Nel 2025 è possibile fruire del Superbonus al 65%, invece che al 70% come avveniva fino allo scorso anno.
Quest’anno poi, il riconoscimento spetta esclusivamente per gli interventi già avviati nel 2024 o quelli per cui vi era già la documentazione dovuta, al 15 Ottobre 2024.
A proposito delle novità introdotte quest’anno, l’Agenzia delle Entrate ha anche chiarito come funziona questo incentivo per la prima casa.
In questo articolo vi spieghiamo come funziona, chi sono i destinatari e quali sono le regole della misura nel 2025.
Indice:
COS’È IL SUPERBONUS
Il Superbonus è una detrazione fiscale per le spese sostenute per la realizzazione di specifici interventi edilizi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. La misura ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza e l’efficienza delle abitazioni e degli edifici comuni in Italia.
Introdotto dal Decreto Rilancio nel 2020, nel tempo le regole di applicazione del Superbonus hanno subito molte modifiche nelle Manovre finanziarie annuali. Dal 1° Gennaio, la misura segue le regole previste dalla Legge di Bilancio 2025, chiarite dalla Circolare n.8/E del 19 Giugno 2025 dell’Agenzia delle Entrate. Ossia:
- la percentuale di detrazione è stata ridotta al 65% rispetto al 70% del 2024. Ricordiamo che la sua versione originaria riconosceva detrazioni fino al 110%. Da quest’anno, lo sgravio fiscale al 110% è rimasto solo per lavori in aree colpite da eventi sismici;
- l’agevolazione al 65% vale nel 2025 solo per gli interventi già avviati nel 2024 o per cui vi erano i documenti dovuti al 15 Ottobre 2024.
Inoltre, come è già accaduto dal 2024, anche dal 1° Gennaio non è più possibile utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura con il Superbonus.
Scopriamo insieme quali sono i requisiti per accedere alla misura nel 2025.
REQUISITI SUPERBONUS 2025
Nel 2025 hanno diritto all’incentivo coloro che hanno specifici requisiti e rientrano in tali categorie:
- condomìni;
- persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento. Vale anche per i proprietari (o comproprietari con altre persone fisiche) di edifici costituiti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate;
- Istituti autonomi case popolari (IACP);
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci;
- ONLUS, associazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale;
- associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.
I soggetti IRES rientrano tra i beneficiari nella sola ipotesi di partecipazione alle spese per interventi trainanti effettuati sulle parti comuni in edifici condominiali. Per soggetti IRES, si intende quelli passivi dell’Imposta sul Reddito delle Società, come per esempio, le società di capitali, gli Enti pubblici e gli enti privati, diversi dalle società e simili.
Vediamo ora, come funziona la misura.
COME FUNZIONA IL SUPERBONUS NEL 2025
Dal 2025, l’incentivo funziona sempre come detrazione fiscale, ciò significa che le spese sostenute per gli interventi agevolati potranno essere recuperate sotto forma di una riduzione delle imposte da pagare nelle successive dichiarazioni fiscali, secondo la percentuale prevista dalla normativa, ovvero il 65% delle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica.
Vi sono specifici tipi di interventi “agevolabili”. Ossia, è applicabile per interventi “trainanti” e “trainati” che migliorano l’efficienza energetica o riducono il rischio sismico, migliorando di due classi energetiche l’edificio interessato dai lavori, purché già iniziati nel 2024 o per i quali, entro il 15 Ottobre 2024, risulta presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) o presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo per interventi di demolizione e ricostruzione. A chiarirlo è stata l’Agenzia delle Entrate con la Circolare n.8/E del 19 Giugno 2025.
Gli interventi trainanti sono i seguenti:
- interventi di isolamento termico sugli involucri;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
- interventi antisismici.
Rientrano invece tra gli interventi trainati, ovvero quelli eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali (trainanti), i lavori di:
- efficientamento energetico;
- installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo;
- infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici;
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (16-bis, lettera e del TUIR).
COME FUNZIONA IL SUPERBONUS 2025 PER LA PRIMA CASA
Nel 2025 il Superbonus per la prima casa funziona in maniera identica alla misura applicata per le seconde abitazioni, cioè mediante detrazione fiscale al 65% e nel rispetto delle condizioni precedentemente elencate entro il 15 Ottobre 2024.
Però, per quanto riguarda il collegamento con le agevolazioni per la prima casa, chi ha acquistato un immobile oggetto di interventi Superbonus può beneficiare di un termine più lungo per trasferire la residenza nel Comune dove si trova l’abitazione. Invece dei consueti 18 mesi, il termine slitta a 30 mesi, ma solo se l’acquisto è avvenuto durante il periodo di sospensione legato alla pandemia. In quel caso, il termine decorre dal 31 Ottobre 2023 e scade il 30 Aprile 2026. A confermare questa proroga è stata l’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 230 del 2025.
Vediamo come richiedere l’incentivo per le prime o le seconde case
COME OTTENERE IL SUPERBONUS NEL 2025
Per ottenere l’incentivo nel 2025 è necessario:
- registrarsi sul portale ENEA e inserire i dati anagrafici del richiedente e dell’immobile;
- compilare e inviare la documentazione telematica richiesta, incluso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) aggiornato che certifichi il miglioramento energetico;
- allegare l’asseverazione di un tecnico abilitato e il visto di conformità.
Una volta approvata, la detrazione potrà essere richiesta nella dichiarazione dei redditi – tramite il modello 730 – e recuperata nei successivi quattro anni. Invece, i contribuenti che hanno sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo e precisa che la scelta potrà essere effettuata presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 Ottobre 2025.
In caso di maggior debito d’imposta, il versamento potrà essere effettuato senza sanzioni né interessi entro il termine per il versamento del saldo delle imposte relative al 2024. A chiarirlo è stata la Circolare n.8/E del 19 Giugno 2025.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
- Testo coordinato (Pdf 85 Kb) del Decreto Legge 16 Febbraio 2023, n. 11 con la Legge 11 aprile 2023, n. 38 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.85 del 11-04-2023. Ossia, il Decreto blocca cessioni Superbonus convertito in legge;
- Testo ufficiale (Pdf 772Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.128 del 19-05-2020 – Suppl. Ordinario n. 21. Ossia il Decreto Rilancio;
- Circolare n.8/E del 19 Giugno 2025 (Pdf 336 Kb);
- Risposta Agenzia delle Entrate n. 230 del 2025 (Pdf 2 Mb).
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
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Per approfondire quali sono tutte le altre agevolazioni previste per i proprietari di immobili in Italia, vi consigliamo la nostra guida con l’elenco aggiornato di tutti i bonus casa attivi nel 2025.
Da consultare anche la guida al bonus barriere architettoniche o al bonus mobili, oltre che quella sui bonus edilizi in vigore nel 2025.
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