Pagamenti Assegno di inclusione sospesi 2024: ecco come rimediare

La guida su come rimediare in caso di pagamenti dell’assegno di inclusione sospesi nel 2024

INPS, pagamenti

L’INPS ha disposto i primi pagamenti per l’Assegno di Inclusione per i nuclei familiari che hanno presentato domanda ADI.

Attenzione però, anche in caso di istruttoria positiva e Patto di Attivazione Digitale (PAD) sottoscritto, in assenza dell’ISEE 2024 i pagamenti della mensilità verranno sospesi.

Al contrario, i nuclei familiari che hanno già ricevuto l’ADI nei mesi precedenti e risultano in regola con i requisiti e l’ISEE ricevono come di consueto i pagamenti ogni mese.

In questo articolo spieghiamo i casi in cui i pagamenti Assegno di Inclusione sono sospesi, chi rischia e come rimediare.

PER CHI SONO SOSPESI I PAGAMENTI ADI MARZO 2024

Con il Messaggio 14 marzo 2024, n. 1090, INPS ha fatto sapere che i primi pagamenti dell’Assegno di Inclusione sono stati sospesi a partire da marzo per coloro che non hanno fornito l’ISEE aggiornato al 2024.

Inoltre, ai fini dell’erogazione dell’Assegno di Inclusione, ha ricordato che anche per le domande che abbiano avuto esito positivo dell’istruttoria, è sempre necessaria, da parte di tutti i richiedenti, l’iscrizione alla piattaforma SIISL e la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (come spiegato in questa guida), due presupposti necessari per procede con il pagamento.

Come chiarito dall’Istituto poi nel Messaggio n. 1816 del-13-05-2024, l’esito del controllo sulla condizione di svantaggio e sull’inserimento nel programma di cura e assistenza sarà consultabile, con i prossimi rilasci, direttamente dal cittadino nella procedura ADI disponibile sul sito istituzionale Inps.it e dagli operatori di Sede nella specifica procedura presente sul portale intranet dell’Istituto.

Invece, i nuclei familiari che hanno già ricevuto l’ADI nei mesi precedenti e sono in regola con la presentazione dell’ISEE 2024, se permangono i requisiti del diritto all’assegno, come chiariti nel nostro approfondimento, riceveranno il pagamento ogni mese, nelle date stabilite dal calendario pagamenti ADI dell’INPS.

Tuttavia, qualora sia disposta la sospensione, come spiegato in questa guida, si può comunque rimediare, anzi è consigliato agire con tempestività per non perdere il diritto. Scopriamo allora come.

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PAGAMENTI ADI SOSPESI, COME RIMEDIARE

Coloro per cui i pagamenti dell’Assegno di Inclusione sono stati sospesi per mancata presentazione dell’ISEE aggiornato al 2024 devono subito presentare la DSU all’INPS in modo tale da ottenere nuovamente l’accesso al beneficio. È possibile acquisire e inviare la DSU INPS attraverso il servizio online “Portale unico ISEE”, disponibile in questa pagina.

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) contiene infatti i dati auto dichiarati dall’utente e i dati precompilati forniti da Agenzia delle Entrate e da INPS, ed è necessaria ottenere la certificazione ISEE valida fino al 31 dicembre.

Chi ha già presentato la DSU e non ha comunque ricevuto il placet al pagamento dell’ADI, allora deve rivolgersi alla sede INPS competente.

Come spiegato infatti nel messaggio n. 1816 del 13 maggio 2024, ai fini del riconoscimento del beneficio, l’INPS verifica le condizioni di svantaggio e di inserimento nei programmi di cura e assistenza dichiarati nelle domande di Assegno di inclusione, presso le Amministrazioni che hanno rilasciato le relative certificazioni Nel caso di domanda ADI sospesa dal sistema, quindi, ai potenziali beneficiari in questi casi non resta altro che aspettare.

Nel Messaggio n. 684 del 14-02-20, viene inoltre chiarito che, all’esito delle verifiche l’operatore INPS, poi, può:

  • confermare la discordanza della DSU rispetto all’ISEE e contrassegnare la domanda ADI come “respinta”;

  • annullare la sospensione se risulta veridicità (ai fini ISEE), consentendo il completamento favorevole dell’istruttoria.

Le domande assoggettate al controllo preventivo saranno comunque automaticamente elaborate, decorsi 60 giorni dall’inizio della sospensione, in assenza di conferma della discordanza da parte dell’operatore di sede.

Nel caso di conferma da parte delle Amministrazioni preposte ai controlli della condizione di svantaggio e dell’inserimento nei programmi di cura e assistenza e di esito positivo dell’istruttoria relativamente alle verifiche sugli altri requisiti di accesso alla misura, le domande sono state progressivamente accolte e poste in pagamento.

LA GUIDA ALL’ASSEGNO DI INCLUSIONE 2024

Per un approfondimento più completo vi consigliamo di leggere la guida sull’Assegno di Inclusione che è estremamente chiara e dettagliata.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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