Per tutto il 2025 è possibile presentare domanda per il reddito di libertà.
Si tratta del contributo economico di 500 euro al mese riconosciuto per un anno alle donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà.
Con un apposito DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 Marzo 2025 il Governo ha definito le procedure per richiedere il sussidio nell’anno in corso, ripartendo le risorse per la misura tra le Regioni.
In questo articolo vi spieghiamo come presentare domanda per il reddito di libertà nel 2025, mettiamo a disposizione il modulo da compilare, spieghiamo tutti gli step e i requisiti.
COME FARE DOMANDA PER IL REDDITO DI LIBERTÀ
Le interessate possono presentare domanda per il reddito di libertà consegnando questo modulo (Pdf 241 Kb) compilato e firmato, presso il Comune competente per residenza, nel periodo compreso tra il 1° Gennaio 2025 e il 31 Dicembre 2025.
Possono presentare l’istanza le donne interessate, direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato.
Il modulo di domanda deve essere accompagnato da:
- una dichiarazione del centro antiviolenza che attesti il percorso di emancipazione e autonomia della richiedente;
- una certificazione di povertà rilasciata dal servizio sociale competente.
Dopo di che:
- i Comuni o le Province autonome, inoltrano la domanda all’INPS, tramite una specifica piattaforma, secondo le indicazioni della Circolare n. 166 del 08-11-2021 e del DPCM 2 Dicembre 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.52 del 04-03-2025.
- il sistema informativo dell’INPS, prende in carico la registrazione e procede all’invio di una ricevuta di presentazione all’interessata.
Inoltre, non è escluso che gli Enti che gestiscono le istanze, possano prevedere una procedura di domanda online per il Reddito di libertà. Conviene, quindi, chiedere informazioni direttamente agli sportelli degli Enti locali qual è la procedura adottata in quel territorio.
CHI HA DIRITTO AL REDDITO DI LIBERTÀ
Hanno diritto al reddito di libertà le donne vittime di violenza, sole o con figli minori a carico, già seguite dai centri anti violenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali locali. Le destinatarie devono poi rispettare i seguenti requisiti:
- essere residenti nel territorio italiano;
- essere cittadine italiane o comunitarie o, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno;
- aver intrapreso un percorso di fuoriuscita della violenza presso i centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali;
- trovarsi in una particolare condizione di povertà e di vulnerabilità, nonché di “urgenza e di bisogno” che deve essere dichiarata e certificata dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale che si sta occupando della donna interessata.
CHI PAGA IL REDDITO DI LIBERTÀ
È INPS che paga il reddito di libertà alle donne aventi diritto.
In pratica, la misura è finanziata con le risorse statali pari a 30 milioni di euro per il triennio 2024 2025, come stanziate dalla Legge di Bilancio 2025 e ripartite tra le Regioni secondo i criteri del DPCM 2 Dicembre 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.52 del 04-03-2025. Le risorse vengono trasferite dalle Regioni all’INPS, che eroga il sussidio, mediante bonifico sul conto corrente indicato, entro i limiti regionali previsti dalla normativa vigente.
Infatti, ogni triennio il Governo fa una ripartizione tra le Regioni, delle risorse disponibili per il reddito di libertà. Per l’attuale triennio, la ripartizione è stata fatta sulla base dei dati ISTAT al 1° Gennaio 2024, relativi alla popolazione femminile residente nei Comuni di ciascuna Regione e appartenente alla fascia di età compresa tra 18 e 67 anni, come riportato in questa tabella allegata al DPCM 2 Dicembre 2024.
GUIDA AL REDDITO DI LIBERTÀ
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cos’è il reddito di libertà, quali sono i requisiti per ottenerlo, quando arriva a chi ha fatto richiesta e quali sono le novità in vigore nel 2025.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Testo definitivo (Pdf 24,4 MB) della Legge di Bilancio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 Dicembre 2024 (GU Serie Generale n.305 del 31-12-2024 – Suppl. Ordinario n. 43);
- DPCM 2 Dicembre 2024 (Pdf 71 Kb) e la tabella della ripartizione delle risorse 2024 2026 (Pdf 1 Mb), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.52 del 04-03-2025.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi consigliamo di approfondire la guida riguardo lo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittima di violenza. Da non perdere anche la guida agli incentivi assunzioni di neo mamme e l’elenco aggiornato dei bonus figli attivi nel 2025. Interessante anche l’articolo su come funziona l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con ISEE fino a 40.000 euro, attivo nel 2025.
Vi invitiamo inoltre a scoprire tutte notizie in questa pagina sugli aiuti alle persone.
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