Smart working familiare dal 2026: come funziona e a chi spetta

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smart working familiare dal 2026

Una delle novità più attese in vista della Manovra 2026 riguarda l’introduzione dello smart working familiare.

La misura fa parte del pacchetto di aiuti e incentivi pensato per sostenere le famiglie e garantire una migliore conciliazione tra vita privata e professionale

Vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta. 

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SMART WORKING FAMILIARE DAL 2026

Come confermato dal Documento Programmatico di Finanza Pubblica 2026 2028, approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 ottobre 2025, il lavoro fa remoto riservato ai lavoratori con figli o facenti parte di nuclei familiari con particolari esigenze di cura, è una delle misure di sostegno alle famiglie che il Governo vuole inserire nella Legge di Bilancio 2026.

Con il DPFP l’Esecutivo ha confermato che una parte delle risorse destinate alla politica sociale nel triennio 2026-2028 sarà orientata proprio al sostegno delle famiglie, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei lavoratori e aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, soprattutto femminile.

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COME FUNZIONA

Lo smart working familiare è un modello flessibile di lavoro da remoto, pensato per garantire maggiore libertà nella gestione dei tempi e degli spazi, favorendo in particolare genitori con figli piccoli, caregiver familiari e lavoratori che necessitano di maggiore equilibrio tra esigenze personali e professionali.

La proposta prevede di stabilizzare e ampliare le forme di lavoro agile già introdotte durante e dopo la pandemia, ma con regole più chiare e un orientamento esplicito alla dimensione familiare.
Tra le ipotesi al vaglio:

  • priorità di accesso al lavoro agile per genitori con figli minori di 14 anni o persone con disabilità;

  • accordi aziendali incentivati per la promozione dello smart working familiare;

  • credito d’imposta o sgravi contributivi per le imprese che adottano politiche di flessibilità e welfare aziendale legate alla famiglia;

  • possibilità di svolgere parte delle ore lavorative da remoto anche in modalità mista, mantenendo un equilibrio tra presenza e lavoro agile.
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OBIETTIVI

Il Governo punta a rendere lo smart working familiare uno strumento strutturale di politica occupazionale e sociale, capace di favorire l’occupazione femminile, ancora penalizzata dalla difficoltà di conciliare lavoro e vita privata, riducendo di conseguenza il gender gap nel mercato del lavoro.

Ma non solo, in generale una migliore gestione del tempo potrebbe aumentare la produttività,  ridurre le assenze e addirittura sostenere la natalità, creando un contesto più favorevole per chi desidera avere figli senza rinunciare alla carriera.

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ALTRI AIUTI PER LE FAMIGLIE

La proposta di introdurre lo smart working familiare sarà inserita tra le priorità della Legge di Bilancio 2026, insieme ai bonus fiscali per le famiglie e i nuovi incentivi per la natalità, per entrare a regime già nel corso del prossimo anno.

In attesa che i nuovi aiuti vengano definiti bene dal Governo, vi consigliamo di consultare gli elenchi degli aiuti per le famiglie già attivi e che si possono richiedere, tra i quali:

GUIDA ALLO SMART WORKING IN ITALIA

Per approfondire, vi consigliamo la guida sullo smart working in Italia e e la sentenza che cambia le regole dello smart working per lavoratori disabili.

Vi segnaliamo poi  l’approfondimento sullo smart working nella Pubblica Amministrazione nel 2025 e quali sono i Comuni che hanno attivato lo smart working in Italia per i propri dipendenti insieme all’elenco dei bonus per chi è in smart working riconosciuti dai piccoli Comuni e i borghi in Italia.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Potrebbe poi interessarvi sapere come funziona la Dote Famiglia e a chi spetta e quali sono le nuove regole per l’Assegno Unico figli nel 2026.

Vi segnaliamo infine l’aumento dell’indennità del congedo parentale dal 2026, annunciato dal Governo.

Per conoscere tutti gli aiuti per lavoratori e famiglie disponibili potete visitare questa pagina.

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Scritto da Federica Petrucci - Coordinatrice editoriale, redattrice, consulente del lavoro ed esperta di previdenza.
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