Decreto lavoratori emergenza climatica: cosa prevede in 13 punti

La spiegazione chiara e dettagliata di cosa prevede il Decreto lavoratori emergenza climatica per tutelare dalle alte temperature e dallo stress dovuto al caldo

governo, decreto, legge, palazzo chigi
Photo credit: MC Mediastudio / Shutterstock
adv

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di conversione del Decreto lavoratori emergenza climatica.

Il testo, rivisto minimamente dal Parlamento, aveva introdotto misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di eventi climatici estremi. Inoltre, la norma era anche intervenuta sui termini di versamento del contributo di solidarietà temporaneo.

In questo articolo vi spieghiamo, in modo chiaro, cosa prevede il Decreto lavoratori emergenza climatica.

COSA PREVEDE IL DECRETO LAVORATORI EMERGENZA CLIMATICA

Il testo coordinato del Decreto lavoratori emergenza climatica è stato convertito in Legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.223 del 23-09-2023.

La norma dà ai Ministeri competenti la possibilità di adottare un protocollo che disciplina le attività di lavoro – in accordo con associazioni datoriali e sindacati –  in risposta alle elevate temperature estive che hanno interessato tutta Italia.

L’attuale emergenza clima, infatti, ha reso una priorità la protezione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza. Il Decreto convertito è entrato in vigore il 24 settembre 2023. Vediamo cosa prevede il Decreto lavoratori emergenza climatica convertito in legge.

1) TERMINI FLESSIBILI PER LA CASSA INTEGRAZIONE

Il Decreto lavoratori emergenza climatica prevede, per le attività lavorative del periodo che va da luglio a dicembre 2023, la neutralizzazione, ai fini del calcolo dei limiti di durata massima di cassa integrazione ordinaria, dei periodi oggetto di trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO) per eventi oggettivamente non evitabili quali le eccezionali emergenze climatiche.

La norma estende anche al settore edile, lapideo e delle escavazioni, lo strumento della CIGO, già operante per altri settori.

2) OK ALLA CASSA INTEGRAZIONE AGRICOLA PER EVENTI METEO

Il Governo, con il Decreto lavoratori emergenza climatica, introduce la possibilità di ricorrere al trattamento d’integrazione salariale agricola (CISOA) a seguito di eccezionali eventi climatici, per le sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa effettuate nel periodo intercorrente dalla data di entrata in vigore del Decreto divenuto legge (cioè il giorno seguente alla sua pubblicazione in GU su cui vi aggiorneremo) fino al 31 dicembre 2023.

La nuova CISOA vale anche in caso di riduzione dell’orario di lavoro, non conteggiando tali periodi di trattamento ai fini del raggiungimento della durata massima di 90 giornate l’anno, stabilita dalla vigente normativa. Il testo stabilisce che la concessione avvenga da parte della sede INPS territorialmente competente e che anche l’erogazione sia attribuita direttamente all’Istituto.

3) VIA ALLE ASSUNZIONI AL MINISTERO DEL LAVORO NEL 2023

Il Decreto prevede un rafforzamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il Ministero infatti, potrà avviare procedure di reclutamento già nel 2023, mediante concorso pubblico per titoli e prova scritta e orale, per l’assunzione:

  • del personale appartenente all’Area Funzionari;

  • del personale dell’area dei funzionari a valere sulle facoltà assunzionali ordinarie, per specifiche professionalità con competenze in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, prevenzione e riduzione delle condizioni di bisogno, analisi e valutazione delle politiche del lavoro, gestione dei fondi strutturali e della capacità di investimento, digitalizzazione, gestione siti web, contrattualistica pubblica.

Ferme restando, a parità di requisiti, le riserve previste dalla Legge 12 marzo 1999, n. 68, il bando può prevedere l’attribuzione di un punteggio doppio per il titolo di studio richiesto per l’accesso. Ciò vale qualora il titolo sia stato conseguito non oltre cinque anni prima del termine previsto per la presentazione della domanda di partecipazione alla procedura di reclutamento.

A garantire il punteggio extra, è in ogni caso, un’adeguata valorizzazione della specifica professionalità maturata da soggetti di elevata specializzazione tecnica che abbiano svolto presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali attività inerenti alla comunicazione istituzionale.

4) NUOVE ASSUNZIONI AL MINISTERO NEL BIENNIO 2024 2025

Il Decreto autorizza il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nel biennio 2024 2025, a reclutare, con corrispondente incremento della dotazione organica, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, un contingente pari a 6 dirigenti di seconda fascia. Saranno assunti mediante l’indizione di procedure concorsuali pubbliche o anche attraverso lo scorrimento di vigenti graduatorie di concorsi pubblici.

adv

5) OK AI PROTOCOLLI MINISTERIALI PER I LAVORATORI

Il Decreto lavoratori emergenza climatica prevede che i Ministeri del lavoro e delle politiche sociali e della salute favoriscano la sottoscrizione di intese tra organizzazioni datoriali e sindacali per l’adozione di linee guida e procedure concordate ai fini dell’attuazione delle previsioni del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. I Ministeri potranno recepire queste intese con un proprio Decreto.

6) NUOVI OBBLIGHI PER I DATORI DI LAVORO

Il Protocollo inserito come nuova disciplina per la tutela dei lavoratori nel Decreto sull’emergenza climatica 2023, stabilisce i seguenti nuovi obblighi per i datori di lavoro:

  • valutazione dei rischi dovuti alle ondate di calore, temperature alte o percepite tali ed effetti sulla salute;

  • valutazione dei fattori che contribuiscono all’insorgenza delle patologie da calore, compresi i rischi maggiori derivanti da età, stato di salute e condizioni generali del lavoratore.

7) NUOVE REGOLE SULLA SORVEGLIANZA SANITARIA

Il protocollo citato dal Decreto divenuto legge prevede anche nuove regole sulla sorveglianza sanitaria. Ovvero, il testo suggerisce ai datori di lavoro la possibilità di programmare esami medici periodici per i lavoratori esposti a condizioni di caldo estremo, per individuare eventuali condizioni preesistenti che possano aumentare il rischio di stress da caldo.

Sarebbe opportuno avviare un sistema di supervisione mediante formazione specifica dei preposti volta a riconoscere i sintomi di stress da caldo e colpo di calore e ad agire  tempestivamente per attivare una procedura di emergenza. Da prevedere, anche il trasporto immediato del lavoratore interessato in un’area sicura e la contestuale chiamata dei soccorsi.

8) OBBLIGO DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE

Il datore di lavoro, per garantire la tutela dei lavoratori, deve prevedere la formazione e informazione, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, per tutti i lavoratori sui rischi correlati al caldo, sulle misure di prevenzione, sulle procedure da seguire e sui comportamenti adeguati da tenere. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza dei lavoratori sugli effetti dello stress da caldo sulla salute e sulle misure di prevenzione e protezione da adottare.

È importante che la formazione/informazione tenga conto anche della presenza di lavoratori di lingua straniera. Oltre che per i lavoratori, si deve prevedere la info – formazione anche per i preposti e l’addetto al primo soccorso.

9) REGOLE SU IDRATAZIONE, ABITI E DPI

Secondo quanto stabilito dal decreto, il datore di lavoro deve:

  • rendere disponibile e facilmente accessibile acqua potabile e acqua per rinfrescarsi, nonché installare contenitori per l’acqua in diverse postazioni sul luogo di lavoro;

  • vietare in modo esplicito il consumo di bevande alcoliche (anche a bassa gradazione quali birra e vino) durante l’attività lavorativa, compreso i pasti;

  • garantire il facile accesso ai servizi igienici, tenuto conto della maggiore e frequente idratazione;

  • informare in merito all’indossare, se possibile, abiti leggeri in fibre naturali, traspiranti e di colore chiaro e che ricoprano buona parte del corpo, per evitare di lavorare a pelle nuda e un copricapo con visiera o a tesa larga;

  • vietare lo svolgimento delle attività lavorative con parti del corpo interamente scoperte;

  • consegnare indumenti da lavoro e DPI (quando previsti) adeguati alle alte temperature;

  • fornire crema solare ad alta protezione (quale DPI) su specifica  prescrizione del medico competente.

10) RIORGANIZZAZIONE TURNI DI LAVORO

Il datore di lavoro sulla base della valutazione dei rischi legati al caldo interviene sull’organizzazione dei piani di lavoro per eliminare o, quando non possibile, ridurre l’esposizione diretta dei lavoratori alle alte temperature o percepite tali.

A tal fine, dovrà considerare a priorità di adozione, tra le altre, le seguenti soluzioni organizzative:

  • riprogrammare in giorni con condizioni meteo-climatiche più favorevoli le attività non prioritarie e da svolgersi all’aperto;

  • pianificare le attività che richiedono un maggiore sforzo fisico durante i momenti più freschi della giornata;

  • prevedere l’alternanza dei turni tra i lavoratori in modo da minimizzare l’esposizione individuale al caldo o al sole diretto;

  • prevedere interruzioni del lavoro in casi estremi, quando il rischio di patologie da calore è molto alto. Inoltre, può prevedere la variazione dell’inizio dei lavori;

  • evitare che i lavoratori svolgano la propria attività da soli, al fine di assicurare, in caso di necessità, l’attivazione immediata del soccorso;

  • incaricare i preposti, dopo una formazione specifica, di svolgere una supervisione volta a riconoscere i sintomi di stress da caldo e colpo di calore al fine di agire tempestivamente per attivare una procedura di emergenza.

11) OBBLIGO DI PAUSE

Il protocollo citato dal Decreto lavoratori emergenza climatica divenuto legge prevede anche che devono essere garantite pause brevi ma frequenti, al fine di assicurare al lavoratore un adeguato ristoro. Infatti, l’assenza di pause pianificate rallenta il ritmo di lavoro e aumenta il rischio di errore umano. Il datore di lavoro, deve poi, per quanto possibile:

  • assicurare la disponibilità di aree completamente ombreggiate o climatizzate per le pause, compresa la pausa pranzo;

  • prevedere, compatibilmente con l’attività lavorativa svolta, segnali acustici, messaggi audio, qualsiasi tipo di comunicazione efficace per ricordare ai lavoratori di effettuare pause al fresco per la reidratazione e il rinfrescamento;

  • se prevista la mensa aziendale, garantire che vengano preparati pasti adeguati ricchi in frutta e verdura, evitando cibi ricchi di grassi e sale, oltre alla totale assenza di bevande alcoliche (anche a bassa gradazione).

12) VIA AL MONITORAGGIO METEO E ALLA VIGILANZA

Il Protocollo connesso al Decreto inoltre, sollecita le segnalazioni da parte dei lavoratori e delle loro rappresentanze nel caso di rilievo dell’assenza di misure prevenzionali appropriate o del mancato riconoscimento dei diritti di tutela nei termini di quanto previsto dal testo.

La norma prevede anche che il datore di lavoro, al fine di attivare tempestivamente tutte le misure di prevenzione e protezione in caso di elevate temperature, è tenuto ad effettuare un costante monitoraggio preventivo delle condizioni meteorologiche.

13) NUOVI TERMINI PER ALCUNE SCADENZE FISCALI

Oltre alle misure per i lavoratori, il Decreto lavoratori emergenza climatica stabilisce anche che, entro il 30 novembre 2023, possa essere versato, in quota parte, il contributo di solidarietà previsto dalla Legge di Bilancio 2023 da parte di determinati soggetti operanti nel settore energetico senza applicazione di sanzioni e interessi. Il testo ha anche introdotto, infine, norme per il rinvio del versamento del cosiddetto “pay back” nelle forniture di dispositivi medici.

IL TESTO DEL DECRETO LAVORATORI EMERGENZA CLIMATICA CONVERTITO

Ecco il testo coordinato del Decreto lavoratori emergenza climatica convertito in Legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.223 del 23-09-2023.

Il testo ufficiale del Decreto Legge 28 luglio 2023, n. 98 (Pdf 57 Kb) era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.175 del 28-07-2023. Potete leggere anche il testo bozza (Pdf 277 Kb) del Protocollo per la tutela dei lavoratori connesso al Decreto, con le misure da adottare contro il caldo. Vi invitiamo anche a leggere il comunicato stampa ufficiale del Governo sulla norma.

LE ALTRE MISURE ATTIVE PER TUTELARE I LAVORATORI DAL CALDO

L’emergenza caldo porta con sé altre misure già attive e nuove proposte volte a garantire la tutela dei lavoratori. Queste proposte, grazie al Decreto lavoratori emergenza climatica, potranno essere approvate direttamente con dei provvedimenti ministeriali.

Tra le misure c’è la proposta smart Working per il caldo, ossia il ricorso al lavoro agile semplificato per fronteggiare l’estate da “bollino rosso”. Questa misura, che si affianca a quelle del Decreto lavoratori emergenza climatica e alla cassa integrazione per caldo eccessivo, già attiva.

Mettiamo a vostra disposizione anche un documento molto utile che il Ministero ha reso noto. Si tratta delle linee guida per la tutela dal caldo sul luogo di lavoro (Pdf 778 Kb), un vademecum che colleziona le analisi sui rischi lavorativi effettuate dagli Enti preposti, correlate con le disposizioni normative vigenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Al suo interno si individuano i settori di attività coinvolti e le misure da adottare.

LA VIDEO CONFERENZA DEL GOVERNO SUL DECRETO

Il Governo, dopo il Consiglio dei Ministri del 26 luglio 2023 ha anche tenuto una conferenza stampa per spiegare le misure rivolte a imprese e lavoratori. Ecco il video integrale:

YouTube video player

 

ALTRI APPROFONDIMENTI E AIUTI

In questa sezione trovate tutte le novità legislative. Per conoscere tutte le agevolazioni per i lavoratori, i disoccupati e le famiglie, potete leggere questa sezione.

Se volete conoscere le misure a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese. Per scoprire altre interessanti novità sul mondo del lavoro, vi invitiamo a visitare questa pagina.

Consigliamo inoltre di iscriversi gratis alla nostra newsletter, per ricevere tutti gli aggiornamenti, e al nostro canale Telegram, per avere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *