Diritto all’oblio oncologico: cos’è, legge e novità concorsi, lavoro, accesso a servizi

Cosa prevede la Legge per il diritto all’oblio oncologico e quali novità introduce per lavoro, concorsi, accesso a servizi bancari, assicurativi e adozioni

diritto oblio oncologico
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È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore dal 2 gennaio 2024, la nuova normativa sul diritto all’oblio oncologico, ossia il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni, né essere oggetto di indagini sulla propria pregressa condizione patologica.

La norma assicura a chi è guarito da un tumore pari diritti degli altri nell’accesso ai servizi finanziari, bancari e assicurativi, nonché nelle procedure di adozione di minori e in quelle relative alle opportunità lavorative e ai concorsi pubblici.

Cioè, non vi è più l’obbligo di comunicare la guarigione dal cancro, talvolta usata come fattore discriminante per il rischio di recidive o per la presenza di eventuali invalidità.

In questo articolo vi spieghiamo cos’è e cosa prevede la legge sul diritto all’oblio oncologico e vediamo nel dettaglio anche le implicazioni con i concorsi pubblici.

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COS’È IL DIRITTO ALL’OBLIO ONCOLOGICO

Il diritto all’oblio oncologico è il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni, né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione, nei casi previsti dalla legge.

In sostanza, il Parlamento ha dato il suo nullaosta a delle disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche.

A COSA SERVE LA LEGGE SUL DIRITTO ALL’OBLIO ONCOLOGICO

Il problema affrontato con la Legge 7 dicembre 2023, n.193 è il fenomeno ricorrente per cui, nonostante l’avvenuta guarigione clinica, una consistente parte di persone guarite dal tumore sperimenta discriminazioni nell’esercizio dei propri diritti, in particolare con riferimento all’accesso a servizi finanziari, bancari (es. mutui) e assicurativi.

Altrettanti ostacoli si trovano nell’accesso ai concorsi pubblici o alle procedure di adozione di minori. A rilevare questo fenomeno è l’Osservatorio permanente sulla condizione assistenziale dei malati oncologici.

Dai più recenti dati disponibili dal Piano oncologico nazionale 2023-2027, si stima che nel 2020 in Italia sono state diagnosticate con tumore circa 3,6 milioni di persone (1,9 milioni femmine e 1,7 milioni maschi), ovvero circa il 6% della popolazione italiana, con un aumento del 36% rispetto alle stime prodotte nel 2010.

Dunque, per arginare questa discriminazione e garantire pari opportunità, è arrivata una nuova legge sul diritto all’oblio oncologico.

COSA PREVEDE LA LEGGE SUL DIRITTO ALL’OBLIO ONCOLOGICO

La Legge 7 dicembre 2023, n.193, ossia la Legge sul diritto all’oblio oncologico è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.294 del 18-12-2023. Entra in vigore il 2 gennaio 2024. La norma di iniziativa parlamentare bipartisan contiene misure volte ad assicurare che alla guarigione clinica della persona corrisponda la possibilità di esercitare i propri diritti in condizioni di eguaglianza rispetto al resto della popolazione, con particolare riferimento:


  • alle pari opportunità nell’inserimento lavorativo;

  • ai servizi finanziari, bancari e assicurativi;

  • alle procedure di adozione di minori.

Il testo unificato recepisce le istanze della Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022 sull’importanza di rafforzare l’Europa nella lotta contro il cancro e introduce molte novità destinate a cambiare la vita dei discriminati a seguito della guarigione dal tumore.

Vediamo i dettagli su cosa cambia con la legge sul diritto all’oblio oncologico partendo dal tema a noi più vicino, ovvero il suo impatto sui concorsi pubblici e nel contesto lavorativo.

1) RISERVATEZZA NEI CONCORSI PUBBLICI

Cosa cambia nei concorsi pubblici con la legge sul diritto all’oblio oncologico? L’articolo 4 della nuova norma pubblicata in GU, ai fini dell’accesso alle procedure concorsuali, quando nel loro ambito sia previsto l’accertamento di requisiti psicofisici o concernenti lo stato di salute dei candidati, prevede il divieto di richiedere informazioni relative allo stato di salute dei candidati stessi, concernenti patologie oncologiche.

Cioè:

  • non è possibile per chi indice il concorso chiedere se il candidato è stato precedentemente affetto da tumori, il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di 10 anni alla data della richiesta;

  • tale periodo è ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del compimento del 21° anno di età.

Anche se il lasso di tempo in cui si applica il diritto all’oblio è ampio (10 anni), di certo la norma compie un grande passo avanti sul tema delle discriminazioni ai danni di ex malati di tumore (guariti) candidati ai concorsi pubblici, spesso esclusi per la loro patologia e per ciò che ha comportato alla loro salute nel tempo.

2) PARI OPPORTUNITÀ INSERIMENTO LAVORATIVO

Tra le altre novità della norma, vi è anche la promozione di specifiche politiche attive per assicurare, a ogni persona che sia stata affetta da una patologia oncologica:

  • eguaglianza di opportunità nell’inserimento e nella permanenza nel lavoro;

  • fruizione dei relativi servizi e nella riqualificazione dei percorsi di carriera e retributivi.

Con un Decreto ad hoc dei Ministeri competenti (da adottare entro 6 mesi dall’adozione della legge) e sentite le organizzazioni di pazienti oncologici iscritte nella sezione Reti associative del Registro unico nazionale del Terzo settore, verranno stabilite le modalità di attuazione di queste linee guida. Vi terremo aggiornati non appena tali indicazioni saranno fornite.

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3) NUOVE REGOLE PER ACCESSO SERVIZI BANCARI, FINANZIARI E ASSICURATIVI

La legge, che entra in vigore il 2 gennaio 2024, prevede che per l’accesso ai servizi bancari, finanziari ed assicurativi, ai fini della stipula o del rinnovo dei relativi contratti non è ammessa la richiesta di informazioni relative allo stato di salute della persona fisica contraente concernenti patologie oncologiche da cui essa sia stata affetta in precedenza.

Ciò vale qualora il trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di 10 anni alla data della richiesta. Tale periodo è ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del 21° anno di età.

Inoltre, la normativa prevede:

  • che queste informazioni non possono essere acquisite neanche da fonti diverse dal contraente e, qualora siano nella disponibilità dell’operatore o dell’intermediario, non possono comunque essere utilizzate per la determinazione delle condizioni contrattuali;

  • il divieto di applicare al contraente nei casi citati, limiti, costi ed oneri aggiuntivi, o trattamenti diversi rispetto a quelli previsti a legislazione vigente per la generalità dei contraenti;

  • il divieto di richiedere l’effettuazione di visite mediche di controllo e di accertamenti sanitari, per la stipulazione dei contratti indicati;

  • se precedentemente fornite, le informazioni non possono avere un rilievo ai fini della valutazione del rischio dell’operazione o della solvibilità del contraente, una volta trascorso il termine di 10 anni senza recidiva.

4) NO DISCRIMINAZIONI PER ADOZIONE O AFFIDAMENTO

Nei casi di adozione e affidamento dei minori, la norma sul diritto all’oblio oncologico stabilisce nuove disposizioni che limitano l’ambito delle indagini relative allo stato di salute di coloro che intendono adottare un minore.

Viene in particolare stabilito che tali indagini non possono avere ad oggetto patologie oncologiche trascorsi 10 anni dalla fine del trattamento terapeutico, in assenza di recidive o ricadute, ovvero 5 anni se la patologia è insorta prima del compimento del 21° anno di età.

IL TESTO DELLA LEGGE SUL DIRITTO ALL’OBLIO ONCOLOGICO

Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (Pdf 60 Kb) della Legge 7 dicembre 2023, n.193, ossia la Legge sul diritto all’oblio oncologico pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.294 del 18-12-2023. In questa pagina trovate anche il commento del Premier Meloni sull’ok alla norma. La Legge entra in vigore il 2 gennaio 2024.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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