Nuovi importi Assegno di inclusione nel 2025: quanto aumenta

Di quanto aumentano gli importi dell’Assegno di inclusione nel 2025, come funziona il sussidio e cosa cambia

Assegno di inclusione, pagamento
Photo credit: Cristian Storto / Shutterstock

Nel 2025, gli importi dell’Assegno di inclusione subiscono degli aumenti.

In Legge di Bilancio, infatti, il Parlamento ha deciso di incrementare le somme destinate alle famiglie in condizioni di difficoltà economica.

Ma non solo, come chiarito dall’INPS, cambiano anche le  soglie di reddito per l’accesso all’Assegno di Inclusione (ADI).

In questo articolo vi spieghiamo come e di quanto aumentano gli importi dell’Assegno di inclusione nel 2025, nonché come cambia il sussidio e quali sono le novità INPS.

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NUOVI IMPORTI ASSEGNO DI INCLUSIONE NEL 2025

La Legge di Bilancio 2025, all’articolo 1 comma 198, ha aumentato gli importi dell’Assegno di inclusione a partire dal 1° Gennaio. Inoltre, tra le modifiche apportate, vi sono anche nuovi requisiti ISEE per l’accesso alla misura.

In particolare, l’importo massimo dell’Assegno di inclusione erogato nel 2025 è pari a:

  • 541,67 euro circa al mese al posto dei 500 euro al mese del 2024 (pari a 6.500 euro annui nel 2025, rispetto ai 6.000 euro annui del 2024) nei casi di nuclei familiari, al cui interno sia presente almeno uno dei seguenti componenti: una persona con disabilità, un minorenne, una persona con almeno 60 anni di età oppure una persona in condizione di svantaggio;

  • 682,5 euro al mese al posto dei 637,5 euro al mese del 2024 (pari a 8.190 euro annui nel 2025, rispetto ai 7.650 euro annui del 2024) se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da queste e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Per maggiori informazioni su quali sono tali nuclei, rimandiamo alla lettura dell’approfondimento su Assegno di inclusione over 67.
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CONTRIBUTO PER L’AFFITTO

Chi beneficia dell’Assegno di Inclusione e ha un reddito familiare inferiore a 10.140 euro, se in affitto, ha diritto al contributo per il canone di locazione.

Il beneficio, come specificato nel Messaggio numero 595 del 17-02-2025, si divide in due quote:

  • Quota A (integrazione del reddito): se il reddito familiare è inferiore alla soglia di riferimento (6.500 euro o 8.190 euro per over 67 o disabili gravi), l’importo spettante è la differenza tra questa soglia e il reddito effettivo;

  • Quota B (integrazione del canone di locazione): contributo massimo di 3.640 euro annui per aiutare a pagare l’affitto (senza incidere sul calcolo del reddito familiare).

Facciamo qualche esempio di calcolo per capire meglio come funziona:

  • nucleo con reddito familiare pari a 6.500 euro e canone di locazione pari a 3.000 euro
    annui: quota di integrazione del reddito di 0 euro + quota di integrazione della locazione
    di 3.000 euro = importo annuo dell’ADI di 3.000 euro e rata mensile di 250 euro di cui 0
    euro di quota di integrazione del reddito e 250 euro di quota di integrazione del canone di
    locazione;

  • nucleo familiare con reddito familiare pari a 8.140 euro e canone di locazione pari a 3.640
    euro annui: quota di integrazione del reddito di 0 euro + quota di integrazione della
    locazione di 3.640 euro = importo annuo dell’ADI di 3.640 euro e rata mensile di 303,33
    euro di cui 0 euro di quota di integrazione del reddito e 303,33 euro di quota di
    integrazione del canone di locazione.
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QUANTO AUMENTA L’ASSEGNO DI INCLUSIONE NEL 2025

In base alle regole in vigore dal 1° Gennaio, l’importo massimo dell’Assegno di Inclusione nel 2025 è aumentato rispetto al 2024. Per l’integrazione al reddito familiare, i nuclei con uno o più membri con disabilità, minorenni, persone di almeno 60 anni o in condizioni di svantaggio possono ricevere fino a 541,67 euro al mese (al posto dei 500 euro al mese del 2024).

Mentre i nuclei composti da tutte persone di età pari o superiore a 67 anni, o con disabilità grave o non autosufficienti, possono ricevere fino a 682,5 euro al mese (al posto dei 637,5 euro al mese del 2024).

INPS ricorda, a proposito di importi, che le citate soglie reddituali di 6.500 euro e di 8.190 euro, moltiplicate per la scala di equivalenza, sono applicate per il calcolo dell’importo da riconoscere ai beneficiari della misura. Per maggiori dettagli su come si calcola il valore dell’ADI, vi consigliamo di leggere la guida agli importi dell’Assegno di Inclusione nel 2025.

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QUAL È LA SCALA DI EQUIVALENZA

La scala di equivalenza nel 2025 non è stata modificata. Dunque, per aver diritto all’Assegno di Inclusione (ADI), bisogna avere un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia annua (6.500 euro o 8.190 euro annui nel 2025) moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza, che – attenzione – non è la scala di equivalenza ISEE (anche perché rispetto a questa è meno generosa e più stringente).

Il parametro della scala di equivalenza, in questo caso, è pari a 1 per ogni componente ed è incrementato fino a un massimo complessivo di 2,2 ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza:


  • di 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;

  • di 0,40 per ciascun altro componente maggiorenne con carichi di cura;

  • di 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio bio-psico-sociale e inserito in programmi di cura e di assistenza certificati dalla Pubblica Amministrazione;

  • di 0,15 per ciascun minore di età fino a due;

  • di 0,10 per ogni ulteriore minore di età oltre il secondo.

Ricordiamo inoltre che non sono conteggiati nella scala di equivalenza i componenti per tutto il periodo in cui risiedono in strutture a totale carico pubblico e i componenti del nucleo familiare nei periodi di interruzione della residenza in Italia. Per maggiori dettagli su come si calcola l’importo ADI, vi consigliamo di leggere la nostra guida.

COSA CAMBIA

Come chiarito nel Messaggio numero 595 del 17-02-2025, con la modifica introdotta dalla legge di Bilancio 2025 sulle soglie di reddito per l’accesso all’Assegno di Inclusione (ADI), , la soglia di reddito familiare viene aumentata a 10.140 euro per i nuclei che vivono in affitto, come dichiarato nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’ISEE.

Mentre per i nuclei familiari che non vivono in affitto, la soglia di reddito per accedere all’Assegno di Inclusione (ADI) rimane quella stabilita dal decreto Lavoro, ovvero:

  • 6.500 euro per la generalità dei dei nuclei familiari;

  • 8.190 euro per nuclei composti esclusivamente da persone di età pari o superiore a 67 anni o da anziani e familiari con disabilità grave o non autosufficienti.

Queste modifiche mirano a rendere l’Assegno di inclusione più accessibile e a supportare un numero maggiore di famiglie in difficoltà.

COME VEDERE L’IMPORTO DELL’ASSEGNO DI INCLUSIONE?

È possibile vedere l’importo dell’Assegno di inclusione, in uno dei seguenti modi:

  • dalla Carta di Inclusione, ossia la card prepagata su cui viene accreditato l’importo mensilmente. Dalla card è possibile controllare il saldo e la lista dei movimenti, inserendolo negli ATM Postamat o presso gli sportelli postali;

  • accedendo al portale INPS da questa pagina autenticandosi tramite SPID, CIE o CNS, dov’è possibile verificare lo stato dei pagamenti e l’importo ADI a cui si ha diritto;

  • chiamando il numero verde 800.666.888 (da telefono fisso) o +39 06.4526.6888 (da telefono cellulare e dall’estero) per ottenere informazioni sul saldo tramite servizio di lettura telefonica;

  • verificando, se avete abilitato le notifiche via email o SMS tramite INPS, gli aggiornamenti sullo stato del pagamento e l’importo a cui si ha diritto.
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LA GUIDA ALL’ASSEGNO DI INCLUSIONE

Nella nostra guida all’Assegno di inclusione vi spieghiamo nel dettaglio come fare domanda, come funziona e come avviene il pagamento.

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ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Tra le novità più interessanti vi segnaliamo l’approfondimento sul reddito alimentare, misura per contrastare la povertà e la guida sulla Carta risparmio spesa, destinata alle famiglie a basso reddito. Vi invitiamo anche a leggere l’articolo sul Supporto formazione e lavoro.

A vostra disposizione anche la guida ai nuovi requisiti ISEE per l’accesso al Supporto Formazione e Lavoro nel 2025 e l’elenco aggiornato dei bonus 2025.

Se volete restare aggiornati su tutte le agevolazioni e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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