Arriva la riforma del Fondo garanzia per le PMI con il Decreto Anticipi convertito in Legge.
La norma ha modificato le regole di accesso al Fondo dal 2024 e ha stabilito, tra le altre cose, che l’importo massimo garantito per singola impresa è di 5 milioni di euro.
In questa guida vi spieghiamo, in modo chiaro e per punti, come funziona il Fondo e cosa prevede la riforma del Fondo garanzia per le PMI.
COME FUNZIONA IL FONDO DI GARANZIA PMI
Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (PMI) è un serbatoio di risorse con cui l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie.
La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.
Poi, come previsto dal Quadro temporaneo europeo di aiuti di Stato, la garanzia può coprire nel fino al 90% dei finanziamenti destinati a investimenti, con limiti massimi basati su parametri specifici. La Legge di Bilancio 2023 aveva rifinanziato il Fondo di garanzia PMI di 720 milioni di euro per l’anno 2023, ma per conoscere le risorse relative al 2024, bisognerà attendere l’ok definitivo alla Legge di Bilancio 2024 (su cui vi aggiorneremo).
Intanto vediamo cosa prevede la riforma del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese prevista dal Decreto Anticipi convertito in Legge.
COSA PREVEDE LA RIFORMA DEL FONDO GARANZIA PMI 2024
L’articolo 15-bis, inserito in Parlamento nel Decreto Anticipi convertito in Legge, prevede la riforma del Fondo di garanzia PMI per il periodo che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.
Le novità riguardano a la disciplina operativa del Fondo di Garanzia PMI per l’anno 2024 per sostenere le piccole e medie imprese italiane. Resta confermato il limite massimo di impegni assumibile da parte del Fondo, come sarà fissato nella Legge di Bilancio 2024.
Le nuove disposizioni operative rappresentano un passo avanti per garantire continuità e sostenibilità al Fondo di Garanzia PMI.
Queste misure mirano a fornire alle imprese italiane le risorse necessarie per affrontare sfide future, consolidando così il ruolo del Fondo nell’economia nazionale.
Scopriamo nel dettaglio cosa prevede la riforma.
1) NUOVE MODALITÀ OPERATIVE E DI VALUTAZIONE
La riforma del Fondo di garanzia PMI specifica le modalità operative valide dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, introducendo deroghe parziali rispetto alla disciplina ordinaria. Questa iniziativa è motivata dalla necessità di garantire continuità, considerando la scadenza della disciplina speciale vigente fino al 31 dicembre 2023. Dunque, saranno ancora valide le “regole speciali” introdotte fino a fine 2023. Inoltre, la valutazione del merito di credito sarà effettuata secondo il modello previsto dalle Disposizioni Operative del Fondo, come fissato dall’articolo 3 del Decreto 29 settembre 2015, dal Decreto 7 dicembre 2016 e spiegato in questa pagina, con esclusione dei soggetti rientranti nella fascia 5.
2) IMPORTO MASSIMO GARANTITO
La riforma inserita nel Decreto Anticipi convertito in Legge stabilisce che l’importo massimo garantito per singola impresa è di 5 milioni di euro. Si conferma anche nel 2024, quanto già valido per il 2023.
3) CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ
Il comma 2 dell’articolo 15-bis, che contiene riforma del Fondo di garanzia PMI, mantiene le condizioni di ammissibilità della disciplina ordinaria. Inoltre, il testo introduce commissioni di mancato perfezionamento solo se la percentuale annua delle operazioni finanziarie supera il 5% per lo stesso richiedente.
4) CAMBIA IL REGIME DELLE OBBLIGAZIONI
La riforma del Fondo di garanzia PMI riduce l’importo minimo dei bond garantiti da 2 milioni a 500 mila euro, ampliando così l’accesso a canali alternativi di finanziamento per le imprese.
5) NUOVE REGOLE SULL’USO DELLE RISORSE
Il Decreto Anticipi convertito in Legge stabilisce che le economie del Fondo PMI derivanti dalle precedenti iniziative siano utilizzate, a partire dal 1° gennaio 2024, per finanziare l’operatività generale del Fondo. Questa decisione mira a massimizzare il supporto alle imprese.
6) NASCE IL COMITATO CONSULTIVO
La riforma del Fondo di garanzia PMI istituisce un Comitato consultivo per favorire la cooperazione tra enti e imprese. La norma poi, modifica la composizione del Consiglio di Gestione, semplificandola e agevolando il processo decisionale. Per maggiori dettagli sul suo funzionamento, bisognerà attendere il Decreto attuativo ad hoc dell’organismo.
GUIDA AL DECRETO ANTICIPI CONVERTITO IN LEGGE
In questa guida vi spieghiamo, in modo semplice e chiaro, cosa prevede il Decreto Anticipi convertito in Legge. Inoltre, in questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cosa sono i finanziamenti agevolati per le imprese e vi forniamo l’elenco completo e aggiornato di quali sono i bandi aperti in Italia.
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