Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha comunicato il 15 Novembre 2024 il nuovo il tasso annuo di rivalutazione ISTAT del montante dei contributi delle pensioni, valido dal 1° Gennaio 2025.
Questa rivalutazione, pari a +1,036622%, che avviene ogni anno, è essenziale per calcolare gli importi delle pensioni nel 2025 e tiene conto della variazione media del prodotto interno lordo nominale (PIL) nei cinque anni precedenti.
Nel concreto, le pensioni nel 2025 calcolate sui contributi accumulati fino al 31 dicembre 2024 potrebbero aumentare.
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio come sarà la rivalutazione delle pensioni nel 2025 e di quanto aumentano gli importi a partire dal 1° Gennaio.
QUAL È IL NUOVO TASSO DI RIVALUTAZIONE DEI CONTRIBUTI PENSIONE NEL 2025
Il nuovo il tasso annuo di rivalutazione ISTAT dei montanti contributivi delle pensioni, valido dal 1° Gennaio 2025 per i contributi versati fino al 31 Dicembre 2024, è pari a +1,036622%.
Nel dettaglio, come riportato nel messaggio pubblicato il 15 Novembre 2024 dal Ministero del Lavoro, aggiornato con la nota ISTAT del 5 Novembre 2024: “Il tasso medio annuo composto di variazione del prodotto interno lordo nominale, nei cinque anni precedenti il 2024, risulta pari a 0,036622 e, pertanto, il coefficiente di rivalutazione è pari a 1,036622”.
In altre parole, ogni anno, in media, il PIL italiano è aumentato del 3,6622% dal 2019 al 2023 e l’ISTAT ha individuato il coefficiente di rivalutazione (1,036622) che, moltiplicato per il montante contributivo accumulato, permette di adeguare i contributi versati al costo della vita.
Infatti, moltiplicando il totale dei contributi accumulati per 1,036622 si avrà un importo aumentato del + 3,6622% rispetto a quello versato. Così i contributi aumentano per mantenere il loro valore reale rispetto all’andamento dell’economia, evitando che perdano potere d’acquisto.
QUANTO AUMENTERANNO LE PENSIONI A GENNAIO 2025
A partire dal 1° Gennaio 2025, le pensioni in Italia saranno rivalutate in base al tasso di crescita del PIL nominale degli ultimi cinque anni, che è stato dello 0,036622 (con un coefficiente di rivalutazione pari a 1,036622). Questo significa che, per adeguare le pensioni all’andamento dell’economia, gli importi delle pensioni aumenteranno mediamente del + 3,6622%.
Nel dettaglio:
- il tasso di rivalutazione del 3,6622% sarà applicato ai montanti contributivi accumulati, che incidono e determinato però l’importo della pensione a cui si ha diritto;
- l’aumento dipenderà dall’importo iniziale della pensione. Se, per esempio, una pensione fosse di 1.000 euro, con l’applicazione del coefficiente di rivalutazione, l’importo salirebbe a
1.000×1,036622 = 1.036,62 euro. Questo significa che la pensione aumenterebbe di 36,62 euro al mese.
A questi aumenti, previsti ogni anno ai sensi dell’art. 1, comma 9, della Legge n. 335 dell’8 agosto 1995, si aggiungono poi:
- l’aumento delle pensioni minime nel 2025, promesso dal Governo e inserito nella nuovaLegge di Bilancio 2025;
- gli aumenti strutturali conseguenti alla rivalutazione delle pensioni tramite perequazione.
Per quanto riguarda però gli aumenti in arrivo con la Manovra 2025, si tratta di misure ancora da confermare, con l’approvazione del bilancio dello stato entro il 31 Dicembre 2024. L’indice di rivalutazione annuale delle pensioni da applicare nel 2025, invece, non è ancora stato reso noto. Solitamente, anche in questo caso, quanto aumentano gli importi delle pensioni viene comunicato entro la fine dell’anno.
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