Esempi lettera di dimissioni

lettera di dimissioni

In questa guida spieghiamo che cos’è la lettera di dimissioni e a cosa serve, rendiamo disponibili gli esempi di lettera di dimissioni da scaricare con fac simile e diamo consigli utili per seguire la procedura corretta.

LA LETTERA DI DIMISSIONI

Per recedere da un contratto di lavoro, il lavoratore deve far pervenire al proprio datore di lavoro una lettera di dimissioni.

Le modalità secondo le quali dare le dimissioni sono regolate dal Contratto Collettivo Nazionale e generalmente indicate nel contratto di lavoro stipulato all’avvio del rapporto di lavoro. Sullo stesso è indicato il periodo di preavviso richiesto. Inoltre, in base alla normativa vigente nel 2023, chi ha un contratto di lavoro subordinato (a tempo determinato o indeterminato) presso un’azienda privata deve far pervenire al datore di lavoro la lettera di dimissioni online.

ESEMPI LETTERA DI DIMISSIONI VOLONTARIE

Ti presentiamo una serie di esempi di lettere di dimissioni che puoi scaricare e adattare in base alle tue esigenze. Per ognuna abbiamo precisato la tipologia, definendo le caratteristiche della lettera. Puoi scegliere tu se presentare una lettera molto semplice e breve oppure particolarmente cortese per esprimere la tua riconoscenza, infatti la lettera di dimissioni può essere scritta in forma libera, non esiste un modello unico. Il lavoratore deve anche scegliere, indicandolo nella lettera di dimissioni, se prestare o meno il periodo di preavviso.

I nomi e gli indirizzi del lavoratore e del datore di lavoro indicati negli esempi di lettera di dimissioni fac simile sono puramente esemplificativi e devono essere ovviamente sostituiti. Gli esempi sono in formato Word, così il documento è facilmente modificabile.

Esempio 1Lettera di dimissioni – tipo: semplice, con preavviso.

Esempio 2Lettera di dimissioni – tipo: semplice, senza preavviso.

Esempio 3Lettera di dimissioni – tipo: completa, con preavviso.

Esempio 4Lettera di dimissioni – tipo: precisa, con preavviso.

Esempio 5Lettera di dimissioni – tipo: disponibile, con preavviso da concordare.

Esempio 6 Lettera di dimissioni – tipo: cortese, con preavviso.

Esempio 7 Lettera di dimissioni – tipo: riconoscente, con preavviso.

Esempio 8Lettera di dimissioni – tipo: per giusta causa, senza preavviso.

Esempio 9Lettera di dimissioni – tipo: da consegnare entro il periodo di prova, senza preavviso.

La lettera può essere consegnata a mano al datore di lavoro o all’ufficio del personale oppure spedita a mezzo raccomandata A/R o via PEC (guarda cosa viene indicato nel tuo contratto). Ricordati che devi prevedere due copie, una per te e una per l’azienda. E’ necessario infatti che il lavoratore conservi una copia controfirmata dell’accettazione della recessione dal contratto.

COME FUNZIONA IL PREAVVISO E COSA SUCCEDE SE NON SI DA’ IL PREAVVISO

Nella lettera per la dimissione volontaria devi indicare l’intenzione o meno di prestare attività durante il periodo di preavviso previsto da contratto. Quanto dura il preavviso? Per conoscere il periodo di preavviso (che può essere ad esempio di 30 giorni, 3 mesi, 6 mesi ecc.) devi leggere quanto riportato nel contratto di lavoro che hai firmato al momento dell’assunzione e/o quanto previsto dal CCNL che regola il tuo contratto. L’esempio n.2 è una lettera adatta a chi non vuole prestare attività durante il periodo di preavviso: il lavoratore è libero di fare questa scelta che gli permette di non operare più a partire dal giorno delle dimissioni. Questa scelta ha però una conseguenza, l’azienda ha il diritto di trattenere il compenso che sarebbe stato devoluto al lavoratore durante il periodo di preavviso decurtandolo dagli ultimi compensi e spettanze liquidatorie che l’azienda deve ancora versare al lavoratore (ultimo stipendio, TFR ecc.).

Ci sono però due eccezioni. Il lavoratore ha il diritto di non prestare attività durante il periodo di preavviso e di non vedersi decurtare il compenso nel caso di dimissioni per giusta causa ai sensi dell’art. 2119 c.c. (si veda l’esempio di lettera n. 8) e nel caso di recessione dal contratto di lavoro entro il periodo di prova (si veda l’esempio di lettera n.9).

Se scegli di dare il preavviso, la data di decorrenza delle dimissioni è quella a partire dalla quale, decorso il periodo di preavviso, il rapporto di lavoro cessa. Quindi è il giorno successivo all’ultimo giorno di lavoro.

Se scegli di non dare il preavviso, la data di decorrenza delle dimissioni può essere il giorno stesso in cui dai le dimissioni (se da quel giorno smetti di lavorare) o il giorno successivo a quello in cui dai le dimissioni (se smetti di lavorare il giorno dopo).

AGGIORNAMENTI NORMATIVI

In base alle normative vigenti nel 2023, la lettera di dimissioni deve essere presentata per via telematica se hai un contratto di lavoro subordinato presso un’azienda privata e non sei più nel periodo di prova. Questo significa che bisogna compilarla online. In questa pagina trovi tutto quello che è utile sapere sul nuovo formato online della Lettera di Dimissioni. Ricordiamo invece che per tutte le seguenti categorie non serve l’invio telematico del modulo di dimissioni online ma è sufficiente un modello cartaceo:

  • i lavoratori del settore pubblico;
  • i lavoratori che hanno svolto lavoro domestico (es. colf, badanti, baby sitter);
  • i lavoratori che hanno risolto consensualmente il rapporto di lavoro tramite accordi di conciliazione in sede stragiudiziale;
  • i genitori lavoratori nelle ipotesi indicate nell’articolo 55, comma 4 del Decreto Legislativo n.151/2001 che prevedono la convalida presso gli Uffici territoriali competenti;
  • i titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa o di tirocinio / stage;
  • lavoratori che si trovano durante il periodo di prova;
  • rapporti di collaborazione con partita IVA;
  • chi ha un rapporto di lavoro marittimo.

CONSIGLI UTILI

Quando si cambia lavoro, prima di consegnare la lettera di dimissioni è fondamentale aver già firmato una lettera d’intenti con il nuovo datore di lavoro.

Indipendentemente dalle motivazioni che ti hanno spinto a cambiare lavoro è sempre meglio lasciare il “vecchio” posto mantenendo rapporti cordiali e positivi. Il nostro consiglio è quello di non sfruttare il momento della consegna della lettera di dimissioni per toglierti i sassolini dalle scarpe e sfogarti di eventuali ingiustizie o torti subiti. Non trarrai nessun vantaggio da questo tipo di comportamento. In questi momenti è importante essere superiori e pensare ai propri interessi: in futuro potresti aver bisogno di riprendere rapporti con ex colleghi e responsabili.

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