Reddito di cittadinanza dura fino dicembre 2023, salta limite 7 mesi

In attesa dell’Assegno di Inclusione, salta il limite di 7 mesi per il Reddito di Cittadinanza che resterà attivo fino alla fine del 2023, ma non per tutti

reddito di cittadinanza

Il Reddito di Cittadinanza resta attivo fino al 31 dicembre 2023, con il Decreto lavoro salta il limite di 7 mesi introdotto dall’ultima Legge di Bilancio.

Prima dell’entrata in vigore dell’Assegno di Inclusione fissata al 1° gennaio 2024, per i beneficiari non occupabili il Reddito di Cittadinanza continuerà ad esistere fino alla fine del 2023, senza il limite delle 7 mensilità, ma con specifiche modalità transitorie.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo in che modo il Reddito di Cittadinanza resta attivo fino al 31 dicembre 2023 e per chi salta il limite dei 7 mesi introdotto dalla Manovra 2023.

REDDITO DI CITTADINANZA ATTIVO FINO A DICEMBRE 2023

L’Assegno di Inclusione (ADI) previsto dal Decreto lavoro 2023, partirà il 1° gennaio 2024. Ma fino ad allora i cosiddetti “non occupabili”, che sono tra i potenziali destinatari della misura per il 2024, non perderanno il Reddito di Cittadinanza attuale. Ovvero, per loro il Reddito di Cittadinanza resta attivo fino al 31 dicembre 2023.

A stabilirlo è lo stesso Decreto lavoro approvato il 1° maggio, che modifica i due commi della Legge di Bilancio 2023 che hanno introdotto il limite di 7 mesi. Ma il Reddito di Cittadinanza che resta fino al termine dell’anno, ossia il 31 dicembre 2023 non vale per tutti.

La deroga vale solo per i nuclei familiari con disabili, minorenni o con over 60. Prima della scadenza dei 7 mesi, tali nuclei familiari dovranno però essere presi in carico dai servizi sociali, in quanto non attivabili al lavoro.

Gli “occupabili”, invece, avranno accesso allo Strumento di attivazione al lavoro (SDA), a partire dal 1° settembre 2023, ma secondo specifiche modalità transitorie ancora in corso di definizione e per cui bisognerà attendere i decreti attuativi ad hoc (su cui vi aggiorneremo). Intanto, vediamo i dettagli sulla “proroga” del Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023 senza il limite dei 7 mesi.

CHI PERCEPISCE IL REDDITO DI CITTADINANZA FINO AL 31 DICEMBRE 2023

Stando a quanto previsto dal Decreto lavoro 2023, il Reddito di Cittadinanza resta attivo fino al 31 dicembre 2023 per i “non occupabili”, ovvero i nuclei familiari percettori del sussidio al cui interno vi sia almeno (o al contempo):


  • un minorenne;

  • una persona con almeno 60 anni di età.

Per ulteriori dettagli su come funzionerà il RdC fino a fine 2023, bisognerà attendere le specifiche indicazioni INPS su cui vi aggiorneremo. 

A CHI NON SPETTA IL REDDITO DI CITTADINANZA DAL 1° SETTEMBRE 2023

Mentre le categorie “non occupabili” citate continueranno – in deroga rispetto a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023 – potranno percepire il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre, gli “occupabili”, invece, diranno addio al sussidio dal 1° settembre 2023.

Secondo il Decreto Lavoro 2023, resta il limite dei 7 mesi per i nuclei familiari composti da persone tra 18 e 59 anni, single o in coppia, in condizioni di povertà assoluta, con un valore dell’ISEE, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro annui. Cioè, per i nuclei familiari non in possesso dei requisiti per ottenere l’ADI dal 2024.

Queste categorie avranno accesso allo Strumento di attivazione al lavoro (SDA), a partire dal 1° settembre 2023. Si tratta di una misura (inizialmente definita “PAL” ossia prestazione di accompagnamento al lavoro), poi chiamata “Strumento di attivazione al lavoro” (SDA) e successivamente battezzata come “Supporto per la formazione e il lavoro“. Vi è anche la possibilità che cambi nuovamente nome, ad ogni modo si tratta sempre della stessa misura di pensata per i cosiddetti “non occupabili”.

COME FUNZIONA IL REDDITO DI CITTADINANZA PROROGATO AL 31 DICEMBRE 2023

Come emerge dal testo del Decreto lavoro 2023, in attesa dell’entrata in vigore dell’Assegno di Inclusione (ADI), il Reddito di Cittadinanza resterà invariato per i “non occupabili”. Tra questi rientrano i nuclei familiari con disabili, minorenni o con over 60 che continueranno a ricevere il Reddito di Cittadinanza con le regole 2023 che vi illustriamo in questa guida, fino cioè alla fine dell’anno. Il Decreto lavoro specifica che queste categorie non dovranno fare nuova domanda ma, entro fine 2023, dovranno essere prese in carico dai servizi sociali del proprio Comune. Come? Non si sa ancora.

Con una specifica circolare INPS, saranno chiariti i dettagli sulla fruizione sia per gli “occupabili” che per i “non occupabili”, che invece si dirigeranno verso lo SDA e dovranno dire addio all’assegno già dal 1° settembre 2023. Vi informeremo man mano sull’applicazione delle novità previste dal Decreto lavoro 2023.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Mettiamo a vostra disposizione il testo definitivo (Pdf 296 Kb) del Decreto lavoro 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.103 del 4-5-2023.

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