Il Consiglio dei Ministri del 1° maggio 2023 ha approvato il Disegno di Legge DDL su inclusione sociale e accesso al lavoro, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone.
Si tratta di un disegno di legge in materia sociale e lavoro che si affianca al Decreto lavoro 2023, prevedendo misure per favorire trasparenza e semplificazione nel mondo professionale.
In questo articolo vi spieghiamo, in modo semplice e chiaro, cos’è e cosa prevede il Disegno di Legge sull’inclusione sociale e l’accesso al lavoro.
Indice:
DISEGNO DI LEGGE INCLUSIONE SOCIALE E ACCESSO AL LAVORO
Il Disegno di Legge sull’inclusione sociale e accesso al lavoro è un provvedimento emanato dal Consiglio dei Ministri il 1° maggio 2023 con lo scopo di prevedere nuove regole su assunzioni e ammortizzatori sociali. Insieme al Decreto lavoro 2023 – che è un Decreto legge e presuppone una procedura d’urgenza nell’approvazione in Parlamento – il DDL mira a riformare alcuni aspetti del mondo dell’impiego in maniera più strutturale. Il testo sarà inviato al Parlamento e poi approvato, per diventare legge dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, su cui vi aggiorneremo. Scopriamo insieme cosa prevede il testo del Disegno di Legge sull’inclusione sociale e accesso al lavoro e quali novità introduce.
1) NOVITÀ ACCESSO APE SOCIALE
In tema di pensioni, il DDL inclusione sociale e accesso al lavoro prevede, dal 1° gennaio 2023, tre scadenze identiche per la presentazione delle domande, per il riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale e per il pensionamento anticipato con requisito contributivo ridotto per i lavoratori precoci, che vi illustriamo in questa guida. In particolare, le scadenze sono:
- 31 marzo;
- 15 luglio.
La scadenza non deve essere, comunque, oltre il 30 novembre di ciascun anno.
2) NUOVI LIMITI SUI CONTRATTI DI APPRENDISTATO
Il DDL inclusione sociale e accesso al lavoro elimina:
- i limiti percentuali relativi alle assunzioni con il contratto di apprendistato in regime di somministrazione;
- i limiti quantitativi in caso di somministrazione a tempo indeterminato di specifiche categorie di lavoratori (lavoratori in mobilità, soggetti disoccupati non del settore agricolo).
L’esenzione dal rispetto dei limiti quantitativi nell’utilizzo di personale in somministrazione, già prevista per altre fattispecie, si estende al caso in cui tale personale sia assunto dal somministratore con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Inoltre, il Governo, per incentivare il settore turistico e termale, ha deciso di eliminare il limite dei 29 anni per i contratti di apprendistato nei settori turistico e termale. In questi due settori potranno essere assunti sempre con contratti di apprendistato professionalizzante, anche disoccupati sopra ai 40 anni.
3) SOSPENSIONE CASSA INTEGRAZIONE
Il DDL estende ai rapporti di lavoro di durata pari o inferiore a 6 mesi la disciplina già prevista per quelli di durata superiore. Tale norma prevede che il lavoratore non abbia diritto all’integrazione soltanto per le giornate di lavoro effettuate. Previste anche modifiche sui fondi di solidarietà bilaterale, su cui vi aggiorneremo.
4) DURATA DEL PERIODO DI PROVA
Il DDL lavoro e inclusione sociale puntualizza la tempistica della durata del periodo di prova nel rapporto di lavoro a tempo determinato. Il Governo la fissa in un giorno di effettiva prestazione per ogni 15 giorni di calendario. Inoltre, il testo precisa che – in ogni caso – tale periodo non può essere inferiore a 2 giorni.
5) RAFFORZAMENTO AMBITI TERRITORIALI SOCIALI
Il testo del Governo mira a rafforzare gli Ambiti territoriali sociali (ATS). In sostanza prevede il finanziamento dell’incremento delle capacità operative dei servizi sociali comunali svolti in forma singola o associata dai Comuni delle Regioni a statuto ordinario per le funzioni di programmazione, coordinamento, realizzazione e gestione degli interventi, dei servizi e delle attività anche utili al raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). L’Esecutivo consente le assunzioni a tempo indeterminato di personale, anche amministrativo, per le funzioni utili al raggiungimento dei LEPS, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale. Ciò in linea con quanto previsto dal PNRR.
6) PIÙ CONTROLLI SU IRREGOLARITÀ CONTRIBUTI
Il DDL inclusione sociale e accesso al lavoro potenzia la capacità di controllo e verifica dell’INPS, consentendo all’Ente accertamenti d’ufficio mediante la consultazione di banche dati non solo dell’Istituto, ma anche di altre Pubbliche Amministrazioni. Il testo prevede, inoltre, che:
- gli uffici dell’Ente possano invitare i contribuenti a comparire di persona o mediante rappresentanti per fornire dati ed elementi informativi. Qualora il contribuente effettui il pagamento integrale entro 40 giorni dal ricevimento dell’accertamento, le sanzioni civili sono ridotte nella misura del 50%. Entro tale termine il contribuente può inoltrare domanda di dilazione;
- l’INPS può trasmettere al contribuente la comunicazione di eventuali anomalie affinché quest’ultimo provveda alla correzione. Il contribuente ha un termine di 90 giorni dalla notifica della comunicazione per segnalare eventuali elementi, fatti o circostanze per confutare quanto comunicato. Il contribuente che provveda alla regolarizzazione delle anomalie ed effettui entro 30 giorni il versamento dei contributi è ammesso al pagamento della sanzione civile in misura annua pari al 2,75% dell’importo della contribuzione dovuta ed in caso di pagamento in forma dilazionata, la riduzione della sanzione è subordinata al versamento della prima rata.
La norma prevede anche specifiche disposizioni per l’omesso o tardivo versamento di una delle successive rate e per i casi di assenza di segnalazioni o di regolarizzazione da parte del contribuente.
7) RICONGIUNZIONE PREVIDENZIALE PER LAVORATORI
Nuove regole anche per la ricongiunzione, ai fini previdenziali, dei periodi assicurativi per i lavoratori dipendenti, autonomi e per i liberi professionisti. La norma modifica la disciplina della ricongiunzione ai fini previdenziali dei periodi assicurativi, allineando il rendimento previsto a quello offerto dal sistema contributivo, pari alla media quinquennale del tasso di crescita del PIL.
8) TORNA IL FONDO POLITICHE MIGRATORIE
Il Disegno di legge prevede la ricostituzione del Fondo nazionale per le Politiche Migratorie. Il testo stabilisce l’incremento, per l’anno 2023, di un importo pari a 2.427.740 euro per il Fondo nazionale per le politiche migratorie, istituito presso la Presidenza del Consiglio.
9) LOTTA AL CAPORALATO
ll testo prevede, infine, norme relative all’istituzione del Sistema informativo per la lotta al caporalato in agricoltura. Una misura già stabilita nel Piano Nazionale lotta al lavoro sommerso.
IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE INCLUSIONE SOCIALE E ACCESSO AL LAVORO
Non è ancora disponibile il testo del Disegno di legge inclusione sociale e accesso al lavoro licenziato dal Governo il 1° maggio 2023. Il DDL sarà inviato in Parlamento per l’esame nella Commissione di riferimento e poi in Assemblea per l’approvazione. Vi aggiorneremo sull’iter passo dopo passo. Intanto, vi invitiamo a leggere il comunicato stampa del Governo che illustra il DDL e il focus sul Decreto lavoro 2023, approvato nella stessa seduta del Consiglio dei Ministri.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Tra le novità più interessanti vi invitiamo a leggere l’approfondimento sul Decreto lavoro 2023, nonché la guida sull’Assegno di Inclusione che andrà a sostituire il Reddito di Cittadinanza dal 1° gennaio 2024 e il nostro focus sul nuovo Supporto formazione e Lavoro. Vi consigliamo anche il nostro articolo sul reddito di cittadinanza nel 2023, la guida all’esonero contributivo per assunzioni beneficiari ADI o SDA e i nostri approfondimenti su bonus assunzioni NEET under 30 e pensione di cittadinanza.
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