È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 22 Agosto 2024 la nuova Riforma ITS che prevede l’istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore.
La legge contiene la riforma dei percorsi post diploma per formare tecnici specializzati e cambia l’organizzazione, l’offerta formativa e ribattezza tali Enti come “ITS Academy”, ovvero Istituti Tecnologici Superiori.
Le novità della riforma ITS prenderanno il via dall’anno scolastico 2024 2025.
In questa guida vi spieghiamo quali sono le novità in modo chiaro e dettagliato, cosa prevede la riforma degli Istituti Tecnici Superiori, a chi si rivolge e come modifica l’offerta formativa in linea con le indicazioni del PNRR.
Indice:
OK ALLA RIFORMA ITS, NOVITÀ 2024 2025
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.196 del 22-08-2024 la Riforma ITS, ossia la Legge 8 agosto 2024, n. 121. Dopo la prima versione del testo approvata con la Legge 15 luglio 2022, n. 99 pubblicata nella GU n.173 del 26 luglio 2022 , il Governo Meloni – in particolare il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara – ha portato avanti un restyling normativo, approdato il Parlamento il 31 Luglio 2024.
Da qui è nata l’attuale Riforma ITS, spesso definita “bis”, proprio perché è una seconda versione legislativa di un percorso normativo iniziato nel 2022. Scopriamo che novità introduce il testo pubblicato sulla GU Serie Generale n.196 del 22-08-2024.
Rispetto alla prima versione, la Riforma ITS 2024 2024 ha introdotto una serie di novità che prenderanno il via, in forma sperimentale, dall’anno scolastico 2024 2025. Vediamo, nel dettaglio cosa prevede la Legge quadro sugli ITS.
COSA PREVEDE LA RIFORMA ITS 2024 2025
Di seguito illustriamo i dettagli e le nuove regole su cosa prevede la Riforma ITS, ossia la Legge 8 agosto 2024, n. 121.
1) CHI PUÒ ISCRIVERSI AGLI ITS
Possono iscriversi a questi percorsi giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore.
2) ITS SI CHIAMANO “ITS ACADEMY”
Gli Istituti Tecnici Superiori sono divenuti “Istituti Tecnologici Superiori”, ovvero ITS Academy, ed entrano a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore. La norma rafforza la rete degli ITS, garantendo il rapporto diretto con i territori e i loro tessuti produttivi, vero punto di forza di tale sistema formativo.
3) VIA AI PERCORSI QUADRIENNALI
La nuova filiera formativa tecnologico-professionale dall’anno scolastico 2024 2025 prevede l’avvio di percorsi quadriennali. Dunque, il testo rilancia in larga scala la sperimentazione delle superiori in 4 anni, anziché 5.
4) OBIETTIVI DEGLI ITS
Ai nuovi Istituti Tecnologici Superiori la riforma, in linea con i dettami del PNRR, affida il compito di:
- potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali;
- sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese;
- contribuire alla diffusione della cultura scientifica, tecnologica e green.
5) QUAL È L’OFFERTA FORMATIVA
Ogni ITS Academy farà riferimento a una delle specifiche aree tecnologiche che saranno definite per Decreto. L’offerta didattica sarà finalizzata alla formazione di elevate competenze nei settori strategici per lo sviluppo del Paese, coerentemente con l’offerta lavorativa dei rispettivi territori e con questi ambiti:
- sicurezza digitale;
- transizione ecologica;
- infrastrutture per la mobilità sostenibile.
I nuovi percorsi ITS prevedono anche un rafforzamento delle materie di base, in particolare italiano e matematica. Saranno poi le Regioni e gli istituti, in base alle linee guida ministeriali, i dettagli sull’offerta formativa.
6) ORGANIZZAZIONE DELLE QUALIFICHE
La riforma ITS attualmente in vigore suddivide i percorsi formativi in due livelli, a seconda del quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework – EQF), ovvero quelli di:
- 5° livello EQF, di durata biennale, ovvero suddiviso in quattro semestri, con almeno 1.800 ore di formazione comprendenti ore di attività teorica, pratica e di laboratorio;
- 6° livello EQF, di durata triennale, ovvero suddiviso in sei semestri, con almeno 3.000 ore di formazione comprendenti ore di attività teorica, pratica e di laboratorio.
I nuovi percorsi formativi di 6° livello EQF possono essere attivati esclusivamente per figure professionali che:
- richiedono un elevato numero di ore di tirocinio, incompatibile con l’articolazione biennale del percorso formativo;
- presentano specifiche esigenze, da individuare con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione e del Ministro dell’università e della ricerca, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
7) ACCESSO AL MONDO DEL LAVORO
Stando a quanto previsto dalla riforma degli Istituti Tecnici Superiori, a conclusione dei percorsi formativi, previa verifica e valutazione finali, gli studenti conseguono il diploma di specializzazione per le tecnologie applicate o il diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate. Tali diplomi di 5° e 6° livello EQF sono validi su tutto il territorio nazionale e costituiscono un titolo valido per l’accesso ai:
- pubblici concorsi;
- concorsi per insegnante tecnico-pratico.
Con Decreto del Ministro dell’istruzione, di anno in anno, di concerto con il Ministro dell’università e della ricerca, vengono stabiliti la tabella di corrispondenza dei titoli e i crediti riconoscibili.
8) PIÙ ORE DI TIROCINIO E DI STAGE AZIENDALI
L’attività formativa stabilita con la nuova riforma degli Istituti Tecnici Superiori sarà svolta per almeno il 60% del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro.
Gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% del monte orario complessivo, potranno essere svolti anche all’estero e saranno adeguatamente sostenuti da borse di studio.
9) REGOLE PER AVVIARE UN ITS
Per avviare un nuovo ITS Academy in una Provincia sono necessari:
- almeno una scuola secondaria di secondo grado della stessa Provincia, con un’offerta formativa attinente;
- una struttura formativa accreditata dalla Regione, situata anche in una Provincia diversa da quella sede della fondazione;
- almeno una o più imprese legate all’uso delle tecnologie di cui si occuperà l’ITS Academy;
- un Ateneo o un’istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un Ente di ricerca. Le istituzioni AFAM vengono equiparate alle università e non sarà più obbligatoria la presenza degli Enti locali.
I requisiti e gli standard minimi sono disciplinati ad hoc dal Ministero e l’Ente per ogni singolo istituto.
10) CHI SONO I SOGGETTI FONDATORI
La riforma ITS stabilisce che i soggetti fondatori che partecipano alla costituzione delle fondazioni ITS Academy devono possedere una documentata esperienza nel campo dell’innovazione, acquisita soprattutto con la partecipazione a progetti nazionali e internazionali di formazione, ricerca e sviluppo. Possono divenire fondatori soltanto:
- le persone fisiche e giuridiche, pubbliche o private;
- gli enti e le agenzie che contribuiscono al fondo di dotazione o al fondo di gestione della fondazione secondo i criteri e nelle forme determinati nello statuto.
11) REGOLE ASSUNZIONI DOCENTI ITS
Nei percorsi formativi degli ITS prestano la loro opera docenti, ricercatori ed esperti reclutati dalla fondazione ITS Academy, con contratto a norma dell’articolo 2222 del Codice Civile, almeno per il 50% tra:
- soggetti provenienti dal mondo del lavoro, compresi gli enti di ricerca privati, e aventi una specifica esperienza professionale, maturata per almeno 3 anni, in settori produttivi correlabili all’area tecnologica di riferimento dell’ITS Academy;
- esperti che operano nei settori dell’arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertarne la maturata esperienza nel settore.
Il coinvolgimento dei docenti delle istituzioni scolastiche avviene a condizione che esso sia compatibile con l’orario di insegnamento e di servizio, nonché con l’assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente, senza ulteriori spese per lo Stato.
12) BONUS ITS
La legge sugli Istituti Tecnici Superiori prevede che per le erogazioni liberali in denaro effettuate in favore delle fondazioni ITS Academy a partire dal periodo d’imposta 2024, spetta un credito d’imposta nella misura del 30%.
Qualora l’erogazione sia effettuata in favore di fondazioni ITS Academy operanti nelle Province in cui il tasso di disoccupazione è superiore a quello medio nazionale, il credito d’imposta è pari al 60%.
Il tax credit è riconosciuto a condizione che il versamento sia eseguito tramite banche o uffici postali, ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dalla normativa vigente.
13) FONDO E RISORSE PER GLI ITS
La riforma ITS ha potenziato il sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore istituendo anche un apposito Fondo presso il Ministero dell’Istruzione. La dotazione del fondo è di circa 48 milioni di euro annui per l’anno 2024 e la stessa cifra per i successivi.
14) RETI DI COORDINAMENTO
La riforma degli Istituti Tecnici Superiori costituisce per la prima volta le “reti di coordinamento di settore e territoriali”, per condividere laboratori e favorire gemellaggi tra fondazioni di Regioni diverse.
L’obiettivo è definire delle misure per far conoscere queste realtà formative ai giovani e alle famiglie, nonché per promuovere scambi di buone pratiche tra ITS Academy.
Sono previste campagne informative, attività di orientamento a partire dalla scuola secondaria di primo grado, anche con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere nelle iscrizioni a questi percorsi.
15) COSA FA IL COMITATO NAZIONALE ITS ACADEMY
La legge istituisce presso il Ministero dell’istruzione, il Comitato nazionale ITS Academy per l’istruzione tecnologica superiore, con compiti di consulenza e proposta. Inoltre, prevede la consultazione delle associazioni di rappresentanza delle imprese, delle organizzazioni datoriali e sindacali, degli studenti e delle fondazioni ITS Academy.
Ha l’obiettivo di raccogliere elementi sui nuovi fabbisogni di figure professionali di tecnici superiori nel mercato del lavoro. Il Comitato nazionale ITS Academy, composto da 12 membri, propone in particolare:
- quali sono le linee generali di indirizzo dei piani triennali di programmazione delle attività formative adottati dalle Regioni;
- le direttrici per il consolidamento, il potenziamento e lo sviluppo dell’offerta formativa e del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. Ciò soprattutto ai fini del riequilibrio dell’offerta formativa professionalizzante sul territorio e della promozione di una maggiore inclusione di genere;
- l’aggiornamento, con cadenza almeno triennale, delle aree tecnologiche e delle figure professionali per ciascuna area, nonché le linee di sviluppo dell’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro per la diffusione della cultura tecnico-scientifica;
- la promozione di percorsi formativi degli ITS Academy in specifici ambiti territoriali o in ulteriori ambiti tecnologici e strategici, al fine di garantire un’omogenea presenza su tutto il territorio nazionale;
- criteri e modalità per la costituzione delle Reti di coordinamento di settore e territoriali;
- programmi per la costituzione e lo sviluppo, d’intesa con le regioni interessate, di campus multiregionali, in relazione a ciascuna area tecnologica, e di campus multisettoriali tra ITS Academy di aree tecnologiche e ambiti diversi.
Tra le novità principali vi sono:
- l’avvio di percorsi quadriennali, rilanciando in larga scala la sperimentazione delle superiori in 4 anni, anziché 5;
- rafforzamento delle materie di base, in particolare italiano e matematica;
- docenze di esperti provenienti dal mondo produttivo e professionale per ampliare l’offerta didattica, in primis quella laboratoriale;
- apprendistato formativo e alternanza scuola-lavoro, fino a 400 ore nel triennio;
- via all’internazionalizzazione con più scambi internazionali, visite e soggiorni di studio, stage all’estero.
QUANDO ENTRA IN VIGORE LA RIFORMA ITS BIS
La riforma ITS “bis” entra in vigore il 6 Settembre 2024 e le nuove regole che prevede saranno attuata dall’anno scolastico 2024 2025.
IL TESTO DELLA RIFORMA ISTITUTI TECNICI SUPERIORI
Mettiamo a vostra disposizione la Legge 8 agosto 2024, n. 121, ossia la riforma ITS (Pdf 72 Kb) pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.196 del 22-08-2024. Mettiamo a vostra disposizione anche la prima versione del testo, cioè la Legge 15 luglio 2022, n. 99 (Pdf 190 Kb) pubblicata nella GU n.173 del 26 luglio 2022.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Vi consigliamo di leggere l’articolo sulla Riforma Università telematiche e anche le novità in arrivo con il Decreto scuola 2024 convertito in Legge. Non perdetevi neppure il Decreto sui percorsi abilitanti per docenti.
Vi invitiamo a scoprire altre interessanti novità legislative, vi invitiamo a visitare questa pagina.
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Ottimo articolo!