Bonus Lavoratori Autonomi ISCRO 2024: requisiti, domanda e novità

Tutte le informazioni sull’ISCRO, l’indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi, dai requisiti al calcolo fino alle istruzioni per la domanda

inps

La Legge di Bilancio 2024 rende strutturale dal prossimo 1° gennaio l’ISCRO.

Si tratta dell’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, la misura di sostegno al reddito introdotta per la prima volta dalla Legge di Bilancio 2021 per un valore tra i 250 a 800 euro in favore dei titolari di partita IVA che hanno subito ingenti perdite di fatturato.

Vediamo, quindi, quali sono i requisiti per ottenere il bonus ISCRO riservato ai lavoratori autonomi, come richiederlo e quali sono destinatari.

COS’È IL BONUS LAVORATORI AUTONOMI ISCRO 2024

Il bonus ISCRO è un contributo rivolto esclusivamente ai lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla Gestione Separata che nell’anno precedente alla fruizione del beneficio hanno subito una contrazione dei guadagni. Viene anche chiamato impropriamente “cassa integrazione per le partite IVA”.

Ma che significa indennità ISCRO? Letteralmente, ISCRO è un acronimo che sta per Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa ed è una misura introdotta in via sperimentale dal 2021. Grazie alla Legge di Bilancio 2024, è stata resa strutturale con nuove regole e viene riconosciuta per sei mensilità. Scopriamo come fare domanda per l’ISCRO.

COME FARE DOMANDA

È possibile presentare domanda in una delle seguenti modalità:

  • direttamente online, procedendo in autonomia, attraverso l’apposito servizio raggiungibile dal portale web dell’INPS;

  • tramite il Contact Center integrato INPS, chiamando gratis il numero verde 803164 da rete fissa, o chiamando il numero 06164164 da rete mobile, a pagamento co tariffa variabile a seconda del proprio operatore;

  • mediante patronati e intermediari autorizzati, in pratica si riceve assistenza da esperti che possono presentare la domanda per nome e per conto del richiedente.

Volete sapere come fare domanda per il bonus 200 euro lavoratori autonomi ISCRO dal web? Per coloro che usano – per presentare la domanda – il portale web, è possibile:

  • accedere alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile a partire dalla home page del sito web dell’Istituto, digitando il titolo della sezione nel motore di ricerca oppure seguendo il percorso “Sostegni, sussidi ed indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > selezionare la voce “Vedi tutti” nella sezione “Strumenti” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”;

  • una volta autenticati, sarà necessario selezionare la voce “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”.

Le credenziali di accesso al servizio web offerto dall’Istituto per la presentazione della domanda di indennità ISCRO sono le seguenti:

  • SPID di livello 2 o superiore;


  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

Non è ancora possibile presentare istanza per il 2024, vi aggiorneremo non appena INPS avvierà la procedura. Lo sportello per il 2023 è rimasto aperto dal giorno 8 maggio 2023 al 31 ottobre 2023.

In ogni caso, per presentare domanda ISCRO, il richiedente deve auto certificare i redditi prodotti per ciascuno degli anni interessati, salvo che non siano già a disposizione dell’INPS.

Verrà fatta poi una verifica con successiva comunicazione dell’INPS all’Agenzia delle Entrate, in merito ai soggetti che hanno presentato la richiesta.

COME SI CALCOLA L’ISCRO

Per il bonus ISCRO il calcolo dell’importo erogabile è effettuato sulla base dell’ultimo reddito del lavoratore autonomo. L’indennità, infatti, è pari al 25% su base semestrale del reddito certificato presso l’Agenzia delle entrate e già trasmesso all’INPS alla data di presentazione della domanda.

In sostanza si divide il reddito annuale (12 mesi) per due (6 mesi) e si moltiplica per il 25%.

Facciamo un esempio. Il calcolo ISCRO per un reddito pari a 6.000 euro va effettuato dividendolo per due (6.000 euro : 2 = 3.000 euro) e moltiplicando poi la cifra ottenuta per il 25% (3.000 euro x 25% = 750 euro). In questo modo si determina il bonus mensile ISCRO, che nel caso specifico è pari a 750 euro al mese.

Se dal calcolo, poi, risultasse un importo inferiore a 250 euro (2024, mentre il minimo per chi ha fatto richiesta nel 2023 è stato 275,38 euro) o superiore a 800 euro (sempre per il 2024, 881,23 euro nel 2023) la quota mensile è stabilità su una delle due cifre limite, minima o massima. Se l’importo è inferiore a quello minimo o superiore a quello massimo viene erogata una indennità pari a 250 euro nel primo caso e 800 euro nel secondo.

Ricordiamo che le cifre di massimo e minimo saranno aggiornate in base alla rivalutazione da gennaio 2024 e vi faremo sapere quali sono. Vi aggiorneremo anche sulle specifiche modalità di calcolo che saranno valide dal prossimo 1° gennaio, appena l’INPS fornirà i dettagli.

Intanto, vediamo insieme chi può richiedere l’ISCRO dal 2024 in poi.

REQUISITI BONUS ISCRO 2024

Il bonus lavoratori autonomi INPS è rivolto a liberi professionisti, anche partecipanti in società semplici o studi associati, che esercitano il lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e di professioni.

Chi sono i lavoratori autonomi ISCRO? Si tratta di coloro che esercitano la professione autonoma in vari settori, così come da Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (articolo 53, comma 1).

Per richiedere il bonus lavoratori autonomi con partita IVA occorre, tuttavia, possedere i seguenti requisiti:

  • essere iscritti alla Gestione separata;

  • non essere titolari di pensione diretta o di altre forme di previdenza obbligatorie;


  • avere un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, che sia inferiore almeno del 70% al reddito medio prodotto nei tre anni precedenti (nel 2023 la percentuale era il 50%);

  • avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 12.000 euro (quindi per il 2024 si tratterà del reddito 2023). La soglia viene annualmente rivalutata sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente (tant’è che per il 2023 era pari a 8.972,04 euro);

  • essere titolari di partita IVA attiva da almeno 3 anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso. La durata di attivazione della PI era di almeno 4 anni per il  2023;

  • essere in regola con i contributi previdenziali obbligatori.

La richiesta per ottenere il bonus ISCRO non può essere accolta se non risulta comunicata la dichiarazione dei redditi certificata all’Agenzia delle Entrate nei 3 anni precedenti a quello di presentazione della domanda.

L’erogazione del bonus ISCRO è accompagnata alla partecipazione dei beneficiari a percorsi di aggiornamento professionale. A stabilire quali devono essere i percorsi di aggiornamento professionale sono stati il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, insieme al Ministero dell’Economia e delle finanze, con il Decreto attuativo firmato il 24 marzo 2022. Il monitoraggio sul rispetto delle regole è affidato all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro – Anpal.

A QUANTO AMMONTA

Il bonus ISCRO ha un importo variabile a seconda dei requisiti del beneficiario e viene adeguato di anno in anno all’innalzamento dei prezzi al consumo. La Circolare n° 14 del 03-02-2023 aveva fissato l’importo minimo mensile dell’ISCRO per l’anno 2023 a 275,38 euro. La cifra non poteva superare l’importo di 881,23 euro nel 2023.

Dal 1° gennaio, la Legge di Bilancio 2024 ha fissato massimo e minimo a 800 e 250 euro, ma si attende ancora la pubblicazione INPS con i due limiti adeguati in base all’inflazione. Vi faremo sapere, poi, quali sono gli importi ISCRO validi dal 2024.

Specifichiamo che fino al 31 dicembre 2023 il beneficio non concorreva alla formazione del reddito e non comportava l’accredito di contribuzione figurativa. Ma fiscalmente, dal 2024, l’indennità contribuisce al reddito.

DURATA DELL’EROGAZIONE

L’agevolazione va richiesta entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni interessati e decorre dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda. Viene erogata per 6 mensilità. Vi aggiorneremo se INPS stabilità regole diverse dal 2024 anche sulla durata.

QUANDO DECADE IL BONUS LAVORATORI AUTONOMI ISCRO

Può decadere il bonus ISCRO? La risposta è sì. L’erogazione dell’indennità ISCRO viene interrotta quando il beneficiario, nel corso del periodo di fruizione, incorre in una delle seguenti situazioni:

  • cessa la partita IVA;

  • diventa titolare di trattamento pensionistico diretto;

  • si iscrive ad altre forme previdenziali obbligatorie;

  • diventa destinatario del Reddito di cittadinanza.

CUMULABILITÀ E INCOMPATIBLITÀ

Il bonus lavoratori autonomi ISCRO è cumulabile e compatibile con l’assegno ordinario di invalidità, previsto dalla Legge 12 giugno 1984, n. 222. L’agevolazione è anche compatibile con la titolarità di cariche politiche o elettive, esclusivamente se per prevedono come compenso un gettone di presenza. Invece, se sono previsti altri emolumenti, compensi o indennità di funzione diverse dal gettone di presenza, non si ha diritto al bonus ISCRO.

Infine, ISCRO 2024 è incompatibile con l’assegno di inclusione (per il 2023 è stata incompatibile con il reddito di cittadinanza) e con le indennità di disoccupazione NaSPI e DIS-COLL.

COME FARE RICORSO

In caso di mancata approvazione della domanda ISCRO o decadenza, si può presentare ricorso presso il Comitato Amministratore per la Gestione Speciale, così come previsto dalla Legge 335 del 1995. Il ricorso va presentato entro 90 giorni dal ricevimento del provvedimento amministrativo in due modalità diverse:

  • direttamente online tramite il sito web Inps (prestazioni e servizi > servizi > ricorsi on-line);

  • tramite istituti di patronato o altri intermediari autorizzati dell’Istituto attraverso gli specifici servizi telematici offerti.

In caso di richiesta di riesame sarà avviata un’istruttoria mista, automatica e manuale, dalle strutture territoriali con le verifiche messe in campo dall’Inps e dell’Agenzia delle Entrate su ogni specifica decisione contestata.

L’INPS, attraverso il messaggio n. 3180 del 22-09-2021, ha dato tutte le indicazioni sulle modalità per chiedere il riesame. Queste regole, salvo nuove comunicazioni INPS in merito, restano valide anche nel 2024.

ITER NORMATIVO

L’indennità è stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2021 – 2023 dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178) ed è erogata dall’INPS. Per il 2022 le richieste erano state aperte dal 1° maggio 2022 al 31 ottobre 2022, così come annunciato dallo stesso Istituto nel Messaggio 7 aprile 2022, n. 1569.

Invece, come chiarito nel Messaggio INPS n. 1636 del 05-05-2023, lo sportello INPS per le domande è stato aperto dall’8 maggio 2023 al 31 ottobre 2023.

La misura però, è stata resa strutturale dal 1° gennaio nella Legge di Bilancio 2024..

I DATI ISCRO FINO AL 2023

La misura ha riportato dati interessanti nel corso della sperimentazione:

  • nel 2021, sono state presentate 8.400 richieste, ma il 40% di esse è stato respinto;

  • nel 2022, il numero di domande è sceso a 2.500;

LE RISORSE

A copertura dell’erogazione dell’ISCRO, la Legge di Bilancio 2021 aveva previsto un limite di spesa pari a:

  • 35,1 milioni di euro per il 2022;

  • 19,3 milioni di euro per il 2023;

  • 3,9 milioni di euro per il 2024.

Ovviamente, con la proroga nel 2024, la misura è stata rifinanziata dalla Legge di Bilancio con questi limiti:

  • 16 milioni di euro per l’anno 2024;

  • 20,4 milioni di euro per l’anno 2025;

  • 20,8 milioni di euro per l’anno 2026;

  • 21,2 milioni di euro per l’anno 2027;

  • 21,6 milioni di euro per l’anno 2028;

  • 21,7 milioni di euro per l’anno 2029;

  • 22,1 milioni di euro per l’anno 2030;

  • 22,5 milioni di euro per l’anno 2031;

  • 23 milioni di euro per l’anno 2032;

  • 23,4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2033.

LA GUIDA ALLA RIFORMA FISCALE E AL BILANCIO 2024

Vi invitiamo a leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2024 con il testo non definitivo della Manovra e del collegato fiscale in PDF. I testi sono allegati e scaricabili gratuitamente. Da non perdere, neppure le indicazioni del collegato fiscale alla Manovra che potete leggere in questo approfondimento.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire vi rimandiamo alla nostra guida sul sostegno al reddito di 1.000 euro (cd. bonus SaR). Poi, vi consigliamo di leggere anche il nostro articolo sui bonus già confermati o prorogati nel 2024.

In questa pagina trovate altri aiuti per i lavoratori.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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