Bando Turismo delle Radici 2023: contributi a fondo perduto per valorizzare territorio

Aperto il Bando Turismo delle Radici 2023 per creare nuove figure professionali e incentivare il turismo degli stranieri di origine italiana che tornano a visitare i luoghi di provenienza

guida turistica, turismo

Al via il Bando Turismo delle Radici 2023 che offre contributi a fondo perduto fino a 200.000 euro per finanziare 20 progetti di valorizzazione del territorio.

La misura punta a favorire la nascita di nuove figure professionali specializzate nella progettazione e promozione dei servizi relativi al turismo effettuato dagli emigranti, anche di più generazioni, che tornano in Itala per visitare i luoghi di provenienza. Il Bando si rivolge a un “gruppo informale” di persone fisiche (minimo 6, massimo 15), per almeno il 25% con un’età compresa fra i 18 ed i 36 anni.

In questa guida vi spieghiamo in cosa prevede il Bando Turismo delle Radici 2023, cosa offre, a chi spettano i contributi a fondo perduto e come partecipare.

COSA PREVEDE IL BANDO TURISMO DELLE RADICI 2023

Il Bando Turismo delle Radici 2023, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Cultura, riconosce contributi a fondo perduto per finanziare 20 progetti di valorizzazione del territorio e di promozione dei servizi relativi al turismo delle radici. La misura coinvolge tutte quelle persone che tornano verso il Paese di origine della propria famiglia per riavvicinarsi alle radici della propria storia familiare e culturale. Possono partecipare al Bando inserito nell’ambito del PNRR (Missione 1, Componente 3, Misura 2, Investimento 2.1) i gruppi informali composti da un minimo di 6, a un massimo 15 persone, per almeno il 25% con un’età compresa fra i 18 ed i 36 anni. Ogni progetto ammesso sarà finanziato per 200.000 euro per uno stanziamento totale di 4 milioni di euro per il 2023.

Per “turismo delle radici”, specifichiamo, si intende l’offerta turistica strutturata attraverso appropriate strategie di comunicazione che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore alla conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti. La misura, infatti, mira a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici, creando sui territori un’offerta turistica integrata rivolta ai viaggiatori delle radici. Vediamo a chi si rivolge il Bando Turismo delle Radici 2023.

A CHI SI RIVOLGE

Possono presentare la proposta progettuale per partecipare al Bando i “gruppi informali”, costituiti da un’aggregazione spontanea di persone fisiche (minimo 6 e massimo 15), in possesso dei requisiti riassunti in questa pagina. All’interno del gruppo, almeno il 25% dei componenti dovrà possedere, alla data di presentazione della domanda, un’età compresa tra i 18 e i 36 anni (non compiuti). Possono partecipare al Bando e far parte della rete in qualità di persone fisiche anche professionisti titolari di partita IVA.

I “gruppi informali” i cui progetti saranno ritenuti idonei e che risulteranno beneficiari del finanziamento dovranno costituirsi in un nuovo soggetto giuridico che, sulla base della vigente normativa, è qualificato come Ente del Terzo Settore. I progetti possono essere realizzati con il coinvolgimento di partner pubblici e privati.

COME FUNZIONA IL BANDO TURISMO DELLE RADICI 2023

Come accennato, il Bando Turismo delle Radici finanzia con contributi a fondo perduto fino a 20 proposte progettuali, una per ogni Regione, presentate ciascuna dal citato “gruppo informale” di soggetti.  Il procedimento per la concessione del finanziamento si articola, poi, nelle seguenti fasi:

  • istruttoria formale delle domande;
  • valutazione dei progetti ed attribuzione dei relativi punteggi, come da articolo 9 del bando;
  • colloquio con i gruppi informali selezionati;
  • approvazione delle graduatorie finali e concessione del finanziamento.

La concessione dei contributi è assegnata in base alle graduatorie dei progetti, formate nel numero di una per ciascuna Regione. Nel caso in una Regione non vi siano progetti presentati, la Commissione può chiedere ai partecipanti di Regioni vicine di presentare un’altra proposta progettuale.

OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE CON I PROGETTI

Si considerano ammissibili quei progetti che sviluppano una proposta, relativa alla valorizzazione del territorio che, in coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, costituisca espressione dei seguenti principi:

  • rivoluzione verde;
  • transizione ecologica;
  • inclusione sociale;
  • coesione;
  • integrazione;
  • cultura;
  • creatività.

PROGETTI AMMISSIBILI

Il progetto, per essere ammissibile, deve sviluppare le seguenti linee di intervento:

  • prevedere che i partecipanti acquisiscano le competenze necessarie nel campo del turismo delle radici attraverso uno specifico corso di formazione, organizzato dalla Direzione Generale per gli Italiani all’Estero (DGTI) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI);

  • promuovere una struttura adeguata che possa creare un’offerta turistica, mirata sui viaggiatori delle radici, quali effettuare le ricerche storico-familiari, creare gli itinerari, accompagnare i viaggiatori;

  • allestire uno o più laboratori delle radici italiane, in collaborazione con le amministrazioni comunali partner del progetto e in posizione geograficamente strategica rispetto al territorio di riferimento;

  • organizzare attività di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’emigrazione italiana e del turismo delle radici delle comunità locali, attraverso seminari, incontri, eventi culturali o altre iniziative di comunicazione;

  • fornire assistenza alle richieste di ricostruzione della storia familiari provenienti da coloro che sono interessati a compiere il viaggio delle radici, in collaborazione con le autorità comunali ed ecclesiastiche locali;

  • fornire, in collaborazione con Regioni e Comuni e altri soggetti pubblici e privati attivi sui territori, i contenuti riguardanti la propria Regione, che saranno inseriti nella piattaforma digitale dedicata alla promozione dei servizi per i turisti delle radici;

  • individuare gli itinerari di interesse dei turisti delle radici;

  • collaborare con i musei dell’emigrazione presenti sul territorio regionale per l’organizzazione di attività quali seminari e workshop e includerli negli itinerari delle radici;

  • effettuare la mappatura delle aziende disponibili a fornire agevolazioni per i turisti delle radici ai fini dell’attivazione del “Passaporto delle radici” italiane;

  • effettuare la mappatura delle aziende sui territori che saranno disponibili a partecipare alle iniziative di working holidays in favore dei viaggiatori delle radici;

  • collaborare alla realizzazione della campagna di comunicazione del progetto Turismo delle Radici;

  • nel quadro della promozione del 2024 “Anno delle radici italiane nel mondo”, effettuare la mappatura delle iniziative di carattere culturale e commerciale più significative presenti sui territori;

  • nel quadro dell’istituzione della rete di Università italiane, finalizzata allo studio ed il monitoraggio del turismo delle radici, fornire i dati e le informazioni utili alla ricerca accademica.

Le iniziative dei progetti selezionati dovranno essere completate entro il 28 febbraio 2025, fatte salve eventuali proroghe.

A QUANTO AMMONTANO I CONTRIBUTI  fondo perduto

Per ogni progetto selezionato sarà disponibile un finanziamento fino a 200.000 euro che potrà coprire fino al 100% del totale delle spese ammesse. Le spese considerate ammissibili sono quelle elencate all’articolo 7 del bando. La dotazione finanziaria per l’attuazione della misura è pari a 4 milioni di euro per finanziare 20 proposte progettuali, una per ogni Regione.

SCADENZA DOMANDE

È possibile presentare domanda per il bando Turismo delle Radici dal 7 febbraio 2023 alle ore 12.00 del giorno 22 marzo 2023.

COME PRESENTARE DOMANDA AL BANDO TURISMO DELLE RADICI

La domanda di finanziamento deve essere predisposta e presentata compilando questo modello (DOCX 120 Kb), a pena di esclusione, con PEC all’indirizzo dgit.01@cert.esteri.it. Alla domanda deve essere allegato anche questo modello (DOCX 120 Kb) con la descrizione del progetto e relativo piano finanziario. Va allegato eventualmente, anche questo modulo (DOCX 114 Kb) con la dichiarazione dei soggetti partner.

Per assistenza agli utenti, il Ministero ha messo a disposizione anche questa pagina con le risposte alle principali FAQ sul Bando.

OBIETTIVI BANDO TURISMO DELLE RADICI 2023

Il Bando Turismo delle Radici mira ad attuare quanto previsto sul tema dal PNRR e ha i seguenti scopi:

  • favorire e sostenere nello specifico idee e iniziative capaci di creare nuove professionalità nell’ambito della programmazione e promozione del turismo. Ciò con particolare riferimento al turismo delle radici, rispetto alle sfide individuate come prioritarie per le comunità;

  • attenuare l’impatto della crisi sull’occupazione, anche mediante modalità di lavoro flessibili e sostegno attivo all’occupazione. Ciò in particolare nelle aree depresse del Paese caratterizzate da bassi tassi di crescita e nei territori caratterizzati da minori opportunità per i giovani;

  • determinare il miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali, anche rafforzando la didattica, ed il conseguente apprendimento, con modalità da remoto;

  • incentivare forme di turismo ecosostenibile e responsabile, valorizzando aree che si collocano fuori dai circuiti del turismo mainstream;

  • rafforzare il legame tra l’Italia e le comunità italiane all’estero e permettere agli italo-discendenti nel mondo di ricostruire la propria storia familiare e approfondire la conoscenza della cultura d’origine.

IL TESTO DEL BANDO TURISMO DELLE RADICI 2023

Per completezza di informazioni, mettiamo a vostra disposizione anche il testo integrale (Pdf 641 Kb) del Bando Turismo delle Radici 2023.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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