Come diventare interprete lingua dei segni LIS o LIST in Italia nel 2023

lingua dei segni

Come diventare interprete della lingua dei segni in Italia? Quale percorso di studi bisogna seguire per fare l’interprete LIS o LIST? Quali sono i requisiti necessari per esercitare tale professione?

Le modalità di accesso a questo lavoro, che richiede competenze specifiche e una spiccata sensibilità, sono state modificate nel 2022 da un DPCM che ha stabilito una volta per tutte l’iter per intraprendere la professione. Poi, il Decreto Milleproroghe 2023 convertito in Legge ha previsto delle novità sulle norme transitorie valide fino al 2025.

Per rispondere ad ogni domanda vi proponiamo una guida con tutte le informazioni utili su come diventare interprete della lingua dei segni in Italia, sia LIS che LIST.

LA PROFESSIONE DELL’INTERPRETE DELLA LINGUA DEI SEGNI

L’interprete della lingua dei segni italiana (LIS) e lingua dei segni italiana tattile (LIST) è un professionista specializzato nella traduzione e interpretazione del linguaggio utilizzato dalle persone con disabilità uditiva. Egli, infatti, svolge la funzione di interazione linguistico comunicativa tra soggetti che ne condividono la conoscenza, mediante la traduzione in modalità linguistico gestuale codificata delle espressioni utilizzate nella lingua verbale o in altre lingue dei segni e lingue dei segni tattili.

Fino a gennaio 2022 in Italia questa professione non era specificatamente riconosciuta a livello normativo e accademico. Per apprendere la LIS o la LIST si potevano seguire percorsi accademici privati o regionali, ma non vi era un vero titolo di studio che inquadrasse tale disciplina. Poi, finalmente, il riconoscimento della professione di interprete della lingua dei segni è avvenuta con l’articolo 34 ter del Decreto Sostegni convertito in Legge, mentre il percorso di studio vero e proprio è stato disciplinato con il DPCM 10 gennaio 2022. Infine, nel Decreto Milleproroghe 2023 convertito in Legge è stata confermata fino al 2025 la norma transitoria per il riconoscimento di interpreti LIS e LIST. Vediamo tutto nel dettaglio.

COS’È LA LIS?

La LIS è la lingua dei segni che si utilizza in Italia. Si tratta di un mezzo di comunicazione per fare comprendere e comprendere le persone non udenti. Tale linguaggio è formato da gesti e movimenti precisi delle mani, che costituiscono un vero e proprio alfabeto LIS. Esistono differenti linguaggi dei segni, proprio come le lingue tradizionali. Ogni Paese ne ha adottato uno. Ad esempio vi è l’ASL, che è la lingua dei segni americana, oppure la LSF, lingua dei segni francese. Poi vi sono anche NZSL, che è la lingua dei segni neozelandese o la LIBRA, che è la lingua dei segni brasiliana. Da qualche anno è stata creata la Signuno, proposta come lingua dei segni internazionale. Purtroppo però tale sistema di comunicazione internazionale ancora non è riuscito a unire il mondo del linguaggio dei segni.

COS’È LA LIST?

Se si perde anche la vista la LIS, lascia il posto alla LIST, ovvero alla Lingua dei Segni Italiana Tattile. Questa lingua funziona dando alla persona sordocieca la possibilità di toccare le mani di chi comunica. In questo modo va a percepire il segno comunicato, che diventa veicolo di comunicazione anche delle espressioni facciali non più visibili. Questa variante della LIS prevede, oltre alla ‘lettura’ dei segni attraverso il reciproco contatto tra le mani delle persone che stanno comunicando, anche ulteriori ’accorgimenti’ così da comunicare in modo ottimale.

PERCORSO PER DIVENTARE INTERPRETE DELLA LINGUA DEI SEGNI

Il DPCM 10 gennaio 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficialen.81 del 6-4-2022, ha disciplinato l’accesso alla professione di interprete della lingua dei segni italiana istituendo uno specifico percorso di studio. Prima di questo provvedimento, erano soltanto le associazioni professionali iscritte al Ministero dello Sviluppo Economico a rilasciare un certificato di interprete.

Ora, la professione può essere esercitata in forma non organizzata ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n. 4, da coloro che hanno conseguito il titolo universitario corso di laurea sperimentale ad orientamento professionale in interprete in LIS e LIST. Ci riferiamo a quello istituito con il DPCM 10 gennaio 2022.

Come stabilito, poi, dal Decreto Milleproroghe 2023 convertito in Legge, è stata spostata in avanti la scadenza della norma transitoria per l’accesso a questa professione. In particolare, un emendamento stabilisce che il ruolo di interprete LIS e LIST può essere esercitato da coloro che, alternativamente conseguono entro il 31 gennaio 2025 (e non già entro il 6 ottobre 2022) i seguenti titoli:

  • un’attestazione rilasciata dalle associazioni professionali iscritte al già Ministero per lo sviluppo economico ai sensi degli articoli 7 e 8 della Legge 14 gennaio 2013, n. 4;

  • una certificazione di conformità alla normativa tecnica UNI ad opera degli organismi di certificazione promossi dalle associazioni ai sensi dell’articolo 9 della Legge 14 gennaio 2013, n. 4;

  • un attestato in “Tecniche di traduzione e interpretazione” o “Interprete di Lingua dei Segni Italiana (LIS)” rilasciato da enti, associazioni, cooperative con certificazione UNI ISO che abbiano garantito requisiti di qualità della formazione su tutto il territorio italiano e che abbiano operato negli ultimi 5 anni in modo continuativo nel campo delle formazione specifica.

LA LAUREA SPERIMENTALE IN INTERPRETE IN LIS E LIST

La laurea in interpretariato LIS e LIST è stata istituita dal DPCM 10 gennaio 2022 e quindi, a partire dal 2022, le università italiane stanno iniziando a proporre questo tipo di laurea. Può essere conseguita al termine di un corso attivato in una nuova classe di laurea ad orientamento professionale, individuata dal Ministero dell’università e della ricerca al termine di un apposito periodo di sperimentazione triennale.

Tale percorso deve essere aderente alle previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Università e della ricerca 14 ottobre 2021, n. 1154. Dunque, nel corso della fase di sperimentazione, le Università possono proporre al MUR, l’istituzione e l’accreditamento di corsi di laurea sperimentali ad orientamento professionale, appartenenti ad una delle classi di laurea da attivare a decorrere dall’anno accademico 2022 2023.

Per la scelta sulla classe di laurea, valgono le regole previste dall’articolo 4, comma 2 del Decreto MUR 22 ottobre 2004, n. 270. Il Governo ha messo in campo degli incentivi per l’istituzione di corsi di laurea sperimentale ad orientamento professionale in interprete in LIS e in LIST. Sono infatti stati stanziati dal DPCM 10 gennaio 2022, 4 milioni di euro al “Fondo per il finanziamento ordinario delle Università statali e dei Consorzi interuniversitari”.

L’ISCRIZIONE ALL’ELENCO DEGLI INTERPRETI IN LIS E IN LIST

Una volta concluso il percorso di studi accademico è necessario iscriversi all’elenco degli interpreti in LIS e in LIST, istituito dal DPCM 10 gennaio 2022. Infatti, l’articolo 3 del Decreto prevede che dal 1° gennaio 2024 sia istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un elenco specifico. Questo albo sarà chiamato “Elenco degli interpreti in lingua dei segni italiana”.

Possono iscriversi coloro che sono laureati in LIS e LIST. Le modalità per l’iscrizione all’elenco saranno stabilite con apposita circolare della “Presidenza del Consiglio dei ministri – Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità” almeno sei mesi prima della data di pubblicazione dell’elenco. Sulla pubblicazione della circolare, vi terremo aggiornati.

ALTRI PERCORSI DI STUDIO PER INTERPRETI LIS E LIST

Prima della nascita del nuovo corso di studi per diventare interpreti LIS e LIST, era necessario rivolgersi a Istituti privati. Queste scuole sono dislocate in tutto il territorio nazionale e sono dei veri e propri corsi di formazione abilitanti. In base a quanto stabilito dal Decreto Milleproroghe 2023 convertito in Legge, tali percorsi sono ancora validi – se in possesso dei requisiti che vi abbiamo illustrato – fino al 31 gennaio 2025 (non più ottobre 2022, come aveva, invece, stabilito il DPCM 10 gennaio 2022). Ciò, nel rispetto del periodo di transizione verso il nuovo iter accademico.

La maggior parte di questi corsi sono strutturati su più livelli, partendo da un livello di base e prevedono anche il tirocinio. Tra le strutture più importanti e professionalizzanti in Italia vi sono:

  • ENS: “Ente Nazionale Sordi”, eroga corsi in tutte le regioni italiane;
  • AES: “Accademia Europea Scuola” interpreti LIS e Performer Lis, Roma;
  • ISSR: “Istituto Statale Sordi Roma”, Roma.

A partire dal 2002 poi, anche la prestigiosa università statale “Ca’ Foscari” di Venezia è stata la prima ad introdurre nella sua offerta formativa dei corsi di laurea e master anche la lingua dei segni italiana, divisa per livelli. Rientra nel Corso di Laurea in Lingue, civiltà e scienze del linguaggio.

FORMAZIONE POST LAUREA

Dopo laurea, sulla base delle proprie preferenze, l’interprete nel linguaggio dei segni o della lingua dei segni italiana tattile può proseguire il percorso di studio (master, corso di alta formazione e perfezionamento) per acquisire ulteriori competenze specifiche e diventare ancora più esperto del settore. Uno dei pochi master organizzati su tale materia dalle Università pubbliche, è quello annuale dell’università “Ca’ Foscari” di Venezia. La struttura organizza anche corsi estivi intensivi per la lingua dei segni in lingue straniere.

Sarà anche è opportuno partecipare ai corsi di formazione e aggiornamento previsti su tali materie. Non appena sarà istituito l’apposito albo, probabilmente la formazione continua diventerà obbligatoria così come lo è in numerose discipline simili. Quando le modalità saranno rese note, vi aggiorneremo in questo stesso articolo.

SBOCCHI LAVORATIVI

L’interprete LIS o LIST può lavorare come autonomo o può trovare impiego come dipendente. Nel secondo caso è possibile trovare impiego nel settore socio assistenziale ad esempio, in qualità di:

  • assistente a genitori di soggetti non udenti;

  • interprete per conto di onlus o associazioni del Terzo Settore;

  • insegnante di sostegno;

  • di supporto a un terapista;

  • presso un logopedista;

  • interprete durante conferenze o eventi pubblici o privati.

Inoltre, un interprete LIS o LIST può trovare impiego nelle Pubbliche Amministrazioni, nelle scuole, nelle Università, nelle Strutture Sanitarie, nei Tribunali etc. In buona sostanza, in tutti i contesti incentrati sulla tutela della disabilità, sull’inclusione e sull’interazione comunicativa. Un interprete LIS o LIST adeguatamente formato può infatti relazionarsi sia con adulti che i bambini. La sua funzione è quella di fornire agli interlocutori, attraverso la mediazione linguistica, gli strumenti per un’efficace interazione. Questo ruolo dunque, apre le porte a molti sbocchi professionali.

QUANTO GUADAGNA UN INTERPRETE LIS O LIST

Per quanto riguarda lo stipendio di un interprete LIS o LIST, bisogna fare una distinzione tra il guadagno di un lavoratore dipendente privato o pubblico rispetto a quello di un freelance. Non essendo una professione adeguatamente legiferata, le paghe sono alquanto variabili.

In linea generale, un interprete LIS o LIST dipendente può guadagnare dai 1.200 ai 1.500 euro al mese nel pubblico e dagli 800 ai 2.000 euro nel privato.

Un interprete freelance invece, può richiedere anche fino a 400 euro per una singola giornata lavorativa. Ad esempio, per partecipare a un evento o a una conferenza. In caso di lavoro autonomo è indispensabile l’apertura di una partita IVA.

APPROFONDIMENTI E NORMATIVA

Il 19 maggio 2021 la Camera ha approvato in via definitiva Decreto Sostegni convertito in Legge (Testo coordinato, Pdf 430 Kb). Con l’introduzione dell’articolo 34 ter, “Misure per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e l’inclusione delle persone con disabilità uditiva”, sono state riconosciute le figure dell’interprete LIS e dell’interprete LIST quali professionisti specializzati.

Con il Decreto della Presidenza del consiglio dei Ministri – Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, di concerto con il Ministero dell’università del 10 gennaio 2022, (Pdf 62 Kb) recante “Disposizioni in materia di professioni di interprete in lingua dei segni italiana e lingua dei segni italiana tattile” è stato istituito lo specifico percorso di studi e l’istituzione di un elenco ah hoc per tali professionisti.

Il Decreto Milleproroghe 2023 convertito in Legge, invece, ha fissato al 31 gennaio 2025 la possibilità di accesso alla professione in base ai dettami delle norme transitorie definite dal DPCM 10 gennaio 2022. Per maggiori dettagli mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (Pdf 2, 14 Mb) della misura 2023.

Un successivo Decreto, su cui vi terremo aggiornati, specificherà in che modo è possibile iscriversi all’albo degli interpreti LIS e LIST e altre novità su questa nuova professione.


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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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