Stabilizzazione precari della Pubblica Amministrazione

I provvedimenti del Governo e del Parlamento per garantire la stabilizzazione dei precari nella Pubblica Amministrazione, ecco novità e procedure

Governo, Italia, Pubblica Amministrazione
Photo credit: Marco Rubino / Shutterstock

Arrivano provvedimenti dal Parlamento e dal Governo per garantire la stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione, sia locale che centrale.

Con il Decreto PNRR 3 prima e il Decreto assunzioni PA poi, grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’obiettivo è stabilizzare secondo specifici criteri di competenza e anzianità, un gran numero di dipendenti a tempo determinato impiegati nelle Pubbliche Amministrazioni entro il 2026.

In questo articolo vi spieghiamo quali sono le novità sulle stabilizzazioni dei precari nella Pubblica Amministrazione presenti negli ultimi interventi legislativi.

STABILIZZAZIONI PRECARI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, LE NOVITÀ

Nel corso degli ultimi due anni, la PA italiana è stata oggetto di un grande riforma di rafforzamento della capacità amministrativa, delle competenze, nell’ottica della semplificazione e digitalizzazione. Una serie di misure necessarie, in linea con i dettami del PNRR.

Dalla nascita del portale inPA fino alle nuove regole per i concorsi pubblici e le assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni, che vi spieghiamo in questa guida, si può affermare che è in corso una vera e propria rivoluzione nella struttura delle PA italiane. Una delle sfide ancora aperte in questo senso però, è quella relativa alla stabilizzazione dei tanti precari della Pubblica Amministrazione, ovvero, il personale assunto con contratti a tempo determinato impiegati nei progetti del PNRR e non solo.

Per tali motivi, in diversi momenti legislativi, il Governo è intervenuto da inizio 2023 con le seguenti misure atte a garantire le stabilizzazioni dei precari della Pubblica Amministrazione:

  • Decreto PNRR 3, in vigore dal 25 febbraio 2023 e in fase di conversione in Legge. L’articolo 4 del testo anticipa dal 1° gennaio 2027 al 1° marzo 2023 la data a partire dalla quale le Amministrazioni titolari di progetti previsti nel PNRR (locali e centrali) possono stabilizzare nei propri ruoli il personale non dirigenziale già assunto a tempo determinato dalle stesse PA per la realizzazione di tali progetti.

  • Decreto assunzioni PA, in corso di esame in Commissione alla Camera, dal 22 aprile 2023. Il testo prevede le stabilizzazioni del personale non dirigenziale nelle Regioni, le Province, i Comuni e le Città Metropolitane, fino al 31 dicembre 2026.

Ricordiamo che restano valide le procedure di stabilizzazione strutturali previste dal 2015 dalla riforma Madia per le PA, come prorogate nella scadenza fino al termine del 2023 dal Decreto Milleproroghe convertito in Legge. I due ultimi provvedimenti, invece, definiscono le regole e le modalità sulle stabilizzazioni di nuova attivazione. Vediamo i dettagli di entrambi.

1) STABILIZZAZIONE PRECARI PNRR IMPIEGATI NELLE PA

L’articolo 4 del Decreto PNRR 3 che deve essere convertito in Legge entro il 25 aprile 2023 – anticipa dal 1° gennaio 2027 al 1° marzo 2023 la data a partire dalla quale le Amministrazioni titolari di progetti PNRR hanno potuto iniziare a stabilizzare, nel proprio ruolo, il personale non dirigenziale già assunto a tempo determinato per la realizzazione di tali progetti.

La data del 1° gennaio 2027 era stata fissata dal Decreto Aiuti Bis convertito in Legge in quanto era da considerare come “conclusiva” rispetto al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, come vi abbiamo spiegato in questo focus. Vista però la grande richiesta di personale nelle PA italiane e il piano di assunzioni pubbliche 2023 messo in campo, si è palesata la necessità di considerare la stabilizzazione dei precari anche prima del 2027.

La norma conferma che alla stabilizzazione si procede:

  • nei limiti dei posti disponibili della vigente dotazione organica;

  • a valere sulle facoltà assunzionali di ciascuna Amministrazione disponibili a legislazione vigente.

Il testo, infine, stabilisce che le risorse non utilizzate ai fini della stabilizzazione dal 2023 al 2026 devono essere destinate alle attività di assistenza tecnica finalizzate all’efficace attuazione degli interventi PNRR di competenza di ciascuna Amministrazione.

REQUISITI PER OTTENERE LA STABILIZZAZIONE

Il Decreto PNRR 3 prevede che il personale che può beneficiare della stabilizzazione è quello non dirigenziale assunto a tempo determinato al fine di realizzare le attività di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del PNRR, ai sensi dell’articolo 7 del Decreto Brunetta sul Reclutamento PA e successive modifiche.

La stabilizzazione può avvenire nei confronti del personale che:

  • ha prestato servizio continuativo per almeno 15 mesi nella qualifica ricoperta (e non più alla scadenza del contratto a termine, come previsto dal Decreto Aiuti Bis convertito in Legge);

  • effettua un colloquio selettivo e in presenza che richiede una valutazione positiva dell’attività svolta.

Per ulteriori dettagli sulla procedura di stabilizzazione per i precari impiegati nel PNRR, vi consigliamo di leggere questo focus.

2) STABILIZZAZIONE DEI PRECARI NEGLI ENTI LOCALI DAL 2023

Il testo del Decreto assunzioni PA, in conversione e attualmente in corso di esame in Commissione alla Camera dei Deputati, prevede le stabilizzazioni del personale non dirigenziale nelle Regioni, le Province, i Comuni e le Città Metropolitane. La norma stabilisce che entro il 31 dicembre 2026 tali Enti possono procedere alla stabilizzazione:

  • nei limiti dei posti disponibili della vigente dotazione organica;

  • previo colloquio selettivo e all’esito della valutazione positiva dell’attività lavorativa svolta.

Queste stabilizzazioni, non sono legate ai progetti PNRR, ma a un discorso più generale di rafforzamento della capacità delle PA locali quali Regioni, le Province, i Comuni e le Città Metropolitane.

REQUISITI PER ESSERE STABILIZZATI

L’articolo 3 del Decreto assunzioni PA stabilisce che Regioni, le Province, i Comuni e le Città Metropolitane possono procedere alla stabilizzazione, nella qualifica ricoperta, del personale non dirigenziale che:

  • entro il termine, abbia maturato almeno 36 mesi di servizio, anche non continuativi, negli ultimi 8 anni, presso l’Amministrazione che procede all’assunzione;

  • sia in possesso dei requisiti di cui all’articolo 20, comma 1, lettera a) e b), del Decreto Legislativo 25 maggio 2017, n. 75. Ovvero, deve risultare in servizio con contratti a tempo determinato presso l’Amministrazione che procede all’assunzione e deve essere stato reclutato a tempo determinato, in relazione alle medesime attività svolte, con procedure concorsuali anche espletate presso PA diverse da quella che procede all’assunzione;

A differenza delle stabilizzazioni previste con il Decreto PNRR 3, queste legate al Decreto assunzioni PA dovranno ancora essere pubblicate in GU per entrare in vigore una volta che sarà conclusa la conversione in Legge. Vi faremo sapere non appena saranno approvate in via definitiva. 

QUANTI SONO I PRECARI DELLA PA

Stando agli ultimi dati disponibili, come pubblicati da ISTAT in questa pagina il 28 dicembre 2022, nelle PA italiane vi sono come 421.929 dipendenti a tempo determinato (l’11,7%) e 205.420 non dipendenti (il 5,7%). Sono, invece, 2.974.360 i dipendenti a tempo indeterminato.

Inoltre, dal rapporto si evince che i dipendenti a tempo determinato rappresentano il 15,7% del personale in servizio presso le Amministrazioni dello Stato e presso le Province e città metropolitane. Infine, dallo studio emerge che i settori più interessati da precari sono la scuola, come vi spieghiamo in questo approfondimento, e la sanità.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere la nostra guida sulle assunzioni nella Pubblica Amministrazione 2023 già confermate e la guida sulla riforma concorsi pubblici, con le novità già attive nel 2023 e le altre in fase di definizione. Vi invitiamo anche a leggere l’approfondimento su quanti sono i precari in Italia nel 2023. Per conoscere invece le selezioni pubbliche in atto e scaricare i relativi bandi vi invitiamo a consultare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici. Per conoscere le anticipazioni sui bandi in uscita è disponibile invece la nostra pagina con i prossimi concorsi in arrivo.

Se volete conoscere le novità relative al reclutamento nelle scuole, vi consigliamo di leggere questa guida. In questa pagina, invece, trovate il nostro focus sui concorsi statali 2023, le cui assunzioni saranno concluse entro 180 giorni dall’uscita dei bandi.

Continuate a seguirci per restare aggiornati su tutte le novità, iscrivendovi gratuitamente alla nostra newsletter e al nostro canale telegram.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

10 Commenti

Scrivi un commento
  1. Buonasera, é possibile dopo che scadono 36 mesi in ente locale (assunzione fatta tramite agenzia interinale), lavorare per altri 36 mesi con medesima agenzia o altra agenzia interinale sempre nello stesso ente locale sempre a tempo determinato?

  2. Buonasera, nel gennaio 2022 sono stato assunto presso unvente locale tramite agenzia interinale…. Volevo sapere se a dicembre 2024 quando maturobi 36 mesi di servizio ho la possibilità di essere assunto senza concorso o posso partecipare se viene indetto un concorso presso l’ ente dove ho prestato servizio…
    Grazie infinite.

    • La stabilizzazione dei precari della PA fa riferimento solo ai precari che hanno prestato lavoro presso l’Amministrazione che procede all’assunzione (e non presso un’azienda esterna).

      • Buonasera sono nuovamente a chiedere informazioni… In teoria mi dovrebbe essere rinnovato fino al 2024 il contratto poi mi era stato detto che potevo essere stabilizzato addirittura senza concorso o se eventualmente sarebbe uscito un concorso partecipare…
        Quindi se ho capito bene allo scadere dell’ ultimo contratto non ho alcuna speranza perché lavoro per l’ ente ma visto che il contratto mi é stato fatto tramite agenzia del lavoro non ho alcuna speranza vero??
        Grazie infinite x la risposta.

        • Le soluzioni possibili sono due. Chi ha un contratto precario ed è assunto presso una PA a tempo determinato, può essere stabilizzato (assunto a tempo indeterminato) se l’ente in questione realizza una procedura di stabilizzazione.
          Chi è assunto presso aziende esterne (agenzie ecc.) e lavora presso un ente pubblico, può sperare di essere assunto solo se viene indetto un concorso pubblico.
          A volte vengono indette procedure concorsuali finalizzate proprio all’inserimento di persone che si trovano in questa situazione.

  3. Scusate per chi ha superato i 36 mesi ma in amministrazioni diverse ma sempre stessa qualifica può essere stabilizzato? Ricordo una famosa legge Madia.. è valida?

    • Come abbiamo scritto nel testo, ricordiamo che restano valide le procedure di stabilizzazione strutturali previste dal 2015 dalla riforma Madia per le PA, come prorogate nella scadenza fino al termine del 2023 dal Decreto Milleproroghe convertito in Legge. I due ultimi provvedimenti, invece, definiscono le regole e le modalità sulle stabilizzazioni di nuova attivazione.

  4. Invece per quanto riguarda i lavoratori somministrati tramite agenzia presso gli enti locali? Non siamo stati presi in considerazione? Noi che terminati i 36 mesi veniamo lasciati a casa e sostituiti da altri per ulteriori 36 mesi. Non siamo inclusi nella stabilizzazione?

    • Purtroppo no perché è necessario aver prestato servizio presso l’Amministrazione che procede all’assunzione (e non tramite agenzia).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *