Contributi a fondo perduto colonnine ricarica per imprese 2023

La guida ai nuovi contributi a fondo perduto dedicati alle imprese per installare colonnine di ricarica nei centri urbani o sulle superstrade

colonnine, ricarica elettrica

Al via nuovi contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica rivolti alle imprese che istallano impianti in città e sulle superstrade.

L’agevolazione, che copre fino al 40% della spesa sostenuta, è rivolta infatti ad imprese o RTI (Raggruppamenti temporanei d’impresa) che dimostreranno di aver gestito un adeguato numero di infrastrutture di ricarica sul territorio dell’Unione Europea.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo in cosa consistono i nuovi contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica destinati alle imprese, a quanto ammontano le agevolazioni e come funzionano.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO COLONNINE RICARICA IMPRESE 2023

I contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica in questione sono destinati alle sole imprese e mirano a incentivare la realizzazione di tali impianti green in città e nelle superstrade. In particolare, la misura si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • la realizzazione di almeno 13.755 infrastrutture di ricarica veloci per veicoli elettrici nei centri urbani, come disciplinato dal Decreto 23A00836 del 12 gennaio 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.36 del 13-2-2023;

L’agevolazione, che si differenzia dal bonus colonnine per i privati di cui vi parliamo in questa guida, arriva a coprire fino al 40% delle spese ritenute ammissibili. Possono richiedere l’accesso ai contributi le imprese o RTI (Raggruppamento Temporaneo Imprese) in possesso di specifici requisiti che, alla data di presentazione della domanda, dimostrano di aver gestito infrastrutture di ricarica operative sul territorio dell’Unione Europea, in misura pari ad almeno il 5% del numero di infrastrutture di ricarica per cui hanno presentato istanza.

Prevista dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3, del PNRR, la doppia misura è gestita dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE, ex MITE). Per sapere i dettagli, tuttavia, bisognerà attendere, i decreti attuativi che il MASE pubblicherà entro il 16 marzo 2023 (30 giorni dal 14 febbraio). Noi vi terremo aggiornati.

LE RISORSE DISPONIBILI

I contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti nei centri urbani contano complessivamente risorse pari a 353.159.625 euro. Il MASE, con il Decreto 23A00836 del 12 gennaio 2023, ha ripartito annualmente i fondi in questo modo:

  • 127.116.925 euro per l’anno 2023;
  • 127.116.925 euro per l’anno 2024;
  • 98.925.775 euro per l’anno 2025.

Viceversa, per realizzare le 7.500 infrastrutture di ricarica super-veloci per veicoli elettrici sulle superstrade, le risorse sono pari a 359.943.750 euro. Il MASE ha così ripartito, con il Decreto 23A00835 del 12 gennaio 2023, lo stanziamento:

  • 149.352.660 euro per l’anno 2023;
  • 143.017.650 euro per l’anno 2024;
  • 67.573.440 euro per l’anno 2025.

Si tratta, in tutte e due i casi, di risorse del PNRR che si affiancano agli stanziamenti del Governo già previsti per il bonus colonnine elettriche per i privati nel 2023.

A CHI SPETTANO I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

I contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica 2023 sia quelli relativi agli impianti nei centri cittadini che quelli per le installazioni sulle superstrade, spettano ai seguenti soggetti:

  • imprese;
  • RTI (Raggruppamento Temporaneo Imprese).

Alla data di presentazione della domanda di ammissione le aziende interessate devono possedere i seguenti requisiti:

  • dimostrare di aver gestito infrastrutture di ricarica operative sul territorio dell’Unione Europea, in misura pari ad almeno il 5% del numero di infrastrutture di ricarica per cui hanno presentato istanza;

  • essere selezionate in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, della più ampia partecipazione e della tutela della concorrenza;

Bisognerà attendere, poi, i decreti attuativi in pubblicazione entro il 16 marzo 2023, per conoscere nel dettaglio tutti i requisiti di cui gli aspiranti beneficiari devono essere in possesso per presentare domanda a una delle due misure. Vi terremo aggiornati.

COME FUNZIONA LA MISURA

Il MASE concederà le agevolazioni sotto forma di contributo in conto capitale per un importo non superiore al 40% delle spese ammissibili nei limiti delle risorse finanziarie disponibili per ciascuna annualità. Le imprese o RTI in possesso dei requisiti (da chiarire in un apposito Decreto in corso di pubblicazione per ognuna delle misure) presenteranno dei progetti per la realizzazione di colonnine di ricarica, tra quelli ammissibili. Tali progetti saranno valutati dal MASE e saranno inseriti in una graduatoria.

Le installazioni andranno fatte, sia nelle aree urbane che sulle superstrade, seguendo la predisposizione di ambiti, lotti e perimetri amministrativi indicati dal MASE, così da ottenere una distribuzione uniforme sul territorio nazionale. La predisposizione, che vi illustriamo in fondo a questa pagina, tiene anche conto delle esigenze in termini di volume di traffico.

Bisognerà attendere i Decreti attuativi delle due misure per sapere nel dettaglio come saranno erogati i contributi, in che termini e secondo quali modalità.

PROGETTI AMMISSIBILI

I contributi a fondo perduto vengono concessi alle imprese i progetti che rispettano le seguenti caratteristiche:

  • sono avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di  ammissione al beneficio;


  • qualora sia necessario procedere a una nuova connessione alla rete, ovvero all’adeguamento di una connessione esistente, sono forniti del preventivo di connessione;

  • qualora le infrastrutture di ricarica siano ubicate presso stazioni di rifornimento di carburanti tradizionali e l’istanza di ammissione al beneficio sia presentata da un soggetto diverso dal gestore della stazione, sono corredati da un accordo con il gestore della stazione per la realizzazione delle nuove infrastrutture;

  • qualora le infrastrutture di ricarica siano ubicate presso aree private ad accesso pubblico, sono corredati da un accordo con il proprietario per la realizzazione delle nuove infrastrutture;

Le colonnine, sia sulle superstrade che nei centri urbani, dovranno entrare in funzione entro 12 mesi. 

A QUANTO AMMONTANO I CONTRIBUTI

I contributi a fondo perduto possono essere concessi per un importo non superiore al 40% delle spese ammissibili, nei limiti delle risorse finanziarie  disponibili per ciascuna annualità. Il calcolo sui limiti va fatto in relazione a  ciascun ambito ed entro i massimali stabiliti dal regolamento di esenzione. Il due Decreti MASE del 12 gennaio 2023 stabiliscono anche che:

  • i soggetti beneficiari non hanno individualmente accesso a un finanziamento di importo maggiore del 30% dello stanziamento complessivo di ciascun bando previsto per ciascuna delle annualità, anche nel caso di partecipazione in RTI;

  • le agevolazioni non sono cumulabili con altri incentivi pubblici o regimi di sostegno comunque denominati, qualificabili come aiuti di Stato, destinati alla realizzazione delle stesse infrastrutture di ricarica.

SPESE AMMISSIBLI

Sono ammissibili ai contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica per imprese le spese, al netto di IVA, per:

  • l’acquisto e la messa in opera di stazioni di ricarica da almeno 90 kW di potenza, nel caso di impianti da realizzare nei centri urbani. Sono comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Per tale voce, si considera un costo specifico massimo ammissibile pari a 50.000 euro per infrastruttura di ricarica;

  • l’acquisto e la messa in opera di stazioni di ricarica da almeno 175 kW di potenza, nel caso di impianti da realizzare sulle superstrade. Sono comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Per tale voce, si considera un costo specifico massimo ammissibile pari a 81.000 euro per infrastruttura di ricarica;

  • i costi per la connessione alla rete elettrica come identificati dal preventivo per la connessione rilasciato dal gestore di rete. Per tale voce, si considera un limite massimo del 20% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera delle stazioni di ricarica nei centri urbani. Il limite è pari al 40% del costo totale ammissibile per le colonnine di ricarica da installare sulle superstrade;

  • le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi e i costi sostenuti per ottenere le pertinenti autorizzazioni. Per tale voce, si considera – per entrambe le misure – un limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera dell’infrastruttura di ricarica.

Sono ammesse esclusivamente le spese interamente quietanziate (cioè saldate) entro il 31 dicembre 2025.

COME RICHIEDERE I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO COLONNINE RICARICA IMPRESE

Non è stato ancora chiarito in che modo sarà possibile presentare domanda per ottenere i contributi a fondo perduto per le colonnine ricarica per imprese, sia per la realizzazione di tali impianti nei centri urbani, che sulle superstrade.

Bisognerà attendere i decreti attuativi che il MASE pubblicherà entro il 16 marzo 2023, per conoscere nel dettaglio i termini e le modalità di presentazione delle domande. Vi aggiorneremo in questo stesso articolo.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto 23A00836 del 12 gennaio 2023 (Pdf 233 Kb) per le colonnine da installare nei centri urbani;

Decreto 23A00835 del 12 gennaio 2023 (Pdf 167 Kb) per le colonnine da installare sulle superstrade.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti su:

Vi consigliamo anche la nostra guida sul bonus colonnine per i privati, il focus sul bonus ricarica elettrica ARERA e quello su bonus retrofit elettrico. Per scoprire le agevolazioni a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese. Consigliamo anche di iscriversi gratis alla nostra newsletter, per ricevere tutti gli aggiornamenti, e al nostro canale Telegram, per avere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *