Reddito di gioventù 2024: cos’è, come funziona, a chi spetta l’assegno

La guida su cos’è, come funziona e a chi spetta l’assegno del reddito di gioventù. Una proposta del Governo per il 2024

gioventù, studenti, ragazzi, giovani
adv

Arriva la proposta del reddito di gioventù che dovrebbe essere inserito nella Legge di Bilancio 2024.

La misura è al vaglio del Governo Meloni ed è un nuovo aiuto per la famiglia erogato come un assegno dal valore di 250 euro mensili per 12 mesi, per i figli dai 7 ai 25 anni.

È dedicato alle coppie con un reddito fino a 90.000 euro annui.

In questa guida vi spieghiamo cosa prevede la proposta, come funziona la misura, a chi spetta e come sarà possibile richiedere il reddito di gioventù qualora dovesse diventare operativo nel 2024.

adv

COS’È IL REDDITO DI GIOVENTÙ

Il reddito di gioventù è un contributo economico del valore di 250 euro al mese erogato per 12 mesi, per ciascun figlio a carico di età compresa tra i 7 e i 25 anni.

È dedicato alle coppie con un reddito fino a 90.000 euro annui e si tratta di una misura che potrebbe essere inserita nel pacchetto famiglia del Governo, previsto tra le novità della Legge di Bilancio 2024.

Viene anche chiamato “assegno di gioventù” ed è un’idea del Deputato di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, presentata con la proposta di legge n. 1019 depositata alla Camera il 17 marzo 2023.

In queste settimane preparatorie alla nota di aggiornamento del DEF 2023 e alla redazione della Legge di Bilancio 2024 (da approvare entro il 31 dicembre 2023), il Governo sta valutando di inserire questa proposta nel cosiddetto “Pacchetto famiglia” della Finanziaria in corso di definizione.

Vi terremo aggiornati su conferme e novità, ma intanto, vediamo a chi spetta e come funziona l’assegno o reddito di gioventù.

A CHI SPETTA IL REDDITO DI GIOVENTÙ

Al fine di favorire e sostenere la genitorialità, il reddito di gioventù sarà erogato alle famiglie con figli a carico tra i 7 e i 25 anni, con un reddito familiare annuo fino a 90.000 euro.

Vi aggiorneremo in caso saranno resi noti altri requisiti.

COME FUNZIONA IL REDDITO DI GIOVENTÙ

Il reddito di gioventù consiste in un contributo economico da destinare alle famiglie per aiutarli a mantenere i figli a carico e, come si legge nella proposta, spetta per ciascun figlio dai 7 e fino al compimento del 25° anno di età. A patto che non sia più fiscalmente a carico o dipendete dalla famiglia.

La misura si ottiene su richiesta dei genitori o del genitore esercente la responsabilità genitoriale e rientra in una rimodulazione delle prestazioni a favore delle famiglie.

Non sono ancora stati chiariti i criteri e la procedura con cui sarà possibile ottenere il reddito di gioventù, né i limiti reddituali entro i quali i figli saranno considerati a carico.

Se l’aiuto dovesse essere approvato, probabilmente sarà l’INPS a gestirne l’erogazione e a definirli. Vi aggiorneremo non appena il Governo fornirà ulteriori dettagli sulla proposta relativa all’assegno di gioventù.

A QUANTO AMMONTA

Il reddito di gioventù ha un importo di 250 euro mensili per 12 mensilità, almeno secondo la proposta lanciata da FDI al Governo. L’assegno, specifica il testo della proposta di legge n. 1019 del 2023:


  • è maggiorato del 60% in caso di nucleo familiare con un solo genitore.

Vi aggiorneremo sulla determinazione degli importi del reddito di gioventù, non appena saranno definiti.

COME OTTENERE IL REDDITO DI GIOVENTÙ

Non si sa ancora come sarà possibile ottenere il reddito di gioventù. Ciò che è certo è che saranno le famiglie a doverlo richiedere con un’apposita procedura a domanda.

Probabilmente sarà l’INPS a gestire domande ed erogazione, ma è tutto ancora nella fase di proposta, per questo i dettagli non sono ancora stati definiti.

Non è escluso che potrebbe avere un iter di istanza simile ad altre misure legate alla natalità e alla famiglia, come gli altri bonus per studenti, il bonus nido o la domanda assegno unico. Vi aggiorneremo non appena ci saranno concrete novità.

adv

QUANDO ARRIVA IL REDDITO DI GIOVENTÙ

Il reddito di gioventù potrebbe arrivare dopo l’ok alla nuova Legge di Bilancio, ovvero dal 1° gennaio 2024.

Ricordiamo, come chiarito dal Governo stesso a più riprese, che la misura si applicherà solo se, nella redazione della Manovra finanziaria 2024, sarà provata la sua sostenibilità finanziaria.

Ovvero, solo se le risorse per le famiglie nel 2024 saranno sufficienti per tale tipo di aiuto.

L’OBIETTIVO DEL REDDITO DI GIOVENTÙ

L’idea del Governo di lanciare, tra le novità della Legge di Bilancio 2024, il cosiddetto reddito di gioventù fa seguito all’ultimo report ISTAT e allo scenario allarmante prospettato relativamente al basso tasso di natalità in Italia.

In sostanza, la natalità è ai minimi storici, con meno di 400.000 nascite, per questo si sta pensando a delle misure che potrebbero incentivarla.

Dal 2008 il numero di nuovi nati non aumenta, e oggi la popolazione è arrivata a solo 58,8 milioni di persone. Mentre l’età media continua a salire, il tasso di fecondità resta basso.

Rispetto a questi dati, si è palesata la necessità di invertire la rotta della denatalità per salvare l’economia italiana, la popolazione e anche il sistema previdenziale. Queste misure, insieme al cosiddetto “bonus secondo figlio” o ad altri bonus figli già attivi, sono aiuti alle famiglie per incentivare appunto la natalità. Vi terremo aggiornati man mano sulle novità.

LE ALTRE MISURE PER LE FAMIGLIE

Il reddito di gioventù è stato presentato dal Deputato di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, come già detto, con la proposta di legge n. 1019 depositata alla Camera il 17 marzo 2023. Ma, questa non è l’unica misura pro famiglie e genitorialità prevista dal testo della proposta. Infatti, la norma prevede anche che:

  • fino ai 6 anni d’età del figlio, è previsto il reddito di infanzia, ovvero un assegno del valore di 400 euro al mese per 12 mesi;

  • il Governo è delegato ad adottare, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della proposta di legge n. 1019, un Decreto in grado di assicurare la gratuità dell’accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia, erogati nell’ambito del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a 6 anni, indipendentemente dal reddito del nucleo familiare;

  • il Governo è delegato ad adottare un nuovo sistema di calcolo del reddito familiare, ossia un sistema di tassazione che non si basi sul reddito individuale, ma piuttosto sul reddito complessivo del nucleo familiare, con parametri specifici adattati in base alla sua composizione. L’idea centrale è quella di ridurre l’onere fiscale per le famiglie più numerose. Questa proposta anticipa alcune delle nuove regole di tassazione previste dalla riforma fiscale 2023;

  • un potenziamento del congedo parentale e quello di maternità, nonché un incremento da 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023 per il fondo per i caregiver;

  • nuove misure per il sostegno alle famiglie nell’ambito dei servizi di trasporto locale, nonché l’obbligo di spazi attrezzati per il cambio di neonati;

  • nuove agevolazioni per l’accesso al lavoro a tempo parziale e agevolazioni fiscali per le imprese che assumono neo mamme e giovani donne. Previste anche agevolazione fiscale per le imprese che istituiscono asili nido aziendali e sgravi contributivo per la sostituzione dei lavoratori in congedo per maternità o paternità.

IL TESTO DELLA PROPOSTA SUL REDDITO DI GIOVENTÙ

Per maggiori dettagli sul reddito di gioventù e sulle altre misure per le famiglie e la genitorialità, vi consigliamo di leggere anche quanto indicato dal Deputato di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti nella proposta di legge n. 1019 depositata alla Camera il 17 marzo 2023. Vi faremo sapere se e quando entrerà in vigore.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per conoscere tutte le proposte al vaglio dell’Esecutivo vi suggeriamo la lettura del nostro articolo con tutte le anticipazioni della Manovra 2024. Vi invitiamo a leggere gli approfondimenti su quali sono i bonus famiglia 2023 attivi e a leggere il nostro focus che riassume tutti i bonus 2024 confermati e prorogati.

Se siete alla ricerca degli aiuti per la famiglia, vi consigliamo di leggere il nostro articolo sull’Assegno Unico Universale Figli, sempre aggiornato.

Vi consigliamo anche di leggere l’approfondimento sui bonus contro il caro vita e la nostra guida sulla carta risparmio spesa destinata alle famiglie con un reddito basso. Mettiamo a vostra disposizione anche le guide su come richiedere il bonus nido e il bonus cicogna. Vi rimandiamo infine al nostro articolo che riassume tutte le agevolazioni e i bonus per genitori e figli del Pacchetto Famiglia 2024. Interessante anche il nostro articolo sul Reddito di Cittadinanza europeo, tra le proposte presentate al Governo per il 2024.

Se volte, invece, sapere tutte le agevolazioni disponibili per lavoratori e famiglie, e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone e lavoratori.

Iscrivetevi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e restare informati sulle novità, e al nostro canale Telegram per avere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

7 Commenti

Scrivi un commento
  1. Il mio dolore più grande è pensare che le nuove generazioni debbano convivere e vivere con e di questi sussidi. Non c’è futuro.

  2. Bisognerebbe anche dare contributi x incentivare le aziende ad assumere persone soprattutto donne sopra i 40 anno visto che a questa età ti definiscono vecchia.
    Almeno in Campania così funziona.
    La risposta che mi sento dire sempre ad ogni colloquio (sei fuori eta) l’azienda non assume.
    I giovani danno più garanzie.
    Io penso invece il contrario e cioè che le garanzie le puoi più avere da una persona matura e con famiglia da mantenere soprattutto se separato piuttosto che da un giovane.
    Purtroppo questa è la realtà in cui viviamo.

  3. Non è una cattiva cosa,ma da mamma di 45 anni che non riesco a trovare lavoro e quando trovo un lavoro è breve a tempo determinato. SAREBBE UTILE PROPRIO PER RIUSCIRE AD AVERE UNA VITA DIGNITOSA IL REDDITO UNIVERSALE,NON SIGNIFICA ESSERE SFATICATI, MA RIUSCIRE AD ESSERE INDIPENDENTI. CON I CONTRATTI A TERMINE NON SI RIESCE A FARE NULLA E BISOGNA ESSERE COMUNQUE AIUTATI ECONOMICAMENTE DA QUALCUNO, NEL MIO CASO IO CON MIO FIGLIO MINORE SIAMO AIUTATI DAI MIEI GENITORI COSÌ CHE NON RIESCONO AD ESSERE LIBERI NEANCHE LORO TUTTI QUESTI BONUS NON POSSONO TRASFORMARLI IN REDDITO UNIVERSALE?SECONDO ME AVREBBE PIÙ SENSO. IO MI CHIAMO CLAUDIA PIETROMARTIRE E VIVO A SUMIRAGO PROVINCIA DI VARESE IN LOMBARDIA.SALUTI.

    • Nel caso di nucleo familiare monogenitoriale è prevista una maggiorazione. Maggiori dettagli saranno forniti successivamente e noi vi terremo aggiornati.

  4. 90.000 euro l’anno? forse 9.000 euro!?
    Non posso credere che una coppia che guadagna 7.500€ al mese abbia bisogno di un sostegno per i figli.

    • No, nella proposta di Legge è scritto chiaramente: “coppie con un reddito fino a 90.000 euro annui, maggiorato in caso di particolari situazioni familiari, quali la presenza di figli con disabilità (comma 2) o di un nucleo familiare monogenitoriale (comma 3).”
      Può verificarlo anche lei perché noi rendiamo sempre disponibili le fonti ufficiali (qui sopra nel testo è linkata la proposta di legge), in modo tale da permettere ai lettori di verificare e approfondire, oltre che per etica professionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *