Cessione e sconto in fattura Superbonus: crediti recuperabili nel 2024

La guida su come recuperare cessione o sconto in fattura del Superbonus anche nel 2024 tramite dichiarazione dei redditi

superbonus, edilizia

Sarà possibile, anche nel 2024, recuperare tramite presentazione della dichiarazione dei redditi i crediti derivanti da cessione o sconto in fattura del Superbonus, ma rispettando precisi termini.

Nello specifico, chi intende fruire della possibilità di rateizzare in 10 rate i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2023, deve esercitare l’opzione nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2023, che andrà presentata nel 2024.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo come recuperare i crediti del Superbonus e quali sono i termini per la presentazione della dichiarazione nel 2024.

CREDITI SUPERBONUS RECUPERABILI NEL 2024

I soggetti beneficiari del Superbonus possono ripartire in 10 anni i crediti non ancora utilizzati, per i quali è stata comunicata la prima opzione entro il 31 marzo. La prima opzione non è altro che la prima cessione, ovvero quando il credito d’imposta viene ceduto per la prima volta da parte del beneficiario originario della detrazione.

Quindi, se la prima cessione del credito è stata comunicata all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2023 e se si tratta di un credito non ancora riscosso, il contribuente titolare può recuperare lo stesso in 10 rate (e non in 4, come previsto dall’originaria rateizzazione). Tale opzione, però, può essere esercitata solo nella dichiarazione dei redditi relativi al 2023, ovvero col 730 presentato nel 2024.

A dare questa indicazione è stata l’Agenzia delle Entrate, sul proprio sito, pubblicando apposito messaggio nella sezione online riservata della dichiarazione precompilata. In questo modo si può sfruttare la norma che è stata introdotta a seguito della stretta sulle cessioni dei crediti.

Inoltre, la comunicazione potrà riguardare anche solo una parte delle rate del credito disponibile. Con successive comunicazioni potranno essere rateizzati invece sia la restante parte del credito sia eventuali altri crediti acquisiti nel frattempo. La quota residua, se non utilizzata, può essere ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Questo vale anche se acquisita a seguito di cessioni successive alla prima opzione.

In particolare, la nuova ripartizione può essere effettuata per la quota residua delle rate dei crediti riferite:

  • agli anni 2022 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni delle opzioni per la prima cessione o lo sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate fino al 31 ottobre 2022, relative al Superbonus;

  • agli anni 2023 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate dal 1° novembre 2022 al 31 marzo 2023, relative al Superbonus, nonché dalle comunicazioni inviate fino al 31 marzo 2023, relative al Sismabonus e al Bonus barriere architettoniche.

Ciascuna nuova rata annuale potrà essere utilizzata esclusivamente in compensazione. La rata inoltre non potrà essere a sua volta ceduta, né ulteriormente ripartita. La disciplina di riferimento è contenuta nel Dl n.11/2023 che fornisce le istruzioni ai fornitori e ai cessionari che intendono usufruire di questa possibilità. Nella nostra guida vi spieghiamo invece nel dettaglio la procedura per recuperare il Superbonus in dichiarazione dei redditi.

Tali disposizioni valgono per imprese edilizie, banche e altri cessionari.

COME RECUPERARE IL SUPERBONUS NEL 2024

Chi vuole recuperare i crediti Superbonus nel 2024 può farlo, con un piano di 10 rate invece che di 4. Basta infatti che la prima rata, relativa ai crediti non riscossi ma comunicati all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2023,  venga riportata nella dichiarazione dei redditi 2024 (che si riferisce al periodo di imposta 2023). La condizione da rispettare è che la prima rata non venga indicata nel Modello Redditi PF 2023 (che si riferisce all’anno 2022). Il motivo è semplice: i crediti Superbonus, se inseriti nel 730 tra le spese sostenute dal 2022, devono rispettare la normativa originaria, che prevede appunto il recupero in 4 rate.

Solo per i crediti relativi al periodo di imposta 2023 e non ancora riscossi vale infatti quanto previsto dal D.L. n. 11/2023 (che ha modificato l’art. 9, c. 4, del D.L. n. 176/2022), ovvero solo per questi vale la fruizione in 10 rate annuali di pari importo, in luogo dell’originaria rateazione prevista.

Tale indicazione è stata anche ribadita nella sezione riservata della dichiarazione precompilata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Solo così si può sfruttare la norma che è stata introdotta a seguito della stretta sulle cessioni dei crediti.

I contribuenti che intendono portare in detrazione in dichiarazione dei redditi, in dieci rate, i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura per il Superbonus, inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2023 e non ancora utilizzati, devono quindi evitare di indicare la rata nella dichiarazione del 2023.

Per approfondire e conoscere scadenze, procedure nonché le novità introdotte nel 2023 e valide anche nel 2024 c’è la nostra guida sempre aggiornata sul Superbonus.

SUPERBONUS NEL MODELLO 730 2023

Chi vuole recuperare in detrazione i crediti Superbonus nel 730 2023 può farlo, ma per le spese sostenute nell’anno 2022. Quindi, in questo caso il contribuente deve seguire le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate sulla compilazione della dichiarazione dei redditi precompilata 730 2023.

Va specificato, inoltre, che per i crediti Superbonus inseriti nella dichiarazione dei redditi 2023, vale quanto previsto dalla normativa originaria. Pertanto, sono recuperabili nel 730 2023:

  • in 5 rate annuali i crediti Superbonus per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021;
  • in 4 rate annuali i crediti Superbonus per le spese sostenute a decorrere dal 2022.

Le modalità di comunicazione della nuova rateizzazione sono state definite dal direttore dell’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 2023/132123. Nel caso di fruizione in 10 anni, si dovrà attendere la dichiarazione dei redditi 2024 e riportare lì, in detrazione, i crediti Superbonus 2023 comunicati entro marzo 2023 ma non ancora riscossi.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

ULTERIORI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo la nostra lettura della nostra guida, sempre aggiornata, che racchiude tutte le normative e le novità relativi al Superbonus. Molto interessante l’articolo sulla proroga Superbonus villette e il nostro approfondimento sulla dichiarazione dei redditi precompilata (modello 730). Può tornarvi utile anche la nostra guida al bonus prima casa under 36 e l’elenco dei bonus prima casa destinati a tutti, a prescindere dall’età. Può tornarvi utile anche la nuova e aggiornata guida alla cessione crediti dell’Agenzia delle Entrate.

Per conoscere altre agevolazioni visitate la pagina dedicata agli aiuti alle imprese. A vostre disposizione anche la sezione dedicata agli aiuti alle persone.

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di Federica P.
Consulente del lavoro ed esperta di previdenza.
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