Sospensione, revoca e decadenza Assegno di Inclusione: tutte le regole

Quando scatta la sospensione, la revoca o la decadenza dell’Assegno di Inclusione (ADI), cosa comporta e quali sono le differenze

inps

L’INPS ha fatto il punto sui casi di sospensione, revoca e decadenza dell’Assegno di Inclusione (ADI), chiarendo il significato e le differenze.

L’Istituto si è soffermato sui casi specifici di sospensione dell’Assegno di Inclusione, riferiti al singolo componente del nucleo familiare, che trovandosi in determinate situazioni, non viene più calcolato nella scala di equivalenza, nonché l’ipotesi di revoca e di decadenza.

In questa guida chiara e dettagliata facciamo il punto su cosa può determinare la sospensione, la revoca o la decadenza dell’Assegno di Inclusione (ADI), quali sono le conseguenze e le differenze nei tre casi.

DIFFERENZE TRA SOSPENSIONE, REVOCA E DECADENZA ADI

Il focus INPS pubblicato il 16 agosto 2023 mira a fornire una sintesi delle principali disposizioni che interessano le nuove misure di contrasto alla povertà, chiarendo quando e perché scatta la sospensione, revoca o decadenza dell’Assegno di Inclusione.

Le precisazioni si riferiscono al singolo componente del nucleo familiare, che trovandosi in determinate situazioni, non viene più calcolato nella scala di equivalenza ISEE, per cui può scattare la sospensione, la revoca o la decadenza dell’ADI. Altri dettagli, l’INPS li chiarisce nella Circolare n.105 del 16-12-2023.

Cosa determina e cosa comporta la sospensione, la revoca o la decadenza dell’ADI? Quali sono quindi le differenze? Vediamolo insieme.

1) SOSPENSIONE ASSEGNO DI INCLUSIONE

La sospensione dell’Assegno di Inclusione comporta l’interruzione dell’erogazione della prestazione al verificarsi di un determinato evento e la ripresa dei pagamenti al venir meno dell’evento che ho prodotto la sospensione.

Come chiarito anche da INPS nella Circolare n.105 del 16-12-2023, la sospensione dell’Assegno di Inclusione scatta nei casi in cui il soggetto beneficiario sia interessato da:

  • misura cautelare personale;
  • provvedimenti non definitivi di condanna;
  • latitanza o nel caso in cui si sia sottratto volontariamente all’esecuzione della pena;
  • non ottemperanza agli obblighi di presentazione ai servizi competenti;
  • accettazione offerta lavoro da 1 a 6 mesi, ovvero il beneficiario ha trovato lavoro e non ha più bisogno del sostegno economico previsto.

Per approfondire l’argomento, vi rimandiamo alla nostra guida su offerte di lavoro e compatibilità con Assegno di inclusione.

2) REVOCA ASSEGNO DI INCLUSIONE

La revoca dell’Assegno di Inclusione comporta il venir meno del diritto alla prestazione dalla data della domanda con conseguente obbligo di restituzione da parte del beneficiario di tutti gli importi indebitamente percepiti. In questo caso, quindi, opera retroattivamente.

La revoca dell’Assegno di Inclusione viene disposta per dichiarazioni omesse o mendaci nella domanda del beneficio o nelle successive comunicazioni obbligatorie relative a variazioni del reddito, del patrimonio, della composizione del nucleo familiare.

3) DECADENZA ASSEGNO DI INCLUSIONE

La decadenza dell’Assegno di Inclusione comporta il venir meno dell’erogazione della prestazione dal momento del verificarsi dell’evento che l’ha causata. Pertanto, se la decadenza è applicata contestualmente all’evento non vi saranno prestazioni indebite da recuperare. Se, invece, la decadenza è applicata in un momento successivo al verificarsi dell’evento si dovrà procedere al recupero di quanto indebitamento percepito dal beneficiario dalla data dell’evento fino all’ultimo pagamento.

La decadenza dell’Assegno di Inclusione si verifica nei casi di:

  • Condanna in via definitiva del beneficiario per reati con pena non inferiore a un anno;
  • Patteggiamento ai sensi dell’art. 444 c.p.p., in deroga all’art. 445, comma 1-bis, c.p.p.;
  • Mancata sottoscrizione Patto per l’inclusione o patto di servizio personalizzato;
  • Assenza ingiustificata a iniziative formative o altra iniziativa di politica attiva;
  • Mancata accettazione di un’offerta di lavoro per i componenti del nucleo attivabili;
  • Mancate o false comunicazioni che influirebbero sulla prestazione, nonché mancata presentazione di una DSU aggiornata in caso di variazione nucleo.

L’Assegno di Inclusione decade anche se:

  • un componente del nucleo non si presenta presso i servizi sociali o il servizio per il
    lavoro competente senza giustificato motivo e quindi non attiva il Patto per il lavoro per l’Assegno di Inclusione sociale;
  • un membro del nucleo viene trovato, nel corso di attività ispettive, a svolgere attività di lavoro senza aver provveduto alle prescritte comunicazioni.

Nella nostra guida su offerte di lavoro e compatibilità con Assegno di inclusione vi spieghiamo quando si può continuare a lavorare e quando, invece, l’attività comporta il venir meno della prestazione.

QUANDO L’ADI PUÒ ESSERE RICHIESTO DI NUOVO E QUANDO NO

Nei casi di condanna definitiva nonché di applicazione con provvedimento definitivo di una
misura di prevenzione da parte dell’autorità giudiziaria per i reati indicati all’articolo 8 commi 1 e
2 del decreto- legge n.48/2023, il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che
siano decorsi 10 anni dalla definitività della sentenza, o dalla revoca, o dalla perdita o cessazione degli effetti del decreto di applicazione della misura di prevenzione.

Nei casi diversi da quelli sopra citati, il beneficio può essere richiesto da un componente il nucleo familiare solo decorsi 6 mesi dalla data del provvedimento di revoca o decadenza.

FAQ E ASSISTENZA

Il Ministero del Lavoro ha messo a disposizione degli utenti le FAQ sull’Assegno di inclusione, ossia le risposte alle domande frequenti utili per coloro che intendono usufruire della misura dal 1° gennaio 2024.

Vi invitiamo a consultarle per ogni dubbio. In questa pagina, trovate le FAQ relative alle altre misure di inclusione sociale. Per saperne di più è utile consultare anche queste slide. Infine, per i cittadini è sempre disponibile il servizio di Urp Online del Dicastero.

LA GUIDA ALL’ASSEGNO DI INCLUSIONE (ADI)

Mettiamo a vostra disposizione la guida dedicata all’Assegno di inclusione in cui spieghiamo cos’è l’ADI, come funziona, a chi spetta e tutte le regole che lo disciplinano. Vi consigliamo anche di leggere questo articolo sull’avvio delle domande ADI dal 18 dicembre 2023.

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di Federica P.
Consulente del lavoro ed esperta di previdenza.
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