Il Ministro del Lavoro annuncia l’introduzione nel 2024 dell’Assegno di inclusione per le donne vittime di violenza.
Nel Decreto lavoro convertito in Legge è stata inserita, infatti, la possibilità di erogare il beneficio anche alle donne vittime di violenza prese in carico da centri antiviolenza, nonché a i componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere.
In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede la proposta di introduzione dell’Assegno di inclusione per le donne vittime di violenza nel 2024.
Indice:
ASSEGNO DI INCLUSIONE ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha annunciato l’estensione dell’Assegno di inclusione alle donne vittime di violenza prese in carico dai centri Regionali anti violenza riconosciuti dalle Regioni o dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza.
Alle stesse condizioni, inoltre, verrebbe riconosciuto ai soggetti coinvolti nei percorsi di protezione dalla violenza di genere. La misura sarà attiva a partire dal 1° gennaio 2024.
Tale decisione è arrivata nel corso delle modifiche parlamentari al Decreto lavoro convertito in Legge.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, infatti, il Ministro ha evidenziato le conseguenze economiche della violenza che rendono le vittime più vulnerabili. Da qui, dunque, l’annuncio sulla proposta dell’ampliamento della platea dei beneficiari del sussidio destinato alle fasce più deboli della popolazione.
La modifica, pertanto, non è ancora operativa ma dovrà essere integrata nel Decreto attuativo sull’Assegno di inclusione. E noi, vi aggiorneremo.
Intanto, vediamo cosa prevede l’Assegno di inclusione, esteso anche alle donne vittime di violenza e ai soggetti vittime di violenza di genere.
COME FUNZIONA L’ADI PER DONNE VITTIME DI VIOLENZA
L’Assegno di inclusione per le donne vittime di violenza o per i soggetti vittime di violenza di genere ha le stesse caratteristiche previste per la generalità dei beneficiari, che vi indichiamo in questa guida.
Ricordiamo, infatti, che l’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico, di contrasto alla povertà e di inclusione sociale e professionale che sarà attiva dal 1° gennaio 2024, prendendo il posto del Reddito di Cittadinanza (insieme al Supporto per la formazione e il lavoro, già attivo dal 1° settembre 2023).
Inoltre, grazie all’allargamento della platea di beneficiari, anche per le vittime di violenza vi saranno, con l’ADI, i seguenti sostegni previsti dalla misura:
- la possibilità di rinnovare l’assegno mensile per un anno e mezzo, ricevendo un importo che varia da un minimo di 480 euro annui ad un massimo di 6.000 euro annui (moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza ISEE) a cui si può aggiungere al massimo 3.360 euro annui come contributo per l’affitto. Per maggiori dettagli sul calcolo vi consigliamo di leggere questa guida;
- sgravi contributivi per i datori di lavoro che assumono, come vi spieghiamo in questo articolo;
- canali dedicati di accesso al lavoro, come il SIISL e il patto di lavoro che vi spieghiamo in questa guida.
CHI POTRÀ PRESENTARE DOMANDA
Potranno avere accesso all’Assegno di inclusione:
- donne vittime di violenza prese in carico dai centri Regionali;
- soggetti coinvolti nei percorsi di protezione dalla violenza di genere.
Inoltre, i soggetti coinvolti nei percorsi di protezione dalla violenza di genere costituiranno un nucleo familiare separato, semplificando così l’accesso all’Assegno di inclusione.
Questi si vanno ovviamente aggiungere alla generalità di beneficiari già previsti dalla normativa, ovvero le famiglie al cui interno si trovano almeno una persona disabile o un minore oppure un ultra 60enne. Lo stesso trattamento spetta anche ai nuclei familiari con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla Pubblica Amministrazione.
QUANDO ENTRA IN VIGORE L’ADI DONNE VITTIME DI VIOLENZA
L’assegno di inclusione per le donne vittime di violenza o per i soggetti vittime di violenza di genere sarà attivato nel 2024.
È importante sottolineare che, sebbene questa misura sia stata inclusa nel Decreto lavoro convertito in Legge, attualmente resta ancora una proposta.
Infatti, i dettagli specifici della misura non sono stati definiti attraverso un Decreto attuativo. Non appena saranno disponibili ulteriori chiarimenti da parte dell’INPS e del Governo, vi forniremo aggiornamenti in merito.
LA GUIDA ALL’ASSEGNO DI INCLUSIONE 2024
In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cos’è l’Assegno di Inclusione, come funziona, a chi spetta e tutte le regole in base a quanto previsto dal Decreto lavoro convertito in Legge che lo ha istituito.
INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI
Ecco le altre guide correlate che vi consigliamo di leggere:
- Esonero contributivo per assunzioni beneficiari di ADI e SFL:
- Patto per il lavoro per percettori di Assegno di Inclusione.
- SIISL: Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa.
- Sospensione, revoca e decadenza Assegno di inclusione, le differenze.
- Assegno di inclusione over 67, cos’è e come funziona.
- Differenze tra Assegno di Inclusione e Reddito di Cittadinanza, la guida.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Vi invitiamo a leggere le altre misure in arrivo contro la violenza sulle donne in questo articolo.
Poi, vi consigliamo di leggere il nostro approfondimento sulla proposta di legge al vaglio del governo, per inserire le donne vittime di violenza tra le categorie protette. Interessante anche il nostro articolo sui settori lavorativi con disparità di trattamento tra uomini e donne.
Poi, vi invitiamo a scoprire tutte le notizie su nuovi bonus e aiuti per le famiglie e lavoratori.
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