Testo Unico versamenti riscossione e tasse: cosa prevede in 6 punti

Cosa prevede e cosa cambia dal 2025 con il Testo Unico in materia di versamenti, riscossione e tasse approvato dal Governo 

Governo, Decreto, Lavoro, Bonus, Legge
Photo credit: Peter Gerhard Probst / Shutterstock
adv

Il Testo Unico in materia di versamenti, riscossione e tasse è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 17 Settembre 2024.

La riforma mira a semplificare e razionalizzare il complesso sistema normativo esistente, unificando le normative vigenti in tema di riscossione, fisco e versamenti, in un unico testo.

In questa guida mettiamo a vostra disposizione il testo unico versamenti, riscossione e tasse scaricabile in PDF e spieghiamo cosa prevede la riforma nel dettaglio.

adv

COSA PREVEDE IL TESTO UNICO VERSAMENTI, RISCOSSIONE E TASSE

Il Testo Unico in materia di versamenti, riscossione e tasse prevede una riorganizzazione delle norme in tema di scadenze e rate in ambito fiscale.

Inoltre, il capitolato – che ingloba alle novità della riforma riscossione 2025 e quelle sulle cartelle esattoriali nel 2025 – si inserisce nel contesto delle disposizioni europee per facilitare la cooperazione internazionale in materia di riscossione dei crediti erariali.

Scopriamo insieme cosa prevede il Testo Unico.

adv

1) NOVITÀ SULLA COMPENSAZIONE DEI CREDITI

I contribuenti possono effettuare versamenti unitari delle imposte e dei contributi con eventuale compensazione di crediti, che consente ai contribuenti di estinguere debiti fiscali utilizzando crediti che hanno nei confronti dell’Erario.

I crediti compensabili possono derivare, ad esempio, da contributi versati in eccesso o da crediti verso enti come l’INPS per datori di lavoro non agricoli, datori di lavoro agricoli e lavoratori autonomi iscritti a gestioni speciali.

È prevista anche la compensazione dei crediti verso l’INAIL. Il limite massimo per i crediti compensabili è fissato a 2 milioni di euro annui, e le modalità operative saranno definite dall’Agenzia delle Entrate, dall’INPS o dall’INAIL.

Inoltre, se i crediti risultano non utilizzabili, l’Agenzia delle Entrate comunica la mancata esecuzione. È importante notare che i contribuenti con iscrizioni a ruolo superiori a 100.000 euro non possono avvalersi di questa opzione. Inoltre, per crediti superiori a 5.000 euro annui, è obbligatoria l’apposizione del visto di conformità.

Infine, la compensazione dei crediti relativi alle imposte erariali è vietata se ci sono debiti erariali iscritti a ruolo per importi superiori a 1.500 euro e scaduti. In caso di violazione di questo divieto, è prevista una sanzione pari al 50% dell’importo indebitamente compensato, a meno che non sia in corso una contestazione amministrativa o giudiziale sul ruolo.

adv

2) F24 ANCHE PER GLI ENTI PUBBLICI

Gli Enti pubblici grazie alle introduzioni specificate nel Testo Unico in materia di versamenti, riscossione e tasse potranno mettere a disposizione il modello “F24 Enti pubblici” per il pagamento di tributi, contributi e premi. I versamenti devono essere effettuati entro il 16° giorno del mese di scadenza.

Introducendo un modello specifico per gli enti pubblici, si riduce la complessità del sistema attuale, che spesso prevede diverse procedure per diversi tipi di pagamento. Inoltre, la scadenza entro il 16° giorno del mese di scadenza offre un riferimento temporale chiaro e uniforme per tutti i versamenti, facilitando la pianificazione e la gestione finanziaria degli enti.

Le modalità di attuazione sono definite dall’Agenzia delle Entrate e dai Ministeri competenti.

adv

3) PRIORITÀ AI VERSAMENTI TELEMATICI

I contribuenti, tra cui i titolari di partita IVA, possono effettuare versamenti unitari attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Ovvero, viene riconosciuta la possibilità di effettuare un unico pagamento che copre diverse tipologie di imposte, contributi e premi previdenziali in un’unica operazione.

Inoltre, è possibile eseguire i versamenti di imposte, contributi e premi previdenziali tramite una delega alla banca o a Poste italiane. Questo permette una gestione più flessibile dei pagamenti e assicura che vengano effettuati in modo tempestivo.

Un ulteriore miglioramento è rappresentato dalla possibilità di effettuare i pagamenti utilizzando diversi metodi, come carte di credito o debito, assegni bancari e circolari, e altri sistemi di pagamento elettronici.

Questa diversificazione dei metodi di pagamento rende il sistema più accessibile e conveniente. Tuttavia, è importante notare che, in caso di assegni scoperti o non pagabili, il versamento sarà considerato omesso.

Rispetto al sistema attuale, queste nuove disposizioni semplificano e digitalizzano il processo di pagamento, riducendo il rischio di errori e ritardi. La transizione verso modalità telematiche non solo velocizza le operazioni, ma migliora anche la trasparenza e la tracciabilità dei pagamenti, contribuendo a una gestione fiscale più efficiente e moderna.

4) CAMBIANO LE REGOLE SULLE RATEIZZAZIONI

Le somme dovute a titolo di imposte e contributi possono essere pagate in rate mensili, con interessi applicati dal mese di scadenza fino al completamento entro il 16 Dicembre, con una progressiva estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali dalle attuali 72 a 120. La misura degli interessi è stabilita con Decreto del Ministero dell’Economia.

adv

5) NUOVE REGOLE RISCOSSIONE COATTIVA

Il Testo Unico in materia di versamenti, riscossione e tasse (Titolo V e VI) prevede nuove regole sulla riscossione coattiva. Ossia, la norma stabilisce che:

  • l’Agente della Riscossione può procedere alla riscossione forzata di somme iscritte a ruolo, interessi di mora e spese, dopo aver notificato una cartella di pagamento al debitore;

  • prima di effettuare pagamenti superiori a 5.000 euro, le Pubbliche amministrazioni devono verificare se il beneficiario ha debiti derivanti da cartelle di pagamento. Se sì, il pagamento deve essere bloccato e segnalato all’Agente della riscossione;

  • verranno introdotti una serie di nuovi atti che ampliano le possibilità per l’amministrazione fiscale di recuperare somme non versate;

6) SEMPLIFICAZIONE DEI RIMBORSI FISCALI

Le nuove modalità di rimborso introducono cambiamenti significativi rispetto al sistema attuale, rendendo il processo più chiaro e accessibile per i contribuenti. Innanzitutto, i contribuenti soggetti a ritenuta diretta potranno richiedere il rimborso per errori o inesistenze entro 48 mesi, presentando l’istanza all’Agenzia delle Entrate, che dovrà provvedere al rimborso entro 30 giorni dalla decisione definitiva accolta, rendendo il processo più tempestivo.

In caso di mancata decisione entro 90 giorni, il contribuente avrà la facoltà di ricorrere alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado, garantendo un maggiore accesso alla giustizia.

Un’altra novità importante riguarda il rimborso diretto delle somme erroneamente iscritte a ruolo o delle ritenute eccedenti, semplificando il recupero. Infatti è stato istituito un conto fiscale obbligatorio per i contribuenti, dove verranno registrati tutti i versamenti e rimborsi, migliorando la gestione e la tracciabilità delle operazioni fiscali.

Infine, non saranno effettuati rimborsi per importi inferiori a 12 euro, evitando operazioni di rimborso di piccole entità, e le somme rimborsate erroneamente saranno recuperate tramite iscrizione a ruolo, con notifica della cartella di pagamento entro tre anni dall’esecuzione del rimborso.

adv
adv

QUANDO ENTRA IN VIGORE TESTO UNICO

Il Decreto Legge entrerà in vigore non appena sarà concluso l’iter legislativo che lo interessa. Ossia, dopo la sua presentazione nell’Esecutivo, il testo deve essere approvato dalle Commissioni di Camera e Senato, prima di essere definitivamente adottato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in GU. Vi aggiorneremo sulle novità man mano.

adv

TESTO UNICO VERSAMENTI, RISCOSSIONE E TASSE

Mettiamo a vostra disposizione la bozza in PDF (945 Kb) del Testo Unico in materia di versamenti, riscossione e tasse, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri del 17 Settembre 2024, come spiegato in questa nota.

Appena il testo ufficiale del Decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, vi aggiorneremo in questo stesso articolo e lo segnaleremo anche sulla nostra newsletter gratuita e sul nostro canale Telegram.

adv

LA GUIDA ALLA RIFORMA RISCOSSIONE 2025

Vi consigliamo di leggere anche la nostra guida sulle novità della riforma riscossione 2025

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere la guida alle ultime novità DEF sul taglio del cuneo fiscale nel 2025 e un’altra misura importante al vaglio che riguarda il taglio dell’IRPEF nel 2025.

Da consultare anche la guida alle novità sulle cartelle esattoriali nel 2025, con le regole sui tempi e gli aiuti introdotti dal Decreto riscossioni sulle rateizzazioni.

Mettiamo a vostra disposizione la guida sul pagamento delle rate delle cartelle esattoriali aggiornato al vademecum dell’Agenzia delle Entrate sulla rateizzazione delle cartelle esattoriali valide per l’anno 2024.

Per scoprire altre interessanti novità legislative vi invitiamo a visitare questa pagina.

Vi invitiamo anche ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima. È anche possibile restare aggiornati seguendo il nostro canale Whatsapp e il nostro canale TikTok @ticonsigliounlavoro. Seguiteci inoltre su Google News cliccando sul bottone “segui” presente in alto.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *