Bonus per lavoratori con redditi medio bassi: taglio contributi sociali

Arriva con il Decreto lavoro 2023 il nuovo taglio contributi per lavoratori, una misura che serve ad aiutare chi ha i redditi medio bassi

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In arrivo un nuovo bonus, ovvero il taglio ai contributi per i lavoratori, grazie alle misure approvate nel Decreto lavoro 2023.

Il Governo, come già indicato in Aula nella Relazione al Parlamento sul DEF 2023, prevede per l’anno in corso e strutturalmente dal 2024, un nuovo taglio di contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio bassi.

In questo articolo vi spieghiamo come funzionano i nuovi tagli ai contributi per i lavoratori, a quanto ammontano e quando arriveranno.

NUOVO TAGLIO DEI CONTRIBUTI SOCIALI, LE NOVITÀ

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti ha deciso di introdurre nuovi tagli strutturali ai contributi sociali per i lavoratori dipendenti. Si tratta di un vero e proprio bonus per i lavoratori con redditi medio bassi, che permetterà loro di ricevere più soldi in busta paga, grazie a un rialzato taglio del cuneo fiscale 2023.

Lo sgravio diventerà strutturale dal 2024, ma intanto è stato inserito nell’articolo 39 del Decreto lavoro 2023. Il taglio permetterà a chi percepisce un reddito da lavoro medio basso di avere più soldi sullo stipendio – circa 100 euro in più – aumentando così il potere di acquisto. Stiamo parlando di un taglio sui contributi pari al 7% per coloro che hanno un reddito inferiore ai 20.000 euro lordi e del 6% per coloro che hanno un reddito inferiore ai 35.000 euro lordi.

Attualmente, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, il taglio del cuneo fiscale è già in atto dal 1° gennaio, ma con una percentuale inferiore. Infatti prevede, per i lavoratori dipendenti, un esonero contributivo del 2% per i redditi fino a 35.000 euro e del 3% per i redditi fino a 20.000 euro. Nella pratica i lavoratori coinvolti stanno ricevendo uno stipendio più alto, ma parliamo di cifre contenute, circa dai 19 ai 32 euro lordi al mese. Il nuovo taglio andrà quindi ad incrementare queste percentuali. E’ difficile al momento calcolare la cifra precisa dell’aumento, ma si parla di una stima di circa 100 euro lordi in più in busta paga.

La misura è stata già inserita nel DEF 2023 per i prossimi anni e nel Decreto lavoro 2023 per l’anno in corso, con un tesoretto da circa 3,5 miliardi di euro. Queste risorse permetteranno di raddoppiare il taglio del cuneo fiscale a circa 13,8 milioni di lavoratori dipendenti dal 1° luglio al 31 dicembre 2023.

Vediamo a chi si rivolge il nuovo bonus lavoratori, a quali contributi si riferisce il taglio, a chi spetta e come funzionerà.

A CHI SI RIVOLGE IL TAGLIO CONTRIBUTI LAVORATORI

Il Ministro aveva già confermato – come potete leggere in questo resoconto alla seduta della Camera del 27 aprile 2023 – che possono accedere al nuovo taglio del cuneo fiscale tutti i lavoratori dipendenti fino al 31 dicembre 2023. I limiti della retribuzione mensile, sono stati precisati nel Decreto lavoro 2023 con due soglie: redditi inferiori a 25.000 euro e redditi inferiori a 35.000 euro, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima.

La Legge di Bilancio 2023 – lo ricordiamo – aveva fissato tali limiti a 2.692 euro (ai fini della riduzione di 2 punti percentuali) e a 1.923 euro (ai fini della riduzione di 3 punti percentuali). La Manovra, includeva, nell’ambito di applicazione della misura agevolata anche i rapporti di apprendistato, sempre nel rispetto della soglia limite di retribuzione mensile. L’INPS, con un’apposita comunicazione, chiarirà quali saranno le soglie valide da luglio 2023 e noi, vi faremo sapere.

A QUANTO AMMONTA IL TAGLIO CONTRIBUTI

Stando a quanto previsto nel Decreto lavoro 2023 si tratta di un taglio del 6% e del 7%. Il taglio si applica alla quota di contributi IVS a carico del lavoratore. Ricordiamo che i contributi IVS sono quelle trattenute in busta paga che servono per finanziare la pensione d’invalidità, vecchiaia e superstiti.

Dal 2007, infatti, la contribuzione previdenziale INPS è pari al 33% della retribuzione di cui due terzi (23,81%) sono a carico del datore di lavoro (o committente) e un terzo (9,19%) è a carico del lavoratore. Il taglio opererà al 6 o al 7% sui contributi dovuti a carico dei lavoratori. Trattandosi di percentuali di taglio da calcolare sulla retribuzione, tra l’altro, più questa sarà alta maggiore sarà lo sconto da applicare.

COME FUNZIONERÀ IL NUOVO TAGLIO CONTRIBUTI SOCIALI LAVORATORI

Il funzionamento è lo stesso di quello del taglio del cuneo fiscale 2023 introdotto dall’ultima Legge Bilancio in vigore dal 1° gennaio 2023.

Ricordiamo che il taglio del cuneo fiscale attualmente in vigore, si applica in base ai limiti retributivi mensili che vi abbiamo spiegato, come previsti dalla Legge di Bilancio 2023 e chiariti dalla Circolare n° 7 del 24-01-2023. Ma, per avere contezza su quali saranno le soglie retributive (imponibile previdenziale) di applicazione da luglio 2023, individuate come massimali mensili, sarà opportuno attendere le indicazioni INPS ufficiali in merito.

LE RISORSE

Come specificato all’articolo 39 del Decreto lavoro 2023, le risorse stanziate per il nuovo taglio valido dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 sono state valutate in:

  • 4.064 milioni di euro per l’anno 2023;
  • 992 milioni di euro per l’anno 2024.

OBIETTIVI DEL NUOVO TAGLIO AI CONTRIBUTI SOCIALI LAVORATORI

Il nuovo taglio ai contributi sociali per i lavoratori con reddito medio basso è un bonus a tutti gli effetti che aiuta a ridurre il cuneo fiscale, a livelli altissimi in Italia, come vi spieghiamo in questo focus. Ciò che è certo è che l’arrivo dei nuovi tagli ai contributi, come ha ribadito lo stesso Giorgetti ha un doppio scopo:

  • incrementare i redditi reali delle famiglie;

  • limitare la rincorsa salari-prezzi, che renderebbe la vampata inflazionistica, causata dai prezzi energetici e alimentari, più sostenuta nel tempo, trasformandola in strutturale.

IL TESTO DEL DECRETO LAVORO 2023

Mettiamo a vostra disposizione il testo definitivo (Pdf 296 Kb) del Decreto lavoro 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.103 del 4-5-2023. Il Consiglio del 1° maggio ha approvato anche il DDL inclusione sociale e accesso al lavoro. Mettiamo a disposizione anche l’annuncio dato dal Ministro Giorgetti in Aula sulle misure 2024, come potete leggere da questo resoconto sulla seduta del 27 aprile 2023.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere la spiegazione di tutte le nuovo misure nella guida dedicata al decreto lavoro 2023. Tra le novità più interessanti vi invitiamo a leggere l’approfondimento sui bonus tasse 2023, le novità su detrazioni e deduzioni con la riforma e la nuova flat tax. Inoltre una misura importante per aiutare le famiglie in difficoltà è la nuova Carta risparmio spesa 2023. Infine, a vostra disposizione anche la nostra guida agli aumenti stipendi dipendenti pubblici grazie al taglio del cuneo fiscale.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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Un Commento

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  1. Non credo che 100 € lordi in busta paga possano aiutare le famiglie che hanno redditi bassi e con contratti a salario ridotto, in modo vergognoso, come ormai avviene per la maggior parte dei lavoratori dipendenti. Ammesso poi che questi lavoratori dovessero arrivare ad una pensione, che in questi ultimi anni tende sempre di più a diventare un miraggio che tipo di pensione avrebbero?

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