” e “usi non domestici”. La nuova definizione semplifica la classificazione e uniforma la tassazione. Inoltre, le miscele gassose contenenti almeno il 70% di metano saranno tassate come gas naturale. Invece, per le miscele con meno del 70% di metano l’accisa sarà proporzionale al contenuto.
I fornitori di gas avranno nuovi obblighi, come registrarsi presso l’Agenzia delle Dogane, presentare dichiarazioni semestrali e versare acconti mensili calcolati sui consumi effettivi. La trasparenza nelle bollette sarà obbligatoria. Queste dovranno riportare chiaramente le accise applicate e le aliquote in vigore.
La riforma introduce anche un sistema di cauzioni aggiornabile per garantire i pagamenti delle accise e rafforza la collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane, l’ARERA e la Guardia di Finanza per prevenire frodi.
2) SEMPLIFICAZIONI PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALCOLICI
Con le nuove disposizioni, gli esercizi di vendita al minuto di alcolici, come i bar, beneficeranno di una semplificazione significativa. Infatti, a partire dal 2025, la denuncia all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) sarà sostituita dalla comunicazione di avvio delle attività già prevista per lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP). La licenza ADM sarà necessaria solo per alcune tipologie di depositi di alcolici e soltanto quando si superano specifici volumi minimi.
La normativa introduce anche delle regole per consentire ai produttori di vino, operanti in regime di deposito fiscale, di eseguire trattamenti per ridurre il titolo alcolometrico del vino. L’autorizzazione sarà rilasciata dall’ADM in base alle condizioni definite da un Decreto specifico e solo se il quantitativo di alcol etilico ottenuto non supera 50 ettolitri annui.
3) CAMBIA IL SISTEMA DELLE ACCISE SULL’ENERGIA ELETTRICA
Il testo ha modificato anche il sistema di accise sull’energia elettrica, uniformandolo a quello del gas naturale. La riforma garantisce un monitoraggio continuo dei volumi ceduti dai venditori a tutela dell’erario. Con le nuove disposizioni, l’accisa dal 2025 è dovuta al momento della fornitura al consumatore finale o del consumo per uso proprio, con aliquote aggiornate al momento della transazione. Sono esenti dall’accisa:
- l’energia prodotta con fonti rinnovabili e consumata in impianti sotto i 20 kW per uso proprio e anche quella utilizzata per specifici scopi industriali, come processi elettrolitici, metallurgici o mineralogici;
- l’energia destinata a trasporti ferroviari, urbani, interurbani o per abitazioni con consumi limitati (fino a 150 kWh mensili per potenze sotto i 3 kW).
Il Decreto introduce anche degli obblighi per i fornitori e i consumatori. Ossia, i fornitori devono registrarsi presso l’Agenzia delle Dogane e versare cauzioni proporzionali all’accisa dovuta, con obblighi di comunicazione e rendicontazione periodica. Chi produce o utilizza energia per uso proprio sopra determinate soglie deve, invece, dichiarare i consumi. L’ARERA e l’Agenzia delle Dogane saranno poi chiamate a raccogliere e analizzare i dati energetici, rendendoli disponibili anche alla Guardia di Finanza per verifiche fiscali.
4) INTRODUZIONE DEL SOAC
La riforma introduce, nel Testo unico delle accise (TUA) un sistema di qualificazione dei soggetti obbligati accreditati, chiamato SOAC, che mira a rafforzare la fiducia tra gli operatori e l’amministrazione finanziaria. Questo sistema consente agli operatori qualificati di ottenere vantaggi come:
- l’esonero dalla cauzione a garanzia del pagamento dell’imposta;
- la riduzione degli oneri amministrativi.
La qualifica SOAC, verificata dall’Agenzia delle Dogane, varia in base al settore e si chiama:
- SOAC-PE, nel caso di prodotti energetici;
- SOAC-BA, nel caso di bevande alcoliche;
- SOAC-T, nel caso di tabacchi;
- SOAC-GE, nel caso di gas naturale ed energia elettrica.
I depositari autorizzati devono prestare una cauzione pari al 10% dell’imposta sui prodotti stoccati. Tuttavia, gli enti pubblici e statali ne sono esonerati. Poi, gli importi devono essere adeguati annualmente. Se la cauzione è garantita da terzi, il depositario può ridurre la propria.
La qualifica SOAC ha una durata di 4 anni, è rinnovabile e si basa su criteri reputazionali, distinguendo gli operatori qualificati nel settore. Questo sistema sostituirà tutte le procedure precedenti per l’esonero cauzionale e prevede tre livelli di qualificazione (base, medio e avanzato), ognuno con benefici crescenti.
5) NOVITÀ SUI DEPOSITI CAUZIONARI
La riforma specifica dei nuovi criteri per la cauzione che i depositari autorizzati devono prestare. Ricordiamo che i depositari autorizzati sono operatori economici che gestiscono un deposito fiscale e sono responsabili del pagamento delle accise sui prodotti detenuti o movimentati nel deposito. Per loro, la riforma prevede che:
- la cauzione deve essere pari al 10% dell’accisa dovuta sulla quantità massima di prodotti che possono essere detenuti nel deposito fiscale;
- non può mai essere inferiore alla media mensile dell’imposta dovuta sulle immissioni in consumo nei 12 mesi precedenti;
- il depositario deve adeguare la cauzione entro 30 giorni in caso di variazioni e comunicarlo all’Agenzia delle Dogane entro 10 giorni;
- se un altro soggetto presta una cauzione, l’importo dovuto dal depositario si riduce di pari ammontare.
Le amministrazioni pubbliche e gli Enti statali sono esonerati dall’obbligo di prestare cauzione. Inoltre, l’Agenzia delle Dogane potrà concedere l’esonero a determinati privati, solo dopo aver ottenuto referenze bancarie e valutato il rischio di insolvenza dei soggetti richiedenti.
6) SEMPLIFICAZIONI PER LA VENDITA DI TABACCHI
Il Decreto pubblicato in GU prevede l’estensione, da 2 a 4 anni, della durata delle autorizzazioni per la vendita dei prodotti liquidi da inalazione e dei tabacchi lavorati. Inoltre, le autorizzazioni alla vendita di prodotti da inalazione senza combustione valide al 1° Gennaio 2026 per esercizi di vicinato, farmacie e parafarmacie, sono prorogate di due anni. Stesso discorso anche per le autorizzazioni per la vendita di prodotti contenenti nicotina.
7) VERSO L’ELIMINAZIONE DEI SAD
La norma introduce misure per ridurre e rimodulare i sussidi ambientalmente dannosi (SAD) nel contesto delle imposte sui carburanti, promuovendo una tassazione più sostenibile e incentivando l’uso di carburanti a minore impatto ambientale. Nel dettaglio, il testo elimina gradualmente il sussidio ambientalmente dannoso identificato come EN.SI.24 (individuato nel “Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e favorevoli”).
EN.SI.24 si riferisce a un sussidio specifico che riguarda le differenze nelle aliquote di accisa tra benzina e gasolio utilizzato come carburante. La disparità tra le aliquote favorisce l’uso del gasolio, che ha un impatto ambientale maggiore rispetto alla benzina.
Per eliminarlo, il testo prevede che entro il 2030, le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante saranno progressivamente uniformate, fino a diventare uguali. Poi ogni anno, dal 2025, verrà ridotta l’accisa sulla benzina e aumentata quella sul gasolio, per una misura compresa tra 1 e 1,5 centesimi di euro per litro.
Le variazioni delle aliquote saranno determinate annualmente tramite un Decreto interministeriale, su cui vi aggiorneremo. La riforma specifica anche che gli aumenti dell’accisa sul gasolio non si applicano per gli usi specifici indicati nei numeri 5 e 9 della tabella A allegata al Decreto legislativo n. 504/1995. Ad esempio, per l’uso agricolo o per l’utilizzo in settori come la pesca e i trasporti marittimi.
8) VIA AGLI INCENTIVI PER I CARBURANTI SOSTENIBILI
Per incentivare l’uso di biocarburanti, come il biodiesel e i gasoli paraffinici (HVO), la riforma ha introdotto un’aliquota ridotta di accisa pari a 617,40 euro per mille litri.
Questa aliquota si applica per un periodo di cinque anni dal 2025, rispettando la normativa UE (articolo 16 della Direttiva 2003/96/CE e articolo 44, paragrafo 5, del regolamento UE n. 651/2014). I biocarburanti che accedono a questa agevolazione devono soddisfare requisiti specifici di sostenibilità.
9) SCADENZE PAGAMENTO ACCISE SUL ENERGIA E GAS
I soggetti obbligati che forniscono gas naturale o energia elettrica ai consumatori finali o lo utilizzano per uso proprio al 31 Dicembre 2025 devono versare entro la fine di Gennaio 2026 la rata di acconto del mese di Gennaio. Questa rata sarà uguale a quella del mese di Dicembre 2025, calcolata secondo le norme vigenti.
Tale acconto sarà poi contabilizzato nel conguaglio semestrale dell’accisa sul gas naturale per il primo semestre 2026. Le somme versate in eccesso per l’accisa del 2025 possono essere detratte dai successivi versamenti semestrali o essere richieste a rimborso.
10) DIRITTI DOGANALI DILAZIONATI, CAMBIA IL TASSO DI PAGAMENTO
Il testo aggiorna il riferimento al tasso applicabile per il pagamento dilazionato dei diritti doganali. La norma cioè, introduce il richiamo all’articolo 46 dell’Allegato 1 del Decreto legislativo 26 Settembre 2024, n. 141. Dunque, da quest’anno il tasso viene stabilito dalla normativa nazionale, così da rendere più chiaro e aggiornato il quadro normativo.
QUANDO ENTRA IN VIGORE LA RIFORMA DELLE ACCISE 2025
La Riforma delle accise è entrata in vigore il 5 Aprile 2025, ossia il giorno dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.79 del 04-04-2025.
Per non perdere tutte le novità legislative, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram.
TESTO PDF DELLA RIFORMA DELLE ACCISE 2025
Mettiamo a vostra disposizione il testo finale della riforma delle accise 2025 (Pdf 115 Kb), ossia il Decreto Legislativo 28 Marzo 2025, n. 43 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.79 del 04-04-2025. Il titolo del Decreto Legislativo è “Revisione delle disposizioni in materia di accise”. La riforma era stata approvate in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 15 Ottobre 2024, come descritto in questa nota e poi è stata rivista in Parlamento prima del suo ok definitivo in Esecutivo.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi invitiamo a leggere anche la guida alla Riforma fiscale 2025 che contiene la spiegazione di tutte le novità introdotte dal Governo sul tema quest’anno. Interessante, a proposito di gas ed energia, anche la guida al Decreto bollette 2025 che include il bonus bollette per le famiglie e quello per le imprese, spiegato in questo approfondimento.
Se volete conoscere altre novità legislative, poi, vi invitiamo a leggere la nostra pagina dedicata alle Leggi e ai Decreti ministeriali.
Potete restare aggiornati seguendo il nostro canale Whatsapp, il canale TikTok @ticonsigliounlavoro e l’account Instagram.
Inoltre, vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita, al canale Telegram per avere le notizie in anteprima. Poi, seguite la nostra pagina Facebook per non perdere le novità più interessanti.
Seguiteci anche su Google News cliccando su “segui” dove c’è la stellina.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.
Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando in alto su "segui".