Sgravio contributivo per contratti di solidarietà: cos’è, come funziona, come si calcola

Come funziona lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà che riconosce uno sconto dei contributi pari al 35% per ogni lavoratore

INPS
Photo credit: Delbo Andrea / Shutterstock

Dal 30 novembre al 10 dicembre 2023 decorre il termine per l’inoltro delle domande per lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà 2023. Già dal 2 novembre però, si può precompilare la domanda.

La legge, ogni anno, prevede una riduzione contributiva del 35% per ogni lavoratore interessato dalla riduzione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20%, per la durata del contratto e fino a un massimo di 24 mesi.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo a chi spetta, come funziona e come si applica lo sgravio contributivo sui contratti di solidarietà 2023 in base alle nuove istruzioni fornite dal Ministero del Lavoro.

COS’È LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO SUI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

Lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà è una misura connessa alla stipula di contratti di solidarietà difensivi accompagnati da Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS). La riduzione contributiva è pari al 35% della contribuzione a carico del datore di lavoro dovuta sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori interessati dalla riduzione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20%.

Lo sgravio viene riconosciuto per la durata del contratto di solidarietà e, comunque, per un periodo non superiore a 24 mesi.

In questo articolo vi spieghiamo cos’è, come funziona e come richiedere lo sgravio sul contratto di solidarietà 2023.

COS’È IL CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ

Il contratto di solidarietà (CdS) è uno strumento di integrazione salariale basato su un accordo tra un’impresa e le organizzazioni sindacali che prevede la riduzione dell’orario di lavoro al fine di tutelare l’occupazione e di evitare la perdita totale della retribuzione del lavoratore. I contratti di solidarietà possono assumere due differenti forme:

  • contratti di solidarietà difensivi, ossia accordi aventi ad oggetto la riduzione dell’orario di lavoro, finalizzata al mantenimento dell’occupazione in caso di crisi aziendale. Mirano, quindi, ad evitare che venga licenziato il personale impiegato presso l’impresa;

  • contratti di espansione (ovvero gli ex contratti di solidarietà espansivi) che sono accordi aventi ad oggetto una riduzione dell’orario di lavoro, finalizzata a favorire nuove assunzioni all’interno dell’azienda. Tra i contratti di espansione, vi sono anche quelli per pensione anticipata che vi spieghiamo in questo articolo.

Per il contratto di solidarietà difensivo è previsto lo sgravio del 35% della contribuzione a carico del datore di lavoro. Con questa nota stampa, il Ministero del Lavoro ha annunciato il riavvio delle istanze per lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà dal 30 novembre al 10 dicembre 2023. Le procedura di precompilazione dell’istanza è attiva dal 2 novembre.

Vediamo cosa dicono le indicazioni INPS e del Ministero del Lavoro per richiedere lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà 2023

A CHI SPETTA LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO

In attesa delle indicazioni INPS per l’anno 2023, chiariamo che sono destinatarie della riduzione contributiva, alternativamente, le imprese che:


  • abbiano avuto un contratto di solidarietà in corso nel secondo semestre dell’anno precedente.

Tali aziende devono essere in regola con il pagamento dei contributi e rispettare la parte economica degli accordi e contratti collettivi.

COME FUNZIONA LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

Lo sgravio contributivo viene riconosciuto sulla stipula di contratti di solidarietà difensivi accompagnati da Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per la durata di tale contratto e, comunque, per un periodo non superiore a 24 mesi nel quinquennio mobile.

Vale sulla contribuzione a carico del datore di lavoro, dovuta sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori interessati alla contrazione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20%. La riduzione contributiva è del 35% della contribuzione a carico del datore di lavoro.

Per quanto attiene alla verifica delle prestazioni di CIGS conguagliate, l’INPS chiarirà i dettagli in apposita Circolare ma probabilmente:

  • possono fruire dello sgravio le sole imprese, destinatarie dei decreti direttoriali di autorizzazione, i cui periodi di CIGS per contratto di solidarietà risultino conclusi entro una data specifica da stabilire. Tali aziende usufruiranno delle riduzioni contributive mediante delle specifiche operazioni di conguaglio;

  • il conguaglio delle integrazioni salariali erogate dalle aziende autorizzate deve essere effettuato, a pena di decadenza, entro 6 mesi dalla fine del periodo di paga in corso alla scadenza del termine di durata della concessione o dalla data del provvedimento di concessione, se successivo.

Relativamente all’effettiva misura della riduzione contributiva da conguagliare, gli importi contenuti nei decreti direttoriali e comunicati alle imprese interessate costituiscono la misura massima dell’agevolazione fruibile. In quel limite potranno essere conguagliate solo le somme effettivamente spettanti, calcolate sulla base delle indicazioni che saranno fornite con apposita circolare INPS (su cui vi aggiorneremo).

Ma, precisamente, quali contributi vengono ridotti?

CONTRIBUTI AMMESSI ALLO SGRAVIO

Come chiarisce l’INPS, la riduzione contributiva legata allo sgravio per i contratti di solidarietà:

  • deve essere applicata sui contributi versati per ciascun dipendente interessato all’abbattimento dell’orario di lavoro, come stabilito nel contratto di solidarietà;

  • deve essere rapportato a ciascun periodo di paga ricompreso nell’arco temporale di autorizzazione alla fruizione del beneficio stesso;

  • è applicabile nel periodo cui si riferisce la denuncia contributiva, in relazione all’orario di lavoro effettuato da ogni lavoratore.

Conseguentemente, per ogni mese i datori di lavoro hanno diritto alla riduzione del 35% sulla parte dei contributi a loro carico per ogni lavoratore che, in quel mese, abbia un orario ridotto in misura superiore al 20% rispetto a quello contrattuale.

CONTRIBUTI NON AMMESSI ALLO SGRAVIO

Non sono soggette alla riduzione contributiva per i contratti di solidarietà le seguenti forme di contribuzione dovute dai datori di lavoro interessati:


  • il contributo di solidarietà sui versamenti destinati alla previdenza complementare o ai fondi di assistenza sanitaria di cui alla Legge 1 giugno 1991, n. 166;


  • il contributo, ove dovuto, al “Fondo di solidarietà del trasporto aereo”;

  • il contributo, ove dovuto, al “Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto di cui all’articolo 2120 del codice civile”.

CUMULABILITÀ E INCOMPATIBILITÀ

Lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà è incompatibile con qualunque altro beneficio contributivo previsto, a qualsiasi titolo, dall’ordinamento. Pertanto, i lavoratori, per i quali l’impresa fruisca di tale esonero, non devono essere destinatari di altre agevolazioni contributive.

Probabilmente però, il beneficio è cumulabile con Decontribuzione Sud. Vi faremo sapere i dettagli per lo sgravio sul contratto di solidarietà 2023, non appena INPS li chiarirà.

QUANDO PRESENTARE DOMANDA

Dal 30 novembre al 10 dicembre 2023 decorre il termine per l’invIo delle domande per lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà 2023. Già dal 2 novembre però, si può precompilare la domanda. Scopriamo come.

COME OTTENERE LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

La procedura per ottenere lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà deve essere attivata a iniziativa del datore di lavoro. In attesa di chiarimenti INPS successivi, in primis, i datori di lavoro devono richiedere la misura 2023 mediante l’applicativo web “sgravicdsonline”.

Per presentare domanda bisogna accedere da questa pagina e autenticarsi tramite SPID o CIE (Carta di identità elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). È anche possibile autenticarsi tramite “Accesso Cittadino Estero” o “Accesso PA”.

Il Ministero del Lavoro informa che, a partire dall’annualità 2021, l’imposta di bollo può essere pagata esclusivamente tramite il sistema “PagoPA,” utilizzando la funzione integrata disponibile nell’applicativo. È importante notare che, nell’ambito dell’applicativo web “sgravicdsonline”, non sarà possibile inviare domanda nel periodo critico compreso tra il 30 novembre e il 10 dicembre se il pagamento dell’imposta di bollo non è stato effettuato tramite il sistema “PagoPA.”

Si consiglia di considerare i tempi tecnici necessari per completare il pagamento tramite PagoPA, specialmente in prossimità delle date di apertura e chiusura del periodo di presentazione delle istanze, che va dal 30 novembre 2023 al 10 dicembre 2023.

L’applicativo è operativo dal 2 novembre al 10 dicembre di ogni anno per la pre-compilazione delle istanze ed è disponibile nella sezione dedicata “Decontribuzione contratti di solidarietà industriali”.

ASSISTENZA ALLA DOMANDA

Per ogni eventuale comunicazione e per le informazioni relative allo stato della domanda potete contattare il Ministero al seguente indirizzo: sgravicds@lavoro.gov.it.

ITER NORMATIVO

Il Decreto Legge 20 marzo 2014, n. 34 (convertito, con modificazioni, dalla Legge 16 maggio 2014, n. 78) ha istituito lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà. Poi, l’incentivo è stato:


  • disciplinato con la Circolare INPS n. 40 del 05-04-2023, l’Istituto chiarisce quali sono le modalità per il recupero delle riduzioni contributive, a valere sulle risorse stanziate per l’anno 2021.

Infine, con questa nota stampa del 23 ottobre 2023, il Ministero del Lavoro ha annunciato il riavvio delle istanze per lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà 2023.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere la guida con tutte le informazioni su come funziona il contratto di solidarietà e la relativa normativa in vigore. Vi consigliamo anche l’approfondimento sul contratto di espansione per pensione anticipata. Poi, vi invitiamo a leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2024 con il testo non definitivo della Manovra e del collegato fiscale in PDF. Da non perdere, neppure le indicazioni del collegato fiscale alla Manovra che potete leggere in questo approfondimento.

Per conoscere altri aiuti e bonus per lavoratori, famiglie e imprese è possibile consultare le sezioni dedicate agli aiuti alle imprese e agli aiuti a famiglie e lavoratori.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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