Contributi a fondo perduto PMI danneggiate da crisi in Ucraina

Arrivano i contributi a fondo perduto per le piccole e medie e imprese in difficoltà per colpa della guerra in Ucraina. Ecco a chi spettano e come richiederli

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Al via dal 10 novembre 2022 le domande per richiedere i contributi a fondo perduto per le PMI danneggiate dalla crisi umanitaria in Ucraina. Gli aiuti possono arrivare fino 400.000 euro per beneficiario.

È stato il Decreto Aiuti 2022 ad introdurre questi ristori a sostegno delle piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno avuto rapporti commerciali con l’Ucraina, la Federazione Russa e la Bielorussia e che negli ultimi tempi, per colpa della crisi umanitaria, sono in difficoltà. Il Decreto attuativo MISE 9 settembre 2022 ha reso note modalità e procedure per ottenere gli aiuti.

In questa guida vi spieghiamo a chi spettano i nuovi contributi a fondo perduto per PMI che hanno subito danni economici a causa del conflitto russo-ucraino, come funzionano e come ottenerli.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PMI CONTRO LA CRISI UCRAINA, COSA SONO

I contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Aiuti 2022 sono dei ristori economici rivolti esclusivamente alle aziende che intrattengono regolarmente rapporti commerciali con l’Ucraina, la Russia e la Bielorussia. Aiuti che hanno lo scopo di contrastare le ripercussioni economiche negative per le imprese nazionali derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina. Per molte aziende italiane infatti, tale crisi si è tradotta in perdite di fatturato con perdite derivanti dalla contrazione della domanda, interruzione di contratti e progetti esistenti e dalla crisi nelle catene di approvvigionamento.

Più precisamente, il Decreto Aiuti istituisce un fondo ad hoc per finanziare questi contributi a fondo perduto con una dotazione di 120 milioni di euro per l’anno 2022. A gestirlo è il Ministero dello Sviluppo economico che ha definito termini e modalità nel Decreto MISE 9 settembre 2022 (Pdf 137 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 255 del 31 ottobre 2022. È possibile presentare domanda dalle ore 12.00 del 10 novembre e fino alle ore 12.00 del 30 novembre 2022. Vediamo insieme i dettagli del nuovo aiuto previso dal Governo.

A CHI SPETTANO

I contributi a fondo perduto per PMI danneggiate dalla crisi in Ucraina sono destinate alle piccole e medie imprese italiane che hanno a che fare per diversi motivi con i paesi coinvolti nel conflitto ucraino. Più in particolare, dalla data di presentazione della domanda, le aziende interessate devono presentare cumulativamente questi requisiti :

  • hanno realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni o servizi, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione Russa e la Bielorussia, pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale;

  • utilizzano materie prime e prodotti semilavorati il cui costo di acquisto medio nel corso dell’ultimo trimestre antecedente l’entrata in vigore del Decreto Aiuti è incrementato almeno del 30% rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019. Per le nuove imprese, costituite dal 1° gennaio 2020, tale valore si calcola rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021;

  • hanno subito nel corso del trimestre antecedente l’entrata in vigore del Decreto un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019. Per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, tale valore si calcola rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021.

REQUISITI

Le PMI aventi diritto, per accedere ai contributi, alla data di presentazione dell’istanza, devono essere anche essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere sede legale od operativa nel territorio dello Stato e risultare regolarmente costituite, iscritti e attivi nel Registro delle imprese;

  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;

ESCLUSI

Sono escluse dai contributi le imprese che svolgono, in via prevalente, attività economiche di cui alla sezione A “Agricoltura, silvicoltura e pesca” della classificazione delle attività economiche ATECO 2007. Inoltre, non possono in ogni caso accedere, direttamente o indirettamente, alle agevolazioni le persone fisiche e le entità oggetto delle sanzioni imposte dall’Unione Europea, tra cui:

  • persone, entità o organismi specificamente indicati negli atti giuridici che impongono le sanzioni;

  • imprese possedute o controllate da persone, entità o organismi oggetto delle sanzioni adottate dall’Unione Europea;

  • aziende o imprese che operano nel settore industriale oggetto delle sanzioni adottate dall’Unione Europea in quanto l’aiuto potrebbe pregiudicare gli obiettivi delle sanzioni in questione.

A QUANTO AMMONTANO I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

I 120 milioni di euro del fondo per le PMI danneggiate dalla crisi in Ucraina sono ripartiti tra le imprese aventi diritto tramite un calcolo particolare. A ciascuna di esse viene riconosciuto un importo calcolato applicando una percentuale pari alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi dell’ultimo trimestre precedente dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti e l’ammontare degli stessi ricavi riferiti allo stesso trimestre del 2019. Alla cifra ottenuta si applica la percentuale relativa alle dimensioni dell’azienda beneficiaria, ovvero:

  • 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro;

  • 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro;

Per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020 il periodo di imposta di riferimento è quello relativo al 2021. I contributi non possono comunque superare l’ammontare massimo di 400.000 euro per ogni beneficiario.

COME FUNZIONANO I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE PMI DANNEGGIATE

I ristori previsti dall’ultimo Decreto Aiuti vengono attribuiti alle imprese a domanda. La procedura è gestita dal MISE mediante Invitalia. Questi i passaggi:

  • il MISE esamina il possesso dei requisiti delle aziende richiedenti e ammette o rigetta le domande, chiedendo eventuali integrazioni;

  • qualora la dotazione finanziaria non sia sufficiente a soddisfare la richiesta di agevolazione riferita a tutte le istanze ammissibili successivamente al termine ultimo del 30 novembre 2022, il Ministero provvede a ridurre in modo proporzionale il contributo sulla base delle risorse finanziare disponibili e delle istanze ammissibili pervenute;

  • successivamente il MISE adotta un provvedimento cumulativo di concessione per tutti i soggetti beneficiari e lo pubblica sul sito istituzionale del Ministero. Vale come comunicazione per tutti;

  • dopo la data di pubblicazione del provvedimento cumulativo, fatta salva la necessità di acquisizione di eventuali integrazioni documentali o chiarimenti, le agevolazioni concesse sono erogate sull’IBAN fornito in sede di istanza dal Ministero, previa verifica del rispetto delle norme su contributi e lavoro.

Questi contributi sono cumulabili con altri aiuti ai sensi e nei limiti di quanto previsto dal punto 39 del Quadro temporaneo, ma per spese diverse da quelle citate per tali agevolazioni.

COME RICHIEDERE I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PMI CRISI UCRAINA

Per ottenere l’aiuto gli aventi diritto dovranno presentare istanza al Ministero e i contributi vengono direttamente erogati sui conti correnti indicati. Come definito dal Decreto MISE 9 settembre 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 255 del 31 ottobre 2022, i soggetti interessati ed in possesso dei requisiti richiesti:

  • presentano al Ministero un’apposita istanza, sulla base del modello fac-simile che sarà reso disponibile esclusivamente tramite la piattaforma online di Invitalia;
  • tale modello è da trasmettere esclusivamente per via telematica attraverso la procedura informatica raggiungibile sullo stesso sito Invitalia. Ciascun soggetto può presentare una sola istanza.

Possono presentare domanda per via telematica i soggetti rappresentanti legali dell’impresa richiedente, come risultanti dal certificato camerale della stessa impresa. Il rappresentante legale dell’impresa, previo accesso alla procedura, può conferire ad altro soggetto delegato con questo modello il potere di rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione digitale e la presentazione dell’istanza medesima. L’accesso alla procedura informatica avviene mediante l’identificazione e l’autenticazione tramite:

  • SPID;
  • CNS – Carta nazionale dei servizi;
  • CIE – Carta d’identità elettronica.

L’ordine temporale di presentazione delle istanze non determina alcun vantaggio, né penalizzazione nell’iter di trattamento delle stesse.

1) SCADENZA DOMANDE

È possibile presentare domanda dalle ore 12.00 del 10 novembre 2022 e sino alle 12.00 del 30 novembre 2022.

2) DATI DA INSERIRE NELLA DOMANDA

Per completare il modello dell’istanza il soggetto interessato deve possedere una posta elettronica certificata (PEC) attiva. La registrazione della PEC nel registro delle imprese è condizione obbligatoria per la presentazione dell’istanza. Poi, nella domanda, oltre al possesso dei requisiti di accesso all’agevolazione, il soggetto richiedente dichiara:

  • di non aver superato il limite massimo di aiuti consentito dal Quadro Temporaneo, considerando anche l’importo del contributo richiesto;
  • l’ammontare dei ricavi riferiti al periodo di imposta 2019, ovvero, per le sole PMI costituite dal 1° gennaio 2020, l’ammontare dei ricavi riferiti al periodo di imposta 2021;
  • totale dell’ammontare dei ricavi riferiti all’ultimo trimestre anteriore alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti convertito in Legge e quelli riferiti al corrispondente trimestre del 2019, ovvero, per le sole PMI costituite dal 1° gennaio 2020, l’ammontare dei ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2021;
  • l’ammontare medio dei ricavi riferiti all’ultimo trimestre anteriore alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti convertito in Legge e quelli riferiti al corrispondente trimestre del 2019, ovvero, per le sole PMI costituite dal 1° gennaio 2020, l’ammontare medio dei ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2021;
  • il preciso importo del contributo richiesto;
  • l’IBAN relativo al conto corrente, intestato al soggetto richiedente, su cui si chiede l’accreditamento dell’agevolazione;
  • se necessarie, le autocertificazioni antimafia, sottoscritta con questo modello, e quella per l’iscrizione alla Camera di Commercio, redatta secondo questo modello.

3) ASSISTENZA ALLA DOMANDA

Per ricevere assistenza alla compilazione della domanda è possibile contattare Invitalia in questi due modi:

  • telefonando al numero 848.886.886, disponibile dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 18:00. L’addebito, con ripartizione a tempo, prevede un costo al chiamante pari alla tariffa urbana a tempo per le chiamate da rete fissa. Per le chiamate da rete mobile la quota è definita dal singolo operatore;
  • scrivendo dalla sezione contatti dell’area riservata per chiedere informazioni.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Testo coordinato del Decreto Aiuti convertito in Legge (Pdf 877 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.164 del 15-07-2022;

Decreto MISE 9 settembre 2022 (Pdf 137 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 255 del 31 ottobre 2022.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per conoscere tutte le agevolazioni a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese. Se volete restare aggiornati è possibile iscriversi gratis alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram, per avere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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