Pensione con soli 5 anni di contributi: importo, età e a chi spetta

La guida per sapere a chi spetta la pensione con 5 anni di contributi. Ecco quanto spetta, quali sono i requisiti e come richiederla

pensione, contributi

Esistono diverse opzioni per andare in pensione con soli 5 anni di contributi.

Si tratta di possibilità disponibili per coloro che si dedicano alla gestione della casa (sia casalinghe che casalinghi) o in generale per coloro che non soddisfano i requisiti contributivi richiesti per la pensione di vecchiaia, ma si trovano in determinate condizioni, come gli invalidi civili, per esempio.

Vediamo più nel dettaglio quali sono gli importi pensione spettanti a chi ha solo 5 anni di contributi versati, ma anche come funziona in questi casi, quali sono le opzioni a disposizione dei contribuenti e quali i requisiti richiesti dalla normativa 2024.

COME FUNZIONA LA PENSIONE CON SOLI 5 ANNI DI CONTRIBUTI

È possibile andare in pensione con soli 5 anni di contributi, presentando domanda all’INPS, per chi è in possesso di specifici requisiti.

Il sistema previdenziale italiano, infatti, riconosce in diversi casi la pensione senza contributi o a chi ne ha pochi.

Si tratta di situazioni in cui, per difficoltà personali o economiche, l’INPS versa comunque un sostegno ai contribuenti, assicurando un trattamento minimo di pensione per il sostentamento.

CHI HA DIRITTO ALLA PENSIONE CON 5 ANNI DI CONTRIBUTI

Chi ha diritto alla pensione con 5 anni di contributi soltanto? Quali sono i requisiti per ottenere la pensione con soli 5 anni di contributi?

Secondo il sistema previdenziale italiano hanno diritto alla pensione con soli 5 anni di contributi i soggetti che si trovano nelle casistiche di seguito presentate.

  • I lavoratori iscritti a casse previdenziali dell’INPS, che non hanno versato contributi prima del 31 dicembre 1995 possono richiedere la pensione di vecchiaia contributiva, purché abbiano compiuto 71 anni. Attenzione, devono aver versato contributi integralmente per almeno 5 anni dopo il 31 dicembre 1995 (non entrano nel conteggio i contributi figurativi, come quelli per disoccupazione, malattia o maternità) e non devono aver versato alcun contributo prima di questa data. Questa opzione si applica ai lavoratori inseriti nel sistema contributivo puro, noto come pensione anticipata ordinaria o contributiva.

  • Coloro che hanno versato contributi per almeno 5 anni, di cui gli ultimi tre nel quinquennio precedente la richiesta dell’assegno ordinario di invalidità. Si tratta quindi di una misura previdenziale che spetta in caso di riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo, che è soggetta a una serie di limiti reddituali, come vi spieghiamo nella nostra guida su come presentare domanda di invalidità civile.

  • Coloro che hanno versato almeno 5 anni di contributi grazie al Fondo Pensione Casalinghe presso l’INPS. Questo Fondo offre un’opzione di previdenza facoltativa per donne e uomini che si dedicano ai lavori di cura domestica, consentendo loro di versare contributi spontaneamente al fine di garantirsi una pensione. In questo caso basta versare contributi per almeno 5 anni, per un importo pari a 310 euro l’anno. Il contributo da versare annualmente è libero, quindi può essere anche superiore (ma non inferire appunto a 310 euro). In linea di massima, per veder riconosciuto l’anno di contribuzione, è necessario versare un importo corrispondente ad almeno 25,84 euro al mese. Se volete sapere quali sono i requisiti e gli importi garantiti poi dalla pensione casalinghi, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.

Vediamo i dettagli su alcuni casi specifici.

QUANTO SI PRENDE DI PENSIONE CON 5 ANNI DI CONTRIBUTI

L’importo della pensione con 5 anni di contributi cambia in base all’opzione di accesso al trattamento a cui si ha diritto. Ossia, chi opta per la pensione con solo 5 anni di contributi deve considerare un assegno notevolmente basso.

Facciamo un esempio per capire quanto si percepisce con questa opzione.

Consideriamo un lavoratore con una retribuzione annua di 30.000 euro, 5 anni di contributi e l’età legale di 71 anni. Il 33% della retribuzione annua (9.900 euro in questo caso) è versato per ottenere un montante contributivo di 49.500 euro dopo 5 anni di lavoro. Applicando il coefficiente di trasformazione pensionistico del 6,466% (che è quello per un 71enne, come vi spieghiamo in questa guida), si ottiene un assegno annuo di circa 3.200 euro, corrispondente a 246 euro al mese per 13 mensilità. Questo importo, considerando una retribuzione annua più modesta, ad esempio 20.000 euro, si tradurrebbe in una pensione di circa 165 euro al mese (poco più di 2.100 euro all’anno). In sintesi, l’assegno pensionistico con soli 5 anni di contributi è considerevolmente limitato, rendendo cruciale una valutazione attenta prima di optare per questa scelta.


Invece, chi opta, avendone il diritto, per la domanda all’assegno di invalidità, l’importo della pensione viene aggiornato annualmente in base all’indice dei prezzi al consumo ed è fissato a 316,25 euro, pagati in tredici mensilità.


Infine, con il Fondo Pensione Casalinghe presso l’INPS basta versare contributi per almeno 5 anni, per un importo pari a 310 euro l’anno. Il contributo da versare annualmente è libero, quindi può essere anche superiore (ma non inferire a 310 euro). In linea di massima, per veder riconosciuto l’anno di contribuzione, è necessario versare un importo corrispondente ad almeno 25,84 euro al mese. E’ chiaro quindi che, per questa forma pensionistica, l’importo che si può percepire come pensione mensile varia in funzione dell’importo del contributo versato ogni mese. Resta invece fissa la regola per cui la pensione può essere erogata solo al compimento di 65 anni. Se volete sapere nel dettaglio quali sono i requisiti e gli importi per la pensione di casalinga, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.

CHI PUÒ RISCATTARE 5 ANNI DI CONTRIBUTI E COME

In via sperimentale, per il biennio 2024 2025, i lavoratori privi di pensione possono infatti riscattare periodi precedenti al 1° gennaio 2024, fino a un massimo di 5 anni, ma solo a determinate condizioni e in presenza di specifici requisiti e per i periodi successivi al 1995 e antecedenti al 29 gennaio 2019.

Quelli così riscattati si chiamano “contributi pensione da riscatto” e le istruzioni per richiedere il loro riconoscimento sono state esposte e riassunte in questa guida.

QUANTI ANNI DI CONTRIBUTI SONO NECESSARI PER LA PENSIONE?

Solitamente, l’accesso alla pensione di vecchiaia richiede un versamento di almeno 20 anni di contributi previdenziali al compimento dei 67 anni, collegando così la pensione all’esperienza lavorativa e all’età del richiedente.

Chi non ha mai lavorato o versato contributi previdenziali non ha diritto alla pensione di vecchiaia. Se però, volete conoscere i dettagli su come andare in pensione senza contributi o con una contribuzione minima, vi consigliamo di leggere questa guida. Ci sono poi altre forme di pensionamento anticipato nel 2024, oltre alla pensione anticipata ordinaria, tra cui Opzione Donna, Quota 103, Ape sociale e APE sociale donna 2024.

LA GUIDA ALLA RIFORMA PENSIONI 2024

Come vi abbiamo anticipato vi sono tutt’ora al vaglio del Parlamento nuove regole per avere accesso alla pensione a partire dal 1° gennaio 2024. Pr saperne di più vi consigliamo di leggere la guida alla riforma pensioni 2024, in attesa della firma definitiva alla Legge di Bilancio 2024.

Per conoscere tutti gli strumenti di pensione attivi fino al 2025, vi consigliamo di leggere questa guida su quando andare in pensione e i requisiti necessari. Poi, potete leggere la guida su come andare in pensione senza contributi.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche l’articolo sulla pensione anticipata ordinaria e Opzione donna mobile 2024. Da leggere poi, l’approfondimento su come funziona invece la pensione anticipata flessibile.

A vostra disposizione anche il nostro articolo con focus su età pensionabile per donne e uomini nel 2024 e le novità 2025, nonché la nuova proposta per la pensione minima a 1.000 euro al vaglio del Governo.

Interessante anche il focus sul nuovo assegno universale anziani che potete scoprire leggendo questo approfondimento e le modalità di pensionamento anticipato nel 2024.

Inoltre, per conoscere tutte le novità per i pensionati, vi invitiamo a visitare questa sezione.

Se volete restare aggiornati su tutte le novità vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita e al nostro canale Telegram. È anche possibile restare aggiornati seguendo il nostro canale Whatsapp e il nostro canale TikTok @ticonsigliounlavoro.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

2 Commenti

Scrivi un commento
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *