Regole pensione di invalidità dei dipendenti pubblici: novità 2025

Con il Decreto PA 2025 il legislatore ha uniformato la normativa per il riconoscimento della pensione di invalidità ai dipendenti pubblici

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Il Decreto PA 2025 ha riorganizzato e semplificato la disciplina relativa al riconoscimento della pensione di invalidità al lavoro per i dipendenti pubblici assunti dal 15 marzo 2025.

In particolare, il legislatore ha stabilito un unico riferimento normativo per gli accertamenti di invalidità e velocizzato l’erogazione del TFR per gli inabili e non idonei che lasciano il lavoro.

L’obiettivo è rendere il sistema più coerente ed efficiente.

In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cosa cambia e quali sono le regole in vigore.

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LE REGOLE PER I DIPENDENTI PUBBLICI SU INABILITÀ E INIDONEITÀ AL LAVORO

Come stabilito dall’art. 16 del Decreto PA 2025, per tutti i dipendenti pubblici assunti, dal 15 marzo 2025 (giorno di entrata in vigore del decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.61 del 14-03-2025):

  • è previsto il ricorso a un’unica normativa per il riconoscimento della pensionabilità per invalidità, ovvero quella definita dalla Legge 222/1984. Questo vuol dire che con questo intervento vengono applicati gli stessi criteri per la valutazione dell’invalidità, dell’inabilità e dell’inidoneità al lavoro per i dipendenti pubblici e, di conseguenza, le stesse misure previdenziali;

  • l’importo maturato per il trattamento di fine servizio o di fine rapporto (TFS/TFR) sarà erogato entro tre mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro ai soggetti che ricevono una pensione di invalidità, inabilità o inidoneità al lavoro, come previsto dall’articolo 3, comma 5, del Decreto-Legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito con modificazioni dalla Legge 28 maggio 1997, n. 140.

COSA CAMBIA

Quello che cambia con il Decreto PA 2025 è che si introduce:

  • un’applicazione uniforme della normativa sulla pensionabilità per invalidità, eliminando le disparità tra le amministrazioni e garantendo regole più chiare e coerenti per tutti (per conoscere le regole in vigore bisogna leggere la Legge 222/1984);

  • l’obbligo di erogare il TFS/TFR entro tre mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro, riducendo in modo significativo i tempi di attesa e garantendo una gestione più rapida ed efficiente.

Prima, infatti, le regole per la pensionabilità in caso di invalidità potevano variare notevolmente a seconda di diversi fattori, come il tipo di contratto, l’anzianità lavorativa e la data di assunzione.

Esistevano differenze anche tra le varie amministrazioni pubbliche, statali e locali, di conseguenza le modalità di calcolo e i requisiti per accedervi potevano cambiare in base alla categoria di appartenenza del lavoratore (ad esempio, se dipendente di un ente locale o di un ministero).

Inoltre, il trattamento di fine servizio (TFS) o di fine rapporto (TFR) per i dipendenti pubblici in passato è stato erogato con tempi molto variabili e i lavoratori potevano dover attendere anche anni per ricevere il pagamento, soprattutto a causa di ritardi burocratici e difficoltà amministrative.

Sebbene la legge stabilisse che il pagamento del TFS dovesse avvenire generalmente entro 12 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro, spesso i tempi si allungavano oltre questo termine. Il Decreto PA, quindi, dal 2025 cambia radicalmente questa situazione.

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A CHI SI APPLICANO LE NUOVE REGOLE E GLI ESCLUSI

Le nuove regole sono state uniformate e riguardano gli iscritti ai seguenti fondi pensionistici:

  • Gestione separata dei trattamenti pensionistici ai dipendenti dello Stato (CTPS);
  • Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (CPDEL);
  • Cassa per le pensioni ai sanitari (CPS);
  • Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI);
  • Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari, agli aiutanti ufficiali giudiziari ed ai coadiutori (CPUG);
  • Fondo Pensioni del Personale delle Ferrovie dello Stato;
  • Fondo Quiescenza Poste.

Sono esclusi invece al personale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Per queste categorie resta in vigore la normativa speciale prevista dall’articolo 19 della Legge 4 novembre 2010, n. 183, che tutela la specificità delle loro funzioni.

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GUIDA AL DECRETO PA DEL 2025

Mettiamo a vostra disposizione la guida al Decreto PA 2025. Con l’approvazione, è stata sospesa anche la norma “taglia idonei” per i concorsi pubblici ed introdotto il Concorso Unico nelle PA per dirigenti e altre figure.

Sul tema è utile anche la guida sulla stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione avviata o quella sulle novità per la mobilità nel pubblico impiego.

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