Proposta cambio requisiti per Opzione Donna nel 2024

La proposta dell’ex Ministro del Lavoro Andrea Orlando (PD) per cambiare i requisiti di accesso a Opzione Donna nel 2024

Matteo Orlando
Photo credit: orso bianco / Shutterstock

Dalla Camera dei Deputati arriva la proposta al cambio requisiti per Opzione Donna nel 2024 da parte dell’ex Ministro del Lavoro Andrea Orlando e dai parlamentari del PD.

La Legge di Bilancio 2023 ha, infatti, introdotto una serie di criteri nuovi per l’accesso alla forma di pensione anticipata per le donne. La norma attualmente in vigore, oltre al minimo dei 35 anni di contributi, ha introdotto la soglia d’età a 60 anni o, in alcuni casi, anche solo 58 o 59 in base al numero di figli o alla dipendenza presso un’azienda in crisi.

In questo articolo vi spieghiamo qual è la proposta sul cambio di requisiti per Opzione Donna nel 2024 presentata dal PD al Governo per includere un numero maggiore di lavoratrici nella misura.

QUAL È LA PROPOSTA CAMBIO REQUISITI OPZIONE DONNA 2024

Con la Mozione 1-00103 a prima firma dell’ex Ministro del Lavoro Andrea Orlando (ora Parlamentare PD), arriva una proposta per il cambio requisiti per Opzione Donna 2024.

Ricordiamo che Opzione Donna è una forma di pensionamento anticipato straordinario dedicato alle donne, lavoratrici dipendenti o autonome con almeno 35 anni di contributi, nonché in possesso di specifici requisiti.  Non è una misura strutturale, ovvero, va rinnovata ogni anno. L’ultimo rinnovo in ordine di tempo è quello previsto dalla Legge di Bilancio 2023 che vi abbiamo citato, che ha introdotto diverse modifiche rispetto alla formulazione prevista nel 2022.

Nella seduta della Camera dei Deputati del 5 aprile 2023, il PD ha chiesto al Governo di adottare, sin dal primo provvedimento utile o dal 2024, le opportune iniziative volte a ripristinare Opzione Donna nei termini previgenti la Legge di Bilancio 2023. Come vi abbiamo spiegato in questa guida, infatti, dal 1° gennaio 2023 Opzione donna si è arricchita di nuovi specifici requisiti che, secondo i Parlamentari dem rischiano di essere troppo selettivi. Ma quali sono questi requisiti? Vediamolo insieme.

REQUISITI OPZIONE DONNA 2023

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una serie di nuovi requisiti per l’accesso a Opzione donna nel 2023. Ossia, possono accedere a Opzione Donna 2023, secondo le disposizioni in vigore dal 1° gennaio, le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022 hanno maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni, un’età anagrafica di almeno 60 anni e che si trovino – alla data di presentazione della domanda – in una delle seguenti condizioni:

  • assistano da almeno 6 mesi il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di 1° grado convivente con handicap in situazione di gravità. L’assistenza vale anche nel caso di un parente o un affine di 2° grado convivente nel caso in cui i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap grave abbiano compiuto i 70 anni di età  oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti, siano deceduti o mancanti;

  • presentino una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, pari almeno al 74%;

  • siano lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo, alla data del 1° gennaio 2023, ovvero è attivato in data successiva, un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.

L’età necessaria da avere entro il nuovo termine di maturazione dei requisiti cambia a seconda del numero dei figli, ossia:

  • 60 anni di età per le lavoratrici senza figli;
  • 59 per chi ha un figlio;
  • 58 per chi ha due o più figli o è dipendente di un’azienda in crisi per cui non vige il parametro dei figli (il requisito anagrafico sarà sempre di 58 anni).

Il trattamento pensionistico decorre una volta trascorso il termine di:

  • 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti;
  • 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti per le lavoratrici autonome.

COSA PREVEDE LA PROPOSTA SUL CAMBIO REQUISITI OPZIONE DONNA

Proprio questi che vi abbiamo illustrato, sono i requisiti che il PD chiede di abbandonare il prima possibile o entro il prossimo anno, cioè per chi vuole accedere a Opzione Donna nel 2024.

I Parlamentari di opposizione, capeggiati dall’ex Ministro Orlando (PD), oltre alla proroga Opzione Donna nel 2024, chiedono al Governo di intervenire prima possibile su questa forma di prepensionamento al femminile. Nel testo della Mozione 1-00103 si legge che in questa forma Opzione donna non risponde alle esigenze di flessibilità sull’uscita anticipata di pensione. In particolare, i dem sostengono che:

  • con le modifiche entrate in vigore dal 1° gennaio 2023, come evidenziato dalla stessa relazione tecnica alla Legge di Bilancio 2023, la platea delle lavoratrici che teoricamente potranno accedere a Opzione Donna, scendono drasticamente dalle 17.000 ipotizzate sino al 31 dicembre 2022 a neanche 3.000;

  • le modifiche ai requisiti fin da subito hanno destato una vasta eco di critiche sia per gli effetti sociali, sia per segnale politico che ne è scaturito sulla condizione della donna lavoratrice. Inoltre, hanno destato anche legittimi dubbi di costituzionalità per quanto concerne la previsione che modula la soglia anagrafica per l’accesso ad opzione donna in ragione della presenza o meno di figli.

Per tali motivi il PD, oltre a chiedere la proroga di Opzione Donna nel 2024,  impegna il Governo ad adottare, sin dal primo provvedimento utile, a eliminare i requisiti introdotti dalla Legge di Bilancio 2023.

L’ITER DELLA MOZIONE PD SU OPZIONE DONNA NEL 2024

L’iter di valutazione ed eventuale approvazione della Mozione 1-00103 (Pdf 144 Kb) è tuttora in corso. L’atto, come si legge dalla pagina ufficiale della Camera, è stato presentato nella seduta n. 83 a Montecitorio il giorno 5 aprile 2023. Vi aggiorneremo appena vi saranno novità in merito.

LA GUIDA SU PENSIONE OPZIONE DONNA

Per ogni dettaglio mettiamo a disposizione la nostra guida su Opzione Donna, continuamente aggiornata, in cui spieghiamo nel dettaglio cos’è e come funziona questo strumento pensionistico e le ultime novità. In questa pagina, invece, trovate la guida dedicata su come presentare domanda per Opzione donna.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche il nostro focus sulle pensioni 2023  e sull’APE sociale 2023, oltre alla guida su Quota 103. Per scoprire altre interessanti novità legislative vi invitiamo a visitare questa pagina.

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2 Commenti

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  1. Patrizia 63
    Spero fiduciosa al ripristino di opzione donna con i vecchi requisiti xchè noi donne abbiamo subito con la nuova riforma opzione donna 2023 ad un ulteriore discriminazione nel campo lavorativo e pensionistico.

  2. È auspicabile che venga ripristinata la vecchia norma di opzione donna nel più breve tempo possibile. È vergognoso quanto fatto da questo governo in ordine a opzione donna nella vigente legge di bilancio. Mi congratulo con il PD per la buona volontà di ripristinare opzione donna con I requisiti originali.

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