DEF 2023, testo e spiegazione: cosa prevede in 12 punti

La spiegazione di cosa prevede il DEF 2023, il Documento di Economia e Finanza, tra stime e nuove riforme. Disponibile anche il testo da scaricare

Giorgia Meloni, Governo, Consiglio Ministri
Photo credit: Alessia Pierdomenico / Shutterstock

Il 28 aprile Camera e Senato hanno approvato il DEF 2023, il Documento di Economia e Finanza collegato alla prossima Legge di Bilancio 2024.

Il Documento prevede una crescita programmatica nel 2023 pari all’1% e il deficit si attesta, secondo le stime, al 4,5%.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato che cos’è e cosa prevede il DEF 2023 e rendiamo disponibile il testo da scaricare e consultare.

CHE COS’È E COSA PREVEDE IL DEF 2023

Il DEF è il “Documento di Economia e Finanza” che viene stilato ogni anno dal Governo – entro la prima decade di aprile – al fine di presentare al Parlamento gli obiettivi di politica economica e le strategie per raggiungerli con l’elenco delle riforme previste. Un atto che, insieme alla NADEF e alle Linee Programmatiche è propedeutico all’individuazione delle politiche economiche e finanziarie di breve e lungo periodo.

L’approvazione del DEF 2023 era arrivata all’unanimità dal Consiglio dei Ministri in data 11 aprile 2023. Il testo è stato – dopo una rapida revisione il 27 aprile 2023 – dalla Camera e dal Senato il 28 aprile 2023. Da queste approvazioni, parte il via alla trafila che, entro la fine dell’anno, porterà al via libera della Legge di Bilancio 2024. Per comprenderne i contenuti, però, è necessario precisare che gli scenari presentati nel documento sono distinti tra il quadro tendenziale, che incorpora le previsioni di finanza pubblica a legislazione vigente, e quello programmatico, che sconta gli effetti delle misure di finanza pubblica che il Governo intende adottare con il disegno di Legge di Bilancio.

Dal DEF 2023 emerge che l’inflazione sta decelerando rispetto ai primi mesi dell’anno, ma serve prudenza in un quadro economico-finanziario che rimane incerto e rischioso a causa della guerra in Ucraina, di tensioni geopolitiche elevate, del rialzo dei tassi di interesse, ma anche per l’affiorare di localizzate crisi nel sistema bancario e finanziario internazionale. In questo contesto, l’economia italiana continua a mostrare una notevole dose di resilienza e vitalità rispetto anche alle stime di novembre.

Vediamo insieme, per punti, cosa prevede il DEF 2023.

1) RIDUZIONE ALIQUOTE IRPEF

Il DEF 2023, a proposito di riforme, riporta che già a partire da gennaio 2024 il Governo prevede la riduzione da 4 a 3 delle attuali aliquote IRPEF, come annunciato dalla riforma fiscale 2023. Probabilmente, le aliquote saranno accorpate per garantire vantaggi a chi guadagna meno di 35.000 euro, ma questa decisione spetterà poi al Parlamento e ai Decreti Legislativi ad hoc che il Governo farà sul Fisco.

2) VERSO IL BONUS IRES DAL 2024

Tra le altre misure che potrebbero partire già dal 2024 vi è anche il cosiddetto “bonus IRES“. Parliamo, cioè della possibile riduzione dell’aliquota dell’Imposta sui Redditi delle Società, attualmente al 24% e che potrebbe scendere al 15%. Lo sconto, come vi spieghiamo in questa guida, riguarderebbe solo chi fa nuovi investimenti o assunzioni.

3) TAGLIO ALLE DETRAZIONI

Nel DEF 2023 in Governo ha specificato la previsione di un taglio delle detrazioni e delle deduzioni fiscali che costano allo Stato ogni anno circa 150-160 miliardi di euro. L’obiettivo è semplificarle e ridurle, specie quelle per le classi di reddito più alte. Non saranno cambiate le detrazioni o le deduzioni su sanità, famiglia, scuola e casa.

4) AIUTI CONTRO L’INFLAZIONE

Il Governo ha annunciato nel DEF 2023 che metterà in campo delle misure e degli aiuti per frenare l’inflazione. Tra le altre cose, si prevedono nuovi aumenti pensioni minime, nonché l’aumento dei fringe benefit per i lavoratori con figli. Lo scopo è quello di azzerare man mano l’IVA soprattutto sui beni di prima necessità, proposta già avanzata (ma non realizzata se non per i prodotti femminili o per pannolini, come vi spieghiamo in questo articolo) nella Legge di Bilancio 2023. Dovrebbe esserci, poi, dal 2024 una forte semplificazione dell’IVA, in modo da allineare il sistema delle aliquote ai criteri UE.

5) CRESCE IL PIL

Secondo le stime del Governo, per il triennio 2024 2026 nello scenario tendenziale a legislazione vigente, il PIL dovrà crescere:

  • dello 0,9% nel 2023 (era 1 nel documento programmatico di Bilancio), si tratta di un dato rivisto al rialzo in confronto al Dpb di novembre, in cui la crescita del 2023 era fissata allo 0,6%;
  • dell’1,4% nel 2024 (era 0,5 nel documento programmatico di Bilancio);
  • dell’1,3% nel 2025 (uguale a quanto previsto nel documento programmatico);
  • dell’1,1% nel 2026 (uguale a quanto previsto nel documento programmatico).

La stima per il 2024 viene pertanto rivista al ribasso (dall’1,9 %) in confronto allo scorso novembre. La proiezione per il 2025 è in linea con il Documento programmatico di Bilancio, mentre la decelerazione prevista per il 2026 è dovuta a prassi metodologiche concordate a livello di Unione Europea. Per i dettagli su cosa contenevano il Documento programmatico di Bilancio 2023 e la NADEF, vi consigliamo di leggere questa guida.

6) DEFICIT A 3 MILIARDI DI EURO

A fronte di una stima di deficit tendenziale per l’anno in corso pari al 4,35% del PIL, il mantenimento dell’obiettivo di deficit esistente (4,5%) permetterà al Governo di introdurre, con un provvedimento di prossima attuazione, un taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi di oltre 3 miliardi a valere sull’anno in corso. Si tratta, cioè del taglio del cuneo fiscale iniziato con la Legge di Bilancio 2023. Ciò sosterrà il potere d’acquisto delle famiglie e allo stesso tempo contribuirà alla moderazione della crescita salariale contro una pericolosa spirale salari-prezzi.

7) CALA IL DEBITO, MA RESTA EFFETTO SUPERBONUS

Nel 2022 il rapporto debito – PIL è risultato pari al 144,4%, cioè 1,3% inferiore rispetto alla previsione del Documento programmatico di Bilancio dello scorso novembre. Una diminuzione che, coerentemente agli obiettivi indicati nello scenario programmatico continuerà progressivamente a scendere nel 2023 al 142,1%, nel 2024 al 141,4%, fino a raggiungere il 140,4% nel 2026. Il MEF ha specificato che non possono essere ignorati gli effetti di riduzione del rapporto debito – PIL che si sarebbero potuti registrare se il Superbonus non avesse auto gli impatti sui saldi di finanza pubblica che sono stati finora registrati.

8) PIÙ INVESTIMENTI PER LA CAPACITÀ PRODUTTIVA NAZIONALE

A proposito del DEF il Ministero dell’Economia e delle Finanze sottolinea che per rendere il Paese più dinamico, innovativo e inclusivo non basta soltanto il PNRR. Piuttosto, è necessario investire anche per rafforzare la capacità produttiva nazionale e lavorare su un orizzonte temporale più esteso di quello del Piano e che consenta di creare condizioni adeguate a evitare nuove fiammate inflazionistiche. È questo un tema che deve essere affrontato non solo in Italia, ma anche in Europa.

9) SI ABBASSA LA PRESSIONE FISCALE

Per quel che riguarda la pressione fiscale, il DEF prevede che la riduzione arriverà a breve. Stando al documento approvato dall’Esecutivo, la pressione fiscale dovrebbe passare dal 43,3% nel 2023 al 42,7% entro il 2026. 

10) CONFERMATI GLI OBIETTIVI DI INDEBITAMENTO

Il Governo conferma gli obiettivi di indebitamento netto presenti nel Documento programmatico di Bilancio dello scorso novembre. Ovvero:

  • 4,5% nel 2023;
  • 3,7% nel 2024;
  • 3% nel 2025;
  • 2,5% nel 2026.

11) NO A QUOTA 41 NEL 2024

A differenza di quanto annunciato con l’ok al Bilancio 2023 sul fronte delle pensioni l’entrata in vigore di Quota 41, vale a dire la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica, probabilmente sarà rinviata. E’ molto probabile che nel 2024 si andrà verso una proroga di Quota 103, per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere questo approfondimento.

12) CONFERMATI GLI AIUTI CONTRO IL CARO BOLLETTE

Il DEF 2023 conferma gli aiuti alle famiglie contro caro bollette anche nel secondo semestre dell’anno, nella speranza che i prezzi di luce e gas continuino a scendere. Se volete conoscere quali sono gli aiuti attualmente in vigore, vi consigliamo di leggere questa guida sui bonus bollette per famiglie e imprese.

IL TESTO INTEGRALE DEL DEF 2023

Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale in versione del DEF 2023 collegato al Bilancio 2024 approvato da Camera e Senato, diviso in sezioni.

SEZIONE I

Documento di Economia e Finanza – Programma di Stabilità dell’Italia (Pdf 3,35 Mb).

SEZIONE II

Documento di Economia e Finanza – Analisi e tendenze della finanza pubblica (Pdf 5,7 Mb).
Documento di Economia e Finanza – Allegato alla sezione II – Analisi e tendenze della finanza pubblica – Nota metodologica sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali (Pdf 1,72 Mb).

SEZIONE III

Documento di Economia e Finanza – Programma Nazionale di Riforma (Pdf 2,16 Mb).
Documento di Economia e Finanza – Programma Nazionale di Riforma – Appendice 1 Valutazione di impatto delle riforme (Pdf 1,3 Mb).
Documento di Economia e Finanza – Programma Nazionale di Riforma – Appendice 2 Tavole di approfondimento previste dalle Linee Guida della Commissione europea (Pdf 1,62 Mb).

ALLEGATI

Le spese dello Stato nelle Regioni e nelle Province Autonome (Pdf 1,5 Mb).
Rapporto sullo stato di attuazione della riforma della contabilità e finanza pubblica (Pdf 1,2 Mb).
Relazione circa l’attuazione della razionalizzazione del sistema degli acquisti di beni e servizi (Pdf 841 Kb).
Relazione sullo stato di attuazione della politica di coesione europea e nazionale. Programmazione 2014-2020. Articolo 10 della legge 31 dicembre 2009, n.196 (Pdf 2,7 Mb)
Relazione del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. L. 39/2011, art. 2, c. 9 (Pdf 919 Kb).
Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica (Pdf 3,33 Mb).

Per completezza mettiamo a disposizione anche il testo integrale della Relazione al Parlamento aggiornata al 27 aprile 2023 (Pdf 234 Kb) di accompagnamento al DEF 2023. Infine si riporta la pagina ufficiale del Ministero dell’Economia e Finanza relativa al Documento raggiungibile a questo indirizzo.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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