Domanda e compatibilità tra Reddito di cittadinanza e Assegno unico 2023 2024

Chi perde il Reddito di Cittadinanza deve presentare la domanda per continuare a usufruire dell’Assegno Unico figli nel 2023 e 2024

Reddito di Cittadinanza Assegno Unico figli

Chi perde il Reddito di Cittadinanza nel 2023 e vuole continuare a percepire l’Assegno Unico figli nel 2023 e anche nel 2024 deve presentare una nuova domanda, poiché l’erogazione del sostegno non avverrà più in automatico.

Anche nel 2024 con l’arrivo dell’Assegno di Inclusione vi sarà l’obbligo di presentare domanda per poter ottenere l’Assegno Unico figli. Le due misure sono compatibili.

Vediamo nel dettaglio come viene gestita la fase transitoria fino al 31 dicembre 2023 e cosa accadrà dal 1 gennaio 2024, nonché le regole sulla compatibilità e sull’obbligo di domanda.

REDDITO DI CITTADINANZA E ASSEGNO UNICO, COSA CAMBIA NEL 2023 E 2024

Reddito di Cittadinanza e Assegno Unico Universale sono compatibili e resteranno tali fino alla fine del 2023, ciò significa che chi prende il Reddito di Cittadinanza può continuare a percepire anche l’Assegno Unico Universale figli. Poi dal 1° gennaio 2024, il Reddito di Cittadinanza sarà abolito.

Il Decreto lavoro convertito in Legge ha infatti stabilito che il RdC lascerà il posto all’Assegno di inclusione, misura di sostegno dedicata però ai soli non occupabili (ossia persone nel cui nucleo familiare vi sia almeno un disabile, o un minore, o un anziano con più di 60 anni). Anche l’Assegno di inclusione è compatibile con l’Assegno unico figli ma quest’ultimo non verrà erogato in automatico, sarà necessario presentare domanda.

Inoltre, dal 1° settembre 2023, sarà operativo il Supporto per la formazione e il lavoro (per i nuclei familiari composti da soggetti di età compresa fra i 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, ovvero i cd. occupabili).

Il passaggio al nuovo tipo di sussidio o l’attivazione di un nuovo percorso di avviamento al lavoro comporteranno, in entrambi i casi seppur in momenti diversi, la sospensione del Reddito di Cittadinanza.

Ci sarà quindi una fase transitoria negli ultimi mesi del 2023 e le persone che perderanno il Reddito di cittadinanza rischieranno di perdere anche l’Assegno Unico Figli se non presenteranno apposita domanda per ottenerlo.

Vediamo nel dettaglio le nuove regole sulla compatibilità e chi deve presentare domanda per ottenere l’Assegno Unico figli nel 2023 o nel 2024.

COMPATIBILITÀ ADI E SFL CON ASSEGNO UNICO

Nel Messaggio n. 2632 del 12-07-2023, l’INPS specifica che:

  • l’Assegno di inclusione è compatibile con l’Assegno unico figli. Quindi chi percepirà l’ADI nel 2024, non perderà l’Assegno Unico Figli, ma sarà necessario presentare una nuova domanda. Cioè, quando tolgono il Reddito di Cittadinanza nel 2024 (o anche prima nel 2023 quando viene tolto a chi non ne ha più diritto in quanto “occupabile” e soggetto al limite dei 7 mesi) verrà meno anche l’attuale corresponsione d’ufficio dell’Assegno unico e universale (AUU) sul Reddito di cittadinanza;

  • il Supporto per la formazione e il lavoro è compatibile con l’assegno unico figli ed è incompatibile con il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di cittadinanza e con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione. Quindi i nuclei familiari aventi diritto alla prestazione di Assegno unico e universale anche dopo la scadenza delle sette mensilità del Reddito di cittadinanza e il passaggio a nuovo sistema SFL dovranno presentare domanda per il riconoscimento dell’assegno unico figli entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza.

DOMANDA ASSEGNO UNICO DOPO ADDIO AL REDDITO DI CITTADINANZA

Come vi spieghiamo nel nostro approfondimento dedicato, con la fruizione della misura del Reddito di Cittadinanza non oltre il 31 dicembre 2023, verrà meno anche l’attuale corresponsione d’ufficio dell’Assegno unico e universale (AUU) sul RdC.

Ne consegue che:

  • i nuclei familiari aventi diritto alla prestazione di Assegno unico e universale figli, anche dopo la scadenza delle 7 mensilità del Reddito di cittadinanza, dovranno presentare la domanda per il riconoscimento dell’assegno unico entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di Cittadinanza;

  • la domanda di Assegno unico figli dovrà essere presentata anche nelle ipotesi di sospensione del Reddito di Cittadinanza, in attesa della eventuale comunicazione della presa in carico dei soggetti non attivabili al lavoro entro il termine del 31 ottobre 2023. In tali casi, a seguito della presentazione della domanda, l’AUU verrà erogato per l’intero importo spettante, salvo eventuali conguagli. Questi saranno effettuati d’ufficio nel caso di ripresa dell’erogazione del RdC a seguito della comunicazione della presa in carico da parte dei servizi sociali;

  • anche i nuclei ai quali non si applica il limite di fruizione del Reddito di Cittadinanza per 7 mesi, dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento dell’Assegno unico universale figli, qualora percepiscano la quota integrativa nell’importo del Reddito, entro l’ultimo giorno del mese di competenza del RdC. Ciò, al fine di percepire l’AUU con continuità a decorrere dal mese successivo alla cessazione dei pagamenti del RdC.

Ora, dopo aver visto come funziona la compatibilità tra Reddito di Cittadinanza e Assegno Unico Figli con le nuove regole scopriamo cosa accadrà durante la fase transitoria fino al 2024 chiarendo chi ancora avrà diritto al RdC fino al 31 dicembre 2023.

ASSEGNO UNICO E RDC IN CASO DI FIGLI MAGGIORENNI

Cosa succede con l’assegno unico quando un figlio diventa maggiorenne? Chi ha compiuto 18 anni ha diritto all assegno unico? Per rispondere a domande come queste, l’INPS ha pubblicato il Messaggio numero 2896 del 07-08-2023, chiarendo la disciplina per i nuclei familiari con figli maggiorenni per i quali è intervenuta la sospensione della misura Reddito di cittadinanza, i quali sono tenuti alla presentazione della domanda per fruire dell’assegno unico e universale per i figli carico.

Chi prende il Reddito di cittadinanza ha diritto all’assegno unico per i figli, ma anche coloro che sono stati destinatari del provvedimento di sospensione della misura Reddito di cittadinanza (Rdc) hanno la possibilità di presentare la domanda per il beneficio dell’assegno unico e universale per i figli a carico (AUU), nelle ipotesi di pagamento dell’AUU come importo integrativo del Reddito di cittadinanza. Infatti, i nuclei con figli maggiorenni in possesso dei requisiti previsti, pur essendo sospesi dalla fruizione di Rdc, non cessano anche dal diritto alla prestazione familiare di cui deve essere garantita la continuità fino al compimento dei 21 anni, fermi restando i requisiti di legge. I criteri di integrazione dell’assegno, nonché le modalità, i presupposti i termini e le eccezioni per la presentazione della domanda Assegno Unico dopo sospensione della card RDC sono tutti definiti nel dettaglio dal Messaggio INPS n.2896 del 07-08-2023.

CHI PERCEPIRÀ IL REDDITO DI CITTADINANZA FINO A DICEMBRE 2023

La deadline del Reddito di Cittadinanza è il 31 dicembre 2023. La Legge di Bilancio 2023, ricordiamo, aveva ridotto la durata del RdC a un massimo di 7 mesi, salvo esclusioni, fino al suo addio all’inizio del nuovo anno.

Dunque, chi percepirà il Reddito di Cittadinanza fino a dicembre 2023? Come vi spieghiamo in questo approfondimento, nel periodo transitorio fino all’arrivo del 2024, la Circolare INPS n. 61 del 12-07-2023 specifica che:

  • gli “occupabili” possono avere il RdC solo per un massimo di 7 mesi al posto dei 18 attuali, ma comunque non oltre fine anno 2023;

  • i “non occupabili” ossia coloro che hanno in casa disabili, minori oppure over 60, possono invece continuare a riceverlo fino al massimo al 31 dicembre 2023.

L’INPS, nel Messaggio n. 2632 del 12-07-2023 specifica, poi, che:

  • il limite temporale dei 7 mesi non si applica per i percettori del Reddito di Cittadinanza per i quali venga comunicata all’INPS la presa in carico da parte dei servizi sociali entro il suddetto termine di 7 mesi, e comunque non oltre il 31 ottobre 2023. Conseguentemente, tali percettori potranno continuare a fruire del Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023;

  • decorso il termine di 7 mesi di fruizione della misura, in assenza della comunicazione all’Istituto da parte dei servizi sociali, tramite la piattaforma GePI del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, entro il termine indicato e comunque non oltre il 31 ottobre 2023, l’erogazione della prestazione è sospesa. Può essere riattivata, ricomprendendo le mensilità sospese, solo in esito all’avvenuta comunicazione;

  • il limite massimo delle 7 mensilità di fruizione della misura, fermo restando il limite di fruizione del beneficio entro il 31 dicembre 2023, non si applica ai nuclei familiari al cui interno siano presenti persone con disabilità, minorenni o persone con almeno 60 anni di età;

  • in ragione alla fruizione della misura del Reddito di cittadinanza non oltre il 31 dicembre 2023, inoltre, verrà meno anche l’attuale corresponsione d’ufficio dell’Assegno unico e universale (AUU) sul Reddito di cittadinanza.

Per approfondire, vi rimandiamo alla nostra guida con esempi pratici che vi spiega chi riceverà il reddito di cittadinanza fino a dicembre.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

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ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Se volete conoscere più nel dettaglio come funziona l’assegno unico in caso di genitori separati o divorziati vi consigliamo di leggere l’approfondimento specifico. Per conoscere gli aumenti AUU nel 2023, vi invitiamo poi a consultare l’articolo dedicato.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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