Bonus matrimonio 2022: come funziona, a chi spetta, domanda

La guida sul bonus matrimonio 2022. Ecco come funziona, a chi spetta, a quanto ammonta e le informazioni utili per chi è interessato a presentare domanda

bonus matrimonio 2022

Al via le domande per il bonus matrimonio 2022 con procedura aperta dal 9 giugno 2022 per le aziende del settore wedding che non hanno potuto operare nel 2020 a causa delle chiusure dovute all’emergenza sanitaria.

I 60 milioni di euro messi a disposizione per l’agevolazione, dopo un anno dalla sua introduzione a maggio 2021, possono finalmente essere richiesti perché è arrivata l’attesa autorizzazione dell’Unione Europea per lo sblocco dei fondi.

In questa guida vi spieghiamo in cosa consiste il bonus matrimonio 2022, come funziona, a chi spetta e come fare domanda.

BONUS MATRIMONIO 2022, CHE COS’È

Il bonus matrimonio è un contributo a fondo perduto rivolto alle imprese del settore wedding, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e Horeca (Hotellerie, Restaurant e Catering). A beneficiarne sono le aziende che nel 2020 hanno subito una riduzione di fatturato del 30% rispetto al 2019 a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.

L’agevolazione è stata introdotta dalla Legge di conversione del Sostegni Bis (Decreto-Legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla Legge 23 luglio 2021, n. 106) che ha messo a disposizione per la misura una dotazione di 60 milioni di euro. Le modalità di fruizione sono state poi chiarite dl Decreto 30 dicembre 2021 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.42 del 19-02-2022 ma il bonus, trattandosi di un aiuto di Stato, è divenuto davvero operativo solo a giugno 2022 con l’autorizzazione della Commissione Europea.

A CHI SPETTA IL BONUS MATRIMONIO 2022

Possono richiedere il bonus matrimoni nel 2022 le imprese del wedding, dell’organizzazione di feste e cerimonie e Horeca che rispettano i seguenti requisiti:

  • devono aver subito nell’anno 2020 una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto a quello del 2019. I soggetti costituiti nel 2019, invece, devono fare il confronto tra il periodo di operatività di tale anno e lo stesso periodo del 2020;

  • devono rientrare tra agli operatori che svolgono una delle attività prevalenti, secondo quanto risulta comunicato all’Agenzia delle entrate con il modello AA7/AA9, individuate nell’allegato al Decreto 30 dicembre 2021. In particolare:
  1. per il comparto wedding, le imprese dei codici Ateco indicati nella tabella A dell’allegato, i cui ricavi, nel 2019, sono derivati almeno per il 30% da prodotti o servizi inerenti matrimoni, feste e cerimonie;
  2. per il comparto “intrattenimento e organizzazione di feste e cerimonie” il riferimento è ai codici della tabella B;
  3. per il comparto Horeca, nella tabella C, gli Ateco ammessi riguardanti le attività del settore.

I SOGGETTI ESCLUSI

Oltre alle aziende che non rispettano i requisiti di cui sopra tra le ipotesi di esclusione, sono menzionate le imprese in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie o già in difficoltà al 31 dicembre 2019. Quest’ultima limitazione non si applica alle micro-piccole imprese, a meno che non siano già in liquidazione o abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o la ristrutturazione.

LE RISORSE DIPONIBILI

L’importo complessivo del bonus 2022, relativo agli introiti dell’anno 2020 sarà ripartito tra tutte le imprese che operano nel settore delle cerimonie di feste, del wedding, dell’intrattenimento e del settore Horeca. Nello specifico le risorse sono così suddivise:

    • 10 milioni di euro per le imprese del settore Horeca;

    • 10 milioni di euro alle imprese del settore di intrattenimento, di feste, di cerimonie e di quelli diversi del wedding;

    • 40 milioni di euro a valere sul settore wedding.

A QUANTO AMMONTA IL BONUS MATRIMONIO

Non esiste un importo prestabilito che le imprese riceveranno a tiolo di bonus matrimonio. In base alle domande pervenute e ai risultati delle istruttorie le somme saranno ripartite secondo le seguenti percentuali applicate sulle risorse ripartite come sopra:

  • il 70% tra tutte le imprese ammesse al beneficio;

  • il 20%, in via aggiuntiva rispetto all’assegnazione di cui sopra, tra le imprese ammesse che presentano un ammontare dei ricavi superiore a 100mila euro;

  • il restante 10%, sempre in via aggiuntiva rispetto alle assegnazioni precedenti, tra le imprese ammesse con ricavi superiori a 300mila euro.

COME FARE DOMANDA

Le istruzioni per richiedere i contributi a fondo perduto per il wedding sono state rese note dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n.197396 dell’8 giugno 2022. Il modello per richiedere il contributo è accessibile presso l’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate raggiungibile a questo indirizzo. Dovrà essere trasmesso dal 9 giugno al 23 giugno 2022 utilizzando i canali telematici delle Entrate o il servizio web disponibile nell’area riservata del portale. La trasmissione può essere effettuata anche da un intermediario delegato alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche del portale “Fatture e Corrispettivi”. In alternativa il richiedente può conferire una specifica delega. L’istanza deve contenere, tra le altre cose:

  • l’indicazione del possesso dei requisiti previsti;

  • l’attestazione del non superamento dei limiti degli aiuti di Stato;

  • l’attestazione della sussistenza degli ulteriori requisiti definiti dalla sezione 3.1 del Temporary Framework (Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 e successive modifiche).

NESSUN BONUS SPOSI A LIVELLO NAZIONALE MA ARRIVANO INIZIATIVE REGIONALI

Si ricorda che nella fase finale di conversione in Legge del Decreto Sostegni Bis è stato bocciato l’emendamento che proponeva un sconto fiscale pari al 25% sulle spese per una cerimonia nuziale di una coppia. Infatti, il bonus sposi proposti sarebbe dovuto arrivare fino a un massimo di 25.000 con una detrazione pari al 25% sulle spese per la cerimonia di nozze per una misura valida per tre anni. Alcune forze politiche avevano richiesto un finanziamento di 80 milioni di euro per spese come affitto del locale, catering, addobbi floreali, trucco, fotografie, abiti da sposa e wedding planner. L’emendamento non aveva ricevuto l’approvazione per mancanza di risorse.

Via libera però alle iniziative a livello regionale. Infatti le regioni possono decidere di introdurre un bonus sposi per aiutare le coppie. A fare da apripista è stata la Regione Lazio che ha introdotto il bonus sposi prevedendo l’erogazione di un massimo di 2mila euro a coppia. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l’approfondimento sul bonus sposi Lazio.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (Pdf 2Mb)
Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73 (Pdf 440kb)
Legge 23 luglio 2021, n. 106 (Pdf 832Kb)
Legge 30 dicembre 2020, n. 178 – Legge di Bilancio 2021 (Pdf 4Mb)
Decreto 30 dicembre 2021 (Pdf 111 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.42 del 19-02-2022
Provvedimento Agenzia delle Entrate n.197396 dell’8 giugno 2022 (Pdf 580 Kb)

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere l’articolo di approfondimento sui contributi a fondo perduto disponibili nel 2022. Per scoprire tutti i nuovi aiuti, agevolazioni e bonus per le imprese puoi visitare questa pagina. Continua a seguirci per restare aggiornato: iscriviti al nostro canale Telegram o alla nostra newsletter gratuita.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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