Contributi certificazione parità di genere 2024: Bando per ottenere fino a 12.500 euro

La Guida su come ottenere i contributi per la certificazione parità di genere 2024. Ecco come fare domanda per ricevere fino a 12.500 euro

parità di genere

Dal 6 dicembre è possibile presentare domanda per ottenere i contributi per la certificazione parità di genere 2024.

Il Dipartimento per le pari opportunità ha pubblicato il bando concede contributi fino a 12.500 euro alle MPMI che vogliono ottenere la certificazione e mettono in campo interventi volti a diminuire le differenze di genere nelle aziende italiane.

In questo articolo vi spieghiamo cosa sono e come richiedere i contributi per la certificazione parità di genere 2024.

COSA SONO I CONTRIBUTI CERTIFICAZIONE PARITÀ DI GENERE

I contributi per la certificazione parità di genere sono aiuti economici fino a 12.500 euro dedicati alle Micro, Piccole o Medie imprese (MPMI o PMI) che vogliono ottenere tale tipo di attestato.

Il 6 novembre 2023, infatti, il Dipartimento per le pari opportunità ha annunciato l’avvio del primo avviso pubblico per erogare contributi, per un totale di 10 milioni di euro, di cui 8 milioni destinati alle PMI.

L’obiettivo di tali contributi è incentivare le imprese a adottare politiche volte a ridurre i divario di genere, contribuendo a raggiungere un incremento di 5 punti nella classifica sull’uguaglianza di genere entro il 2026, attualmente l’Italia è al 13° posto.

Dal 6 dicembre 2023, possono fare domanda per i contributi le aziende che vogliono ottenere la certificazione di parità di genere.

Ma cos’è la certificazione parità di genere? Vediamolo insieme.

COS’È LA CERTIFICAZIONE PARITÀ DI GENERE

La certificazione di parità di genere è un’attestazione riconosciuta alle imprese che abbiano attivato politiche aziendali tali da ridurre le differenze di genere, dagli squilibri di salario per parità di ruoli professionali, a quelli riferiti alle possibilità di carriera, fino alla tutela della maternità e ad ogni altra disuguaglianza uomo – donna riscontrabile in contesti lavorativi.

La certificazione è stata prevista dalla Legge sulla parità salariale e dalla Legge di Bilancio 2022, per recepire quanto stabilito dal PNRR. Se volete sapere maggiori dettagli su quanto costa, a cosa serve, chi rilascia la certificazione per la parità di genere e come si ottiene, vi consigliamo di leggere questa guida. Specifichiamo anche che l’ottenimento della certificazione parità di genere non è obbligatorio, ma dà accesso a diversi incentivi e premialità tra cui uno sgravio sui contributi che l’azienda versa a favore dei lavoratori, come vi spieghiamo in questa guida.

Oltre allo sgravio, vi sono anche i contributi per la certificazione sulla parità di genere che vi stiamo illustrando. Vediamo a chi spettano.

A CHI SPETTANO I CONTRIBUTI

I contributi per la certificazione parità di genere spettano alle imprese che, al momento della presentazione della domanda, soddisfano i seguenti requisiti:

  • rientrano nella categoria di Micro, Piccole o Medie imprese secondo la definizione fornita nell’Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014 e hanno almeno un dipendente nella loro organizzazione;

  • hanno sede legale o operativa in Italia e, inoltre, sono regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive, con esclusione della mera iscrizione al REA;

  • sono in pieno e libero esercizio dei propri diritti, non soggette a procedure concorsuali, liquidazione coatta o volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo (a eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o situazioni equivalenti secondo la normativa vigente;

  • non presentano cause di divieto, decadenza o sospensione;

  • sono in regola con gli obblighi contributivi attestati dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e non hanno procedimenti amministrativi in corso relativi a revoca per indebita percezione di risorse pubbliche;

  • sono in regola con l’adempimento previsto dall’articolo 46 del Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198  ovvero la redazione “Rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile” per le imprese con più di 50 dipendenti;


  • non svolgono attività presenti in questa pagina, nel rispetto del principio di “non arrecare un danno significativo;

  • hanno completato con esito positivo il pre-screening (autovalutazione) mediante l’apposito test gestito da Unioncamere, che trovate in questa pagina.

COSA FINANZIANO

In pratica, le MPMI o PMI in possesso dei requisiti possono beneficiare di due linee di agevolazioni:

  • la prima linea di contributi, per assistenza tecnica e accompagnamento, prevede l’assegnazione di un voucher fino a 2.500 euro per impresa, offrendo servizi specialistici come supporto all’utilizzo di strumenti informativi, affiancamento da esperti per implementare il Sistema di gestione per la parità di genere e pre-verifica della conformità del sistema;

  • la seconda linea di agevolazioni prevede contributi fino a 12.500 euro per impresa per il rilascio della certificazione di parità di genere, erogati da Organismi iscritti nell’apposito Elenco, in relazione alle dimensioni dell’impresa.

COME FUNZIONANO

I contributi per la certificazione della parità di genere vengono erogati come aiuti economici alle aziende aventi diritto. Ecco i passaggi da seguire per richiedere gli aiuti:

  • verificare che l’azienda soddisfi i requisiti minimi per la presentazione della domanda;

  • avviare il percorso verso la certificazione con il test di pre-screening che trovate in questa pagina, scaricare il Kit di documenti utili che trovate in questa pagina dopo aver effettuato la registrazione / login;

  • richiedere un preventivo a un Organismo di certificazione affiliato all’iniziativa, tra quelli presenti in questa lista;

  • partecipare al bando per la concessione dei contributi. Le aziende devono presentare domanda presso Unioncamere e in seguito, la procedura valutativa avverrà in ordine cronologico di presentazione delle domande.

SCADENZA DOMANDE

Le richieste di contributo possono essere presentate dal 6 dicembre 2023 alle 10:00 fino al 28 marzo 2024 alle 16:00, salvo esaurimento delle risorse (su cui vi aggiorneremo).

COME RICHIEDERE I CONTRIBUTI CERTIFICAZIONE PARITÀ DI GENERE

Le domande per ottenere i contributi per la certificazione della parità di genere possono essere presentate sulla piattaforma di Unioncamere. L’accesso alla piattaforma di Unioncamere avviene tramite SPID, CIE o CNS.

Per accedere ai contributi, le imprese devono compilare questo modulo, un modello di autovalutazione accessibile da questa pagina, dimostrando il loro impegno sulla parità di genere e presentare un preventivo formulato da un Organismo di Certificazione presente in questo elenco degli Organismi di certificazione aderenti.

COSA ACCADE A CHI OTTIENE I CONTRIBUTI

Chi ottiene i contributi per la certificazione della parità di genere può prenotare 5 incontri con esperti specializzati presenti in questo elenco per ricevere assistenza tecnica e di accompagnamento attraverso cui individuare le aree di miglioramento e intervenire per soddisfare i requisiti richiesti dalla UNI/PdR 125:2022. Ossia dalla normativa sulla gender equity. Per conoscere i benefici per le imprese certificate consultate questa guida.

Se invece, non avete diritto al contributo, avrete comunque a disposizione il kit documentale per intraprendere il percorso di certificazione della parità di genere.

ASSISTENZA ALLA DOMANDA

Per maggiori informazioni potete scrivere all’indirizzo e-mail avviso@paritadigenere.net. In alternativa potete consultare le risposte alle principali FAQ, disponibili in questa sezione.

IL BANDO PER I CONTRIBUTI CERTIFICAZIONE PARITÀ DI GENERE

Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (Pdf 504 Kb) del bando per i contributi per la certificazione della parità di genere 2024.

ALTRI BONUS E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere l’elenco con tutti gli incentivi alle assunzioni attivi in Italia quello aggiornato sulle agevolazioni per assunzioni di donne. Interessante, per approfondire l’argomento, il report che fa luce su quali sono i settori e le professioni in cui il tasso di disparità uomo-donna è sopra la media.

Vi consigliamo anche la nostra guida sugli incentivi assunzioni neo mamme o l’articolo sulla parità di genere nei concorsi pubblici. Mettiamo a vostra disposizione anche la guida aggiornata su tutti i bonus 2024 confermati e prorogati e quella sull’elenco dei bonus 2023 in scadenzaE a proposito di agevolazioni, può tornarvi utile il nostro focus che riassume tutte le misure per le assunzioni agevolate della guida Anpal

Potete inoltre conoscere altre agevolazioni per aziende consultando questa pagina e gli aiuti disponibili per disoccupati e famiglie consultando questa pagina.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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